La cybersecurity è un tema diventato sempre più importante nei nostri tempi e in parte legato alla crittografia. Con cybersecurity si intende l'insieme delle pratiche volte alla protezione dei sistemi informatici e dei dati degli utenti, quindi è utile sia per la protezione delle reti così dette aziendali, sia per quelle domestiche. Quindi sia a scopo commerciale sia personale.
La maggiore enfasi che spesso si fa rispetto a queste tecniche è per "opporsi" alle azioni degli hacker, che nella vulgata comune vengono spesso suddivisi in "buoni" e "cattivi". Chi ci sta nei "buoni" e chi nei "cattivi" dipende dal punto di vista di chi usa questa definizione. Per esempio per chi scrive qualunque atto di hacking volto a resituire il controllo dei dati ai singoli utenti o che agisce su dati "criminali" non può che essere considerato "buono". Se invece è volto a colpire i singoli utilizzatori, allora è indubbiamente "cattivo".
A parere di Alessandro Mazzoccoli, autore del volumetto La matematica della cybersecurity, gli hacker buoni sono quelli che lavorano per la sicurezza informatica aziendale. Quindi se un utente viene derubato dei suoi dati da parte di un'azienda, risulta praticamente impossibile dimostrare il dolo, a meno di non diventare un hacker cattivo.
Sì. Il punto di vista, in questo caso, è importante e sebbene, matematicamente parlando, il volume è ineccepibile nello sviluppo della matematica dietro la sicurezza informatica, dal punto di vista filosofico il modo più educato che ho di definire il libretto è: una brochure sulla sicurezza aziendale in un centinaio di pagine.
Al di là dell'azione "pubblicitaria", si trovano comunque anche informazioni interessanti, come per esempio il motivo per cui bucare un sistema informatico è ancora oggi relativamente semplice, soprattutto quello di aziende di media grandezza: il motivo sono gli assicuratori, la cui esistenza disincentiva gli investimenti nel miglioramento dei sistemi di sicurezza.
Interessante, poi, la biografia di Federigo Enriques redatta, come ormai da qualche numero, da Veronica Giuffré. La figura di Enriques che emerge è quella di un matematico, ma anche di un folosofo impegnato nel portare dignità al pensiero matematico e scientifico in un periodo storico in cui l'Italia, la sola in Europa, puntava di più sulle lettere e l'umanesimo.
Infine la sezione dei giochi di Maurizio Codogno dedicata ai problemi di dissezione delle figure geometriche. Che non ho provato a risolvere visto che li conoscevo quasi tutti!
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