Carl Barks ha utilizzato i paperi per raccontare la società moderna, criticandone gli atteggiamenti sia nelle storie urbane di poche pagine sia nelle avventure di più ampio respiro. In questo senso uno degli autori più barksiani è Giorgio Salati, le cui storie spesso ruotano intorno a un particolare aspetto della personalità dei personaggi disneyani. In particolare con Paperino e... Paperino 2.0, pubblicata su Paperino #434, Salati si concentra sulle difficoltà di ascoltarsi vicendevolmente, ritenendo le proprie esigenze e le proprie idee prioritarie rispetto a quelle degli altri, familiari inclusi.
In questo caso è proprio Paperino a incarnare questo aspetto: come in Mondo Paperino di Carlo Panaro e Silvia Ziche, il nostro viene messo di fronte ai suoi difetti grazie all'ennesima invenzione di Archimede Pitagorico, in questo caso un robot con la memoria e gli schemi mentali del protagonista, mentre nella storia di Panaro e Ziche di fronte a un mondo costituito da Paperini creato da una sofisticata macchina di realtà virtuale.
La storia, dinamica e divertente anche grazie alle simpatiche canzoni ideate da Paperino, si sviluppa rapidamente fino alla sua drammatica, ma educativa conclusione.
Dal canto suo Nicolino Picone, che realizza i disegni, risulta particolarmente efficace grazie a un tratto molto simile a quello di Stefano Intini, salvo alcuni dettagli come il ciuffo di Gastone o il fiocco di Paperina che richiamano, per proporzioni, a Donald Soffritti.
Stomachion
sabato 20 agosto 2016
venerdì 19 agosto 2016
Il germano paltese
Recupero una breve recensione della storia di apertura di Paperino #432 che per molti motivi non ho pubblicato prima o sottoposto su LSB
Poster promozionale della storia in stile cinematografico - via instagram
Inevitabile per un lettore italiano confrontare Il germano paltese(1) di Kari Korhonen con il Detective Donald di Vito Stabile e Carlo Limido.
La storia dell'autore finlandese, però, risulta un'opera unica, parodia del romanzo Il falcone maltese di Dashell Hammett, trasposto una prima volta nel 1931 su pellicola da Roy Del Ruth e quindi nel 1941 da John Huston. In quest'ultima trasposizione il protagonista è interpretato da Humphrey Bogart, che negli anni Ottanta ispirò Carlo Chendi per la creazione di Umperio Bogarto, presente insieme con Paperino e Paperina nell'avventura come protagonista secondario.
Umperio, che grazie alla parodia di Korhonen torna così all'ispirazione originale, viene utilizzato dal fumettista nelle scene iniziale e finale in maniera piuttosto leggera con una caratterizzazione che ricorda quasi Paperoga. D'altra parte il ruolo del detective alla Sam Spade viene assegnato a Paperino, che, supportato da un manuale per investigatori, verrà sfruttato dall'autore per scherzare sui cliché del genere.
Alla fedeltà all'atmosfera del genere contribuiscono anche i disegni: da un lato il tratto inizialmente influenzato da Daniel Branca risulta in questa storia più spigoloso e adatto alle atmosfere noir e hard boiled dell'avventura(2), risultando alla fine una parodia gradevole e divertente.
Don Rosa e Kari Korhonen - via instagram
(1) In originale Maltan Ankka, L'anatra, o anche il papero maltese
(2) Nonostante abbia realizzato oltre 200 storie per il mercato finlandese, Kari Korhonen è poco noto in Italia, con appena una quarantina di storie di cui l'ultima di una quindicina di anni fa e pubblicata in Italia nel 2002. E' pertanto difficoltoso valutare nel modo migliore possibile l'evoluzione nello stile grafico e narrativo dell'autore.
Poster promozionale della storia in stile cinematografico - via instagram
La storia dell'autore finlandese, però, risulta un'opera unica, parodia del romanzo Il falcone maltese di Dashell Hammett, trasposto una prima volta nel 1931 su pellicola da Roy Del Ruth e quindi nel 1941 da John Huston. In quest'ultima trasposizione il protagonista è interpretato da Humphrey Bogart, che negli anni Ottanta ispirò Carlo Chendi per la creazione di Umperio Bogarto, presente insieme con Paperino e Paperina nell'avventura come protagonista secondario.
Umperio, che grazie alla parodia di Korhonen torna così all'ispirazione originale, viene utilizzato dal fumettista nelle scene iniziale e finale in maniera piuttosto leggera con una caratterizzazione che ricorda quasi Paperoga. D'altra parte il ruolo del detective alla Sam Spade viene assegnato a Paperino, che, supportato da un manuale per investigatori, verrà sfruttato dall'autore per scherzare sui cliché del genere.
Alla fedeltà all'atmosfera del genere contribuiscono anche i disegni: da un lato il tratto inizialmente influenzato da Daniel Branca risulta in questa storia più spigoloso e adatto alle atmosfere noir e hard boiled dell'avventura(2), risultando alla fine una parodia gradevole e divertente.
Don Rosa e Kari Korhonen - via instagram
(1) In originale Maltan Ankka, L'anatra, o anche il papero maltese
(2) Nonostante abbia realizzato oltre 200 storie per il mercato finlandese, Kari Korhonen è poco noto in Italia, con appena una quarantina di storie di cui l'ultima di una quindicina di anni fa e pubblicata in Italia nel 2002. E' pertanto difficoltoso valutare nel modo migliore possibile l'evoluzione nello stile grafico e narrativo dell'autore.
giovedì 18 agosto 2016
I parastinchi di Olympia
In occasione delle Olimpiadi di Rio 2016, Panini Comics propone ai lettori disneyani un'iniziativa interessante come la raccolta di una serie di 12 medaglie celebrative con altrettanti personaggi impegnati in diverse discipline olimpiche. Ognuna delle medaglie è abbinata a un diverso periodico tra quelli in uscita durante le settimane olimpiche e la raccolta viene inaugurata, insieme con l'elegante raccoglitore, dal 7.mo numero dei nuovi Grandi Classici. Per l'occasione la storia di copertina è Pippo e i paratinchi di Olympia, classico di Romano Scarpa uscito nel 1972 sui Classici #45 (prima serie), numero speciale realizzato in occasione delle Olimpiadi di Monaco.
Le origini dei giochi si perdono nel mito, anzi nei miti: uno dei più antichi lo associa alle celebrazioni per la nascita di Zeus, con gare di lotta, salto e corsa: la prima in assoluto sarebbe stata vinta da Eracle contro i suoi quattro fratelli Paeonaeus, Epimedes, Iasius e Ida per chi sarebbe giunto prima a festeggiare il divino neonato.
Tra gli atleti più noti Cinisca di Sparta, la prima donna vincitrice di un alloro olimpico (il vincitore di una competizione veniva infatti premiato con una corona di ulivo) nella corsa del tiro a quattro; Leonidas di Rodi, corridore; Milo di Crotone, lotatore; e soprattutto Teogene di Taso, vincitore di più discipline (corridore, lottatore, combattente di pancrazio) e Corebo di Elide, indicato come il primo campione olimpico, primatista del giro di pista, la gara più prestigiosa di tutte le olimpiadi.
In un certo senso è alla fascinazione del primo campione olimpico che si deve la figura di Pipponte, che nella mitologia scarpiana sostituisce l'atleta di Elide come primo vincitore di una Olimpiade.
Le Olimpiadi
Le Olimpiadi erano delle competizioni sportive e religiose che si tenevano ogni 4 anni in cui gli atleti gareggiavano in varie discipline, come la lotta, la ginnastica, il tiro con l'arco. La sede dei giochi era la città di Olimpia e durante la manifestazione venivano interrotte tutte le guerre e le scaramucce.Le origini dei giochi si perdono nel mito, anzi nei miti: uno dei più antichi lo associa alle celebrazioni per la nascita di Zeus, con gare di lotta, salto e corsa: la prima in assoluto sarebbe stata vinta da Eracle contro i suoi quattro fratelli Paeonaeus, Epimedes, Iasius e Ida per chi sarebbe giunto prima a festeggiare il divino neonato.
Tra gli atleti più noti Cinisca di Sparta, la prima donna vincitrice di un alloro olimpico (il vincitore di una competizione veniva infatti premiato con una corona di ulivo) nella corsa del tiro a quattro; Leonidas di Rodi, corridore; Milo di Crotone, lotatore; e soprattutto Teogene di Taso, vincitore di più discipline (corridore, lottatore, combattente di pancrazio) e Corebo di Elide, indicato come il primo campione olimpico, primatista del giro di pista, la gara più prestigiosa di tutte le olimpiadi.
In un certo senso è alla fascinazione del primo campione olimpico che si deve la figura di Pipponte, che nella mitologia scarpiana sostituisce l'atleta di Elide come primo vincitore di una Olimpiade.
giovedì 4 agosto 2016
Sudoku del 4 agosto 2016
Nuovo sudoku, sempre realizzato con Andoku3, sempre di livello facile/intermedio.
lunedì 1 agosto 2016
Sudoku dell'1 agosto 2016
Per molti motivi nell'ultimo periodo sto giocando spesso con il sudoku. Mi sono ritrovato a installare sullo smartphone Andoku3 per Android che permette di inserire anche degli schemi personalizzati. Questi possono essere realizzati inserendo i numeri o catturandoli direttamente dalle riviste grazie ad Andoku capture. Lo schema che vi presento l'ho realizzato inserendo numeri a caso per provare l'inserimento manuale: in questo caso l'applicazione indica il numero di soluzioni dello schema che si sta costruendo e ovviamente lo si può salvare solo quando la soluzione è univoca.
La diffocoltà dello schema seguente, valutandola in base al tempo di risoluzione che ho impiegato, è tra facile e medio.
La diffocoltà dello schema seguente, valutandola in base al tempo di risoluzione che ho impiegato, è tra facile e medio.
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