Su LSB è iniziato da un po' uno speciale dedicato ai 75 anni di Superman. Per l'occasione ho aggiornato un articolo scritto alcuni anni fa e dedicato all'attività disneyana di Jerry Siegel, co-creatore di Superman. Mentre l'articolo aggiornato potete leggerlo su LSB, qui vi propongo la versione originale, con aggiornati solo i titoli e la sezione dedicata a Superman. Buona lettura:
Prima ancora di conoscere
Isaac Asimov come autore di fantascienza, conobbi lo scrittore statunitense come scienziato e divulgatore: i suoi saggi, chiari e semplici, sono stati, dopo alcuni racconti sui
Vedovi Neri, la mia prima vera lettura
asimoviana. Potrà, magari, sembrare strano ai più, ma una cosa del genere è accaduta anche con
Jerry Siegel.
Del co-creatore di Superman le prime storie che lessi furono le ristampe delle sue avventure
disneyane realizzate per
Topolino: belle, divertenti, malinconiche, inquietanti, erano spesso le mie preferite nel numero di
Paperino o dei
Grandi Classici che mi trovavo a comprare più o meno ogni mese. Fu poi una sorpresa scoprire che un autore disneyano aveva ideato il supereroe per eccellenza, quel Superman campione della giustizia e della verita'. E se Superman oggi continua a piacermi non è solo per le belle storie, ma anche perché uno dei suoi padri è un
Disney... italiano!
La creazione di Superman
Jerry Siegel nasce a Cleveland il 17 ottobre del 1914, anno tristemente memorabile per lo scoppio della 1.a Guerra Mondiale. Da sempre appassionato di fantascienza, trova in
Joe Shuster, giovane disegnatore canadese conosciuto nel 1930 alla
Glenville High School, un ottimo amico ed un fedele collaboratore. Siegel aveva l’anno prima iniziato a pubblicare i suoi racconti di fantascienza in una
fanzine tutta sua,
Cosmic Stories, una delle prime della storia.
Con Shuster inizia sin da subito una collaborazione: sarà infatti il canadese a illustrare la nuova
fanzine,
Science Fiction, che inizieranno a realizzare a partire dall'ottobre del 1932. E' sulle pagine di quest'ultima che verrà pubblicato, nel terzo numero del gennaio 1933,
The Reign of Super-Man(1), un racconto di fantascienza su uno scienziato che acquisisce dei poteri mentali illimitati che utilizza per cercare di ottenere il controllo del pianeta
(2).
Da appassionato di fantascienza, ero a conoscenza dei vari temi del genere. Il tema del superuomo era stato uno di questi a partire da Sansone ed Ercole; così mi sedetti e scrissi una storia di quel tipo, solo che in questa storia, il Superman era un cattivo.
(Jerry Siegel)
A partire da questo spunto, decisamente malvagio, Siegel e Shuster svilupperanno il personaggio di Superman, che ben presto si trasforma in eroe pronto a combattere per la giustizia:
Un paio di mesi dopo la pubblicazione di questa storia, mi venne in mente che un Superman eroe piuttosto che malvagio poteva diventare un personaggio di una grande 'comic strip' sulla scia di Tarzan, solo più super e sensazionale di quel grande personaggio.
(Jerry Siegel)
I due, quindi, si misero al lavoro: erano gli inizi del 1933 e questo secondo Superman, pur se eroico, non indossava ancora un costume:
Indossava semplicemente una T-shirt e dei pantaloni; era più simile a Slam Bradley che a qualunque altra cosa: giusto un uomo d'azione. Ma lo chiamammo The Superman. Era la seconda volta che utilizzavamo il nome, ma la prima per un personaggio del bene.
(Jerry Siegel)
Dopo una successiva rielaborazione di questa materia di base, i due autori iniziano finalmente a proporre le loro strisce
(3) (parte delle quali verranno pubblicate sui quotidiani dopo il successo del personaggio sui
comic book) a vari editori, fino a che nel 1938 non è la allora
National, oggi
DC Comics, a dare fiducia al personaggio, che sarà l'apripista di un nuovo antologico:
Action Comics #1 del giugno 1938.
Le avventure di questo primo Superman, lette oggi, appaiono ingenue e sintetiche: in poche vignette gli autori concentravano molti avvenimenti, e per necessità propendevano per una visione chiara e semplice del mondo. Da un lato i buoni, rappresentati dagli eroi statunitensi, dall'altra i cattivi, nelle prime storie soprattutto nazisti, ma anche criminali letali, scienziati pazzi ed altri nemici più o meno assurdi (almeno agli occhi del lettore moderno). In tutto questo Superman si dimostrava l’eroe senza macchia e senza paura dei poemi cavallereschi, sempre pronto a riparare le ingiustizie, ad aiutare il governo e salvare la classica donzella in pericolo, generalmente la giornalista ficcanaso
Lois Lane. E' interessante notare come, nonostante il periodo, Siegel caratterizzò Lois, che può essere vista come una evoluzione dei personaggi femminili che costellavano i fumetti non-Superman della coppia
(4), con un carattere forte e deciso che nella sua mente mise sin da subito in competizione Superman, l'inarrivabile eroe senza macchia e senza paura, con
Clark Kent, collega di Lois senza troppe attrattive.
D'altra parte la caratterizzazione di Superman come eroe infallibile (o quasi) sembrerebbe una diretta conseguenza di quanto accaduto alla famiglia Siegel nella notte del 2 giugno del 1932
(5): a causa di una rapina al suo negozio il padre
Mitchell muore per un attacco di cuore. Sia per
Brad Meltzer, sia per
Gerard Jones, con quest'ultimo ad aver scoperto e rivelato sul libro
Men of Tomorrow nel 2004 il lutto nella famiglia Siegel, questo evento traumatico, che fa dello scrittore un testimone diretto dei problemi criminali dell'epoca, ha in qualche modo influenzato la caratterizzazione finale del personaggio, quasi un modo personale per esorcizzare il lutto familiare avvicinandosi agli ideali di giustizia che Superman ha rappresentato in questi 75 anni di pubblicazioni.