Una piccola sequenza di recensioni dedicate a tre libriccini di
AbEditore dedicati alla letteratura del terrore.
Finché morte non vi separi
I libri di
AbEditore sono molto ben curati, sia nella qualità della carta, sia nel comparto estetico. In questo senso è particolarmente ben costruito il volumetto
Finché morte non vi separi, una raccolta di racconti che oscillano tra l'
horror, il gotico e il
noir ma con un unico denominatore comune: un rapporto d'amore che fa da filo rosso a ogni racconto.
La raccolta si apre con
Il promesso sposo di
Washington Irving, che più che nel genere
horror ricade sul gotico ma, soprattutto, sull'umoristico.
Il monte delle anime di
Gustavo Adolfo Becquer presenta, invece, una classica
femme fatale e una trappola per il suo spasimante degna di un racconto horror classico.
Vera di
Auguste de Villiers de L'Isle-Adam oscilla tra il racconto psicologico e la tipica
ghost story. Con
Allez di
Aleksandr Ivanivic Kuprin e
La tromba di Rubly di
Antonio Ghislanzoni ricadiamo in due tipici racconti antesignani del
noir.
Una raccolta interessante che presenta alcuni begli esempi di racconti incentrati su rapporti d'amore non esattamente normali!
La storia segreta di una contessa irlandese
Joseph Sheridan Le Fanu è più noto per
Carmilla, racconto dove compare l'omonima e sensuale vampira che, insieme con
Il vampiro di Polidori e il
Dracula di Stoker ha dato nuova linfa al genere gotico e alla letteratura vampirica. Lo scrittore, però, ha anche prestato lo stile gotico per realizzare un romanzo breve di genere squisitamente
noir quando ancora il
noir non era codificato.
La storia segreta di una contessa irlandese racconta di una vicenda scabrosa in cui la protagonista si trova coinvolta in un intrigo in cui rischierà la sua stessa vita.
Come al solito di gran pregio la versione di
AbEditore, supportata da una bella copertina e da illustrazioni d'epoca selezionate.
I salici
Lo si potrebbe considerare come una sorta di
Tre uomini in barca in versione horror il racconto lungo
I salici di
Algernon Blackwood. Racconta di due (e non tre) amici che si ritrovano su un'isola da qualche parte lungo il Danubio senza alcuna possibilità di abbandonarla. All'inizio sembra che il problema sia solo il tempo atmosferico, ma il motivo diventa evidente col prosieguo della lettura: alcune misteriose entità che vivono tra i rami dei salici che si trovano sull'isola.
Le atmosfere e lo stile narrativo sono squisitamente
lovecraftiani, o per voler essere più precisi il racconto mostra in maniera evidente l'influenza di Blackwood sul
solitario di Providence.
L'edizione di AbEditore è, poi, arricchita dalle evocative illustrazioni originali dello stesso Blackwood.
Nessun commento:
Posta un commento