Stomachion

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domenica 13 luglio 2025

Topolino #3633: Fidarsi, ma di chi?

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In un certo senso è questa la domanda non espressa da Topolino in Tutti colpevoli, storia di Niccolò Testi e Marco Mazzarello, che riporta sulle pagine del settimanale disneyano Leo Baskerville, detective privato che aveva esordito sul #3595.
Testi mette Topolino di fronte a un dilemma: fidarsi, appunto, di Baskerville, che sta collaborando con Basettoni in modo particolarmente proficuo, o di Gambadilegno, che vuole convincerlo che i metodi di Baskerville non sono proprio "puliti". E c'è un momento chiave, esattamente dopo 2/3 della storia, in cui lo sceneggiatore crea le condizioni per dare una svolta a quei dubbi, in una scena molto ben rappresentata da Mazzarello, abile ormai nel gestire le atmosfere di genere.

lunedì 26 maggio 2025

Topolino #3626: Scardinare il sessimo

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Per una volta vorrei partire dalla storia "breve", Sostituta d'ufficio, con cui prende il via Gli allegri mestieri di Paperina della premiata ditta Tito Faraci-Enrico Faccini.
Una volta concluso il loro percorso con Paperino, i due autori passano alla fidanzata, affrontando il tema del lavoro sotto un'ottica leggermente differente: quella della disparità di trattamento sul lavoro. Innanzitutto è una disparità di genere, rilevata a partire da quelle piccole gentilezze, come un buongiorno, che spesso vengono dimenticate quando ci si confronta con delle "segretarie", senza dimenticare l'acquisizione delle idee altrui, soprattutto quando sono espresse da donne. E giusto per non farsi mancare niente sul tema delle disparità sul lavoro, ecco anche i piccoli soprusi nei confronti dei lavoratori che eseguono le mansioni più umili, come un semplice portapacchi.
Un modo intelligente e divertente per affrontare un tema difficile e spinoso come i diritti e le parità di genere sul lavoro.

domenica 11 maggio 2025

Topolino #3624: La leggenda della maglia rosa

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In effetti il titolo della storia d'apertura non è esattamente positivo come quello della storia di Niccolò Testi e Alessandro Perina, L'indesiderata maglia rosa. I due autori, però, riportano la passione per il ciclismo sulle pagine di Topolino proprio nel corso della settimana che ha dato l'inizio alla 108.ma edizione del Giro d'Italia, raccontandoci di un nuovo Giro del Calisota, che ritorna dopo diversi anni dalla sua introduzione sulla bellissima La grande corsa infinita di Sisto Nigro e Paolo Mottura. Quest'ultima storia, tra l'altro, è stata anche ristampata sul Topolibro ciclistico che è acquistabile insieme a questo numero del Topo.
Torniamo, però, all'edizione 2025 del Giro del Calisota, che propone una insolita alleanza (nata su gentile imposizionde del sindaco di Paperopoli), quella tra Paperone e Rockerduck, per mettere insieme la squadra che rapprsenterà il Calisota stesso nel corso della competizione. Potete quindi immaginare quanto la rivalità tra i due multi-miliardari influenzerà la competizione, in sovrapposizione al mistero dietro alla presunta maledizione che cade sui possessori della maglia rosa.
La storia prova a raccontare vari elementi del ciclismo, come gli sprint, le tappe di montagna, gli imprevisti tecnici, e persino le cronometro. In particolare proprio quest'ultima tipologia di tappa viene raccontata in maniera evidentemente errata. Le tappe a cronometro, infatti, prevedono la partenza dei corridori in solitaria, distanziati un paio di minuti uno dall'altro, mentre la cronometro mostrata nella storia sembra più una delle classiche tappe di trasferimento con fuga da lontano: due cose molto differenti.
Dal punto di vista sportivo, invece, cosa che è indirettamente indicativa del periodo non esattamente roseo del nostro movimento ciclistico, è la scelta di disneyzzare Vincenzo Nibali, ormai ritiratosi dall'attività agonistica e avviato verso la carriera di direttore sportivo. Certo ci sono alcuni giovani ciclisti italiani che sono citati nell'articolo dopo la storia, ma comunque stiamo parlando di giovani promesse. Insomma: divertente, ma...

lunedì 21 aprile 2025

Paperinik #100: Celebrazioni a metà

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Paperinik è una testata che vive sospesa tra le molte perplessità dei lettori più storici del personaggio, che abbiano letto o meno una testata storica come Paperinik e altri supereroi o altre successive, e l'entusiasmo dei più giovani che riempiono la pagina della posta con l'entusiasmo dei loro disegni. Da alcuni numeri a questa parte, però, la storia d'apertura del numero è un'inedita di produzione italiana, cosa che ha reso più interessante l'acquisto, nonostante il resto del sommario sia decisamente altalenante, soprattutto per qualità delle storie.
Come ho scritto in un articolo precedente, una buona idea per alzare la qualità del sommario sarebbe quella di proporre, possibilmente in maniera cronologica, le storie, buone o cattive che siano, di autori paperinikiani, magari corredate da articoli di introduzione. E in un certo senso è proprio quello che Alex Bertani ha pensato di fare a partire da questo centesimo numero, scegliendo, però, il ciclo di storie di Marco Gervasio iniziato con la discussa Tutto cominciò così pubblicata qualcosa come 6 anni fa su Topolino #3316.

domenica 16 febbraio 2025

Topolino #3612: Le comete tornano sempre!

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In effetti non tutte le comete tornano nel Sistema Solare dopo il primo passaggio. I motivi sono diversi: cadono sul Sole, urtano con un oggetto in una delle fasce di asteroidi del nostro sistema, oppure subiscono una variazione della traiettoria che al passaggio successivo le fa cadere sul Sole o addosso a qualche altro pianeta (tornando così al punto di partenza). La maggior parte delle comete, però, effettivamente hanno il "brutto vizio" di ritornare!
Al di là dell'effettiva realtà delle cose, la frase ha un che di epico, un po' come le classice Vendicatori per sempre o Titani uniti o altre frasi a effetto del mondo supereroistico (e non solo) diventate ormai iconiche per gli appassionati. Che poi è lo stesso effetto che genera nel lettore quando Dippo e gli altri giovani de Le isole delle comete pronunciano la frase di fronte a Flint jr., l'avversario di questa seconda stagione che, un po' per ossessione un po' per cercare di compiacere il padre, tormenta ciò che resta delle Comete per riprendersi un segreto che crede appartenere alla sua famiglia.

domenica 9 febbraio 2025

Topolino #3611: Omaggio alle case infestate

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La produzione di Algernon Blackwood, che ho iniziato a conoscere grazie ad alcuni libriccini della ABEditore, si sviluppa soprattutto nell'orrore: ghost stories, gotico e altre derivazioni del genere. Come sappiamo da diverso tempo su Topolino si stanno omaggiando diversi autori del genere, sia all'interno della serie de L'ora del terrore di Lord Hatequack, sia con storie in qualche modo estemporanee, e finalmente è venuto il momento di un omaggio proprio a Blackwood. In particolare è il bis-bis di Pippo, Algernon de Pippis, a incarnare lo scrittore del brivido britannico, essendo anche questo avo di Pippo uno scrittore del brivido, con una particolarità: era anche un grande amante degli scherzi.
La storia, ambientata nella vecchia magione di ALgernon de Pippis, vede Pippo, alla ricerca dell'ispirazione, e Topolino esplorarla seguendo le situazioni da brivido apparentemente inspiegabili, cui il buon Topolino prova a dare una lettura razionale. La storia, quindi, La lunga notte dello sghignazzatore, diventa una sorta di paralipomeno de I mercoledì di Pippo, cui i due sceneggiatori, Marco Nucci e Niccolò Testi, fanno riferimento in maniera abbastanza esplicita con la battuta di Pippo:
(...) tu sei il mio lettore preferito, Topolino!
Bello, divertente e ricco di dettagli il tratto rotondo di Andrea Maccarini che riesce a integrare perfettamente all'interno di alcune scene particolarmente oscure e inquietanti, gestendo in maniera ottima tutti fli sbalzi di umore presenti nella storia: un omaggio divertente e ironico al genere e a Blackwood.

domenica 19 gennaio 2025

Topolino #3608: Tecnologia, questa sconosciuta

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Lo so: la principale enfasi su questo numero è stata quella dedicata alla quattro versioni dialettali del Topo rilasciate da Panini in occasione della giornata nazionale dei dialetti del 17 gennaio. Visto che ne scriverò sul Cappellaio, ho deciso che per il titolo e dunque per il tema principale avrei seguito la mia solita filosofia: cercare qualcosa che leghi due o più delle storie a sommario, o il tema della storia con cui decido di iniziare. In questo caso il rapporto con la tecnologia, tema sempre caro agli autori disneyani.
L'antifurto definitivo
La storia d'apertura, Il PDP 6000 di Niccolò Testi e Alessandro Perina (che per inciso è la storia che è stata "tradotta" in 4 dialetti differenti), racconta dell'ennesimo antifurto definitivo realizzato da Archimede per il deposito di Paperone. E questo sembra realmente inespugnabile, poiché utilizza una intelligenza artificiale, il PDP 6000 del titolo, evidente riferimento all'HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio, per controllare gli accessi al deposito e attivare le contromisure più opportune in caso di minaccia.
Come intuibile dall'accostamento, il PDP 6000 "impazzisce", ma il punto fondamentale della storia è il modo in cui quest'ultimo "recupera il senno". Non posso, comunque, in questo caso non sottolineare una interessante coincidenza: la storia esce nella stessa settimana di uscita de La matematica del cervello di Alessandro Viani (ne scriverò domani, se tutto va bene), che in appendice presenta la biografia di Norbert Wiener curata da Veronica Giuffé. Lettura interessante, permette di scoprire il padre della cibernetica e, soprattutto, ciò che pensava dell'atteggiamento tutto umano di affidarsi sempre di più alle macchine. Citando la Giuffré, infatti:
(...) tra le sue pagine invita a non delegare mai alle macchine la distinzione tra il bene e il male: una discriminante etica che, secondo lui, dovrà appartenere per sempre agli uomini.
E in qualche modo sembra essere lo stesso messaggio presente nella storia di Testi.

domenica 12 gennaio 2025

Topolino #3607: Il capolavoro di Erik

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Si conclude con il secondo atto Il Fantasmna dell'OPera, parodia dell'omonimo romanzo di Gaston Leroux che viene esplicitamente omaggiato da Francesco Vacca che assegna al suo tormentato protagonista, Eirk, il fantasma dell'opera, proprio il cognome del giornalista e romanziere.
La storia, magistralmente disegnata da Mario Ferracina, che ha realizzato anche le indicazioni per il colorista Gaetano Gabriele D'Aprile, riprende molti elementi dell'opera originale, adattandoli e modificandoli, iniziando dal finale, in cui Erik invece di morire come nel romanzo, semplicemente scompare dopo un'ultima apparizione nell'epilogo della vicenda, consegnando alla storia dei fumetti disneyani uno dei finali più struggenti e più inconsueti mai apparsi su Topolino.
Modifica anche il legame di Erik con l'estremo oriente, non più la Persia ma la fittizia Vintia, e non più un legame violento, come nel romanzo di Leroux, ma più soft, per quanto non meno ricco di implicazioni drammatiche (o forse sarebbe meglio dire romantiche e musicali).

domenica 20 ottobre 2024

Topolino #3595: Omaggio a una vecchia Gloria

Gloria Swanson è stata una delle più importanti e grandi attrici del cinema muto. La sua filmografia direi che è piuttosto vasta e conta anche film col sonoro, incluso quello che all'epoca venne progettato per essere un sentito omaggio proprio all'epoca del cinema muto: Viale del tramonto.
Uscito nel 1950, il film diretto da Billy Wilder presentava sin dall'inizio una piccola novità: la narriazione, infatti, era condotta dalla voce del morto, Joe Gillis, il cui cadavere vediamo galleggiare lungo il bordo di una piscina all'inizio della pellicola. A ucciderlo, come si scoprirà alla fine di questo noir, fu una vecchia gloria del cinema, Norma Desmond, il personaggio interpretato proprio da Gloria Swanson, anch'essa una vecchia gloria del cinema.
E proprio Tutti sospetti, la seconda storia a sommario, sono un sentito omaggio, che in qualche modo sia il direttore sia la redazione hanno probabilmente ignorato, che Niccolò Testi e Marco Mazzarello hanno realizzato nei cofronti di Gloria Swanson, di Viale del tramonto, ma anche del genere giallo e investigativo. Questo omaggio allargato, infatti, è evidente grazie all'introduzione di un nuovo personaggio, Leo Baskerville, detective privato di Rattville venuto aindagare sul furto di un monile avventuo nella villa di Vera Swan, il personaggio che disneyzza la Swanson.

domenica 8 settembre 2024

Topolino #3589: Una questione di bivi

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Il #3589 si presenta sin da subito con un'idea a bivi dietro, questo perché è arrivato in edicola con due versioni differenti della copertina, realizzata da Andrea Freccero. In una abbiamo Paperino festoso e felice saltellare allegramente, nell'altra un Paperino furioso. Con il motto del E tu che Paperino sei? posto sotto il titolo, i lettori venivano invitati a scegliere la loro copertina preferita, anche se la neanche tanto segreta speranza del servizio marketing di Panini era quella che ciascun lettore avrebbe acquistato entrambe le versioni. Purtroppo per loro sono un lettore atipico, che di fronte a queste situazioni, e soprattutto ben felice di aver trovato in edicola un numero sufficiente di Topolino, ha scelto la seconda delle due copertine che vi ho descritto poc'anzi.
Come dicevo questo era solo il primo dei bivi che il numero propone ai lettori. Gli altri sono contenuti nella storia d'apertura, Paperino e il dilemma a bivi di Marco Bosco e Paolo De Lorenzi, gli stessi autori della storia a bivi che poco più di 3 anni fa esaminai sotto una lente matematica. Se uno dei vantaggi delle storie a bivi è quello di rendere in qualche modo partecipe il lettore dello svolersi della storia, l'altro, in particolare emerso in questa storia, è quello di poter raccontare in un arco di pagine completo un po' tutti gli aspetti del personaggio, nello specifico proprio Paperino.