I tre partirono nel 1271 per un lungo viaggio in Estremo Oriente, che li portò fino alla corte del Gran Khan Kubilai, rientrando ben 24 anni più tardi, il 9 novembre del 1295. 3 anni dopo fu catturato dai genovesi, con cui i veneziani erano in guerra, e rimase nelle prigioni di Genova per un anno. Durante questo periodo dettò a Rustichello da Pisa la sua grande opera, il diario del viaggio in Cina. Il libro di Marco Polo detto Il Milione, o più semplicemente Il Milione, divenne il primo e decisamente molto dettagliato resoconto geografico e culturale dell'area dell'Estremo Oriente e della Cina in particolare, diventando fonte di ispirazione per altri esploratori, su tutti Cristoforo Colombo. E, a quanto apprendiamo nella storia d'apertura di Topolino #3583, anche per Paperon de Paperoni.
Il Miliardo, storia in due tempi di Marco Nucci e Giorgio Cavazzano, racconta di come Paperone, accompagnato da un giovane Paperino, abbia percorso le orme di Marco Polo alla ricerca del più grande tesoro del Khan Kubilai. La storia si intreccia con il periodo di transizione in cui Paperone passò da milionario a miliardario. Mentre il finale è in qualche modo spiazzante (ma non troppo, almeno non per i lettori più esperti), si presenta come una delle più classiche cacce al tesoro, con indizi che portano ad altri indizi e così via fino alla meta finale. Nucci, quindi, propone ai lettori la sua interpretazione di come iniziò l'interesse di Paperone verso la ricerca di tesori perduti, del coinvolgimento del nipote (apparentemente controvoglia) e, visto che c'era, anche della famosa lista dei debiti. Aggiunge, poi, un ulteriore elemento di satira alla città di Paperopoli con il Club dei milionari, vessato da quello dei miliardari a causa dell'affitto da pagare a quello che era il più illustre dei suoi membri: Rockerduck.
Qui Nucci fa un po' una sua particolare interpretazione della materia donrosiana, visto che l'unico elemento che assimila è il rapporto tra Paperone e Howard Rockerduck, il padre di John D. Infatti la Paperopoli in cui Paperone arriva non è una città rurale che si svilupperà solo dopo l'arrivo di Paperone, ma una città già piuttosto prospera. In qualche modo questa è un'idea un po' più barksiana, visto che Carl Barks non ha mai dato a intendere che la Paperopoli di Paperino fosse una città rurale, ma comunque una città abbastanza moderna con un centro ricco di grattacieli mentre Paperino vive in una periferia fatta di villette: basta vedere per esempio i palazzi in Paperino nella Luna, mentre le storie casalinghe sono ambientate in una villetta con tanto di giardino, qualcosa di abbastanza normale per molte città USA dell'epoca (e anche di oggi).
Tutto questo, però, è solo in qualche modo accessorio, sono semplici note di contorno, importanti certo per definire i personaggi, ma in qualche modo anche secondarie sulla storia che gli autori ci narrano: una grande avventura sulle orme di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi.
Inoltre, e questo è un dettaglio non trascurabile, rispetto ad altre storie evento su grandi personaggi storici italiani, a essere disneyzzato è solo l'aspetto di Marco Polo e dei suoi parenti e non anche il nome. Anche i dettagli storici sono corretti, dimostrando che è possibile rispettare la storia senza tradire l'essenza del fumetto disneyano.
Il resto del sommario
Nucci è presente anche nella storia di chiusura, il primo di tre episodi di Addio, Giovani Marmotte, disegnata da Libero Ermetti. In effetti già il titolo sembra dire tutto quel che c'è da dire sulla storia, che sembra porsi come una specie di cambio completo dello status quo di alcuni storici personaggi del cast disneyano: il Gran Mogol italico Bertie McGoose e i nipotini. Poiché questo addio arrivà subito, sin dal primo episodio, è facile pronosticare che alla fine le cose torneranno al loro corso normale, per cui sarà interessante vedere come si svilupperà la vicenda. Devo però dire che, onestamente, da quando le GM sono state abbandonate da Francesco Vacca, sembrano aver dimenticato quella loro propensione a difensori dell'ambiente che avevano con gli autori pre-Vacca, incluso quest'ultimo. Magari Nucci mi smentirà, alla fine, ma forse, soprattutto con le GM, concentrarsi sui personaggi dovrebbe essere un elemento secondario e non primario come sembra con Addio, Giovani Marmotte.Ovviamente non può mancare una menzione a Topolinia Party, nuovo surreale Mercoledì di Pippo disegnato da Luca Usai come sempre su testi di Rudy Salvagnini. Ed è interessante notare come lo spunto dietro la storia, che nelle mani di qualche grande autore di fantascienza sarebbe diventato un capolavoro del genere, diventa una storia divertente e, appunto, surreale nelle mani di Pippo. O di Salvagnini, il che è lo stesso!
P.S.: secondo alcuni Il Milione non sarebbe il titolo del libro ma il soprannome di Marco Polo
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