Stomachion

martedì 23 gennaio 2024

Finché il terrore non vi abbandoni

Una piccola sequenza di recensioni dedicate a tre libriccini di AbEditore dedicati alla letteratura del terrore.
Finché morte non vi separi
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I libri di AbEditore sono molto ben curati, sia nella qualità della carta, sia nel comparto estetico. In questo senso è particolarmente ben costruito il volumetto Finché morte non vi separi, una raccolta di racconti che oscillano tra l'horror, il gotico e il noir ma con un unico denominatore comune: un rapporto d'amore che fa da filo rosso a ogni racconto.
La raccolta si apre con Il promesso sposo di Washington Irving, che più che nel genere horror ricade sul gotico ma, soprattutto, sull'umoristico. Il monte delle anime di Gustavo Adolfo Becquer presenta, invece, una classica femme fatale e una trappola per il suo spasimante degna di un racconto horror classico. Vera di Auguste de Villiers de L'Isle-Adam oscilla tra il racconto psicologico e la tipica ghost story. Con Allez di Aleksandr Ivanivic Kuprin e La tromba di Rubly di Antonio Ghislanzoni ricadiamo in due tipici racconti antesignani del noir. Una raccolta interessante che presenta alcuni begli esempi di racconti incentrati su rapporti d'amore non esattamente normali!
La storia segreta di una contessa irlandese
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Joseph Sheridan Le Fanu è più noto per Carmilla, racconto dove compare l'omonima e sensuale vampira che, insieme con Il vampiro di Polidori e il Dracula di Stoker ha dato nuova linfa al genere gotico e alla letteratura vampirica. Lo scrittore, però, ha anche prestato lo stile gotico per realizzare un romanzo breve di genere squisitamente noir quando ancora il noir non era codificato. La storia segreta di una contessa irlandese racconta di una vicenda scabrosa in cui la protagonista si trova coinvolta in un intrigo in cui rischierà la sua stessa vita.
Come al solito di gran pregio la versione di AbEditore, supportata da una bella copertina e da illustrazioni d'epoca selezionate.
I salici
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Lo si potrebbe considerare come una sorta di Tre uomini in barca in versione horror il racconto lungo I salici di Algernon Blackwood. Racconta di due (e non tre) amici che si ritrovano su un'isola da qualche parte lungo il Danubio senza alcuna possibilità di abbandonarla. All'inizio sembra che il problema sia solo il tempo atmosferico, ma il motivo diventa evidente col prosieguo della lettura: alcune misteriose entità che vivono tra i rami dei salici che si trovano sull'isola.
Le atmosfere e lo stile narrativo sono squisitamente lovecraftiani, o per voler essere più precisi il racconto mostra in maniera evidente l'influenza di Blackwood sul solitario di Providence.
L'edizione di AbEditore è, poi, arricchita dalle evocative illustrazioni originali dello stesso Blackwood.

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