Nel segno di Plottigat
Ideato da Romano Scarpa su Il Pippo-lupo, Plottigat è il cugino geniale di Pietro Gambadilegno, versione topolinesca di Intellettuale-186 della Banda Bassotti. Utilizzato per lo più come supporto al cugino, mancava dalle pagine del Topo da circa un anno e fa ritorno per merito di Alessio Coppola che per la seconda volta scrive una storia per altri, in questo caso sempre Davide Cesarello. E d'altra parte, come si scoprirà alla fine, L'affare Pigam è semplicemente il seguito e la conclusione de Il caso elastico pubblicato sul Topolino #3372.Ad ogni buon conto, sebbene questa seconda storia copre i grossi buchi presenti nella precedente, poco cambia il giudizio di quell'avventura, mentre risulta particolarmente bella questo Affare Pigam, che mescola toni parodici nei confronti della polizia, che non sembra minimamente sospettare dell'invasività della Pigam, società che produce pneumatici, e dei suoi collaboratori, come il chimico che non sembra accorgersi della truffa dietro la truffaldina società che, come intuito sin dalle prime pagine, ha a che fare anche con l'appalto per l'uso del liquido rinfrescante per le strade di Topolinia.
In questo caso, però, sebbene il giallo risulti in qualche modo scontato, ad alzare la qualità ci pensa non solo il colpo di scena finale che collega la storia con Il caso elastico, ma anche l'ottimo ritmo che attenua un po' le atmosfere parodiche del soggetto.
E alla fine ecco una storia bella e sorprendente!