Stomachion

domenica 22 settembre 2024

Topolino #3591: Mitici fantasmi

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Ho saltato l'usuale post supereroistico del sabato per due motivi: il primo è che ho passato l'intero pomeriggio fuori, al No Parking Day presso il gazebo di Legambiente-Circolo Zannabianca. Il secondo è che speravo di riuscire a concludere ben prima un video non esplictamente a tema disneyano, ma che in qualche modo univa sia il mondo Disney sia quello supereroistico. Alla fine, avendo anche avuto uno svolgimento della mattinata più complicato di quel che mi aspettavo, non sono riuscito né a concludere il video, né a programmare uno dei post fumettistici presenti in bozza. Sono comunque ottimista sull'uscita del video domani sera, per cui non mi sembra il caso di far saltare l'usuale recensione topolinesca della domenica!
Agenzia Poliziotti Anti-Spiriti
Le celebrazioni fumettistiche per Disney100 vennero aperte a gennaio 2023 con la pubblicazione della prima storia di Once upon a Mouse... in the future, serie con la quale venivano reinterpretati in chiave futuristica alcuni dei cortometraggi chiave disneyani con il trio Topolino-Pippo-Paperino protagonisti. La prima storia della serie, Fantasmi del futuro di Francesco Artibani e Giovanni Rigano, pubblicata sul Topolino #3502, reinterpretava Lonesome Ghosts in cui il trio, che aveva aperto una agenzia investigativa, veniva assunto per indagare all'interno di una casa infestata. L'idea di quel corto, però, era una reinterpretazione in chiave più esplicitamente fantasmatica di una storia uscita un anno prima sulle daily strip: Topolino nella casa dei fantasmi di Floyd Gottfredson supportato alla sceneggiatura da Ted Osborne.
La storia, a parte il remake "ufficiale" disegnato da Dick Moores e pubblicato su Walt Disney Stories and Comics #107, ha ricevuto altri due remake relativamente recenti: Il condominio dei fantasmi di Pietro Zemelo e Luca Usai pubblicata sul Topolino #3333 e Horrifkland di Lewis Trondheim e Alexis Nesme appartenente alla serie del "topo francese" d'autore. Dopo così tanti remake, però, ecco arrivare un sequel, Il ritorno degli acchiappafantasmi, che riporta i tre detective in pista per indagare nuovamente intorno a una casa infestata. O così sembrerebbe.
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L'ottimo Luca Barbieri, gran mattatore di questo numero, affiancato da un altrettanto ottimo Roberto Vian, costruisce una storia di paura in cui i momenti di tensione vengono subito stemperati da battute e situazioni comiche, come nel caso del fulmine dietro la finestra che, in puro stile Frankenstein jr., subito dopo si rivela un semplice trucco "cinematografico". La storia, che omaggia in maniera esplicita quella originale di Gottfredson e il corto a essa ispirato, è però anche un sentito omaggio a Raymond Chandler grazie al personaggio di Raymond Toppler.
Ovviamente sarebbe bello che la storia avesse un seguito con una serie ad hoc, ma il finale sembra non lasciare speranze.
Tutta questione di fortuna...?
La storia più stupefancente, in particolare per i disegni, è però quella successiva, Lo spazzolone di Marco Bosco e Andrea Maccarini, appartenente alla serie de I cimeli raccontano. In questo caso Bosco si infila tra le pagine della Saga di Paperone di Don Rosa con una storia che spiega in che modo il giovane Paperone, dopo aver salvato il castello di famiglia, trova il denaro per ritornare a viaggiare per il mondo. Come detto, però, i disegni sono stupefacenti: non solo Maccarini si dimostra un abile colorista, con una scelta su colori acquarellati che viene enfatizzata in particolare nella parte della storia ambientata nel passato, ma soprattutto grazie a un tratto e a una gestione dei personaggi che ricordano molto Stefano Intini.
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Il tema della storia, legato in qualche modo alla fortuna, può essere associato anche al secondo episodio di Fashion Academy, La scelta, suddiviso sempre in due tempi. Sergio Badino, sempre affiancato da Giulia Lomurno, lascia intendere che la fortuna che è arrivata sulla Purple potrebbe non essere così casuale, e anzi legata a questioni che per ora fanno capolino qua e là e che rischiano di avere conseguenze negative su Minni e Betty. Badino, poi, arricchisce il tutto con alcuni riferimenti a Siamo serie, con il ritorno di alcuni personaggi che alzano decisamente il livello di ironia di questa serie modaiola!
Da Atene ad Atalanta
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Il numero si chiude con un nuovo episodio de La grande mitologia papera. Paperon Athinios e i doni degli dei sempre di Barbieri, ma per i disegni di Nico Picone, racconta delle origini mitiche della città di Atene. In questo caso il mito viene reso in maniera abbastanza aderente a quello originale, visto che c'è ben poco da disneyzzare. La fondazione della città di Atene, infatti, viene mitologicamente fatta risalire a Poseidone, fratello di Zeus e dio degli oceani, e ad Atena, figlia di Zeus e dea della saggezza. I due, però, iniziarono a litigare su chi dovesse assegnare il nome alla città, e così decisero di rivolgersi ai locali in una specie di gara. Mentre Atena donò ai futuri ateniesi un albero d'ulivo, nonché la saggezza e l'intelligenza, Poseidone donò un cavallo, il primo dell'antica Grecia, e la protezione in battaglia. In effetti questa versione risale a Virgilio, lo scittore romano, mentre in una versione precedente di Pseudo-Apollodoro donò loro una sorgente di acqua salata.
Alla fine gli abitanti scelsero i doni di Atena, e così la città prese il nome di Atene.
Nel mito originario a dirimere la questione era stato nominato Cecrope, primo re di Atene, mentre nel mito papero ci pensa Paperone. Il suo modo di dirimere la faccenda, però, è un riferimento a qualcosa che sarebbe avvenuto solo diversi secoli più tardi: la democrazia. Sebbene la cosa sia, quindi, storicamente inesatta, è comunque una aggiunta che permette di raccontare le origini ateniesi della democrazia, e dunque comunque un'ottima operazione "didattica".
Come già altre storie della serie, però, anche questa viene pubblicata su PaperMitologia, in particolare sul #4 uscito in contemporanea con Topolino #3591. Questo nuovo numero si apre con La mitica Brigittatalanta! disegnata da Libero Ermetti e Francesca Vivaldi che reinterpreta il mito della grandissima cacciatrice Atalanta. Favorita di Artemide, Atalanta, dopo essere stata abbandonata dal padre che avrebbe voluto un maschio, venne cresciuta da un'orsa, inviata proprio dalla dea della caccia, diventando ben presto un'abile cacciatrice e una imbattibile atleta. E' persino riuscita a uccidere due centauri, mitica razza di abili combattenti e cacciatori, tali Ileo e Reco, che provarono a violentarla, cosa che nella reinterpretazione disneyana diventa una vittoria nella più classica gara di corsa, ed è anche entrata a far parte degli Argonauti, episodio questo che è stato escluso visto che l'impresa di Giasone nella reinterpretazione di Barbieri è diventata l'impresa di un singolo eroe.
La sconfitta di Atalanta per mano di Melanione, diventato Paperone Ippomene (quest'ultimo è il nome alternativo di Melanione) ribalta il mito originario: in quel caso, infatti, le mele d'oro che nella storia disneyana fanno correre più velocemente Paperone, nel mito greco servivano a far rallentare Atalanta. Ovviamente in questo caso il ribaltament ha un suo senso, considerando quali sono i personaggi disneyani che interpretano gli eroi del mito!

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