Stomachion

mercoledì 25 settembre 2019

Dirk Gently: una serie olistica di casi quantistici

Lo so, non è il towel day e potrei anche aspettare l'anno prossimo, ma avendo finito giusto nello scorso fine settimana la serie della BBC America su Netflix, mi sembrava meglio scriverne fintanto che la visione è fresca nella memoria.
Prima ricordiamo chi è il protagonista della serie: Dirk Gently è un detective olistico ideato da Douglas Adams nel 1987 su Dirk Gently: Agenzia di investigazione olistica, che al motto di tutto è interconnesso, si muove in giro per la città, il pianeta e lo spaziotempo in maniera casuale risolvendo i casi che gli vengono affidati, o nei quali si imbatte, sempre per caso. Alto, dinoccolato, goffo e con una capigliatura in qualche modo appariscente, amico, o forse è meglio dire conoscente di Thor, è protagonista di un secondo romanzo, La lunga pausa caffè dell'anima e di una terza opera incompiuta, Il salmone del dubbio, pubblicata nell'omonimo volume insieme con appunti inediti, articoli, conferenze di Adams.
Il detective olistico è stato successivamente protagonista di un documentario, uno spettacolo teatrale, due trasmissioni radiofoniche, queste ultime della BBC, quindi di una serie televisiva in tre episodi della BBC4 nel 2012 (preceduta da pilot nel 2010) e finalmente della serie televisiva di cui sopra del 2016, sviluppatasi in due stagioni.
Ideata da Max Landis, la serie presenta una riscrittura abbastanza pesante della storia immaginata da Adams, mescolando le atmosfere mistery e fantascientifiche, con alcune delle idee più surreali dello scrittore britannico, il tutto con uno stile di scrittura tipico delle serie televisive, peraltro già adottato da Adams sia in Dirk Gently sia nella Guida galattica per autostoppisti. Le due stagioni sono altrettanti casi che spostano l'azione negli Stati Uniti introducendo una serie di personaggi di contorno come Todd e Amanda Brotzman, interpretati da Elijah Wood (Frodo Baggins ne Il signore degli anelli di Peter Jackson) e Hannah Marks, o la guardia del corpo Farah Black, interpretata da Jade Eshete. Interessanti, invece, i personaggi in qualche modo legati al passato di Dirk, interpretato da Samuel Barnett, gente come il Trio chiassoso o l'eccezionale assassina olistica, Bart Curlish, interpretata da Fiona Dourif. In particolare questi ultimi nuovi personaggi condividono nel loro passato con il detective olistico la prigionia presso l'Ala Nera, una struttura governativa che ha il compito di tenere sotto controllo gli esper, per usare un termine in voga una trentina di anni fa, ovvero gente dotata di poteri particolari.
Obiettivamente gli aspetti comici o quanto meno brillanti della serie sono molto ridotti, anche rispetto alla stessa serie di romanzi di Adams, e purtroppo le scene che strappano una risata o quanto meno un sorriso sono sempre meno man mano che le due stagioni, in particolare la seconda, procedono. In particolare la seconda ha il difetto di un finale eccessivamente aperto: non solo i protagonisti principali vengono lasciati a girovagare per il mondo, ma vengono anche poste le basi per una terza stagione che, però, non viene finanziata. E', ovviamente, una delusione, in particolare per chi si è affezionato ai personaggi e alle atmosfere della serie, ma tutto sommato è coerente con lo sviluppo un po' pasticciato della seconda stagione, che mescola due ambientazioni differenti in due mondi paralleli collegati uno con l'altro da una casa abbandonata e da una profezia la cui risoluzione è la chiave per mettere a posto ogni cosa su entrambi i mondi.
Una visione tutto sommato interessante e divertente, sia per chi conosce già il personaggio grazie ai romanzi o alla serie a fumetti, pubblicata dalla IDW più o meno contemporaneamente alla serie (all'incirca un anno prima, a voler essere pignoli), sia per chi non conosce per nulla il mitico detective olistico.
E ricordate: è tutto interconnesso!

Nessun commento:

Posta un commento