Dopo aver esaminato
la seconda storia a sommario, dove si affronta l'argomento dei computer quantistici, non resta che andare a vedere il resto delle storie lunghe. All'interno di queste, rispetto a quanto annunciato in precedenza, viene scartata dal sommario la storia in costume con i personaggi
topolinesi,
Minni e il gioiello dell'impero, per fare posto a
Reginella e il crapulongo sbadigliante, che era saltata a causa della ristampa della prima storia di Topalbano, omaggio al recentemente scomparso
Andrea Camilleri. Iniziamo, però, dalla nuova saga in 6 puntate che esordisce questa settimana:
Tempo di crescere!
Generalmente i tre nipotini sono protagonisti indiscussi delle storie solo quando indossano il cappello delle Giovani Marmotte. Di fatto le occasioni che gli autori si sono concesse per approfondire i nipotini al di fuori di questo contesto sono sempre state molto poche. Il problema di fondo, come affermava
Luciano Bottaro e altri autori dopo di lui, è che spesso gli autori pensano ai nipotini come a i tre gemelli che si completano le frasi a vicenda. E questo li rende antipatici agli stessi autori
disneyani. Eppure nel corso degli anni ci sono stati vari esempi di autori che hanno cercato di approfondire i tre personaggi. Il primo di tutti è stato ovviamente
Carl Barks, sia dando loro un ruolo attivo nelle avventure di ampio respiro, sia con la creazione del corpo delle Giovani Marmotte. Al di fuori di questi schemi, però, lo stesso Barks tornava spesso alla caratterizzazione originale dei tre discoli.
Uno dei primi esempi di storie non banali che approfondiscono i tre personaggi in maniera distinta uno dall'altro è stato
Il tempo delle mele di
Massimo Marconi e
Massimo De Vita. Ispirato all'
omonimo film del 1980 di
Claude Pinoteau con una giovane
Sophie Marceau, di fatto affronta anch'esso i problemi della crescita attraverso uno degli eventi più importanti e spesso traumatici dal punto di vista dei maschi: l'amore. Marconi decide, infatti, di rompere l'idillio tra i tre nipotini facendo innamorare Quo di Paperella, nipote di Paperina appena arrivata in città. Le scene in bagno e il "rimambimento" generale di Paperino per Paperina che vediamo nella saga
Young Donald Duck in corso di pubblicazione in queste settimane su
Topolino sembrano ispirate proprio alle analoghe scene che compaiono ne
Il tempo delle mele disneyano.
Un modo un po' più classico per approfondire il legame tra i nipotini e Paperino, ma anche le dinamiche all'interno del trio, è invece
Il quarto nipotino di
Nino Russo e di un ignoto autore del
Comicup Studio. In questo caso Paperino si inventa l'esistenza di un quarto nipotino, più diligente rispetto a Qui, Quo, Qua, generando la reazione dei tre che iniziano a far impazzire lo zio interpretando a turno l'inesistente Que.
Più di recente ecco l'arrivo dei
Whizz Kids di
Vito Stabile ed
Emilio Urbano sui
Toplino ##
3276,
3277,
3278 e
3279. In questo caso le dinamiche tra i nipotini vengono gestite dando loro tre superpoteri differenti, sfruttando il genere supereroistico, che sta spopolando al cinema. Non ripeto qui quanto scritto sull'efficacia dell'operazione, ma questa saga è indicativa di un fatto molto semplice: una maggiore attenzione sui nipotini e sulla possibilità di fornire loro caratterizzazioni leggermente differenti.
Una nuova saga in qualche modo non dissimile è
Il grande gioco geniale di
Bruno Enna, saga dedicata ai
500 anni di Leonardo da Vinci non esente da difetti ma con un pregio non indifferente, oltre agli omaggi a Leonardo: iniziare ad approfondire in maniera non banale Qui, Quo, Qua.