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Dopo la lampada bisestile dello scorso anno, pubblicata sui numeri #3550. #3551 e #3552, Marco Nucci propone un nuovo crossover disneyano con premesse simili: cambiare le situazioni e in parte i caratteri dei personaggi disneyani.
Con Mirror Christmas Nucci di fatto permette agli autori di Topolino di affrontare una serie di what if...? piuttosto interessanti, il tutto con una cornice che rispetto allo scorso anno mi sembra più efficace. Andiamo, però, con ordine e partiamo dalla storia principale, Il segreto del pianeta inosservabile, disegnata da Giuseppe Facciotto, di cui compaiono in questo numero i primi due episodi.
La premessa della storia è, in effetti, un qualcosa di già visto: un pianeta proveniente dallo spazio profondo si avvicina alla Terra, come visto ne Il pianeta ramingo di Francesco Vacca. Mentre la storia di Vacca era scientificamente più accurata, questa di Nucci è più interessata ad avere una scusa per costruire situazioni inedite e inusitate in cui calare i personaggi, come Topolino pericolo pubblico numero 1 e Macchia Nera il miglior detective di Topolinia, oppure Pippo un ordinatissimo geometra, o Orazio un demolitore provetto, o Paperino e Paperina due attori un po' capricciosi, o i ragazzi di Area 15 una specie di speleologi urbani.
Tutto questo viene raccontato nelle due storie principali e nei tre tie-in. Come per esempio La propizia distruzione natalizia, disegnata da un Nico Picone che sta recuperando in parte il suo tratto iniziale, in cui Andrea Malgeri per la caratterizzazione di Orazio evidentemente si ispira a Curiazio, cugino "demolitore" di Orazio ideato dal già citato Vacca e da Lucio Leoni.
Proprio Leoni aveva realizzato diversi anni fa per Paperino una storia in cui Paperino e Paperina erano due attori teatrali dilettanti. Quello spunti viene aggiornato da Bruno Enna e Corrado Mastantuono ne La stella di giada dove Donald, narratore della storia, e Daisy sono due litigiosi attori televisivi che si improvvisano detective.
E infine con Le profondità della Fossa Ammazzamotori Marco Gervasio con Libero Ermetti ci porta nella rete idrica di questa Paperopoli aliena con una storia che mescola thriller con horror, giocando su una interessante reinterpretazione del concetto delle Giovani Marmotte.
Nel complesso abbiamo un progetto interessante e ben congegnato che si regge su una storia principale, quella di Nucci, solida, interessante e ben scritta, che strizza l'occhio a un paio di classiche serie televisive di fantascienza, senza dimenticare le immancabili running gag ormai tipiche dello sceneggiatore. Ottimo, poi, Facciotto, che ha introdotto elementi cavazzaniani, che gli permettono di compiere un ulteriore salto di qualità nel suo percorso artistico.
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