Stomachion

sabato 27 aprile 2024

Paperinik #88: Mecha

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Così come li aveva fatti spuntare in Wizards of Mickey, Stefano Ambrosio non poteva esimersi dal portare i mecha anche in Diary of a wacky knight, la saga del Paperinik fantasy disegnata da Lorenzo Pastrovicchio. Il flagello degli elfi, diciottesimo episodio della serie, oltre all'ingresso dei macha nella storia (uno solo, a dire il vero!), propone al lettore un paio di spunti anche interessanti, ma che vengono raccontati da Ambrosio in maniera eccessivamente sbrigativa e superficiale: un vero peccato considerando l'alternanza di ambientazioni che si è susseguita nel corso delle pagine. La qualità della storia, poi, ha inciso anche sulla caratterizzazione in particolare di Pico, che fa la figura dell'idiota ingenuotto.
Tra le ristampe, invcece, trovamo una nuova storia di Lucio Leoni, questa volta realizzata in collaborazione con Emanuela Negrin. I superpoteri problematici è una storia deliziosa e divertente ricca di gag che ruotano intorno al supereroismo in questo caso prendendo di mira i superpoteri, mescolando il tutto con un qual certo gusto barksiano.

venerdì 26 aprile 2024

Milano Design Week: In giro per la città

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In quello che è il penultimo video della serie dedicata alla Design Week del 2024 ho raccolto alcune delle installazioni in cui sono incappato in giro per la città nei giorni della scorsa settimana. Una delle installazioni più interessanti di questa serie si trova alla fine del video, una specie di orto aromatico da città con tutta una serie di erbe tipo basilico, rosmarino, prezzemolo messe una accanto all'altra a Cordusio, a due passi dal Duomo. Dal punto di vista artistico, invece, una delle mie preferite è quella dell'uovo di drago, mentre dal punto di vista del puro divertimento invece vi suggerisco quella presso lo Swiss Palace. Detto questo breve riassunto, eccovi il penultimo video della serie:

giovedì 25 aprile 2024

Collezione Disney #15: Gli album di figurine

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Se mi chiedeste come mai ho impiegato così tanto tempo dopo l'uscita della puntata dedicata a Walt Disney per pubblicare il quindicesimo episodio di Collezione Disney non saprei cosa rispondervi. E' successo e basta. La stranezza è che il video che state per vedere non solo è breve, ma anche di montaggio veloce a differenza di quello che saranno i prossimi due video. La sedicesima puntata, infatti, sarà dedicata alla testata Disney Anni d'oro diventata poi I migliori anni Disney. Spero di non farvi aspettare così tanto per quell'episodio. Per intanto eccovi il video dedicato agli album di figurine allegati a Topolino:

mercoledì 24 aprile 2024

Milano Design Week: Sun Rice

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Speravo di proporvi il nuovo video dedicato alla Milano Design Week un po' prima, ma visto che oggi in pausa pranzo sono riuscito ad andare all'Orto Botanico di Brera e quindi sono riuscito a vedere l'installazione proposta quest'anno, tra l'altro senza la fila tipica della Design Week, ho messo in piedi il più velocemente possibile un video ad hoc, che poi è quello che vedete qui sotto:

WikiRitratti: Claudine Picardet

Chimica, mineralogista, metereologa e traduttrice scientifica, Claudine Picardet nacque a Digione il 7 agosto del 1735, figlia maggiore del notaio François Poulet de Champlevey, per poi sposare nel 1755 l'avvocato Claude Picardet. In effetti fu proprio il matrimonio con quest'ultimo che le aprì le porte della scienza: il marito, infatti, fu membro prima della Table de marbre e in seguito dell'Académie royale des sciences, arts, et belles-lettres di Digione.
E' nota soprattutto per le molte traduzioni di lavori scientifici dallo svedese, inglese, tedesco e italiano al francese. In particolare era particolarmente nota e apprezzata la sua traduzione dei lavori del chimico Carl Wilhelm Scheele come ben ricordato in questo passo tratto da Travels in France During the Years 1787, 1788, 1789 di Arthur Young:
Madame Picardet è tanto gradevole nella conversazione quanto istruita; una donna molto gradevole e spontanea; ha tradotto Scheele dal tedesco e in parte Mr. Kriwan dall'inglese; un tesoro per Mounsier de Morveau, poiché è capace e disposta a conversare con lui di argomenti di chimica e di qualunque altro che tenda a istruirlo o compiacerlo.

martedì 23 aprile 2024

Milano Design Week 2024: Opposites United

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E' un periodo in cui vi sto proponendo un po' più di contenuti del solito, ma dovendo gestire i soliti articoli con i video realizzati tra le vie di Milano in occasione della Design Week, l'opzione di proporvi doppi post per un breve periodo in modo da concludere il più velocemente possibile la loro pubblicazione è risultata l'opzione più semplice da adottare. Poi succede anche che il Torneo dei candidati 2024 non va agli spareggi e così il video che vi presento oggi, ideale completamento di quello sugli xilofoni, esce oggi invece di ieri proprio per spezzare con la serie (infatti avevo intenzione di abbinare anche un video all'articolo scacchistico, cosa cui ho rinunciato).
Due parole sul video, che è un montaggio di vari spezzoni relativi alla passeggiata attraverso Opposites United, l'installazione della Kia per la Design Week che spero sia sufficiente per farsi un'idea dell'esperienza vissuta:

Topolino #3569: Un mondo di acqua, ghiaccio e nebbia

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Ritornano le avventure marine di Malcolm De' Paperoni, l'avo corsaro di corsaro di Paperone sviluppato sulle pagine di Topolino da Vito Stabile nella serie Il corsaro che con Le parole giuste, storia in due tempi sempre disegnata da Mario Ferracina, affronta il tema del rapporto di lontanaza con i genitori, che come abbiamo visto nel primo episodio della serie non sembravano capire né apprezzare il desiderio di esplorare il mondo espresso da loro figlio.
L'episodio nello specifico, però, propone anche altri spunti interessanti, iniziando dalle differenze, già sottolineate nel mio precedente articolo, tra corsari e pirati, e qui sottolineati grazie alla presenza di un pirata, tale Billy Blackwing, flagello degli oceani e della flotta inglese. In effetti è proprio il confronto con quest'ultimo e con la sua storia che fa comprendere a Malcolm l'errore che commetterebbe nel non mantenere i rapporti con i suoi genitori. E, in qualche modo, anche il confronto con Elaine, la cartografa della Falcon Rover, arricchisce, seppur non in maniera così diretta, il personaggio di Malcolm: anche la giovane corsara, infatti, è lontata dai suoi genitori, che invece sono degli esploratori dispersi chissà dove. Sarà poi interessante vedere come si evolverà il rapporto tra i due, con Stabile che sembra suggerire che Elaine possa diventare la futura moglie di Malcolm.

lunedì 22 aprile 2024

La lunga notte dei candidati

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Era da diverso tempo che non scrivevo di scacchi giocati, però i tornei ho più o meno continuato a seguirli e, ovviamente, non potevo rinunciare al torneo dei candidati 2024 che ha deciso il prossimo sfidante di Ding Liren, l'attuale campione del mondo di scacchi. E a vincere la sfida, molto appassionante, è stato il giovane indiano Dommaraju Gukesh, meglio noto con il solo Gukesh. Non ancora 18enne (li compirà il 29 maggio di quest'anno), ha anche battuto abbondantemente il record di più giovane vincitore del torneo dei candidati detenuto precedentemente da Garri Kasparov, che lo vinse nel 1984 a soli 21 anni, per poi vincere il titolo l'anno dopo contro il campione uscente Anatolij Karpov.
Torniamo, però, a quanto avvenuto quest'anno a Toronto: il tornei dei candidati 2024 può essere riassunto con la seguente citazione di Voltaire da La Henriade (via wikiquote):
C'è chi in seconda fila brilla e in prima s'eclissa.

Matematica, lezione 10: L'infinito

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Il volume dedicato all'infinito, seguito ideale del quarto volume, è stata una piccola sorpresa, non tanto per l'ottimo sviluppo del tema, quanto per l'autore. Per via di Verso l'infinito, ma con calma, mi ero convinto che questo decimo volume sarebbe stato scritto sempre da Roberto Zanasi, e invece alla fine è stato lo stesso Maurizio Codogno a trattare l'argomento.
Il curatore della collana, alla fine, è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra il formalismo di definizioni e teoremi e un approccio un po' più divulgativo, e quindi discorsivo, che alla fine, pur se non nella stessa maniera dettagliata di David Foster Wallace in Di tutto, di più, stringi stringi è risultato molto più efficace nel far passare al lettore la sfida insita nell'affrontare l'infinito. Inoltre l'approccio, per quanto non completista da un punto di vista formale, lo è stato da un punto di vista storico.

domenica 21 aprile 2024

Grandi Classici #100: Una storia popolare

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Avavo dedicato un articolo a una delle poche testate interessanti disneyane rimaste all'epoca in edicola, i Grandi Classici, scrivendo una piccola storia della testata, nata nel 1980 e poi rivoluzionata da Luca Boschi nel 2004 un numero alla volta fino più o meno alla formula attuale, con un'intera sezione di Storie superstar. Come scrivevo in quell'articolo, infatti, riprendendo l'idea dei Paperino mese tematici impostati proprio da Boschi, quest'ultimo proponeva un gruppo di storie legate da un filo rosso comune, che spesso strabordava anche in una o due storie all'interno del sommario del numero, ma non così apparentemente super.

sabato 20 aprile 2024

Milano Design Week 2024: La città miniera

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Non so da dove si sono tirati fuori il titolo, in ogni caso a via Solferino, presso l'Accademy del Corriere della Sera, si trova una struttura particolare, costruita con delle cassette della frutta (o con qualcosa che gli assomiglia, visto che non sembrano riciclate) che ha l'idea di strizzare l'occhio a una progettazione ambientalmente sostenibile della città futura, definita, appunto, Città miniera.

venerdì 19 aprile 2024

I Want the Moon all'Osservatorio Astronomico di Brera

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Quest'anno anche l'Osservatorio Astronomico di Brera ha partecipato con una splendida installazione alla Design Week. L'installazione proposta, I Want the Moon, è stata realizzata dall'artista Luca Ballestra, un pittore/scultore specializzato nella Luna. In particolare con I Want the Moon ha voluto portare la Luna sulla Terra, per riprendere le parole che ascolterete nel video qui sotto.
Oltre alla Luna di Luca Ballestra, però, sono presenti anche le illustrazioni di Alice Sironi, tre a tema cosmico, una dedicata esplicitamente a Marte, un'altra a Giovanni Schiaparelli e una terza dedicata all'Osservatorio stesso: ve le ho raccontate nell'ordine in cui le troverete nel video, che è l'ordine inverso rispetto a quello in cui le troverete entrando in Osservatorio. Perché potrete andare a vedere il tutto in questo fine settimana, quindi quello che vedrete spero che vi possa incuriosire!

giovedì 18 aprile 2024

Gli xilofoni della Scala alla Design Week 2024

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In questi giorni di Fuorisalone sto facendo un po' di giretti insieme con Laura e Gaia, il nuovo acquisto dell'Osservatorio. E oggi pomeriggio siamo andati all'installazione Opposites United: Intersections Beyond Boundaries, un tripudio di luci che creano forme geometriche e frattali, come per esempio quella che ho messo in apertura del post. In una delle sale messe in piedi, però, ecco la sorpresa di una specie di jam session portata avanti da alcuni musicisti della Scala a martellare allegramente alcuni xilofoni, mentre le luci della sala si accendevano di colori in accordo con le note prodotte dagli artisti. E qui sotto vedete una parte della session cui ho avuto il piacere di assistere:

martedì 16 aprile 2024

Matematica, lezione 9: La statistica

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Pensavo che avrei trovato una connessione più forte tra il nono volume della collana de La Gazzetta dello Sport e il precedente, e invece La statistica di Alessandro Viani presenta una continuità minima se non addirittura nulla con quanto scritto da Davide Palmigiani.
Il principale argomento del libro, però, è quello di introdurre il lettore alla statistica descrittiva, una disciplina in continua evoluzione, e che continuerà a fornire importanti contributi alla comprensione del mondo. Contributi che, pur se raccontati forse con un eccessivo formalismo, soprattutto se confrontato con l'ottavo volume, permettono di comprendere la vastità di applicazioni della disciplina nel mondo moderno. In effetti il lettore attento riesce anche a comprendere i pericoli di un cattivo uso o di un esame parziale e superficiale dei risultati. Quando infatti spesso si sente qualcuno asserire che i numeri non mentono ha sicuramente ragione, ma al tempo stesso i numeri non raccontano nemmeno la verità, perché questa risiede nelle capacità dell'uomo di interpretarli.

domenica 14 aprile 2024

Topolino #3568: Il ritorno di Pietro

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Magari qualcuno non sarà d'accordo, ma L'albero della verità, storia in due parti di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, è la storia migliore de #3568. E questo non solo perché sancisce il ritorno del miglior Pietro Gambadilegno di sempre al crimine, tra l'altro con un piano complesso e di grande respiro che ricorda le migliori storie di Floyd Gottfredson o del più recente Casty, o per il ritorno in grande stile di Plottigat, ma soprattutto per il genere della storia, una bella variazione del thriller d'inchiesta o investigativo alla Missione Pellican, con in aggiunta l'insolita e momentanea collaborazione tra Topolino e Miklos, il famigerato Topo Grigio.
Ovviamente non sono trascurabili nella valutazione generale della storia le citazioni pikappiche o le riflessioni di Topolino nella quart'ultima pagina del secondo tempo che, unite al titolo della storia, forniscono un utile spunto sulla nostra società su cui il lettore può interrogarsi. In questo senso Artibani non è nuovo a inserire messaggi che in altre opere verrebbero considerati di "critica sociale" nelle sue storie (e in alcuni casi sono stati anche decisamente espliciti) ed è per questo che considero L'albero della verità e più in generale l'intera operazione del ritorno del Gambadilegno a noi noto la storia migliore di Artibani negli ultimi anni (e forse potrebbe esserlo anche di tutto questo 2024).

sabato 13 aprile 2024

Paperino #526: L'importanza della famiglia

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Grazie alle medaglie di Fabio Celoni (si, lo so, sono in ritardo con la pubblicazione degli unboxing), sto riporendendo l'acquisto regolare di Paperino, che in questo periodo presenta un sommario interessante.
Oltre alla serie inedita celebrativa per i 90 anni del personaggio (e tra 5 anni il suo corto d'esordio diventerà di pubblico dominio), e alla Storia special, anche la selezione di ristampe è interessante, con storie scelte mediamente più datate rispetto a quelle proposte ultimamente su Zio Paperone. Il fatto poi che molti numeri di Paperino non li ho acquistati per diverso tempo (vedi il video di Collezione Disney dedicato alla testata) sta anche giocando un ruolo nel gradimento del sommario. Forse unico difetto della testata è la foliazione eccessiva, anche se probabilmente è ciò che permette a Paperino di restare in edicola in rapporto al suo prezzo.
Veniamo però alla storia d'apertura: Il prezzo della fama di Alberto Savini per i disegni di Vitale Mangiatordi, secondo episodio di That's your life, Donald!

venerdì 12 aprile 2024

Rompicapi di Alice: Una festa di compleanno

Un altro spunto interessante presente nel volume La probabilità di Davide Palmigiani è il famoso paradosso del compleanno, che potremmo considerare come una limitazione stringente al numero di invitati a una festa di non-compleanno, giusto per non far infuriare il Cappellaio che non sopporterebbe la presenza di una persona che fa il compleanno nel giorno di una festa di non-compleanno. Figuriamoci più di una!
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giovedì 11 aprile 2024

Vite di scienza #9: Mary Jackson e Dorothy Vaughan

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Dopo la puntata dedicata a Katherine Johnson, completo il trittico delle protagoniste di Hidden Figures con Mary Jackson e Dorothy Vaughan. Non nascondo che il ritardo nell'uscita di questo nono episodio è dovuto essenzialmente all'idea, non portata a compimento, di realizzare una puntata speciale dedicata al \(\pi\), cosa che alla fine, come avrete constatato, non è avvenuta.
Ovviamente non ho nemmeno deciso di trasferire il podcast su altra piattaforma, lasciando quindi il solo YouTube, che quindi vado immediatamente a proporvi. Spero vi piaccia!

mercoledì 10 aprile 2024

Premio Turing 2023: Avi Wigderson e la casualità

Poiché non sto mai fermo un attimo e devo sempre sperimentare qualcosa di nuovo, da un po' di tempo a questa parte ho messo in piedi una specie di blocchetto degli appunti pubblico che uso per post rapidi, spesso come "ristampa" di post che dissemino per il fediverso. E originariamente anche questo sarebbe stato destinato ai pensierini, ma quando poi ho letto la motivazione del premio mi sono detto che sarebbe valsa la pena scriverne qui su DropSea (e no, non mi sono dimenticato di Peter Higgs: ho scritto ieri un breve post sull'Isola di Ula-Ula e non mi pare il caso, per ora, di scrivere altro).
Tutto inizia con il Premio Turing assegnato ogni anno dalla Association for Computing Machinery nel campo dell'informatica e intitolato ad Alan Turing (da non confondere con il Premio Loebner, ispirato quest'ultimo al test di Turing). In effetti il premio dell'anno \(n\) viene assegnato nell'anno \(n+1\), così in questo 2024 è stato assegnato il premio 2023, per la precisione ad Avi Wigderson (che aveva già vinto il Premio Abel nel 2021):
Per la ridefinizione del ruolo della casualità nella computazione e il suo decennale ruolo di leadership intellettuale nell'informatica teorica.
Inoltre nel comunicato ufficiale troviamo questo passaggio:
Fondamentalmente, i computer sono sistemi deterministici; l'insieme delle istruzioni di un algoritmo appliocate a ogni dato input determina univocamente il calcolo e, in particolare, l'output. In altre parole, l'algoritmo deterministico è seguito da uno schema prevedibile. La casualità, al contrario, manca di uno schema prevedibile, o di prevedibilità negli eventi o nei risultati.

martedì 9 aprile 2024

Chasing Coral in Cascina Cuccagna

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All'interno della domenica bestiale della Cascina Cuccagna, il Circolo Legambiente Zanna Bianca propone, per il 14 aprile, la proiezione del documentario Chasing Coral sulla barriera corallina. La proiezione inizierà alle 18 e seguirà una discussione sui temi trattati nel documentario. A discuterne ci saremo Roberto Rizzo e il sottoscritto. Ovviamente saranno graditi gli interventi dal pubblico.

lunedì 8 aprile 2024

Topolino #3567: Una questione di fiducia

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Secondo articolo dedicato allo stesso numero di Topolino: dopo l'esame della copertina celebrativa e dei suoi articoli, ecco arrivare l'usuale articolo di recensione delle storie, iniziando con quella d'apertura, che è anche la storia di chiusura de La ciurma del Sole Nero.
Con Rapsodia in verde, infatti, Marco Gervasio fa accasare i naufraghi dello spazio guidati da Topolino Tomorrow, cosa ampiamente attesa sin dal momento in cui era stata annunciata la conclusione della saga. La storia, tutto sommato carina e che mi ha permesso di raccontare qualcosa sugli esopianeti (appuntamento a domani con il video), chiude i conti con la serie, ma non con tutti gli spunti narrativi che Gervasio ha disseminato in giro, puntanto ovviamente alla chiusura della trama principale.

domenica 7 aprile 2024

Matematica, lezione 8: La probabilità

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In un certo senso Davide Palmigiani ha approcciatà la questione della probabilità allo stesso modo con cui Maurizio Codogno ha affrontato la teoria dei giochi. Il tema, forse, era giusto leggermente meno ostico di quello del volume precedente, visto che tanti si danno al gioco d'azzardo. O forse il motivo per cui tanti si danno al gioco d'azzardo: il tema è poco conosciuto. C'è poi anche la componente legata al fatto che molti si legano alla speranza di una vittoria che poossa compensare alle perdite, ma ovviamente a conti fatti la cosa è rara e colpisce pochissimi giocatori. Il tutto si riassume in una semplice frase: il banco vince sempre. Ovviamente non è esattamente così e andrebbe riformulata in: il banco vince sulla distanza.
In ogni caso l'approccio utilizzato, quello di dare una maggior enfasi al gioco d'azzardo, almeno nella prima parte, ha permesso di approcciare il tema del calcolo delle probabilità in una maniera particolarmente leggera, per quanto comunque rigorosa, introducendo anche alcuni concetti, come quello del gioco equo, che generalmente non sono presentati nei programmi scolastici.

sabato 6 aprile 2024

Insetti infernali

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Dopo aver letto i due volumi di Oninbo, ho voluto proseguire quasi subito dopo con Insetti infernali pensando che in qualche modo Hideshi Hino avrebbe proseguito, visto il titolo, con quel tema. E invece siamo di fronte a un'opera completamente diversa e decisamente molto più matura. E lo si capisce sin dalle pagine iniziali che già dicono al lettore come finirà la storia per la protagonista, Yuri: male.
L'opera, pubblicata nel 1988 per un pubblico femminile, propone una ansiogena e oscura interpretazione del tema delle case infestate, che in effetti era stato in qualche modo già trattato da Hino già in Oninbo. C'è, però, un'aggiunta molto interessante: il personaggio malvagio del manga, infatti, è un entomologo di fama mondiale, che però esercita sulle sue vittime un'attrazione paragonabile a quella descritta da Bram Stoker in Dracula. Yuri, però, a differenza di Mina, si ritrova coinvolta in una serie di incubi sempre più spaventosi fino a che questi non diventano reali nella loro pericolosità. E' proprio il caso di dirlo: la giovane protagonista si ritrova ben presto in trappola come una mosca nella tela di un ragno.
D'altra parte Hino, avendo preso come tema collaterale quello della paura degli insetti, pur inserendo un paio di scene che potrebbero avere un qualche spunto erotico, scava senza pietà nell'orrore più puro, facendo sì che l'attrazione verso la casa degli insetti (non verso il suo abitante, soprannominato signore degli insetti), sia quanto più spaventosa possibile. Forse sarebbe più corretto paragonare Yuri a Jonhatan più che a Mina, visto che la ragazza, così come il segretario viene tormentato dalle succubi di Dracula, viene tormentata dagli insetti dell'entomologo in esperienze all'inizio più psicologiche che reali.
Alla fine non c'è scampo, non c'è alcuna consolazione. A meno di non parteggiare per il signore degli insetti.

venerdì 5 aprile 2024

Paralipomeni di Alice: Il demone e la formica

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Consideriamo questa una edizione speciale dei Paralipomeni di Alice, visto che non solo vi propone un problema, ma anche una sua possibile soluzione. In particolare vi propongo la soluzione del problema n.8 di Maurizio Codogno presente nella sezione dei problemi del terzo volume della raccolta Matematica. Questo il testo del problema:
Una formica si trova a un estremo di una sbarra lunga un metro e percorre un centimetro al secondo. Però un demone vuole divertirsi con la formica, e alla fine di ogni secondo allunga di un altro metro la sbarra. L'allungamento è tuttavia uniforma: quindi alla fine del primo secondo la formica passerà dal trovarsi a un centimetro dal punto di partenza su una sbarra lunga un metro al trovarsi a due centimetri dal punto di partenza su una sbarra lunga due metri. Dopo il secondo secondo (scusate il gioco di parole) la sbarra diventa lunga tre metri, e la formica, che intanto era arrivata al terzo centimetro, si trova a quattro centimetri e mezzo dal punto di partenza. La povera formica riuscirà mai ad arrivare al fondo della sbarra?
Secondo Maurizio la risposta è: si, solo che ci vorrebbe un tempo superiore all'età dell'universo. Più che la risposta, a lasciarmi perplesso è stato il modo in cui è arrivato alla soluzione. Proviamo a ragionare da fisici e osserviamo il problema dal punto di vista dell'estremo opposto al punto di partenza, quello che la formica vorrebbe raggiungere.

giovedì 4 aprile 2024

75 anni e non sentirli

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Ormai sono alcune settimane che vado il giovedì in edicola e non più il mercoledì. Il motivo è che in questo periodo proprio di giovedì esce il volume della collana di Matematica della Gazzetta dello Sport curata da Maurizio Codogno. Così anche il Topolino #3567 sono andato ad acquistarlo oggi, nonostante questo fosse un numero speciale: quello dei 75 anni della versione libretto del settimanale disneyano. Il primo numero della versione libretto è, infatti, datato 7 aprile 1949 e vede il Topolino probabilmente di Ambrogio Vergani ritratto in testa a una fantastica parata che il lettore può solo immaginare. Questa prima cover è ispirata, se non addirittura un ricalco, della quarta di copertina del Walt Disney Comics&Stories #9 del 1941 di un autore ignoto.
E proprio questa copertina diventa l'ispirazione per la copertina di Andrea Freccero, ottimamente colorata da Andrea Cagol, di questo #3597, che riserva anche una sorpresa con una quarta di copertina dove Freccero ha deciso di mostrare anche il retro del Topo che si sta allontanando. La bellezza della cover viene, poi, ulteriormente esaltata dalla qualità della carta della copertina stessa, che è migliorata da alcuni numeri a questa parte.

mercoledì 3 aprile 2024

Sci-Hub bloccato anche in Germania

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Avevo originariamente scritto queste righe per la community di Scienza e tecnologia su feddit, poi, però, ho pensato di trasformare quelle osservazioni in un post per DropSea. Partiamo dal sunto della news, che ho cercato di tradurre nel modo migliore possibile:
All'interno di un accordo volontario con i detentori dei diritti, i fornitori dei servizi internet tedeschi bloccano una lista di siti che violano la struttura. Questa blocklist è stata recentemente allargata con il primo obiettivo legato all'editoria scientifica [adattamento mio], la popolare libreria pirata Sci-Hub. Dopo un'attenta revisione, l'organismo responsabile [definito cleaning body, letteralmente il corpo di pulizia] ha concluso che un blocco a livello nazionale è una misura ragionevole e proporzionata.
La Germania è stata solo l'ultima di una serie di stati nazione europei che hanno bloccato Sci-Hub (l'anno preceduta Francia, Danimarca, Austria, UK, Olanda).
Personalmente, soprattutto per articoli datati ma non abbastanza, Sci-Hub è ancora uno strumento prezioso, così come lo è per alcune riviste che non hanno la licenza creative commons o che hanno delle politiche di costi per queste licenze insostenibili per molte istituzioni (o considerate minori dalle istituzioni stesse). Per fortuna, seguendo l'esempio di arXiv, ci sono altri siti in campi diversi da fisica e matematica che permettono di pubblicare le ricerche come preprint, che di fatto diventano versioni complete di articoli accettati. Detto ciò, non credo che il blocco di Sci-Hub (di cui scrissi su Science Backstage nel 2016 quando Alexandra Elbakyan fu ospite via web della Wired Fest di quell'anno) dovrebbe essere il modo migliore per rendere a regime inutile un sito meritorio per la diffusione della scienza, ma si dovrebbero adottare politiche differenti della diffusione dei risultati delle ricerche.
Ricordo che Grigori Perelman si rifiutò di pubblicare la sua dimostrazione della congettura di Poincaré su rivista. E direi che aveva ragione lui.

martedì 2 aprile 2024

Topolino #3566: La realtà come costruzione gambesca

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Credo non ci sia nulla di più chiaro sulla condizione di Topolino della cover di Davide Cesarello, che lo ritrae comodo in poltrona con gli occhiali scuri all'interno di una stanza. Ne I due volti della vendetta di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio troviamo, infatti, un Topolino che sembra aver perso il suo solito spirito critico, forse attaccato alla speranza che Gambadilegno, ritornato dall'esperienza di Ducktopia, sia realmente cambiato. Come, però, ho scritto nelle recensioni dedicate alla stagione conclusiva della saga, il principale difetto della stessa era che questo cambio di rotta di Pietro Gambadilegno non era stato per nulla approfondito. Pur continuando a considerare quella una mancanza, in qualche modo si potrebbe considerare quella mancanza come un indizio della sincerità del cambio di direzione del personaggio. Cui nessun lettore dotato di senno ha mai creduto.

domenica 31 marzo 2024

Oninbo, eroe per fame

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Gli yokai sono dei piccoli demonietti del folklore giapponese piuttosto ambigui, a volte semplicemente dispettosi, altre pericolosi e terribili. La versione che ne da Hideshi Hino attraverso Oninbo e la serie di storie a lui dedicate, pubblicate originariamente su riviste per ragazze nella seconda metà degli anni Ottanta del XX secolo, è essenzialmente quella di un personaggio dispettoso e un po' capriccioso mosso da un unico obiettivo: cibarsi degli insetti infernali.
Questi sono degli esseri viscidi che si impossessano dell'animo umano non appena la persona posseduta ha in se, in maniera inconscia, un qualche rimorso dovuto spesso a un ricordo traumatico, spesso rimosso. Oninbo, quindi, gira per la città fiutando le sue prede per poi mettersi alle calcagna degli esseri umani posseduti, aspettando che l'insetto infernale sia pronto per essere divorato. La cosa, però, come si vedrà attraverso i due volumi in cui si svilupopano le sue avventure, non sarà sempre così semplice. Nel corso della storia Hino affiancherà a Oninbo altri yokai intrecciando rapporti di amicizia o conflitto, che in un caso sfociano persino nell'odio. E' interessante, comunque, come Hino riesca sin da subito a caratterizzare la natura di Oninbo con la scena iniziale, sintetizzando tra l'altro un aspetto molto interessante: quanto l'orrore sia poco spaventoso e molto divertente per i giovanissimi, guadagnando delle tinte oscure con l'età. E d'altra parte l'interesse del mangaka è proprio quello di raccontare l'animo umano, i suoi lati oscuri, le sue devianze di cui gli insetti infernali di cui Oninbo è tanto ghiotto sono solo un aspetto estetico.
Nel complesso i due volumi oscillano tra le atmosfere oscure dell'horror classico, il racconto flokloristico giapponese e la divertente commedia animata, che fa da contr'altrare all'approfondimento psicologico dei personaggi umani.

sabato 30 marzo 2024

Matematica, lezione 7: Teoria dei giochi

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Per me la teoria dei giochi è sempre stata rappresentata da John Nash, soprattutto per via del suo dilemma del prigioniero. Il suo risultato più importante, però, è quello noto come gli equilibri di Nash, che ha dato una svolta decisa alla teoria dei giochi. Ciò che, però, non sapevo (o non ricordavo bene) era il contributo fondativo a tale teoria dato da John von Neumann, che non solo ha scoperto il risultato da cui la teoria dei giochi ha avuto il via, ma che ha mostrato come tale teoria poteva agilmente essere associata all'economia. Questo piccolo risultato viene raccontato da La teoria dei giochi, settimo volume della collana Matematica della Gazzetta dello Sport curata da Maurizio Codogno che scrive anche il testo del volume.
La cosa, in qualche modo, ce la si poteva aspettare, vista la vicinanza del tema con la matematica ricreativa, come ben dimostrano i Giochi matematici in cui Maurizio definisce i nimeri, a loro volta definiti da uno dei più grandi esperti di matematica ricreativa, John Conway. E d'altra parte la scelta stilistica di Maurizio per raccontare gli elementi essenziali della teoria dei giochi è proprio quella di un libro di matematica ricreativa, con l'aggiunta di definizioni e teoremi, questi ultimi dimostrati in maniera quanto più semplice possibile. E qui, forse, la scoperta più incredibile di tutte del libro, almeno per il lettore più a digiuno della matematica: non solo la teoria dei giochi ha ricadute in altre branche della matematica, ma per la dimostrazione del suo teorema più importante, quello degli equilibri di Nash, servono risultati provenienti da altre branche della matematica. D'altra parte sin dall'inizio viene utilizzato un formalismo tipico di geometria piana e algebra lineare che quindi dovrebbero semplificare un po' le possibilità del lettore che ha letto i volumi precedenti di seguire le pagine di questo settimo volume.
Nella sezione biografica, invece, Sara Zucchini propone la biografia di Pierre de Fermat: ne emerge il ritratto di un matematico, per quanto dilettante, dai molti interessi in molti campi di questa disciplina, senza dimenticare il suo risultato più famoso, l'ultimo teorema di Fermat, la cui dimostrazione alla fine ha coinvolto altre branche della matematica, nonostante il problema di partenza ricada nella teoria dei numeri.
Direi alla fine un ottimo volume, ben curato, senza refusi e con uno stile scorrevole, non solo nella parte biografica.

venerdì 29 marzo 2024

Breve storia del pi greco / Edizione algoritmica

Arriva la nuova puntata della Breve storia del pi greco, una serie di articoli che "ristampano" i box delle notizie pi greche che tediano allegramente i Carnevali della matematica del pi day che ho l'onore di ospitare, inclusa l'ultima edizione, la #176. Per la puntata di quest'anno, la 12.ma, ho voluto aggiungere un piccolo backstage relativo all'astrografica pi greca uscita su EduINAF proprio nel pi day.
Vi segnalo poi la versione in pdf della Breve storia che spero di riuscire ad aggiornare nei prossimi giorni. In alternativa ecco l'elenco dei link alle puntate precedenti: L'era dei computer nel calcolo delle cifre decimali del \(\pi\) iniziò a metà del XX secolo. Nel 1949, infatti, utilizzando una semplice calcolatrice, John Wrench e Levi Smith calcolarono 1120 cifre decimali.
L'anno dopo George Reitwiesner e John von Neumann raggiunsero le 2037 cifre. Utilizzarono una serie infinita di arcotangenti sul computer ENIAC, che impiegò 70 ore per ottenere questo risultato. Proprio grazie alle serie delle arcotangenti il record venne battuto sempre più spesso negli anni successivi: 3089 cifre nel 1955, 5480 cifre nel 1957, 10000 cifre nel 1958, 100000 nel 1961, 1 milione di cifre nel 1973.
Negli anni Ottanta del XX secolo arrivò un nuovo strumento che permise di calcolare le cifre decimali del pi greco in maniera più veloce ed efficiente: gli algoritmi iterativi.

giovedì 28 marzo 2024

Energia in Africa. Energia dall'Africa

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Ero lì che volevo scrivere due righe, ma non sapevo cosa, poi ecco l'illuminazione: segnalare l'impegno di oggi, che forse avrei dovuto segnalarvelo prima. Oggi a Cascina Cuccagna a Milano l'amico Roberto Rizzo racconterà qualcosa sull'Africa e sull'energia, per conto del Circolo Legambiente Zanna Bianca. I dettagli dell'evento li potete trovare sul sito di Cascina Cuccagna. Io sarò lì per curare la registrazione dell'intervento di Roberto (non sarò solo!). Poi sarò anche io coinvolto in uno degli eventi di Zanna Bianca, ma avremo tempo per parlarne.

mercoledì 27 marzo 2024

Il rapporto tra i fiumi e il cambiamento climatico

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Su Science è uscito un interessante articolo in cui un team internazionale (e la cosa non poteva essere diversamente in questo caso specifico) ha studiato i flussi fluviali in giro per il mondo. L'interesse verso questi particolari "comportamenti ambientali" è dovuto essenzialmente agli eventi catastrofici imprevisti di questi ultimi anni, con esondazioni che avvengono in periodi in cui gli esseri umani sono impreparati. Generalmente, infatti, le variazioni nei flussi di acqua sono periodiche, come ben sappiamo dai tempi dell'Antico Egitto: in un certo senso si potrebbero far risalire a quell'epoca i primi tentativi di studi meteorologici, visto che gli egizi cercavano di prevedere la stagionalità delle esondazioni. E in queste loro "ricerche" svilupparono al contempo lo studio del cielo, ma questa è un'altra storia. Torniamo alla nostra.

martedì 26 marzo 2024

L'assassino

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La cosa che mi lascia perplesso di questo libercolo edito da Alter Ego Edizioni è il bassissimo sforzo con cui il testo di Thomas De Quincey è stato proposto ai lettori. Stiamo infatti parlando di una traduzione dell'inizio del XX secolo di Carlo Linati che ha candidamente ammesso nell'introduzione originale dell'opera di aver operato una serie di aggiustamenti di stile e di aggiunte per rendere il testo più quinciano rispetto allo stile adottato per l'occasione dallo scrittore. De Quincey, infatti, in questo saggio si concentra sugli omicidi commessi nel dicembre del 1811 da tale John Williams.
Il problema dell'ammissione di Linati relativamente ai suoi interventi sul testo originale, rende un po' arduo valutare ciò che De Quincey ha effettivamente inserito nel suo saggio, ma in ogni caso restano alcuni elementi abbastanza certi, come l'idea di voler ricostruire, come un moderno profiler, le azioni dell'assassino e le sue motivazioni. Ciò che però manca al testo è qualsivoglia dubbio sull'identità finale dell'esecutore degli omicidi: Williams, infatti, si dichiarò innocente, cosa che scompare completamente dal testo quinciano, che anzi sembra tratte ulteriore prova della sua colpevolezza dal suo suicidio. Eppure le perplessità sulla sua identità sono presenti proprio nel testo ristampato da Alter Ego, con prove e testimonianze che in qualche modo sembrano un po' forzate, spinte più dalla poaura e dalla fretta di voler chiudere un caso che stava spaventando l'intera popolazione londinese.
La stessa postfazione, di Paolo Vitaliano Pizzato, si concentra più che sul caso, sullo scrittore, lasciandomi alla fine un po' interdetto innanzitutto sulla scelta di prendere una traduzione, per quanto in pubblico dominio, datata e con l'ammissione dello stesso traduttore di essere intervenuto nel testo, invece di optare per una traduzione ex-novo, che forse sarebbe stata più costosa, ma sicuramente più apprezzabile. Una scelta, questa, che generalmente confligge con quanto normalmente fa ABEdtiore, che solitamente presenta anche saggi scritti dagli stessi traduttori. Come vedremo presto in una prossima recensione di genere.
Il risultato finale, personalmente, è quello di un prodotto che, forse, avrei potuto lasciare posato sul tavolo di Book Pride 2023 da cui l'ho acquistato.

lunedì 25 marzo 2024

Topolino #3565: Ritorno alle origini

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Il riferimento del titolo della recensione di questo numero di Topolino è per la storia, in due parti, Zio Paperone e la terribile Banda Bassotti di Vito Stabile e Carlo Limido.
Stabile, da grande conoscitore dell'opera dei grandi autori disneyani, decide di recuperare la temibilità dei Bassotti che si è via via annacquata man mano che la temibile banda di ladri è stata utilizzata sempre di più dai vari autori disneyani. La Banda Bassotti fa il suo esordio nel periodo in cui Carl Barks sta ancora cercando di costruire il mondo di Paperone, compreso il luogo dove contenere la sua incredibile collezione di monete. All'inizio, infatti, Paperone non ha un deposito come lo conosciamo oggi, e così in qualche modo l'esordio dei Bassotti ne La banda dei segugi è naturalmente un esordio di successo per i ladri con il numero di matricola sulle maglie. Anche con la successiva La ghiacciata dei dollari i Bassotti riescono a portare a termine un nuovo piano di rapina, dimostrando di essere degli avversari non solo irriducibili, ma persino in grado di mettere in difficoltà il più duro dei duri.

domenica 24 marzo 2024

Matematica, lezione 6: La geometria piana

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Dopo averci girato un po' intorno arriva il momento de La geometria piana con il sesto volume della collana Matematica de La Gazzetta dello Sport s firma di Rocco Dedda. E devo dire che siamo di fronte al volume migliore per curatela (due refusi), ma anche per stile proposto. Il libro, infatti, ha un'impostazione più divulgativa dei precedenti, con qualche definizione e nessun teorema o dimostrazione, non perché siano assenti (a parte i classici esercizi a fine libro), ma perché sono così ben integrati nel testo che non è necessario metterli in evidenza con elementi grafici o testuali particolare, come avvenuto nei primi cinque volumi.
Indubbiamente la possibilità diverse immagini, sicuramente più di altri volumi precedenti, è un vantaggio, ma riesce anche a ritornare su alcuni concetti già incontrati nel corso della collana e a raccontarli in maniera a mio avviso migliore, come per esempio la distinzione tra ipotesi, ovvero ciò che è già stato stabilito (le proprietà da cui si parte, che non vanno dimostrate), e tesi, ovvero ciò che va dimostrato. Anche la differernza tra postulati e assiomi (indubbiamente più sottile rispetto a quella tra ipotesi e tesi) viene ben definita e in particolare sono proprio i postulati e gli assiomi di Euclide a essere il punto di partenza della breve trattazione. E' interessante come Dedda proponga una formulazione introduttiva euclidea e, in seguito, una formulazione più moderna, sostanzialmente quella introdotta da David Hilbert.

sabato 23 marzo 2024

Paperinik #87: Ritorno a Duckmelot

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Era da diversi mesi che non scrivevo nulla su Paperinik, un po' perché mi sono dedicato ad altro, un po' perché sono in arretrato con le letture. Vistoi, però, che il #87 vede il ritorno del Diary of a Wacky Knight, ovvero il Paperinik cavaliere, ecco che ritorno a raccontarvi qualcosa del mensile dedicato all'alter ego mascherato di Paperino.
Con L'enigma della bilancia Stefano Ambrosio e Lorenzo Pastrovicchio danno il via alla terza stagione della serie con una macrotrama decisamente interessante: Paperone con i nipoti Paperino e Qui, Quo, Qua, si mette in viaggio per il suo regno per realizzare il censimento delle attività produttive. In questo primo episodio i quattro si ritrovano a dover affrontare un esoso esattore, interpretato da Gambadilegno, che cerca di ottenere dai commercianti che passano dal suo villaggio più di quanto richiesto da Paperone.

venerdì 22 marzo 2024

Un nuovo modo di vedere l'universo

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E' un po' come essere tornati ai bei tempi del twittero quando l'ispirazione dei post mi veniva dai suggerimenti diretti o dallo spuntare improvviso di tweet nella timeline. Questa volta tutto nasce sul gruppo @astronomia su feddit.it grazie a una condivisione di @informapirata che segnala un articolo uscito su Wired, Una nuova teoria della gravità elimina la materia oscura. All'interno si racconta di un papero (nome colloquiale per indicare un preprint) appena uscito su arXiv, Anomalous contribution to galactic rotation curves due to stochastic spacetime in cui Jonathan Oppenheim, con la collaborazione di Andrea Russo, porta a compimento un lavoro iniziato 6 anni fa e che, come scritto nel preprint di cui sopra, era iniziato per cercare un modo di conciliare la meccanica quantistica con la relatività.

giovedì 21 marzo 2024

Matematica, lezione 5: L'algebra lineare

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Il testo dedicato all'algebra linare nella serie dei libriccini di matematica curati da Maurizio Codogno per la Gazzetta dello Sport è stato, in un certo senso, uno dei più veloci come lettura, questo perché sin dalle scuole superiori la geometria analitica è stata la branca della matematica che ho preferito più di tutte. Potreste chiedervi cosa c'entra l'algebra lineare con la geometria analitica, ma nella pratica quest'ultima non potrebbe esistere senza l'altra e non posso che aspettare con una qual certa aspettativa il sedicesimo volume della collana, esplicitamente dedicato alla seconda di queste due discipline e che mi aspetto quindi come seguito diretto de L'algebra lineare di Andrea Mercuri.
Questo quinto volumetto ha, però, il compito importante di introdurre concetti come la linearità e gli spazi vettoriali, con la definizione delle operazioni all'interno di questi spazi, come per esempio il prodotto scalare, e le trasformazioni (di simmetria) attraverso le matrici. Il tutto confezionato con l'inserto storico di Sara Zucchini decisamente in linea con l'argomento del volume, visto che quest'ultima si è dedicata, con il solito stile discorsivo, alla figura di René Descartes, anche noto come Cartesio, ideatore del famoso piano cartesiano che tanta importanza ha nell'algebra lineare (e nella geometria analitica).
Solo i problemi proposti da Maurizio non sono esattamente in argomento, ma alla fine ha ben poca importanza, visto che comunque ricadono in quella che viene normalmente chimata matematica ricreativa. E direi che fino a ora si gioca il titolo di migliore dei libri della collana insieme con Funzioni ed equazioni di Roberto Zanasi, anche per quel che riguarda i refusi presenti: un gran successo, direi!

martedì 19 marzo 2024

L'inevitabile destino scritto tra le Dune

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Con la seconda parte di Dune Denis Villeneuve, spalleggiato alla sceneggiatura da Jon Spaihts, completa la trasposizione del primo, corposo romanzo della serie di Frank Herbert. Avendo già speso parole di elogio sulla prima parte, risulta forse pleonastico ripeterle, sebbene siano del tutto meritate. Certo sto parlando del film tratto da uno dei miei libri preferiti, uno dei pochi che ho letto per ben due volte, l'ultima qualcosa come5 anni fa o poco più, e forse questo mi ha permesso di apprezzare una piccola finezza: la fedeltà delle battute e delle situazioni rappresentate sullo schermo con quelle descritte su carta da Herbert.
Devo però dire che mi sono trovato nella strana situazione di dovermi trattenere, con chi mi accompagnava al cinema, dal fare spoiler sul prossimo film, giusto per farvi capire quanto Villeneuve si sia mantenuto aderente alla materia originale (per contro la consapevolezza della non eccelsa memoria di chi mi accompagnava, è una garanzia che quando sarà, quei pochi spoiler saranno dimenticati).
In effetti c'è ancora una qual certa superiorità del libro rispetto al romanzo, anche solo nella caratterizzazione in particolare di Paul Atreides, ma con Messia di Dune, la cui sceneggiatura sembra vicina al concludersi, probabilmente vedremo il personaggio avere un cambio di marcia, una crescita ancora più netta di quella vista fino a ora, che però è intuibile già in questa seconda pellicola (o almeno è intuibile per chi il libro lo ha letto). I personaggi che sono riusciti a spiccare, però, sono in particolare Lady Jessica, la madre di Paul, in una caratterizzazione al limite della follia, e Chani, con la sua fiducia quasi incondizionata nei confronti di Paul. Su quest'ultimo qualcuno potrebbe obiettare, rispetto a quel che ho scritto poco sopra, che in realtà il personaggio emerge in particolare nella seconda parte del film, ma per contro la scena finale del confronto con Feyd-Rautha Harkonnen, interpretato da Austin Butler, si apprezza in molte sfumature soprattutto se hai la lettura del romanzo pregressa. Inoltre vorrei aggiungere che, più che Paul, a emergere è soprattutto il modo in cui quest'ultimo viene visto dai Fremen, che poi fornisce anche una delle chiavi di lettura del romanzo e, in particolare, di Messia di Dune. Di questo, però, ci sarà modo di discuterne in futuro.

lunedì 18 marzo 2024

L'uomo in fuga

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Alcuni (molti, in effetti...) anni fa avevo visto un film, di cui non ricordo il titolo ma che mi sembrava fosse francese, in cui un tizio accettava di diventare una specie di preda di una caccia all'uomo per le strade parigine trasmessa in televisione. Ovviamente se fosse riuscito a sopravvivere, avrebbe ottenuto una bella cifra di soldi.
La trama di questo ignoto film, che non mi sembra comparire nella corrispondente lista sulla Wiki, è in qualche modo una variazione sulla trama de La partita più pericolosa, racconto del 1924 di Richard Connell. Il protagonista, infatti, diventa suo malgrado la preda in una caccia all'uomo guidata da un folle ex generale russo.
Tra i molti adattamenti del racconto ci sono anche alcuni film di genere fantascientifico, stesso genere di un romanzo di Stephen King scritto sotto lo pseudonimo di Richard Bachman. Mi riferisco a L'uomo in fuga, pubblicato nel 1982, che mette insieme la trama del film da cui sono partito con una ambientazione distopica in cui la maggior parte della popolazione degli Stati Uniti è o sfruttata e sottopagata o completamente indottrinata dai programmi televisivi, come il reality show che da il titolo al romanzo. King, tramite la fuga di Bachman, strutturata come un unico conto alla rovescia iniziato da -100, in pratica descrive con incredibile lucidità uno sviluppo della società occidentale che nel complesso non sembra molto diversa da quella in cui ci troviamo oggi, immersa nei reality, e con un qual certo razzismo strisciante, non solo tra persone di colore diverso, ma anche di ceti sociali differenti, che mantiene le persone all'interno di compartimenti stagni che non si riesce ad attraversare.
E poi ci sono anche alcuni riferimenti a icone pop che King non poteva sapere che sarebbero durati ancora a lungo, come per esempio i Rolling Stones, ancora presenti in quel futuro per King piuttosto lontano, ma che alla fine è diventato il nostro presente. Inclusi i problemi di inquinamento dell'aria o la "difficoltà" delle aziende di farsi carico delle proprie responsabilità relativamente alla salute dei propri operai.

domenica 17 marzo 2024

Topolino #3564: Di amici e mitologia

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E' il filo dell'amicizia quello che lega le due storie d'esordio, iniziando dalla cover story, Il Bretella Gate, nuova storia della serie Papersera News di Corrado Mastantuono. In questo caso l'autore esplora l'amicizia, datata Klondike, come spesso nelle sue storie, con Roy Bretella, consulente finanziario e, apparentemente, trafficone al limite della legalità. Ed è proprio su questo che si gioca la storia, con Paperone che mette a rischio la sua amicizia di lunga data a causa di alcuni elementi che gli fanno dubitare dell'onestà dell'amico. Il sapiente incastro con i flashback del passato, poi, forniscono al lettore le basi per spiegare la diffidenza di Paperone. Non saremmo su Topolino se tutto non si risolvesse per il meglio, ma il punto interessante della storia è proprio il modo in cui i personaggi, Paperone e Roy, vengono raccontati nel corso delle pagine.
Per il secondo episodio de I pionieri del volo, Sergio Cabella e Luca Usai ci raccontano come La vita è un'acrobazia. Abbiamo sempre Topolino come provetto aviatore, ma a differenza di settimana scorsa, questa volta ad affiancarlo troviamo Gancio e, soprattutto, la storia è centrata sull'amicizia tra i due. E' infatti quest'ultima ad avere la meglio sulla visione di un Topolino praticamente infallibile sia nel calcio sia nell'aviazione, anche se i due autori non dimenticano di rappresentare il Topo come uno scavezzacollo, cosa che è coerente con il suo lavoro di pilota d'aerei.

sabato 16 marzo 2024

Paperino #525: Alle radici di Paperino

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Per via delle Medaglie d'autore di Fabio Celoni (sono in ritardo con la produzione degli unboxing...) ho acquistato il #525 di Paperino, che presenta un sommario tutto sommato interessante e piuttosto vario sulle differenti interpretazioni di Paperino, tutte al tempo stesso simili e diverse tra loro. Mi vorrei, però, concentrare sulle due storie d'apertura, visto che su quella di chiusura, Paperino e il magazzino dei mondi di Fabio Michelini e Paolo Ongaro, avrei una mezza idea di dedicare in futuro un video.
La storia d'apertura è una nuova serie di produzione internazionale con autori italiani a portarla a compimento: Appbracadabra!, primo episodio di That's your life, Donald!, realizzata da Alberto Savini e Vitale Mangiatordi, è una storia divertente che in qualche modo porta l'idea del genio della lampada nel terzo millennio, sosatituendo la lampada con una app per smartphone. C'è da dire che il disastro di proporzioni epiche compiuto da Paperino all'inizio della storia, sembra un po' eccessivo anche per lo stesso personaggio, ma a ben vedere ci può anche stare.

venerdì 15 marzo 2024

3.15: Le proprietà del #176

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L'addendum di quest'anno al Carnevale della Matematica #176 è, ovviamente, il video che ho pubblicato ieri in contemporanea con il post e dedicato proprio alle proprietà del 176, o almeno ad alcune di esse. Proprio come l'anno scorso, mi sembrava giusto dargli una ulteriore visibilità attraverso il post sul blog.

giovedì 14 marzo 2024

Carnevale della Matematica #176: Pi day!

canta, canta, canta, canta all'alba
La poesia gaussiana redatta con grande impegno da Marco Fulvio Barozzi in arte Popinga è una struttura poetico-matematica abbastanza semplice da comprendere. Una volta capito come si alternano i versi si può trasformare (quasi) qualisiasi numero in un verso partendo dalla sua fattorizzazione. E per il 176, numero d'ordine del Carnevale della Matematica che vi apprestate a leggere, la sua fattorizzazione è pari a \[2^4 \times 11\] per cui dall'unione dei versi corrispondenti ai "due" fattori, ecco il verso d'apertura della special edition odierna.
Perché, come spero ricorderete (e l'orario di uscita del Carnevale è in questo un indizio significativo) oggi è il pi day, che ormai dal lontano 2012 con l'edizione #47 viene festeggiato qui su DropSea. Come è ovvio, quindi, il tema portante di questa edizione è proprio il pi greco, che sarà protagonista non solo in alcuni dei contributi che mi appresso a presentare, ma anche grazie alle ormai usuali notizie pi greche, i piccoli box con i quali nel corso degli anni ho cercato di raccontare la storia e altre curiosità del numero più famoso del mondo. Per cui questa introduzione al Carnevale è dedicata al 176.
Questi è un numero pari i cui divisori sono: 1, 2, 4, 8, 11, 16, 22, 44, 88, 176. Se li sommiamo insieme, 176 escluso, otteniamo 196, maggiore di 176, il che fa di quest'ultimo un numero abbondante. Se però alla somma di prima togliamo il 4 e il 16 otteniamo proprio 176, il che lo rende un numero semiperfetto.
Fa poi parte delle seguenti terne pitagoriche:
(57, 176, 185), (132, 176, 220), (176, 210, 274), (176, 330, 374), (176, 468, 500), (176, 693, 715), (176, 960, 976), (176, 1932, 1940), (176, 3870, 3874), (176, 7743, 7745)
proprio come il 167, ovvero il protagonista dell'edizione 2023, è un numero felice. E visto che vi voglio bene, invece di rimandarvi a quell'edizione, vi (ri)definisco qui la felicità:
Prendiamo un numero. Eleviamo al quadrato ciascuna delle sue cifre. Quindi sommiamole. Ripetiamo l'operazione con il risultato ottenuto. Proseguendo si può ricadere in due situazioni: il ciclo finisce con 1; il ciclo non finisce mai con 1 e, anzi, entra in un loop. Nel primo caso il numero si dice felice. E questa è la felicità del 176: \[1^2 + 7^2 + 6^2 = 86\] \[8^2 + 6^2 = 100\] \[1^2 = 1\] Come qualcuno avrà notato, la cosa non poteva che essere così, visto che le cifre del 176 sono una delle possibili permutazioni delle cifre del 167! Con le prossime due proprietà del 176 spero di non perdervi. Il 176, infatti, è un numero pratico. Il motivo è che tutti i numeri interi positivi precedenti al 176 possono essere scritti come somma di uno o più dei suoi divisori.
E' interessante osservare come due particolari congetture sui numeri primi, la congettura di Goldbach e la congettura dei numeri primi gemelli, che non sono ancora state dimostrate per i numeri primi, si sono rivelate vere per i numeri pratici. In pratica ogni numero pari può essere scritto come la somma di due numeri pratici, ed esistono ifniniti numeri pratici (m) tali che anche (m+2) è un numero pratico (in realtà i numeri pratici si spingono addirittura fino a terne di numeri pratici gemelli!).
Infine il 176 è un numero colombiano. Per spiegare cosa sono questi numeri faccio un esempio. Prendiamo il 43. Può essere scritto come 43 = 35 + 5 + 3. Notate che sia 5 sia 3 sono le cifre che compongono il 35. Ebbene il 43 non è un numero colombiano. Mentre, per esempio, il 42, o il nostro 176, è un numero colombiano poiché non esiste nessun intero positivo con il quale scrivere un'uguaglianza simile a quella scritta per il 43.
Lascio per ultima la proprietà che può essere rappresentata con una figura. Il 176, infatti, è un numero ottagonale poiché può essere rappresentato come un ottagono:
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mercoledì 13 marzo 2024

Pi Day 2024: Un'anteprima

Ero lì, che stavo ragionando a quale anteprima proporvi per il Carnevale della Matematica del pi day di prossima uscita (mancano ancora poche ore), con il file scritto in markdown pronto per essere convertito in html, quand'ecco che mi viene in mente che manca ancora il mio ultimo post! La corsa per aggiungerlo, integrarlo ed esportare il tutto. Un sospiro di sollievo e via, eccovi il video che è uscito ieri come anticipazione del Carnevale, e che in effetti meritava un post tutto per se:

martedì 12 marzo 2024

Topolino #3563: In volo

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Lo so! Anche questa settimana sono in ritardo, ma ciò avviene per tanti buoni motivi tutti legati a ciò che sta per accadere il 14 marzo! Detto ciò, molto velocemente, vediamo cosa accade sul #3563 di Topolino. Si parte con L'infinita scommessa volante, omaggio ai pionieri del volo e delle trasvolate oceaniche di Sergio Cabella e Luca Usai. Nessun vero riferimento storico, ma sicuramente tanta attenzione alla storia.
Tornano Gli allegri mestieri di Paperino con la cinematografica Comparsa a scomparsa, una divertente gag story con alcuni elementi alla Boris di Tito Faraci ed Enrico Faccini: una coppia vincente!
Con L'inaspettato museo ammazzamotori Davide Aicardi propone una variazione su un tema utilizzato ormai una trentina di anni fa ne La sfida degli sponsor scritta da Alessandro Sisti per i disegni dello Studio Comicup. In quel caso la storia era leggermente più complessa, con una sfida in un certo senso pezziniana tra Paperone e Rockerduck. Ad affiancare Aicardi troviamo, però, una Giulia La Torre che si presenta con un tratto particolarmente rotondo che ben si addice alle atmosfere giocose della storia.
Il numero si chiude con una nuova storia dell'Orazio Cavezza di Giuseppe Zironi, Problema irrisolvibile. L'autore aggiunge un nuovo tassello nel percorso di recupero e approfondimento del personaggio, che si fa decisamente sempre più interessante.

lunedì 11 marzo 2024

WikiRitratti: Margaret Bryan

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Consideratelo come una specie di micro-ritratto, quello di oggi. Lo dedico a Margaret Bryan, insegnante e filosofa vissuta tra il 1759 e il 1836. C'è un po' di dubbio su questi anni, poiché le informazioni biografiche su di lei sono piuttosto scarse e sono state recuperate solo di recente.
Ha raccolto le sue lezioni in una serie di libri di testo, il primo dei quali, Compendious System of Astronomy pubblicato nel 1797, era dedicato ai suoi studenti. Nel frontespizio la troviamo ritratta insieme con le sue due figlie, Ann Marian e Maria, circondata da alcuni strumenti astronomici, come un telescopio o un astrolabio, a testimonianza della sua grande passione per l'astronomia.
Nel 1806 vennero pubblicate le sue Lectures on Natural Philosophy, una raccolta di 13 lezioni su idrostatica, ottica, pneumatica e acustica. Nel 1815, esce Astronomical and Geographical Class Book for Schools. Il testo era precedentemente disponibile solo per nobili, insegnanti e venditori di libri: si potrebbe dire, nobili a parte, per lavoratori specializzati nel campo della didattica. Proprio come i moderni libri di testo, era corredato di diagrammi esplicativi ed esercizi. Si occupava di vari problemi di meccanica (la meccanica del fucile o del pallone ad aria calda, per esempio), includendo anche i lavori di Isaac Newton, Galileo Galilei e Benjamin Franklin. diventando così una delle prime a portare i loro risultati su libri di testo scolastici.

domenica 10 marzo 2024

Matematica, lezione 4: Gli insiemi

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Dopo il secondo volume sulla logica, Paolo Caressa torna a raccontarci qualcosa sulla teoria degli insiemi, che in realtà è strettamente connessa proprio alla logica.
Questo legame, generalmente, non viene mai raccontato negli usuali programmi scolastici, e anche all'università, a meno di non intraprendere il percorso di studi della matematica, viene raramente approfondito. Il formalismo che conduce il lettore attraverso tutte le pagine è ovviamente quello introdotto nel secondo volume, di cui questo è un ideale completamento. E come quello non ha la pretesa di essere esaustivo (in questo caso agli interessati consiglierei Tutto, e di più di David Foster Wallace), però ci sono alcuni punti decisamente molto interessanti a partire dai due numi tutelari del libro, Giuseppe Peano e Georg Cantor, senza dimenticare quel "rompiscatole" di Kurt Godel. A questi tre grandi matematici non può che aggiungersi a un certo punto anche Ernst Zermelo con i suoi due fondamentali risultati de il teorema della scelta e il teorema del buon ordinamento.
In effetti, nella costruzione logica utilizzata da Caressa, il teorema della scelta viene indicato come assioma, visto che da esso è possibile dimostrare quello del buon ordinamento, ma come lo stesso autore fa notare, se si adotta il buon ordinamento come assioma, da questo discende il teorema della scelta (che poi quest'ultima era la scelta adottata da Cantor nello sviluppo della sua teoria degli insiemi). Questa apparente ambiguità è diretta conseguenza dell'incompletezza della matematica, così come venne dimostrato da Godel.

sabato 9 marzo 2024

Da Lang a Tezuka: Metropolis

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Metropolis è il secondo capitolo di una trilogia che comprende Lost World (1948, due volumi) e Next World (1951). Questi tre titoli, in qualche modo ispirati agli omonimi romanzi o film, tutti di Osamu Tezuka, mostrano l'ammirazione del mangaka per i progressi tecnologici e scientifici che, presumibilmente, si potrebbero incontrare nel futuro, ma anche la sua preoccupazione relativa alla propensione della razza umana nel cerare guerre e conflitti. Non dimentichiamo che, alcuni anni prima, si era conclusa la seconda guerra mondiale, durante la quale Tezuka aveva vissuto la forte militarizzazione e la carenza di alimenti nel suo paese, così come la successiva sconfitta dello stesso. Tali riflessioni sull'uso corretto o scorretto degli avanzamenti tecnologici del futuro avrebbero trovato poco dopo un maggiore sviluppo in Astro Boy e in altri manga di tema fantastico di sua creazione.
Metropolis, come facilmente intuibile, è evidentemente ispirato dalla pellicola omonima diretta nel 1927 da Fritz Lang, anche se ha poco a che fare con il suo soggetto: sebbene Tezuka fosse un consumato cinefilo per tutta la sua vita, in realtà aveva visto solo un fotogramma di detta pellicola al momento di realizzare il suo manga; uno dei protagonisti dello stesso, il robot Michi, è basato su quest'unica immagine. Sull'aspetto estetico, Metropolis esibisce la onnipresente passione che Tezuka aveva per Walt Disney e i suoi disegni "rotondi", ma ugualmente l'influenza di altri nordamericani come George McManus, pioniere della "linea chiara".

venerdì 8 marzo 2024

La storia dell'8 marzo

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La manifestazione contro la guerra a San Pietroburgo - via commons
Segnalatomi da mia sorella questa mattina, eccovi un video che racconta i punti salienti della nascita della Giornata internazionale delle donne, popolarmente nota come Festa delle donne, del suo significato politico e sul significato, anch'esso fortemente politico, del regalare e, ancor di più, dello scambiarsi una mimosa.
P.S.: evidentemente la memoria inizia a perdere colpi, visto che avevo già scritto un mini-post al rigurado, ma lo avevo dimenticato...

giovedì 7 marzo 2024

Ambizione nel deserto

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All'inizio Ambizione nel deserto non è riuscito a conquistarmi. Poi con il proseguire delle pagine il protagonista ideato da Albert Cossery, il giovane Samantar, inizia a guadagnarsi le mie simpatie, e con queste anche il romanzo.
La storia è ambientata nel Dofa, un piccolo e povero emirato dove l'imperialismo occidentale non è arrivato per il semplice motivo che non c'è alcuna risorsa da sfruttare. La vita, quindi, scorre placida e tranquilla senza stress e, soprattutto, senza la schiavitù di attività destinate ad arricchire politici locali e imprenditori occidentali. A un certo punto, però, qualcosa inizia a smuoversi nell'emirato: un gruppo di ribelli inizia a eseguire attentati in giro con l'obiettivo di sollevare la popolazione alla ribellione. A quel punto Samantar, che non ha alcun ruolo ufficiale, decide di indagare.
Cossery, così, ci porta attraverso un mondo per noi normalmente lontano, proponendo riflessini mai banali sulla società occidentale, ma anche, in maniera meno esplicita, sulla stessa società arabica. E' inevitabile, per il lettore, interrogarsi su cosa rende l'uomo civilizzato e in fondo è l'unica questione veramente degna di riflessione che ci propone l'autore. Giusto per restare nello spirito di Samantar.

mercoledì 6 marzo 2024

Rompicapi di Alice: Il problema di Didone

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Didone mentre si prepara a prendere possesso della terra dove fonderà Cartagine - via commons
Secondo la mitologia Didone, primogenita di Belo, sarebbe dovuta diventare la regina di Tiro alla morte del padre. Senonché il fratello Pigmalione, che aveva evidentemente molto più amore verso il trono che verso la sorella, fece uccidere il marito Sicheo. Così quest'ultima, che aveva decisamente un maggior senso della famiglia, per evitare una guerra civile tra le fazioni dei rispettivi sostenitori, decise di prendere le sue cose e, con un nutrito gruppo di suoi seguaci, salpò verso nuovi lidi.
Nel corso delle sue peregrinazioni, Didone arrivò sulle coste dell'attuale Tunisia, nei pressi di Tunisi. Il posto le piacque, così chiese al re di quelle terre, Iarba, il permesso per edificare una città. Il suo obiettivo era quello di eguagliare, se non addirittura superare la potenza di Tiro. Iarba, però, con un qual certo scherno, le concesse tanto terreno "quanto ne poteva contenere una pelle di bue".
Didone, però, ragionò in termini matematici: strappò a strisce sottilissime la pelle di bue e creò una semicirconferenza, in modo tale da delimitare un terreno di fronte alla costa, visto che l'accesso al mare poteva fare la differenza negli scambi commerciali. Non è detto che il mito non abbia un qualche elemento di verità, visto che l'antico nome di Cartagine, Birsa, significa "rocca" in fenicio e "pelle di bue" in greco!
Il problema che dovette risolvere Didone, però, è un problema isoperimetrico o di isoperimetria, che in termini matematici viene rappresentato dalla seguente disuguaglianza