lunedì 31 agosto 2020

Topolino #3379: Un giallo che non ti aspetti

La strana copertina di Paolo Mottura per il Topolino #3379 fa riferimento alla seconda storia del sommario, una piccola e gradevole sorpresa.
Nel segno di Plottigat
Ideato da Romano Scarpa su Il Pippo-lupo, Plottigat è il cugino geniale di Pietro Gambadilegno, versione topolinesca di Intellettuale-186 della Banda Bassotti. Utilizzato per lo più come supporto al cugino, mancava dalle pagine del Topo da circa un anno e fa ritorno per merito di Alessio Coppola che per la seconda volta scrive una storia per altri, in questo caso sempre Davide Cesarello. E d'altra parte, come si scoprirà alla fine, L'affare Pigam è semplicemente il seguito e la conclusione de Il caso elastico pubblicato sul Topolino #3372.
Ad ogni buon conto, sebbene questa seconda storia copre i grossi buchi presenti nella precedente, poco cambia il giudizio di quell'avventura, mentre risulta particolarmente bella questo Affare Pigam, che mescola toni parodici nei confronti della polizia, che non sembra minimamente sospettare dell'invasività della Pigam, società che produce pneumatici, e dei suoi collaboratori, come il chimico che non sembra accorgersi della truffa dietro la truffaldina società che, come intuito sin dalle prime pagine, ha a che fare anche con l'appalto per l'uso del liquido rinfrescante per le strade di Topolinia.
In questo caso, però, sebbene il giallo risulti in qualche modo scontato, ad alzare la qualità ci pensa non solo il colpo di scena finale che collega la storia con Il caso elastico, ma anche l'ottimo ritmo che attenua un po' le atmosfere parodiche del soggetto.
E alla fine ecco una storia bella e sorprendente!

mercoledì 26 agosto 2020

Topolino #3378: Uno sprint in ritardo

Domenica mi sono dedicato alla risistemazione dei Topolini ammucchiati in varie parti della casa nel corso degli ultim 3-4 anni. La sera e per tutto il lunedì sono stato un po' fuso, con le ossa rotte e così, mentre il lavoro, pur dalla Calabria, riprende, ho rimandato la scrittura della recensione del Topolino #3378 fino all'ultimo giorno disponibile (all'incirca...).
Iniziamo con la seconda e ultima parte de L'identità perduta, di Vito Stabile e Marco Rota. La seconda puntata, strutturata come una classica avventura esotica a metà strad tra Carl Barks e Rodolfo Cimino è anche più debole ed egmontiana rispetto alla prima parte. Ad esempio stona un po' la presenza di un guardiano vero e proprio di fronte la porta della città perduta cercata dai paperi. Inoltre il ritmo della storia risulta piuttosto sbrigativo, cosa forse anche comprensibile se consideriamo che Rota non è, effettivamente, un artista a inizio carriera. D'altra parte le incertezze nel tratto non inficiano comunque sulla gradevolezza del prodotto finale, impreziosito da una splendida splash page che riassume non solo la storia di Paperone, ma anche la carriera stessa di Rota, sia come copertinista di Zio Paperone (alcune illustrazioni, infatti, richiamano a quelle realizzate per la storica rivista disneyana), sia come autore, grazie al cameo di MacPaperin, peraltro citato anche in un'altra vignetta.
Il numero si chiude, poi, con il terzo episodio di Fast Track Mickey: Claudio Sciarrone da un lato lancia Topolino nel fantastico mondo delle corse e del drift, quello reale, dall'altro sviluppa in parallelo la trama delle corse clandestine che tormentano il cantiere edile in costruzione e minano la credibilità di un mondo bello e appassionante. Sciarrone, fino a qui, ha dimostrato non solo passione e competenza verso questo mondo, ma anche grande intelligenza nel gestire la trama e i personaggi. Il finale della storia, tra due settimane, è decisamente molto atteso!

domenica 16 agosto 2020

Topolino #3377: In vacanza!

Numero vacanziero, questo #3377 di Topolino che si apre con la nuova storia di Paperinik di Marco Gervasio per i disegni di Roberto Vian.
Fortuna e sfrotuna
Tutto inzia quando Paperina, dopo l'ennesimo litigio tra Paperino e Gastone, costringe i due cugini ad andare in vacanza insieme.
Ufficalmente intitolata La vacanza di fortuna, la storia, però, gioca, già nella grafia del titolo, sul bilanciamento oscillante tra la fortuna di Gastone e la sfortuna di Paperino che permette di scoprire un traffico di merce rubata che coinvolge un inconsapevole Gastone.
Gervasio, pur dando seguito alla sfortuna di Paperino come caratteristica intrinseca del personaggio (peraltro introdotta in Italia), cosa che un po' stufa tanto quanto la fortuna di Gastone, inserisce una splendida pagina in cui approfondisce il cugino fortunato di Paperino e, con l'ultima vignetta, ne distrugge quel minimo di empatia che aveva creato con il lettore, riportandolo di fatto al Gastone donrosiano.
Per il resto la storia è lineare e leggibile evede in azione un Paperink un po' improvvisato ma no per questo meno efficace, ottimamente supportato da Vian che, nello spazio di pochi mesi, passa dal Paperinik cosmico di Danger Dome a quello classico del Topo di questa settimana.

lunedì 10 agosto 2020

Topolino #3376: Le costellazioni di Paperino

Estate. Tempo di riposo. C'è il tempo per divertirsi, staccare dallo stress cittadino, abbandonare le scorie dei social. Più o meno per tutti tranne che per Paperino, travolto dall'invida nei confronti di Gastone e del suo successo sulla rete.
Più o meno queste sono le premesse de Le vacanze social di Pietro Zemelo e Luca Usai. In questo caso Zemelo costruisce una storia molto istruttiva in cui Paperino, vivendo una giornata a stretto contatto con i suoi nipotini, conclusa divertendosi a osservare il cielo stellato (e le costellazioni inventate da Paperino paperotto!), ritrova il gusto di vivere le giornate senza preoccuparsi degli altri.
E stasera, comunque, tutti a osservare le stelle!
In corsa per la vittoria
Dopo due settimane torna Fast Track Mickey, seconda storia da autore completo, sempre a puntate, di Claudio Sciarrone. Lo sviluppo della vicenda, per ora, prosegue senza brusche accelerazioni ma con un ritmo tutto sommato plausibile, tra lo sviluppo dell'auto da corsa da parte di Orazio e l'addestramento al videogioco di corse di Topolino.
Sciarrone inserisce anche un primo confronto con i corridori abusivi, incontrati per caso da Topolino mentre passava accanto al cantiere vandalizzato, mentre coinvolge Tip e Tap in quello che fino all'anno scorso avremmo chiamato in Italia un progetto di Alternanza Scuola Lavoro legato proprio al videogioco di corse.
Ora l'appuntamento è tra due settimane con il terzo episodio di Fast Track Mickey, che si sta rivelando ben costruita e sviluppata con il giusto ritmo e narraata con un'evidente passione verso il mondo delle corse e dei videogiochi di genere.
Menzione finale per Ivan Bigarella che esordisce su Topolino con una storia classica di Gaja Arrighini, L'aiutante di fortuna. Lo stile di Bigarella ricorda l'animazione degli anni Settanta, in particolare quella di scuola Warner Bros., con qualche spunto alla Giovan Battista Carpi*: un nuovo disegnatore che sembra avere i numeri per una lunga e interessante carriera.

lunedì 3 agosto 2020

Senza parole: un'arcotangente

\[\arctan \frac{1}{2} + \arctan \frac{1}{3} = \frac{\pi}{4}\]

domenica 2 agosto 2020

Topolino #3375: Graditi ritorni

Se la storia d'apertura è la sorprendente Le notizie di Mr. Vertigo di Marco Nucci e Fabrizio Petrossi, la seconda storia non è certo da meno di quella d'apertura, e segna anche un gradito ritorno alla qualità per uno dei nuovi sceneggiatori che più mi aveva colpito al suo esordio: Vito Stabile.
Sulla spiaggia col magnate
Dopo storie obiettivamente di media o bassa qualità, come ad esempio le storie di Paperone e Gedeone o quelle ambientate su Pacificus, Stabile finalmente decide di cambiare completamente registro, affrontando un personaggio che ultimamente gli autori stanno cercando di rivalutare da un nuovo punto di vista: Rockerduck.
Le premesse della storia sono le solite: una rissa con Paperone al Club dei miliardari. Le conseguenze sono un po' diverse: Rockerduck viene, infatti, bandito per aver scatenato la rissa senza alcun motivo, per cui Luski consiglia al suo principale di predenrsi una vacanza. E il buon John D. Rockerduck decide di andare a Ducksand, che ha un pregio non indifferente: è troppo cara per i gusti di Paperone.
Le novità della storia sono tante. Innanzitutto il protagonista, Rockerduck, cosa che non è avvenuta molto spesso, se si esclude l'ultimo periodo. Quindi la voce narrante, che è quella dello stesso Rockerduck. Questo espediente permette in maniera semplice e immediata di far capire al lettore il livello di stress raggiunto dal rivale di Paperone.

sabato 1 agosto 2020

Cube Escape: una gita al lago

Dopo aver giocato il capitolo di interludio della saga di Cube Escape, Samsara Room, sono passato direttamente al capitolo conclusivo della serie, Paradox, decidendo, una volta conclusa la prima parte, di seguire la saga dall'inizio, ovvero con The Lake. Non mi limiterò, però, solo a questo primo, breve, gioco, ma aggiungerò anche i due capitoli successivi. E così spero di fare anche per gli articoli successivi. Iniziamo.
Atmosfere lovecraftiane
I vari giochi di Rusty Lake sono in qualche modo legati uno all'altro, ma per poterne apprezzare i legai, bisogna giocarli, non necessariamente nell'ordine suggerito dagli autori. Cosa che è in parte evidente già da Seasons. Andiamo, però, con ordine e iniziamo con The Lake, che ha una storia semplicissima: ci troviamo all'interno di un capanno su un lago. Uno dei lati ha una finestra che si affaccia su dei monti, mentre un altro lato si affaccia sul lago e ci permette, una volta trovate lenza, amo e canna, di pescare "cose" dal lago stesso. Oltre alle quattro pareti, è anche possibile esaminare il soffitto, cosa che gioca un ruolo importante anche negli altri due capitoli che esaminerò in seguito.
Diventa molto presto evidente che la storia, seppur breve, ha una forte ispirazione lovecraftiana. La raccolta degli oggetti, infatti, rende le atmosfere del gioco sempre più inquietanti e la stessa conclusione è perfettamente in linea con il genere horror della saga. Un aspetto interessante, che ci permette anche di cambiare la storia stessa, caratteristica in un certo senso presente nel secondo capitolo, è il collegamento di uno degli oggetti pescati con Seasons: l'enigma a esso collegato non può essere risolto se non viene giocato anche il secondo capitolo.