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Dei due romanzi, dal mio punto di vista, il più interessante è indubbiamente Diamond Dogs. I motivi sono molteplici. Innanzitutto la trama: un gruppo di avventurieri intraprendono un viaggio nello spazio per cercare di scalare una torre che a ogni piano presenta una stanza con una trappola mortale. Per aprire le porte della stanza e decidere se proseguire con la sfida o abbandonare tutto, bisogna prima risolvere dei rompicapi matematici. I vari enigmi coprono un po' tutti i campi della matematica, dalla teoria dei numeri (numeri triangolari, numeri primi, ecc.) a quesiti geometrici, alcuni di comlessità quasi estrema per via delle difficoltà di visualizzazione, coinvolgendo figure quadridimensionali e le loro "ombre" o proiezioni nello spazio tridimensionale o bidimensionale. In un certo senso è una specie di piccolo libro di rompicapi matematici sotto forma di romanzo di fantascienza.
A questi aspetti più prettamente matematici si aggiungono alcuni spunti cinematografici che, in un certo senso, non vengono nemmeno nascosti, come quelli alla saga di Indiana Jones o al primo film della serie The Cube.
Turquoise Days è sicuramente meno stimolante, almeno per me, ma comunque ha il pregio di approfondire i Giocolieri, cosa che invece Diamond Dogs non faceva, rivelandosi indubbiamente utile per comprendere un po' meglio questo universo narrativo, mancando nel volume qualsiasi redazionale di approfondimento relativo alla saga.
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