Stomachion

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sabato 3 maggio 2025

Batman: Robin vive!

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Una morte in famiglia (di cui non ho ancora scritto niente: magari lo farò questa estate, per intanto vi rimando su LSB) è stato un esperimento editoriale piuttosto particolare. All'epoca, grazie a Marv Wolfman e George Perez, Dick Grayson aveva raggiunto l'indipendenza da Batman diventando un vigilante autonomo assumendo l'identità di Nightwing. Poiché un Batman senza Robin sembrava inconcepibile, gli autori ben presto gli affiancarono un nuovo adolescente, Jason Todd.

venerdì 30 agosto 2024

Batman: L'ultima crociata

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Alcuni anni fa mi ero preso lo spazio e il tempo per "distruggere" All-Star Batman&Robin. Quella pessima esperienza, unita con il ricordo non proprio piacevole di DKII non mi ha, però, impedito di acquistare L'ultima corciata, una sorta di prequel a Il ritorno del Cavaliere Oscuro. In effetti acquistai l'edizione del 2016 della Lion, ma nel frattempo Panini ha ristampato in due edizioni differenti, entrambe ovviamente a un prezzo superiore dello spillato di 8 anni fa.
A convincermi all'acquisto, all'epoca, nonostante quanto scritto su All-Star Batman&Robin, è stata soprattutto la presenza di Brian Azzarello che affianca Frank Miller alla scrittura. Di fatto la storia recupera le atmosfere, lo stile narrativo, persino la griglia del Ritorno, raccontando una storia che avviene prima del ritiro di Bruce Wayne come Batman e prima della morte di Jason Todd. E' infatti quest'ultimo il Robin che affianca Batman, che i due sceneggiatori caratterizzano proprio come il Robin di All-Star Batman&Robin, in questo caso centrando il personaggio a differenza di quanto fece Miller da solo in quella serie.

sabato 14 agosto 2021

All-Star Batman e Robin: Guida alla distruzione di un mito

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Dopo aver finalmente letto All-Star Superman, visto che Panini Comics ha ristampato in un'unica soluzione anche l'altra serie uscita sotto la stessa etichetta, mi è sembrata cosa buona e giusta rileggere anche l'unico altro uscito all'epoca, All-Star Batman and Robin.
L'etichetta degli All-Star cercò di mettere insieme due esigenze: la prima quella di rispondere all'etichetta Ultimate della Marvel, con nuove visioni dei personaggi DC Comics; la seconda quella di strizzare l'occhio ai nostalgici e ai cultori del fumetto supereroistico con un titolo che richiamasse alla storia gloriosa dell'editore. La testata All Star Comics era un antologico che uscì tra il 1940 e il 1951, per poi essere riproposto durante la silver age tra il 1976 e il 1978, dove esordì, tra gli altri, la Justice Society, il primo supergruppo, antesignano sia della Justice League sia degli Avengers. L'idea dell'etichetta All-Star era dunque quella di proporre serie sganciate dall'usuale continuity per presentare delle versioni alternative dei personaggi. Oltre alle serie dedicate a Superman e a Batman e Robin erano infatti previste anche All-Star Wonder Woman, All-Star Batgirl e All-Star Green Lantern. L'etichetta naufragò miseramente, forse a causa proprio di All-Star Batman and Robin e questo nonostante gli autori coinvolti nella serie: Frank Miller e Jim Lee.
In maniera indiretta è quest'ultimo a essersi preso le responsabilità del fallimento: l'albo, infatti, ebbe numerosi ritardi e i 10 numeri che uscirono vennero pubblicati nell'arco di 3 anni. Questi ritardi, come spiegò Lee, erano dovuti soprattutto al suo coinvolgimento nello sviluppo del videogioco DC Universe Online. C'è da dire, però, che se effettivamente l'editore avesse creduto nell'etichetta, probabilmente avrebbe dato seguito all'annunciato Dark Knight: Boy Wonder, che avrebbe dovuto concludere la storia di Miller. La cosa, però, non ebbe seguito. D'altra parte nel 2010 la DC diede il via a Earth One, un'etichetta che ha avuto un successo decisamente maggiore.
Quando la serie arrivò in Italia, il licenziatario dei diritti DC Comics era la Planeta DeAgostini, che decise di pubblicare la serie in un'unica soluzione: un cartonato di pregevole fattura, leggermente più grande rispetto agli albi di supereroi standard: era sostanzialmente l'analogo volume originale uscito l'anno prima, e che ovviamente per limiti temporali non poteva contenere il 10 numero della serie, ma nel complesso la sua aggiunta non avrebbe spostato di una virgola il giudizio generale: i soldi peggio spesi per un fumetto di supereroi e non solo.
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sabato 18 gennaio 2020

Born Again

Si è conclusa, un paio di mesi fa, la ristampa integrale del Daredevil di Frank Miller. Giunto a bordo della rivista come disegnatore sul #158 per affiancare lo sceneggiatore Roger McKenzie, ne ha ben presto preso le redini complete, aggiungendo al cast un personaggio iconico come Elektra e trasformando Bullseye nel suo principale avversario. Quest'ultimo, peraltro, era stato creato appena tre anni prima dell'arrivo di Miller su Dare Devil: erano stati Marv Wolfman e John Romita sr. a crearlo sul #131. Altro personaggio che ha giocato un ruolo fondamentale nel Devil di Miller è stato Wilson Fisk, meglio noto come Kingpin, signore del crimine di New York che aveva iniziato la sua attività criminale sulle pagine di Amazing Spider-Man #50. Ed è proprio quest'ultimo a giocare un ruolo fondamentale in Born Again (o Rinascita), la saga con cui si è chiuso il contributo di Miller a Daredevil, anche se non al personaggio.