L'ultima crociata non è stata l'unica lettura batmaniana che ho recuperato in questo agosto 2024. Ho infatti aspettato ben 10 anni prima di leggere l'edizione italiana, realizzata dalla Lion in occasione dei 75 anni del personaggio (realizzando solo mentre scrivevo queste righe di aver letto l'albo nell'anno dell suo 85.mo compleanno), de La notte della resurrezione, storia essa stessa celebrativa poiché uscì su Batman #400.
Scritta da Doug Moench e disegnata da un pool di autori di tutto rispetto, su cui spiccano nomi come George Perez e Brian Bolland, racconta di una notte particolarmente intensa per il Crociato Incappucciato alle prese con una massiccia fuga da Arkham dei suoi più letali nemici. A liberarli, ovviamente per i suoi scopi di controllo del detective o della sua definitiva eliminazione, il buon (si fa per dire) Ra's Al Ghul, che sfida a viso aperto Batman andando a rivelargli tutto il suo piano andando a visitarlo direttamente nella bat-caverna.
Stomachion
sabato 31 agosto 2024
Batman: La notte della resurrezione
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venerdì 30 agosto 2024
Batman: L'ultima crociata
Alcuni anni fa mi ero preso lo spazio e il tempo per "distruggere" All-Star Batman&Robin. Quella pessima esperienza, unita con il ricordo non proprio piacevole di DKII non mi ha, però, impedito di acquistare L'ultima corciata, una sorta di prequel a Il ritorno del Cavaliere Oscuro. In effetti acquistai l'edizione del 2016 della Lion, ma nel frattempo Panini ha ristampato in due edizioni differenti, entrambe ovviamente a un prezzo superiore dello spillato di 8 anni fa.
A convincermi all'acquisto, all'epoca, nonostante quanto scritto su All-Star Batman&Robin, è stata soprattutto la presenza di Brian Azzarello che affianca Frank Miller alla scrittura. Di fatto la storia recupera le atmosfere, lo stile narrativo, persino la griglia del Ritorno, raccontando una storia che avviene prima del ritiro di Bruce Wayne come Batman e prima della morte di Jason Todd. E' infatti quest'ultimo il Robin che affianca Batman, che i due sceneggiatori caratterizzano proprio come il Robin di All-Star Batman&Robin, in questo caso centrando il personaggio a differenza di quanto fece Miller da solo in quella serie.
A convincermi all'acquisto, all'epoca, nonostante quanto scritto su All-Star Batman&Robin, è stata soprattutto la presenza di Brian Azzarello che affianca Frank Miller alla scrittura. Di fatto la storia recupera le atmosfere, lo stile narrativo, persino la griglia del Ritorno, raccontando una storia che avviene prima del ritiro di Bruce Wayne come Batman e prima della morte di Jason Todd. E' infatti quest'ultimo il Robin che affianca Batman, che i due sceneggiatori caratterizzano proprio come il Robin di All-Star Batman&Robin, in questo caso centrando il personaggio a differenza di quanto fece Miller da solo in quella serie.
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giovedì 29 agosto 2024
Sole di mezzanotte
Per la prima volta ho affrontato la lettura di un romanzo di Jo Nesbo, autore che mi ha sempre intrigato ma che non ho mai affrontato. o sfruttato l'occasione di alcuni sconti e la presenza di mia madre a Milano che era alla ricerca di romanzi di genere giallo o giù di lì da leggere. Sole di mezzanotte, lettura veloce e appassionante, una delle tante di questa estate 2024, ha una trama molto simile a quella di Toxic di Hallgrimur Helgason, ma con una punta di ironia in meno, e con l'aggiunta di alcuni elementi religiosi che in parte ricordano Tempesta solare di Åsa Larsson. Lo stile di Nesbo, però, è indubbiamente più asciutto di quello della Larsson, ma anche di quello di Helgason, anche per via di alcune scene al limite dell'esilarante presenti in Toxic. Nesbo, invece, bada all'essenziale, raccontando una storia che comunque invita a riflettere su quei momenti, molti o pochi che siano, che ci invitano a cambiare, a rischiare noi stessi con tutto quel che ne consegue.
mercoledì 28 agosto 2024
La gatta ha visto tutto
Un vecchia signora. Una gatta curiosa (quella del titolo). Una nipote scapestrata. Un uomo misterioso. Un poliziotto un po' goffo. Una giovane donna figlia di un uomo misterioso (forse lo stesso di prima?). La scontrosa padrona di un residence un po' fatiscente e decisamente poco curato. Questi i personaggi e il luogo in cui si svolge il brillante giallo investigativo di Dolores Hitchens, primo romanzo della serie con protagoniste Miss Rachel Murdock, appassionata di gialli e investigazioni, e Samantha, la sua gatta curiosa.
Il romanzo, una lettura veloce e leggera, costituisce anche un interessante enigma per il lettore, anche se la sua risoluzione è in qualche modo subordinata proprio allo sviluppo del modus investigativo di Miss Rachel, da confrotarsi con quello dell'investigatore, più formale e, per questo, un po' meno efficace. Il finale ad alta tensione, poi, completa il tutto: un romanzo intrigante, stimolamte e ottimo per le serate estive (d'altra parte è ambientato in una località balneare!).
Il romanzo, una lettura veloce e leggera, costituisce anche un interessante enigma per il lettore, anche se la sua risoluzione è in qualche modo subordinata proprio allo sviluppo del modus investigativo di Miss Rachel, da confrotarsi con quello dell'investigatore, più formale e, per questo, un po' meno efficace. Il finale ad alta tensione, poi, completa il tutto: un romanzo intrigante, stimolamte e ottimo per le serate estive (d'altra parte è ambientato in una località balneare!).
martedì 27 agosto 2024
Topolino #3587: Allo specchio
In apertura troviamo un nuovo, lungo episodio de Le Tops stories, le avventure narrate nel diario dell'avo britannico di Topolino, sir Top de Tops. Con Il segreto dei Montignac Giorgio Pezzin coadiuvato come ormai da tempo con questa seconda stagione della serie da Davide Cesarello, ci porta in Francia, nella piovosa Bretagna, per una classica storia in una casa stregata. O almeno questo è quel che si dice in giro. A essere "stregato", in realtà, è un grande specchio che si trova all'interno della villa, che il classico amico pippide di de Tops sta ristrutturando per conto dell'ultima discendente della nobile famiglia dei Montignac.
Delle nuove storie fin qui prodotte è forse una delle più dinamiche: alla classica, per il genere horror, ambientazione casalinga, si uniscono anche i misteri di famiglia e la ricerca di un tesoro nascosto, senza dimenticare i momenti di azione con i quali si conclude l'avventura, oppure il tipico finale aperto leggermente inquietante. Di fatto i riferimenti, almeno per quel che riguarda le atmosfere, sono classici come La caduta della casa di Usher di Edgar Allan Poe o Hill House di Shriley Jackson.
Delle nuove storie fin qui prodotte è forse una delle più dinamiche: alla classica, per il genere horror, ambientazione casalinga, si uniscono anche i misteri di famiglia e la ricerca di un tesoro nascosto, senza dimenticare i momenti di azione con i quali si conclude l'avventura, oppure il tipico finale aperto leggermente inquietante. Di fatto i riferimenti, almeno per quel che riguarda le atmosfere, sono classici come La caduta della casa di Usher di Edgar Allan Poe o Hill House di Shriley Jackson.
venerdì 23 agosto 2024
Le grandi domande della vita: La luce e gli insetti
Questa nuova puntata de Le grandi domande della vita prende spunto non da una classica domanda trovata su Quora e altri siti simili, ma da una news in cui si racconta come alcuni ricercatori hanno risposto a una domanda essenziale (sì, sto prendendo in giro in stile Ig Nobel): perché gli insetti in grado di volare si riuniscono intorno alla luce artificiale.
Il principale motivo per cui una simile domanda è rimasta senza risposta per così tanto tempo, come spiega Sam Fabian dell'Imperial College di Londra, è che è difficile tracciare i movimenti degli insetti in volo: rispetto alle loro dimensioni, si muovono a velocità paragonabili a quelle dei jet!
Il principale motivo per cui una simile domanda è rimasta senza risposta per così tanto tempo, come spiega Sam Fabian dell'Imperial College di Londra, è che è difficile tracciare i movimenti degli insetti in volo: rispetto alle loro dimensioni, si muovono a velocità paragonabili a quelle dei jet!
giovedì 22 agosto 2024
Carrie, Thelma e la classificazione dei film
Ero lì, che stavo vedendo Thelma, noir scandinavo del 2017 di Joachim Trier la cui trama ricalca in maniera quasi pedissequa quella di Carrie, romanzo di Stephen King. Ancora non l'ho letto, ma ho visto il film del 2013 di Kimberly Peirce e in effetti c'è una qual certa sovrapposizione tra le trame e i temi. Abbiamo in entrambi i casi due ragazze isolate, Carrie dai suoi compagni di scuola e Thelma da quelli dell'università. E abbiamo due famiglie profondamente religiose, entrambe in maniera in qualche modo disfunzionale, anche se in modi differenti. La madre di Carrie è, infatti, completamente pazza, mentre i genitori di Thelma sono religiosi al limite della superstizione. D'altra parte sembra che Thelma abbia dei poteri incontrollabili e pericolosi. Proprio come Carrie.
In effetti secondo alcune classificazioni Thelma è considerato un thriller soprannaturale, ma è anche classificato come Thriller psicologico o anche noir, e in effetti gli elementi più squisitamente noir della storia sono tali per cui si può concludere la visione del film ritenendo tutta la vicenda come per lo più svoltasi nella testa di Thelma e non, come nel caso di Carrie, come frutto di particolari poteri soprannaturali. Di fatto questo ha modificato il mio modo di fruire il film, Thelma nello specifico, vedendolo più come un noir in cui c'è un mistero da scoprire (nello specifico un ricordo rimosso nell'infanzia della protagonista) che come un horror soprannaturale. D'altra parte anche lo stile di narrazione si presta a mantenere questa ambiguità di fondo, con alcune scene che sembrano puntare su una lettura e altre sull'altra.
Al di là di queste considerazioni specifiche, però, la riflessione che mi è sorta è come spesso la classificazione che diamo ai film e ai prodotti di finzione che fruiamo diventa essa stessa parte della narrazione, perché influenza il nostro modo di fruire quel prodotto specifico. E in alcuni casi anche il parere che ci facciamo di quel film o romanzo, arrivando a disprezzare o a restare piacevolmente sorpresi a casua di classificazioni errate o ambigue.
Lo so, sono considerazioni abbastanza banali, ma concedetemelo: in fondo, d'estate, ci stanno anche queste!
In effetti secondo alcune classificazioni Thelma è considerato un thriller soprannaturale, ma è anche classificato come Thriller psicologico o anche noir, e in effetti gli elementi più squisitamente noir della storia sono tali per cui si può concludere la visione del film ritenendo tutta la vicenda come per lo più svoltasi nella testa di Thelma e non, come nel caso di Carrie, come frutto di particolari poteri soprannaturali. Di fatto questo ha modificato il mio modo di fruire il film, Thelma nello specifico, vedendolo più come un noir in cui c'è un mistero da scoprire (nello specifico un ricordo rimosso nell'infanzia della protagonista) che come un horror soprannaturale. D'altra parte anche lo stile di narrazione si presta a mantenere questa ambiguità di fondo, con alcune scene che sembrano puntare su una lettura e altre sull'altra.
Al di là di queste considerazioni specifiche, però, la riflessione che mi è sorta è come spesso la classificazione che diamo ai film e ai prodotti di finzione che fruiamo diventa essa stessa parte della narrazione, perché influenza il nostro modo di fruire quel prodotto specifico. E in alcuni casi anche il parere che ci facciamo di quel film o romanzo, arrivando a disprezzare o a restare piacevolmente sorpresi a casua di classificazioni errate o ambigue.
Lo so, sono considerazioni abbastanza banali, ma concedetemelo: in fondo, d'estate, ci stanno anche queste!
mercoledì 21 agosto 2024
I risultati di uno scontro tra asteroidi
Ricordate? Il 27 settembre del 2022 il satellute DART si è andato a schiantare contro Dimorphos, asteroide satellite di Didymos, uno deigli asteroidi della fascia compresa tra la Terra e Marte. L'idea era quella di sperimentare una tecnica di difesa planetaria per modificare la traiettoria degli asteroidi pericolosi per il nostro pianeta. A immortalare la scena c'era, oltre alle telecamere montate su DART, il cubesat italiano LICIACube (realizzai un video della serie Disney Comics&Science che trovate alla fine di un breve articolo sul Cappellaio). Dopo due anni sono arrivati i risultati scientifici di quello scontro, usciti su Nature Communications in un gruppo dicinque articoli, due dei quali a firma INAF. Prima di lasciarvi agli abstract degli articoli, vi metto qui sotto il video che ho dedicato alla missione con le immagini dello schianto riprese dalle telecamere di DART:
Prima di lasciarvi agli abstract (se volete darci un'occhiata, ovviamente) vi aggiungo altri link di approfondimento tratti da EduINAF, iniziando da un video dedicato a LICIACube, quindi alcune infografiche dedicate alla difesa planetaria e infine una astrografica dedicata ad alcuni dei più grossi asteroidi che si trovano intorno al nostro pianeta.
martedì 20 agosto 2024
Numeri visti di sbieco
Quando ho visto il nome del primo autore del libro, non ho potuto doppiamente fare a meno di acquistarlo: non era solo un libro di matematica, ma anche un libro scritto da un ex direttore dell'Osservatorio Astronomico di Brera, nonché ex presidente dell'INAF: Tommaso Maccacaro. Affiancato da Claudio Tartari, laureato in storia medievale, ha dato alle stampe per le Edizioni Clichy un libro che parla di numeri. E già se pensiamo che a scriverlo sono stati un astronomo e uno storico si potrebbe restare un po' interdetti. Se poi leggendolo ci accorgiamo che è fondamentalmente ineccepibile, non possiamo che restare piacevolmente stupiti.
L'approccio dei due autori, d'altra parte, è una perfetta sintesi tra le capacità divulgative di Maccacaro e il rigore di storico di Tartari, visto che i vari capitoli in cui è suddiviso Numeri visti di sbieco, oltre a raccontare le proprietà dei numeri protagonisti, forniscono anche informazioni e curiosità storiche che arricchiscono la lettura. Senza dimenticare le applicazioni alla fisica, ben rappresentate dal capitolo dedicato al più importante numero razionale della fisica, 1/137, detto anche \(\alpha\).
L'approccio dei due autori, d'altra parte, è una perfetta sintesi tra le capacità divulgative di Maccacaro e il rigore di storico di Tartari, visto che i vari capitoli in cui è suddiviso Numeri visti di sbieco, oltre a raccontare le proprietà dei numeri protagonisti, forniscono anche informazioni e curiosità storiche che arricchiscono la lettura. Senza dimenticare le applicazioni alla fisica, ben rappresentate dal capitolo dedicato al più importante numero razionale della fisica, 1/137, detto anche \(\alpha\).
lunedì 19 agosto 2024
Topolino #3586: Il ritorno di Sandopaper!
Ritorna, con una nuova parodia, il personaggio di Sandopaper, che era comparso su Topolino #1096 e #1097 nella storia La perla di Labuan di Michele Gazzarri e Giovan Battista Carpi. Il personaggio era poi tornato sul #1679 con Le due tigri, questa volta storia completa di Carpi, nella quale ritornarono le atmosfere esotiche dei romanzi di Sandokan di Emilio Salgari mescolate con il gusto umoristico disneyano.
Mentre in un certo senso la storia di Gazzarri è più fedele alle atmosfere storiche, quella di Carpi introduce elementi modernisti, come le pizzerie, che all'epoca di ambientazione dei romanzi non erano ancora così diffuse, ma soprattutto il night club dei Bassothugs. Allo stesso modo Alessandro Sisti con questo nuovo Sandopaper è più fedele alle atmosfere storiche, come La perla di Labuan, ma è anche molto più fedele delle due storie originali ai romanzi salgariani (in effetti mi baso sui ricordi di quello che ho dello sceneggiato con Kabir Bedi).
Per contro Andrea Freccero ha rispolverato il suo più fulgito tratto carpiano, pur restando ben riconoscibile come autore indipendente. Ne riprende, però, alcune delle vignette e delle soluzioni dinamiche e umoristiche. Vorrei in tal senso sottolineare la forza comica della scena in cui Sandopaper affronta la tigre nella foresta, da confrontarsi con la mitica scena in cui Sandokan affronta una tigre nella foresta. La potete rivedere nel video qui sotto dedicato proprio alla storia di Sisti e Freccero:
Mentre in un certo senso la storia di Gazzarri è più fedele alle atmosfere storiche, quella di Carpi introduce elementi modernisti, come le pizzerie, che all'epoca di ambientazione dei romanzi non erano ancora così diffuse, ma soprattutto il night club dei Bassothugs. Allo stesso modo Alessandro Sisti con questo nuovo Sandopaper è più fedele alle atmosfere storiche, come La perla di Labuan, ma è anche molto più fedele delle due storie originali ai romanzi salgariani (in effetti mi baso sui ricordi di quello che ho dello sceneggiato con Kabir Bedi).
Per contro Andrea Freccero ha rispolverato il suo più fulgito tratto carpiano, pur restando ben riconoscibile come autore indipendente. Ne riprende, però, alcune delle vignette e delle soluzioni dinamiche e umoristiche. Vorrei in tal senso sottolineare la forza comica della scena in cui Sandopaper affronta la tigre nella foresta, da confrontarsi con la mitica scena in cui Sandokan affronta una tigre nella foresta. La potete rivedere nel video qui sotto dedicato proprio alla storia di Sisti e Freccero:
domenica 18 agosto 2024
La parola al bardo: Lo scorpione e le verruche
E dopo la puntata dedicata alla fisica dello sculettare, il secondo appuntamento con la serie dedicata ai testi generati con l'ausilio dell'intelligenza artificiale, di stampo squisitamente ironico, si concentra sull'improbabile legame tra le verruche e gli scorpioni.
L'idea è ispirata da un commento un po' assurdo giunto su EduINAF e non pubblicato che mette insieme le verruche, appunto, e il segno zodiacale dello scorpione. Solo che a Gemini (l'ex-Google Bard) ho suggerito di fare la connessione con lo scorpione, quello vero. Ne è nata una leggenda metropolitana fino a ora inesistente (nel senso che non ne ho sentito parlare), con tanto di debunking al seguito. Spero che questo nuovo episodio sia di vostro gradimento e ricordate: nulla di quanto scritto qui sotto (che ho leggermente modificato) va preso sul serio, a parte gli argomenti che smontano l'uso improprio degli scorpioni!
L'idea è ispirata da un commento un po' assurdo giunto su EduINAF e non pubblicato che mette insieme le verruche, appunto, e il segno zodiacale dello scorpione. Solo che a Gemini (l'ex-Google Bard) ho suggerito di fare la connessione con lo scorpione, quello vero. Ne è nata una leggenda metropolitana fino a ora inesistente (nel senso che non ne ho sentito parlare), con tanto di debunking al seguito. Spero che questo nuovo episodio sia di vostro gradimento e ricordate: nulla di quanto scritto qui sotto (che ho leggermente modificato) va preso sul serio, a parte gli argomenti che smontano l'uso improprio degli scorpioni!
sabato 17 agosto 2024
Una gita in Sicilia
Alla fine non ho avuto alcuna voglia di prendere il computer per modificare i post siciliani dei giorni scorsi, ma ci tenevo comunquena scrivere due righe dopo il ritorno, così eccomi qui sul tablet, che nei giorni scorsi ha avuto qualche problema di fuso orario (era convinto di essere in Cina!). E' stata una bella gita, non solo per la bellezza e la storia dei luoghi visitati, ma anche perché è stato un viaggio di famiglia, io, mia sorella e nostra madre. Uno di quei regali che ci siamo fatti e che spero apprezzeremo sempre di più, ripensandoci nei prossimi anni.
Nei prossimi giorni sistemerò i post, aggiungendo link e foto. Nel frattempo spero di riprendere le normali trasmissioni del blog.
Buona notte e buon agosto a tutti!
Aggiornamento del 18 agosto 2024: Alla fine sono riuscito ad aggiungere le foto ai post, incluso questo, e a dare le ultime sistemate ai testi, lato formattazione, ma anche con alcune ultime precisazioni. Ho anche modificato gli orari di uscita dei post stessi inserendo quello corretto e non quello dovuto all'orario sballato del tablet (non è stato un esercisio difficile, visto che la mia memoria è stata aiutata dagli orari di pubblicazione sul canale telegram: a proposito, vi siete iscritti?).
Infine, qui sotto, vi metto un box con i link alla serie dei tre post:
Nei prossimi giorni sistemerò i post, aggiungendo link e foto. Nel frattempo spero di riprendere le normali trasmissioni del blog.
Buona notte e buon agosto a tutti!
Aggiornamento del 18 agosto 2024: Alla fine sono riuscito ad aggiungere le foto ai post, incluso questo, e a dare le ultime sistemate ai testi, lato formattazione, ma anche con alcune ultime precisazioni. Ho anche modificato gli orari di uscita dei post stessi inserendo quello corretto e non quello dovuto all'orario sballato del tablet (non è stato un esercisio difficile, visto che la mia memoria è stata aiutata dagli orari di pubblicazione sul canale telegram: a proposito, vi siete iscritti?).
Infine, qui sotto, vi metto un box con i link alla serie dei tre post:
venerdì 16 agosto 2024
Siracusa, la città di Archimede
Post aggiornato il 18 agosto 2024 con l'aggiunta di foto, link e alcune piccole sistemazioni a formattazione e testo.
Sebbene Archimede non sia originario di Siracusa, ha indissolubilmente legato il suo nome alla città siciliana, da cui ebbe inizio la colonizzazione greca del meridione, la Magna Grecia. Non a caso mentre si attraversano i ponti che collegano la Sicilia con Ortigia, l'isola che costituisce il nucleo originario di Siracusa, si viene accolti da una statua che celebra Archimede, immortalato con in mano un piccolo specchio ustorio con il quale, secondo la leggenda, avrebbe incendiato le vele delle navi romane che stavano approcciando il porto della città.
In effetti c'è una lettura alternativa della vicenda in cui, da alcuni studi delle fonti e delle tecnologie a disposizione dell'epoca, Archimede avrebbe proposto una specie di piccoli cannoni che avrebbero lanciato dei proiettili incendiari contro le navi romane.
In qualunque modo sia andata, questo è solo l'ultimo degli episodi che sancisce la grandezza dell'intelletto di Archimede, ma che ci fa anche capire l'importanza strategica di quella zona della Sicilia.
In effetti c'è una lettura alternativa della vicenda in cui, da alcuni studi delle fonti e delle tecnologie a disposizione dell'epoca, Archimede avrebbe proposto una specie di piccoli cannoni che avrebbero lanciato dei proiettili incendiari contro le navi romane.
In qualunque modo sia andata, questo è solo l'ultimo degli episodi che sancisce la grandezza dell'intelletto di Archimede, ma che ci fa anche capire l'importanza strategica di quella zona della Sicilia.
Gatti vagabondi
La carriera di Yoshiko Watanabe è stata segnata in maniera abbastanza indelebile da Osamu Tezuka. Questi, infatti, era uno dei suoi miti fumettistici, anche se in effetti lo era e ancora oggi lo è per moltissimi mangaka. Così, quando Tezuka fondò la sua casa di animazione, la Mushi Production, si fece avanti, ottenendo un contratto come animatrice dal 1963 al 1972. Nel corso di questo periodo lavorò a serie come Astro Boy, Kimba, La principessa Zaffiro e altre ancora. Poi, nel 1973, innamoratasi dell'Italia e, soprattutto, di un italiano, si trasferisce nella penisola, dove inizia a collaborare con varie riviste di fumetti italiane, tra cui Fumetti in TV, che trasportavano su carta per il pubblico italiano le serie animate giapponesi: di fatto contribuì alla nascita della via italiana del manga. Negli anni successivi ha anche collaborato ad alcuni lungometraggi italiani realizzati da Lanterna Magica, come per esempio La gabbianella e il gatto o Freccia azzurra, e poi ha anche realizzato alcuni libri a fumetti, uno dei quali, Nora Neko, letteralmente Gatti vagabondi, che poi è anche il sottotitolo del volume uscito nel 2016 per Editoriale Cosmo.
giovedì 15 agosto 2024
Ferragosto a Catania con Etna fumante
Primo aggiornamento con alcune aggiunte: 16 agosto 2024. Secondo aggiornamento con aggiunta di foto e alcune piccole sistelazioni: 18 agosto 2024.
Questa mattina due sorprese: nostra madre col torcicollo e nuova eruzione dell'Etna che ha gettato sulla città un bel po' di cenere. Così alla fine abbiamo comunque rispettato il programma originario, girare per Catania, ma solo mia sorella e me, mentre nostra madre è rimasta in albergo. Abbiamo quindi sfidato la cenere per godere della bellezza di una Catania svuotata di catanesi e popolata quasi esclusivamente da noi turisti.
Questa mattina due sorprese: nostra madre col torcicollo e nuova eruzione dell'Etna che ha gettato sulla città un bel po' di cenere. Così alla fine abbiamo comunque rispettato il programma originario, girare per Catania, ma solo mia sorella e me, mentre nostra madre è rimasta in albergo. Abbiamo quindi sfidato la cenere per godere della bellezza di una Catania svuotata di catanesi e popolata quasi esclusivamente da noi turisti.
mercoledì 14 agosto 2024
In giro per Taormina
Post aggiornato il 18 agosto con l'aggiunta della foto di apertura, con la sistemazione della formattazione e alcuni piccoli aggiustamenti al testo.
Nostra madre voleva vedere Taormina. Così con mia sorella abbiamo pensato di fare base a Catania, dove siamo arrivati ieri, e visitare, oltre al ridente borgo siciliano, anche qualche altro posto nei dintorni. L'obiettivo principale, però, lo abbiamo spuntato oggi.
Siamo andati a (e tornati da) Taormina con l'autobus, strapieno di turisti come ovvio che sia. L'autobus lascia a pochi passi dalla zona turistica della città, prevalentemente pedonale, ricca di negozi e locali dove mangiare. La zone è carina, ed è bello anche solo passeggiare tra i suoi vicoli.
Nostra madre voleva vedere Taormina. Così con mia sorella abbiamo pensato di fare base a Catania, dove siamo arrivati ieri, e visitare, oltre al ridente borgo siciliano, anche qualche altro posto nei dintorni. L'obiettivo principale, però, lo abbiamo spuntato oggi.
Siamo andati a (e tornati da) Taormina con l'autobus, strapieno di turisti come ovvio che sia. L'autobus lascia a pochi passi dalla zona turistica della città, prevalentemente pedonale, ricca di negozi e locali dove mangiare. La zone è carina, ed è bello anche solo passeggiare tra i suoi vicoli.
Matematica in vacanza #2: luglio-agosto 2024
Dopo l'uscita di un mese fa, ritorna Matematica in vacanza, che altro non è se non la raccolta dei miei post a tema matematico (ma non solo) usciti nel frattempo sui miei vari blog. Ricordo che l'idea di questo riassuntone nasce dal fatto che il Carnevale della Matematica in questi mesi estivi si prende una pausa, per cui mi sembrava un bel servizio, sia per me stesso sia per voi lettori, raccogliere questi post in un unico link facilmente raggiungibile, fornendo anche un po' di letture matematiche estive. E proprio come il post di esordio, anche in questo caso andrò con ordine di blog:
Su DropSea
Come l'altra volta, inizierei con le recensioni matematiche, questo mese tutte dedicate alla collana Matematica allegata a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera e curata da Maurizio Codogno (e che potrebbero essere le ultime per molto tempo):
- L'algebra di Paolo Gangemi
- I numeri complessi di Marco Erba e Claudio Sutrini
- L'analisi complessa di Paolo Caressa
- La teoria dei numeri di Francesco Zerman
martedì 13 agosto 2024
In partenza, con qualche ansia matematica
Quest'anno con mia madre e mia sorella abbiamo deciso di passare qualche giorno proprio nel corso di questa settimana di ferragosto in Sicilia. In particolare a Catania. Per cui questa settimana usciranno, incluso questo, due o tre post programmati, al mattino proprio come questo, per lasciarmi spazio, se avrò tempo, voglia e forze, per qualche post di viaggio alla sera. E' possibile che qualcuna delle foto che presumibilmente scatterò finiranno su Pixelfed, l'account che non mi da problemi con la app, quindi nel caso passate di lì per le immagini (nell'immediato, infatti, i post probabilmente usciranno senza foto, che aggiungerò solo dopo il rientro).
lunedì 12 agosto 2024
Giocare con i disegnatori disneyani
Alain, sul suo canale YouTube, ha lanciato una simpatica iniziativa: un torneo a eliminazione sui disegnatori che hanno lavorato su Topolino negli ultimi 5 anni, se non ricordo male. Il lancio avvenne pochi giorni prima della mia partenza per la Calabria, così ho prima registrato lo screencast delle votazioni e poi arrivato in Calabria ho registrato il commento con la mia biblioteca disneyana alle spalle. E quello qui sotto è il risultato!
domenica 11 agosto 2024
Topolino #3585: In Sardegna
Numero squisitamente estivo, il #3585, sin dalla copertina di Davide Cesarello. La storia d'apertura, infatti, è ambientata in una delle mete turistiche più famose d'Italia, la Sardegna, ma non per una storia vacanziera, bensì per una avventura di genere storico, Il mistero dei giganti.
Realizzata da un team sardo, ovvero Bruno Sarda e Luca Usai, racconta della leggenda dei giganti di Mont'e Prama, grandi sculture dell'epoca nuragica scoperte nei dintorni di Cabras negli anni Settanta del XX secolo. Rappresentano arcieri, combattenti, pugili e sono alte all'incirca due metri. La storia, che vede Topolino, Minni, Pippo e Topesio interpretare in costume degli abitanti della Sardegna dell'epoca, fornisce una spiegazione sull'uso di queste gigantesche statue che ricorda qualcosa di già letto o visto relativamente all'isola di Pasqua, soluzione che in ultima analisi getta un ponte non solo tra queste due famose isole, ma in generale con tutte le isole abitate da lungo tempo. E' poi molto divertente vedere come Sarda e Usai giocano e si divertono in maniera umoristica con le tradizioni della loro terra d'origine, lanciando anche un bel segnale ai lettori: va bene rispettarle, ma bisogna anche essere pronti a superarle e adattarle alle circostanze.
Realizzata da un team sardo, ovvero Bruno Sarda e Luca Usai, racconta della leggenda dei giganti di Mont'e Prama, grandi sculture dell'epoca nuragica scoperte nei dintorni di Cabras negli anni Settanta del XX secolo. Rappresentano arcieri, combattenti, pugili e sono alte all'incirca due metri. La storia, che vede Topolino, Minni, Pippo e Topesio interpretare in costume degli abitanti della Sardegna dell'epoca, fornisce una spiegazione sull'uso di queste gigantesche statue che ricorda qualcosa di già letto o visto relativamente all'isola di Pasqua, soluzione che in ultima analisi getta un ponte non solo tra queste due famose isole, ma in generale con tutte le isole abitate da lungo tempo. E' poi molto divertente vedere come Sarda e Usai giocano e si divertono in maniera umoristica con le tradizioni della loro terra d'origine, lanciando anche un bel segnale ai lettori: va bene rispettarle, ma bisogna anche essere pronti a superarle e adattarle alle circostanze.
sabato 10 agosto 2024
Paperinik #91-#92: Nel segno di Fox Knight
Mi spiace se non sono riuscito a scrivere nulla su #90 di Paperinik e in particolare sul 21.mo episodio di Diary of a wacky knight, le avventure del Paperinik fantasy. Recupero, però, la manchevolezza con una doppia recensione dedicata ai due episodi.
Iniziamo con Trappola su monte crudele di Riccardo Pesce e Alessandro Pastrovicchio. Con questo episodio la serie si concentra soprattutto su Fox Knight, che in assenza di Paperone Pendragon, in giro in incognito per verificare l'andamento del suo regno, cerca di opporsi a Rockerduck e Amelia e alla loro invasione di Duckmelot. La scelta è ottima, visto che approfondisce uno dei personaggi più interessanti della serie, inoltre la pone di fronte al classico dilemma dell'eroe, in una strada apparentemente senza uscita. Altrettanto classica la risoluzione del nodo con la scelta del sacrificio personale.
Su Paperinik #92, invece, Cose impossibili, sempre scritto da Pesce ma questa volta disegnato da Marco Mazzarello, andiamo a scoprire il destino degli altri cavalieri della tavola moneta. E in effetti, nonostante un soggetto piuttosto forte e una storia che conduce verso il finale, nel complesso siamo di fronte a una narrazione più debole rispetto a quella dell'episodio precedente, frutto della debolezza e della sostanziale inconsistenza dei cavalieri stessi. Di fatto le premesse umoristiche e satiriche della saga, fortemente concentrate proprio sui personaggi interpretati da Ciccio, Paperoga e Gastone si rivelano i punti di debolezza della storia, emergendo in maniera molto forte proprio quando la vicenda diventa sempre più drammatica.
Restiamo, quindi, in attesa del finale di questa terza stagione di una saga che, di fatto, sta tenendo in piedi la rivista.
Iniziamo con Trappola su monte crudele di Riccardo Pesce e Alessandro Pastrovicchio. Con questo episodio la serie si concentra soprattutto su Fox Knight, che in assenza di Paperone Pendragon, in giro in incognito per verificare l'andamento del suo regno, cerca di opporsi a Rockerduck e Amelia e alla loro invasione di Duckmelot. La scelta è ottima, visto che approfondisce uno dei personaggi più interessanti della serie, inoltre la pone di fronte al classico dilemma dell'eroe, in una strada apparentemente senza uscita. Altrettanto classica la risoluzione del nodo con la scelta del sacrificio personale.
Su Paperinik #92, invece, Cose impossibili, sempre scritto da Pesce ma questa volta disegnato da Marco Mazzarello, andiamo a scoprire il destino degli altri cavalieri della tavola moneta. E in effetti, nonostante un soggetto piuttosto forte e una storia che conduce verso il finale, nel complesso siamo di fronte a una narrazione più debole rispetto a quella dell'episodio precedente, frutto della debolezza e della sostanziale inconsistenza dei cavalieri stessi. Di fatto le premesse umoristiche e satiriche della saga, fortemente concentrate proprio sui personaggi interpretati da Ciccio, Paperoga e Gastone si rivelano i punti di debolezza della storia, emergendo in maniera molto forte proprio quando la vicenda diventa sempre più drammatica.
Restiamo, quindi, in attesa del finale di questa terza stagione di una saga che, di fatto, sta tenendo in piedi la rivista.
venerdì 9 agosto 2024
Le Perseidi sotto il cielo delle Montagne Rocciose
Il singolo, facente parte dell'omonimo album, venne rilasciato nell'ottobre del 1972, all'incirca un mese dopo l'uscita dell'album, e presenta un paio di passaggi che sono esplicitamente riferiti proprio alle Perseidi, osservate dal cantautore proprio sulle Montagne Rocciose. Per esempio nel chorus troviamo:
I've seen it rainin' fire in the sky
The shadow from the starlight is softer than a lullaby
giovedì 8 agosto 2024
Paralipomeni di Alice: Le permutazioni della Triennale
L'immagine che vedete qui sopra è una rielaborazione in termini matematici del manifesto che pubblicizza le attività estive della Triennale di Milano. Il manifesto, come si può anche intuire nel banner che si trova in cima alla pagina precedentemente linkata, non è esattamente matematico, ma l'ho reso tale giocando un po' con Gimp.
La domanda è: dopo quante rotazioni l'occhio ritorna nella posizione iniziale esattamente con gli stessi colori di partenza?
La posizione iniziale è quella a destra. Le rotazioni sono in senso orario (quindi dall'occhio di destra di 90° a quello al centro in basso e quindi di altri 90° a quello di sinistra e di altri 90° a un quarto che non ho messo nell'immagine), e le permutazioni dei colori presenti seguono un ordine non troppo difficile da determinare osservando attentamente gli occhi, che però assomigliano anche a delle labbra. Fate voi a cosa vi assomigliano. La risposta alla domanda non è per nulla complicata. Ovviamente ci sono i commenti, che spero di moderarvi in tempo breve, nel caso (considerate che settimana prossima sarò in giro, quindi magari ci potrebbe volere qualche giorno).
La domanda è: dopo quante rotazioni l'occhio ritorna nella posizione iniziale esattamente con gli stessi colori di partenza?
La posizione iniziale è quella a destra. Le rotazioni sono in senso orario (quindi dall'occhio di destra di 90° a quello al centro in basso e quindi di altri 90° a quello di sinistra e di altri 90° a un quarto che non ho messo nell'immagine), e le permutazioni dei colori presenti seguono un ordine non troppo difficile da determinare osservando attentamente gli occhi, che però assomigliano anche a delle labbra. Fate voi a cosa vi assomigliano. La risposta alla domanda non è per nulla complicata. Ovviamente ci sono i commenti, che spero di moderarvi in tempo breve, nel caso (considerate che settimana prossima sarò in giro, quindi magari ci potrebbe volere qualche giorno).
mercoledì 7 agosto 2024
Un uomo felice
Sebbene non abbia la stessa carica "ridanciana" di altri romanzi di Arto Paasilinna, Un uomo felice risulta una lettura divertente delle peripezie di un ingegnere costruttore di ponti che a un certo punto si ritrova ostracizzato dalle autorità e dagli abitanti di un paesotto di destra in cui i suoi comportamenti piuttosto di sinistra (come per esempio familiarizzare con gli operai) danno adito a pettegolezzi e maldicenze. La vendetta di Akseli Jaatinenn, questo il nome del protagonista, non si fa attendere, e con essa arrivera anche una piccola rivalsa da parte degli stessi operai, che ovviamente vedevano nell'ingegnere una persona da rispettare molto di più dei notabili del paesotto tutti concentrati nel mantenere le loro posizioni di potere.
martedì 6 agosto 2024
Rompicapi di Alice: La storia dietro il percorso
Alcuni mesi fa vi proposi una conferenza del filosofo Nicola Donti in cui, a un certo punto, per fornire un esempio di come ragionano i bambini rispetto agli adulti, fece l'esempio di unire due punti su un foglio bianco. Gli adulti andrebbero con una linea retta, il percorso più breve che unisce, appunto, quei due punti. Un bambino scarabocchierebbe una linea contorta e, all'ovvia obiezione dell'adulto, probabilmente inizierebbe a raccontare la storia dietro quel percorso.
In effetti era da un po' che volevo riprendere quell'idea, lasciata lì un po' in sospeso. Intanto perché la ricerca del percorso migliore tra due punti è un qualcosa di molto più creativo, anche quando diventa un atto formale, rispetto alla semplice linea retta. Basti pensare, per esempio, al percorso più breve che unisce due punti dell'universo, che non è una linea retta (o se preferite lo è se siamo molto fortunati). Oppure se pensiamo ai due punti sul balcone lungo i quali stendiamo i panni ad asciugare: in quel caso la corda prende la forma di una curva matematica chiamata catenaria. Entrambi gli esempi hanno un elemento in comune: la forza di gravità che deforma a causa della sua presenza quella che geometricamente sarebbe una retta.
Se poi andiamo sulla superficie di una sfera, affrontando quindi il problema in maniera più geometrica, due qualsiasi punti sono uniti da un arco di circonferenza, e se vogliamo già solo questa constatazione romperebbe con qualsiasi discorsi di geometria euclidea.
In effetti era da un po' che volevo riprendere quell'idea, lasciata lì un po' in sospeso. Intanto perché la ricerca del percorso migliore tra due punti è un qualcosa di molto più creativo, anche quando diventa un atto formale, rispetto alla semplice linea retta. Basti pensare, per esempio, al percorso più breve che unisce due punti dell'universo, che non è una linea retta (o se preferite lo è se siamo molto fortunati). Oppure se pensiamo ai due punti sul balcone lungo i quali stendiamo i panni ad asciugare: in quel caso la corda prende la forma di una curva matematica chiamata catenaria. Entrambi gli esempi hanno un elemento in comune: la forza di gravità che deforma a causa della sua presenza quella che geometricamente sarebbe una retta.
Se poi andiamo sulla superficie di una sfera, affrontando quindi il problema in maniera più geometrica, due qualsiasi punti sono uniti da un arco di circonferenza, e se vogliamo già solo questa constatazione romperebbe con qualsiasi discorsi di geometria euclidea.
lunedì 5 agosto 2024
Matematica, lezione 25: La teoria dei numeri
Ciò che di solito si vede a scuola o nei testi di matematica ricreativa legati alla teoria dei numeri è solo la punta dell'iceberg della potenza di questa branca della matematica. E anche quando si affrontano argomenti di teoria dei numeri piuttosto avanzati, come il problema della distribuzione dei numeri primi legato alla congettura di Riemann, o la risoluzione dell'ultimo teorema di Fermat, di fatto ciò che spesso si mostra è una versione "addomesticata" in modo tale da far comprendere quanto meno la complessità del problema. Anche di fronte a una formulazione tutto sommato immediata da comprendere come, appunto, quella dell'ultimo teorema. In quest'ottica il 25.mo volume della collana Matematica, La teoria dei numeri di Francesco Zerman, è un ottimo strumento per comprendere, già con un primo livello, la profondità e l'estensione di questa branca della matematica: la dimostrazione dei suoi teoremi, infatti, ha spesso aperto la via a nuove branche della matematica, come per esempio la questione delle soluzioni delle equazioni dal 5.o grado in su, o ha avuto bisogno di tecniche sviluppate in altre branche per ottenere delle dimostrazioni formali.
L'altro aspetto decisamente interessante del volume è quello che mostra come molti degli avanzamenti in questa branca della matematica sono avvenuti grazie alle così dette equazioni diofantee, particolari equazioni in cui si chiede che la soluzione ricada nel campo dei numeri interi o, al più, razionali. Senza dimenticare, poi, come anche i numeri complessi siano un altro campo di interesse di questa che è forse la branca "principe" della matematica.
L'altro aspetto decisamente interessante del volume è quello che mostra come molti degli avanzamenti in questa branca della matematica sono avvenuti grazie alle così dette equazioni diofantee, particolari equazioni in cui si chiede che la soluzione ricada nel campo dei numeri interi o, al più, razionali. Senza dimenticare, poi, come anche i numeri complessi siano un altro campo di interesse di questa che è forse la branca "principe" della matematica.
sabato 3 agosto 2024
Bomba. La follia della paura
La storia, nella sua semplicità, è inquietante: un ragazzino da sostanza al suo odio nella forma di un minaccioso cavallo, che viene spedito per impaurire e uccidere tutti coloro che odia. E non c'è nulla di più forte dell'odio che scaturisce dall'amore.
Osamu Tezuka in questa opera in qualche modo inconsueta racconta dei dolori della vita di Otani Tetsu e lo fa con una narrazione ricca di atmosfere ansiogene, mentre conduce il suo protagonista alle soglie della follia. La direzione intrapresa dal protagonista, in un certo senso, è quasi scontata, sia considerando il genere, sia considerando quanto scritto nel risvolto della copertina. La forza e l'intensità dei sentimenti che prova è tale per cui quella è la strada inevitabile percorsa. O lo sarebbe. Tezuka, infatti, come giusto per la sua poetica, chiude con un messaggio morale che vuole indicare la strada giusta ai suoi lettori, facendo comprendere non solo a loro, ma anche al suo personaggio, l'errore del suo odio profondo.
Osamu Tezuka in questa opera in qualche modo inconsueta racconta dei dolori della vita di Otani Tetsu e lo fa con una narrazione ricca di atmosfere ansiogene, mentre conduce il suo protagonista alle soglie della follia. La direzione intrapresa dal protagonista, in un certo senso, è quasi scontata, sia considerando il genere, sia considerando quanto scritto nel risvolto della copertina. La forza e l'intensità dei sentimenti che prova è tale per cui quella è la strada inevitabile percorsa. O lo sarebbe. Tezuka, infatti, come giusto per la sua poetica, chiude con un messaggio morale che vuole indicare la strada giusta ai suoi lettori, facendo comprendere non solo a loro, ma anche al suo personaggio, l'errore del suo odio profondo.
venerdì 2 agosto 2024
Topolino #3584: 60 anni con Paperoga!
Con il numero #3584, uscito come da data di copertina il 31 luglio del 2024, si celebrano i 60 anni di Paperoga e per farlo la redazione ha deciso di realizzare un nuovo flip book con copertina ad hoc di Enrico Faccini e due storie incentrate sul surreale cugino di Paperino.
Paproga, in originale Fethry Duck, esordì sul Topolino #453 del 2 agosto del 1964 con Il fanatico igienista di Dick Kinney e Al Hubbard. Fin da questa storia d'esordio, il cugino di Paperino si rivelò un vuolcanico e incontenibile disastro ambulante per il povero Paperino, travolto dall'entusiasmo e dalla voglia di fare di Paperoga. Nella storia d'esordio arrivò come un fanatico salutista, come appreso su un importantissimo testo redatto da un giovane medico misteriosamente scomparso. Nelle storie successive, tutte prodotte all'interno del Disney Program, e quindi destinate al mercato internazionale, Kinney sviluppò la personalità e le caratteristiche di Paperoga, che ben presto si rivelò fissato con i corsi per corrispondenza, da cui pretendeva di apprendere tutto lo scibile umano. E soprattutto riteneva, dopo aver concluso il corso, di essere un esperto in quel dato argomento!
Paproga, in originale Fethry Duck, esordì sul Topolino #453 del 2 agosto del 1964 con Il fanatico igienista di Dick Kinney e Al Hubbard. Fin da questa storia d'esordio, il cugino di Paperino si rivelò un vuolcanico e incontenibile disastro ambulante per il povero Paperino, travolto dall'entusiasmo e dalla voglia di fare di Paperoga. Nella storia d'esordio arrivò come un fanatico salutista, come appreso su un importantissimo testo redatto da un giovane medico misteriosamente scomparso. Nelle storie successive, tutte prodotte all'interno del Disney Program, e quindi destinate al mercato internazionale, Kinney sviluppò la personalità e le caratteristiche di Paperoga, che ben presto si rivelò fissato con i corsi per corrispondenza, da cui pretendeva di apprendere tutto lo scibile umano. E soprattutto riteneva, dopo aver concluso il corso, di essere un esperto in quel dato argomento!
giovedì 1 agosto 2024
Storie di marinai, poesia e globalizzazione
Nel 1995 Kevin Costner, che nei cinque anni precedenti era uscito da un successo dietro l'altro, ritorna sotto la guida del regista Kevin Reynolds, con il quale aveva lavorato prima in Fandango e poi in Robin Hood, in uno sfortunato film post-apocalittico, Waterworld, che aveva spinto alle estreme conseguenze l'idea di "pianeta d'acqua" per la Terra. In un certo senso era un film molto in anticipo sui tempi, che a modo suo metteva in guardia sul futuro che aspetta l'umanità, forse un futuro eccessivo. L'accoglienza al botteghino, però, non fu eccezionale, almeno non in patria, tanto che senza il mercato estero non sarebbe arrivato al pareggio con il budget. Questo dettaglio, però, dovrebbe farci riflettere su un punto: fondamentalmente, nonostante il nostro sia un pianeta d'acqua, la maggior parte dei nostri interessi, della nostra attenzione, delle nostre narrazioni sembra centrato proprio sulla terra ferma. Anche per questo Steve Mentz decide di scrivere un libro dedicato alle strade d'acqua del pianeta, quelle che collegano le sponde dei mari, come il Mediterraneo, o quelle che collegano i continenti. Quelle che attraversano un... Oceano!
Edito da wetlands con tanto di prefazione dell'autore all'edizione italiana, è un libro leggero e di veloce lettura che combina considerazioni puramente letterarie e poetiche su alcune delle opere più importanti legate al rapporto dell'uomo con il mare (su tutti, ovviamente, l'Odissea, che si svolge per larga parte proprio sulla superficie del Mediterraneo, o in balia di essa), con altre di carattere più storico legate al rapporto che l'uomo ha stretto con il mare, cercando anche di costruire un ponte con il movimento dei sentieri metropolitani, che vorrebbero recuperare un rapporto più intimo dei cittadini con i luoghi che abitano. L'idea, infatti, è anche quella di recuperare il nostro rapporto con l'acqua, che troppo spesso dimentichiamo, ma che in fondo è piuttosto profondo, visto che, a quel che sappiamo, la vita così come la conosciamo non potrebbe esistere senza l'acqua degli oceani.
Tra l'altro è anche molto bello che due capitoli siano dedicati a Emily Dickinson, una delle mie poetesse preferite (per non dire la), e Rachel Carson, il cui primo libro di divulgazione era dedicato proprio al mare (e magari ne scriverò presto!). In definitiva una lettura che con la mediazione della letteratura vuole far riflettere il lettore su come, anche a causa di inquinamento e globalizzazione, sia cambiato, non necessariamente in meglio, il nostro rapporto con il mare.
Edito da wetlands con tanto di prefazione dell'autore all'edizione italiana, è un libro leggero e di veloce lettura che combina considerazioni puramente letterarie e poetiche su alcune delle opere più importanti legate al rapporto dell'uomo con il mare (su tutti, ovviamente, l'Odissea, che si svolge per larga parte proprio sulla superficie del Mediterraneo, o in balia di essa), con altre di carattere più storico legate al rapporto che l'uomo ha stretto con il mare, cercando anche di costruire un ponte con il movimento dei sentieri metropolitani, che vorrebbero recuperare un rapporto più intimo dei cittadini con i luoghi che abitano. L'idea, infatti, è anche quella di recuperare il nostro rapporto con l'acqua, che troppo spesso dimentichiamo, ma che in fondo è piuttosto profondo, visto che, a quel che sappiamo, la vita così come la conosciamo non potrebbe esistere senza l'acqua degli oceani.
Tra l'altro è anche molto bello che due capitoli siano dedicati a Emily Dickinson, una delle mie poetesse preferite (per non dire la), e Rachel Carson, il cui primo libro di divulgazione era dedicato proprio al mare (e magari ne scriverò presto!). In definitiva una lettura che con la mediazione della letteratura vuole far riflettere il lettore su come, anche a causa di inquinamento e globalizzazione, sia cambiato, non necessariamente in meglio, il nostro rapporto con il mare.
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