Stomachion

mercoledì 30 settembre 2020

September in the rain

Chiudere settembre senza scrivere qualcosa mi sembrava brutto. E anche se settembre non è stato per nulla un mese piovoso, e certo abbondantemente meno piovoso di come lo ricordavo io, è probabilmente abbastanza certo che è ancora meno piovoso di come non lo ricordavano gli autori della canzone September in the rain quando la scrissero.
Scritta dagli statunitensi Harry Warren e Al Dubin e pubblicata nel 1937, ha ricevuto una gran quantità di cover, tra cui una eccezionale di Frank Sinatra, che potete ascoltare qui sotto. E nel mentre magari vi chiederete se l'incipit è scritto come è scritto per un qualche scopo particolare (non vi metto i tag nemmeno per darvi un indizio, a parte quelli minimali!).

martedì 29 settembre 2020

Conoscere Fermi

Dopo le uscite della scorsa settimana e la ripresa delle attività di Doc Madhattan, mi sono ritrovato a rallentare un po', così oggi l'unica cosa che ho fatto è stata ripubblicare un articolo che era uscito quasi dieci anni fa sul defunto Science Backstage, quello ospitato dall'altrettanto defunta Blogosfere. Con molta fatica e molta lentezza sto recuperando i contenuti, aiutato da un santo sito come l'Internet Archive, e quest'oggi, sfruttando l'occasione del compleanno di Enrico Fermi, ho rimesso online Reattori a fissione nucleare.
Parte di questo articolo è basato, come ho scritto nel box iniziale, sul poderoso volume Conoscere Fermi realizzato nel 2001 dalla Società Italiana di Fisica. Se la memoria non mi inganna, lo acquistai al Comunicare Fisica del 2010, che si tenne a Frascati, occasione durante la quale conobbi un po' di persone interessanti.
Ad ogni modo il volume è, come tutti quelli celebrativi dei fisici destinati a un pubblico di fisici, una raccolta di saggi dell'opera scientifica del protagonista, Fermi in questo caso. A sommario si trovano articoli più o meno esplicitamente centrati su un qualche argomento toccato da Fermi nel corso della sua carriera. Ovviamente non lo lessi tutto, ma sfogliandolo trovari vari spunti interessanti, notando peraltro che la parte dedicata alla sua biografia era, in effetti, una Cronologia dell'opera scientifica di Enrico Fermi curata da Luisa Bonolis.
Quei fogli che vedetre spuntare nella foto qui sopra, invece, sono degli appunti, probabilmente quelli che scrissi in preparazione del post su SciBack, e sono intitolati La pila di Fermi. Prima o poi li riprenderò in mano e cercherò di capire se posso ricavarci qualcosa di nuovo. Ad ogni buono conto sono inseriti dentro il tomo quasi come un segnalibro, visto che si trovano all'inizio dell'articolo di taglio storico La fisica dei nuclei dagli anni trenta ai giorni nostri di Ugo Amaldi.
Credo di non averlo mai letto. Prima o poi lo farò, come per gli appunti, anche se il libro di George Gamow, I trent'anni che sconvolsero la fisica, credo sia scritto decisamente meglio.
Un'ultima cosa: leggete questo (è bello tornare a consigliare letture di amici!).

domenica 27 settembre 2020

Topolino #3383: Invenzioni

Con Il libro degli errori si conclude Paperbridge, serie di Marco Gervasio che si concentra sull'approfondire il passato di John Quackett, studente universitario, prima di diventare Fantomius. Alla fine della serie scopriamo che questi cinque episodi non sono altro che la "prima stagione", ma già ci sono tutti gli elementi di base per lo sviluppo dei personaggi così come li ha raccontati Gervasio ne Le strabilianti impreve si Fantomius.
La storia deve innanzitutto risolvere il problema di Quackett sulla sua prima identità segreta, svelata da uno dei suoi amici della Confraternita dei Mascherati.
Gervasio stimola l'attenzione del lettore con un mix di azione e rompicapi, piuttosto banali c'è da dire, tanto da restare stupiti della difficoltà di risoluzione incontrata dai personaggi. Di questi uno in particolari risulta preso da Guido Martina, il classico sursum corda, che se la memoria non mi inganna è stato anche già utilizzato in un'altra occasione da Gervasio nel corso della serie di Fantomius.

sabato 26 settembre 2020

Batman day 2020: un vattelapesca batmaniano

Ho in corso un paio di letture batmaniane, nessuna delle due conclusa. Una è il celebrativo Detective Comics #1027, l'altra è il volume Batman Day 2020: Giù il mantello, su la maschera, un cartonato da edicola che Panini ha fatto uscire durante la settimana del Batman day.
Questa iniziativa venne promossa dalla DC Comics nel 2015 durante la San Diego Comic-On per celebrare il 75.mo anniversario di uno dei personaggi più noti e iconici del fumetto supereroistico. I Batman day sono proseguiti e quest'anno il nuovo giorno del Cavaliere Oscuro è caduto il 19 settembre, e per l'occasione Panini ha tirato fuori un pregevole volume che, da appassionato disneyano, non posso che definire con affetto un vattelapesca batmaniano.

venerdì 25 settembre 2020

Lateralus

Il nucleo originario dei Tool, band progressive metal statunitense formatasi nel 1990, era costituito da Danny Carey, Adam Jones, Maynard James Keenan e Paul D'Amour. Quest'ultimo, però, lasciò la band nel 1995 e venne sostituito da Justin Chancellor. I quattro, tutt'ora in attività, hanno sempre avuto una caratteristica: sperimentare, sia dal punto di vista musicale, sia da quello visuale. In particolare le loro canzoni proponevano spesso delle scansioni temporali inusuali per l'industria musicale e in continuo cambiamento anche nel corso dello stesso pezzo. Esempio di questo approccio è Lateralus, singolo tratto dall'omonimo album datato 2001.

giovedì 24 settembre 2020

Ritratti: Leonardo Fibonacci


Fibonacci - via commons
Leonardo figlio di Bonacci nacque in un non meglio precisato giorno del 1170, cioé 850 anni fa, da qualche parte nella Repubblica di Pisa. Essendo figlio di Bonacci è diventato oggi noto come Leonardo Fibonacci. Tale appellativo sembrerebbe risalire al 1506, anche se viene comunemente fatto risalire a Guillaume Libri che lo giustificò proprio come forma contratta di filius Bonacci.
Al di là dell'origine del nome, Fibonacci è considerato come il più talentuoso e importante matematico del Medio Evo. E questa importanza è ribadita dal fatto che è proprio Fibonacci ad aver introdotto in Europa le cifre arabe grazie al suo meritorio Liber Abaci. Il titolo è quasi un contrappasso, visto che cerca di introdurre un nuovo sistema di contare che voleva sostituire, peraltro con successo come intuito dallo stesso Fibonacci, l'uso dell'abaco.
Il suo contatto con le cifre arabe avvenne grazie al suo lavoro nell'attività paterna: Guglielmo Bonacci era un mercante con interessi nel Mediterraneo, per cui portava il figlio con se in giro per l'Europa e non solo. Fu proprio nel nord Africa, in particolare a Bugia in Algeria, che il giovane Leonardo entrò in contatto con le cifre arabe. Grazie alla sua attività di mercante ebbe modo di approfondire la conoscenza del sistema di posizionamento, comprendendone le enormi potenzialità rispetto ai sistemi in uso, come quello romano. Nel sistema di posizionamento, infatti, indipendentemente dalla base numerica, non ha importanza solo il valore rivestito dal singolo simbolo numerico, ma anche la sua posizione. Ad esempio $1$, da solo, vale "uno", mentre accompagnato da uno $0$ dietro, vale "dieci", $10$. In questo senso il numero $0$, anch'esso introdotto da Fibonacci, simbolo del "niente", diventa di importanza fondamentale nel sistema posizionale, perché permette di aggiungere o togliere valore a una serie di cifre.
Ad ogni buon conto, sempre sul Liber Abaci, si trova il risultato per cui è famoso: il problema della proliferazione dei conigli.

mercoledì 23 settembre 2020

I rompicapi di Alice: Triangoli rettangoli

Ieri notte sono rimasto sveglio sino alle 4 di mattina sopra questo stuzzicante problema, inviatomi da New York:"trovare tre triangoli rettangoli (di uguale area) con lati espressi da numeri razionali". Ne ho trovati due, i cui lati sono 20, 21, 29; 12, 35, 37; ma non sono riuscito a trovarne tre.(2)
Questa annotazione è tratta dai diari di Lewis Carroll, datata 19 dicembre 1897. Successivamente pubblicata postuma su Life and Letters nel 1967, è sostanzialmente riducibile alla ricerca di tre terne pitagoriche che rappresentano altrettanti triangoli rettangoli di area uguale.
E' anche interessante notare come Carroll, pur non disponendo di una dimostrazione in grado di poter essere pubblicata su una delle sue rubriche di matematica ricreativa (o che gli permettesse di trovare il terzo triangolo), era convinto che il numero di triangoli rettangoli razionali con area uguale fosse infinito(1).
Carroll, però, non sembra fosse a conoscenza di una particolare osservazione fatta da Pierre de Fermat proprio a proposito dei triangoli rettangoli. Il matematico francese aveva, infatti, trovato una formula che, dati $z$ ipotenusa e $b$, $d$ i cateti di un trinagolo rettangolo razionale, permette di ottenere i lati di un altro triangolo rettangolo razionale con la stessa area(1):

martedì 22 settembre 2020

Darwin alla prova

La metabiologia è un campo parallelo alla biologia che si occupa dell'evoluzione casuale del software artificiale (programmi) piuttosto che del software naturale (DNA).1
Questa è la difinizione di metabiologia fornita dal suo fondatore, Gregory Chaitin. Non pretendo di discutere in questa sede di un campo sostanzialmente nuovo della scienza, qualcosa che unisce matematica, informatica e biologia, ma mi sono reso conto che non ho mai realmente scritto qualcosa legato a Darwin alla prova, arrivato in Italia alcuni anni fa grazie a Codice Edizione.
Il libro, in effetti, propone al lettore un nuovo paradigma per esaminare i meccanismi alla base dell'evoluzione. Il tutto ruota intorno al problema della fermata di Turing, ovvero determinare se un dato programma informatico si fermerà in un qualche istante nel tempo oppure se proseguirà all'infinito la sua elaborazione. E' evidente come da questi pochi elementi Chaitin affronta non tanto l'evoluzione biologica, quanto quella informatica usando una sorta di automi cellulari, o di macchine di Turing algoritmiche. Alla fine il matematico cerca, forse spingendo troppo agli estremi il paragone con l'evoluzione, di mostrare come possa esistere un'evoluzione alla Charles Darwin senza la necessità di qualcuno che ne abbia deciso in anticipo le regole, o per essere più espliciti senza la necessità di un creatore.
Il maggior interesse del libro, però, a parte quello squisitamente matematico, è proprio nel tentativo, per certi versi riuscito, di raccontare gli inizi di una nuova disciplina che magari riuscirà a fornire un punto di vista nuovo e interessante sui meccanismi cui soggiace l'evoluzione stessa.
  1. Metabiology and the complexity of natural evolution 

lunedì 21 settembre 2020

Dracula: un dramma moderno

Ideato da Steven Moffat e Mark Gatiss, creatori di un altro classico moderno come Sherlock (che recupererò nella sua interezza...) e coprodotto da Netflix e BBC One, il nuovo serial dedicato al Dracula di Bram Stoker risulta una rilettura profonda del romanzo, ma fedele allo spirito del personaggio. Oltre al conte Dracula, interpretato da un sontuoso Claes Bang, che in certi momenti mi ha ricordato l'altrettanto grande Christopher Lee, ritroviamo anche il buon Jonathan Harker, sempre nel ruolo del segretario giunto dalla Gran Bretagna per curare il trasferimento del Conte sull'isola di Sua Maestà. Ed è proprio Jonathan a raccontare il primo dei tre episodi della serie, in una maniera, però, che già diverge dalla storia principale: è evidente che non sia uscito indenne dal castello del Conte. In questo senso colpisce immediatamente il realismo non solo della vicenda (in fondo la fuga di Harker è uno dei punti meno chiari di tutto il romanzo), ma anche del trucco: ad esempio uno dei trailer su Netflix ci fa vedere Jonathan che non si accorge di una mosca all'interno del suo occhio.

domenica 20 settembre 2020

Topolino #3382: Vips

Le due storie dedicate ai due storici fidanzati Topolino e Minni vedono entrambe la presenta di vips. In particolare in Topolno - Le origini il nostro aspirante giornalista è alle prese con un'eroico attraversamento della città a bordo del suo antiquato biciclo, prestito di Pippo, per andare a intervistare la cantante Shirley Topster.
La storia, Una sudatissima promozione, è una divertente sequela di gag in cui Giorgio Fontana, coadiuvato ai disegni da Ottavio Panaro, mostra il carattere indomito di Topolino che non si lascia fermare da vecchie signore logorroiche e con la memoria ballerina, dal traffico cittadino, complicato persino per le bici, o da eventi incredibilmente improbabili.
Il cast della serie, ad ogni modo, si allarga con l'arrivo di Orazio e Clarabella e il primo incontro ufficiale a Topolinia con Minni, fino a ora semplicemente sfiorata dopo il periodo passato alla Jeremy Ratt. Il finale, con l'arrivo di Paperino, promette scintille per i prossimi episodi e la più che ovvia domanda: ci sarà il remake di Topolino giornalista? Speriamo di no.

sabato 19 settembre 2020

L'uomo cozza

Morso da una cozza radioattiva a causa dell'inquinamento delle acque, l'uomo cozza sorge dall'oceano accompagnato da un granchio parlante con baffoni e sopracciglia che fuma sigari e dotato di occhiali da sole, che si sa che nei fondali marini il riverbero del sole è piuttosto fastidioso. L'uomo cozza diventa il difensore del mare contro l'inquinamento e lo sfruttamento, colpisce senza pietà i pescatori sulla spiaggia, dei semplici gitanti, peraltro, costringendoli a sgombrare nonostante le ferite a morte.
L'uomo cozza non fa ridere nonostante le battute, prova a essere splatter, ma il tratto del disegnatore è ancora poco adatto al genere, mentre il lettering sembra quello di una borchure di una biblioteca di quartiere di una cittadina di periferia.
Nel complesso un fumetto di cui si sconsiglia vivamente la lettura, indeciso tra l'essere una parodia, un fumetto d'azione e un fumetto di denuncia. Al confronto Sponge Bob è più efficace nel veicolare il messaggio ecologista.
P.S.: ho potuto leggere il pdf del fumettucolo grazie a LSB. C'ho messo più di un anno per decidermi a far uscire la recensione. Speriamo che questa prima uscita non abbia alcun seguito.

venerdì 18 settembre 2020

Nichi D'Amico, i giovani e l'astronomia

Non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Nichi D'Amico, presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, né prima, quando ero un po' ballerino tra scuola e Osservatorio di Brera, né poi, quando EduINAF è diventato il mio attuale (per quanto precario) lavoro a tempo pieno (e oltre). Mi avevano detto, una volta, che il sito gli piaceva, ma è solo un'affermazione per interposta persona. Ricordo, però, alcune delle parole che disse in uno dei tanti eventi organizzati presso il Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" in cui si dava come obiettivo quello di portare l'astronomia nelle scuole, in particolare tra i più piccoli, perché lì si sarebbe costruito il futuro dell'Italia e del mondo. Più o meno erano queste le sue parole, sicuramente il senso di esse, che ho ritrovato in questo estratto che abbiamo pubblicato oggi a corredo di un bell'articolo di Caterina Boccato e Stefano Sandreli:

mercoledì 16 settembre 2020

Honky Tonk Samurai

L'occasione dell'ultimo volume dela serie di Hap&Leonard spinge Einaudi a commissionare la copertina a Zerocalcare che più o meno la riempie con tutti i personaggi del romanzo. Inoltre per questo gran finale Joe Lansdale getta i suoi due amati detective dilettanti in un'intricata vicenda che coinvolge motociclisti nazisti, politici corrotti e una simpatica e determinata vecchia signora alla ricerca della nipote scomparsa.
La prosa asciutta e veloce di Lansdale accompagna il lettore quasi senza alcun attimo di tregua. Quei pochi momenti di tranquillità, però, vengono gustati come i biscotti che tanto piacciono a Leonard, ma che non dovrebbe mangiare a causa della dieta! La storia si sviluppa, invece, tra un colpo di scena e l'altro, fino al sorprendente finale, che spiazza il lettore e lo lascia un po' triste, con un senso di vuoto che va ben oltre la conclusione della serie. D'altra parte i due personagi hanno tenuto compagnia ai lettori di tutto il mondo per qualcosa come 25 anni o poco più.

domenica 13 settembre 2020

Topolino #3381: Il segreto di Pulcinella

Lo avevamo capito tutti, ma gli unici che volevano tenerlo nascosto erano il direttore di Topolino, il simpatico e affabile Alex Bertani (che nel suo editoriale annuncia la nascita di cartonati anche per saghe non pikappike o parodistiche) e l'autore di Paperbridge, Marco Gervasio. Nell'ultima vignetta del terzo episodio di questa specie di Young Fantomius, l'autore finalmente spiattella quello che è stato fino a ora il classico segreto di Pulcinella: Quacky, il protagonista, è, come tutti sapevano sin dall'annuncio della saga, John Quackett.
La puntata, però, più che per l'annuncio riservato nell'ultima pagina, si fa notare soprattutto per la descrizione del rapporto tra Quackett e Beth, la sorella di Tom, compagno di stanza del futuro ladro gentiluomo. Il loro rapporto cresce e i due giovani iniziano a conoscersi meglio, mentre Gervasio continua a dimostrare come la sua Lady Paprika (continuerò a pensare che Beth sia la futura Lady Paprika fino a una improbabile smentita ufficiale) sia il suo personaggio più riuscito in assoluto.

sabato 12 settembre 2020

Ossa, o di come gli adulti influenzano i figli

Ossa, i cui sette tankobon (volumetti) sono stati publicati da Panini Comics (l'ultimo più o meno di recente), è un vero e proprio noir con protagonisti cinque adolescenti uniti da un segreto terribile: hanno ucciso un uomo. Detta così, si potrebbe pensare che la storia sia incentrata su un gruppo di adolescenti nichilisti, ma in realtà l'omicidio è legato alla sfera dell'infanzia, avvenuto quando i ragazzi avevano 11 anni. Da allora, ogni estate, si riuniscono per ricordare quell'evento dissotterrando le ossa del morto. Poi succede l'imprevisto: qualcuno fa sparire quelle ossa e inizia a ricattarli, facendo smembrare loro il corpo di un uomo. Sembra che siamo all'inizio di una vicenda macabra e lunga che rischia di ripresentarsi a ogni tankobon sempre con questa struttura. A ingannare in tal senso il lettore ci pensa anche il Manuale per lo smembramento di un cadavere inserito, opportunamente macchiato di sangue, alla fine del primo volumetto. Invece Yae Utsumi rompe già con il seconto tankobon questa struttura a ripetizione: d'altra parte il suo obbiettivo è scavare nella mente dei suoi protagonisti, che si sono macchiati nell'infanzia dell'omicidio del padre di uno di loro, Shintaro.

venerdì 11 settembre 2020

Maestro della Luna

Ronnie James Padavona, di chiare origini italiane, è stato uno dei più noti interpreti del genre heavy metal. Meglio noto come Ronnie James Dio, i suoi inizi sono nel rock classico per poi passare al metal già con i Rainbow. Nel 1979 ebbe il compito di sostituire Ozzy Osbourne come cantante dei Black Sabbath: il suo esordio su un disco registrato in studio avvenne con Heaven and Hell del 1980, dove possiamo trovare anche Children of the sea.
Dio, però, è uno che non è mai stato veramente fermo e nel 1982 diede il via a un progetto personale, la band Dio, con la quale publicò 10 album dal 1983 fino al 2004, anno d'uscita dell'ultimo disco in studio con Dio in vita: Master of the Moon.
In particolare la title track, seconda nell'ordine di esecuzione, presenta il seguente ritornello:
Turn around and when you face the sun
We can make you be like everyone you know
Hey you - you're just master of the moon

giovedì 10 settembre 2020

L'orologiaio miope

L'isola dei Wuzzles, serie animata disneyana del 1985, giunta in Italia l'anno dopo, era popolata da esseri che erano la fusione di animali differenti. Vista la copertina, ci si potrebbe immaginare che sia di un genere di animali di questo tipo che ci parlerà Lisa Signorile ne L'orologiaio miope, e invece la vastità di esseri strani, tra insetti e mammiferi, che riempie il sommario hanno poco a che fare con i Wuzzles (anche se qualche esserino che sembra spuntare da quella fantastica serie c'è!) e, in alcuni casi, molto a che fare con la vita di tutti i giorni.
Dopo la lettura di questo libro, vedrete con occhi diversi non solo la vostra casa e persino il vostro stesso letto, posti dove si annidano molti più esseri viventi di quelli che genralmente vediamo sgattaiolare negli angoli bui, ma persino le scampagnate in montagna o il caffé che vi portate nel thermos per mantenrlo caldo o i luoghi dove andrete in vacanza.
E' un libro interessante, a tratti divertente grazie all'humor inglese che, per esperienze lavorative, ha ormai permeato Lisa, ma che non consiglio alle persone deboli di cuore che magari non amano insetti e serpenti: se però siete proprio curiosi, potrete saltare i capitoli corrispondenti, ma a quel punto fatevi coraggio e leggete di ragni, insetti e altri strani esseri più o meno viscidi. Il coraggio verrà ripagato dalla conoscenza sui meccanismi dell'evoluzione e anche dai capitoli dedicati a simpatici animaletti come i tardigradi o gli zibetti, anche detti civette delle palme (nonostante non siano per nulla uccelli!).

martedì 8 settembre 2020

[387] - La Luna è lontana dal mare

La Luna è lontana dal mare,
Eppure, con le mani d'ambra
Lo guida, docile come un ragazzo,
Lungo la sabbia destinata.
Egli non perde nessun segno, Obbediente all'occhio di Lei,
Arriva così tanto lontano, oltre la città,
Così tanto lontano, va via.
Oh, Signore, Tua, la mano d'ambra
E mio, il mare lontano,
Obbediente all'ultimo comando
Il tuo occhio me lo impone.

lunedì 7 settembre 2020

Death Note: quando un manga finisce in mano agli americani

Vi ricordate di Death Note? Andatevi a rileggere la lunga recensione che avevo scritto un annetto fa e poi ritornate qui.
Fatto? Allora proseguiamo!
Come per tutti i prodotti di sucesso, anche la creatura di Tsugumi Ōba e Takeshi Obata è uscita fuori dal piccolo mondo della carta disegnata per diventare multimediale, con videogiochi, romanzi, serie animate e ovviamente film. Ovviamente la maggior parte delle pellicole fin qui uscite sono di produzione giapponese, l'ultima delle quali Death Note: Light Up the New World è datata 2016 e quindi ambientata dieci anni dopo la conclusione della storia di Light Yagami. Il franchise è, però, risultato così interessante anche per gli americani che nel 2017 è arrivata una loro pellicola, diretta da Adam Wingard e prodotta da Netflix. Tra gli attori spicca in particolare Willem Dafoe nel ruolo di Ryuk, lo shinigami che "perse" il quaderno sulla Terra.
Gli sceneggiatori della pellicola, Charles e Vlas Parlapanides e Jeremy Slater, provano a riproporre in maniera fedele personaggi e situazioni, apportando però dei cambiamenti di ambientazione, che viene spostata dal Giappone agli Stati Uniti, a Seattle, per la precisione. I due personaggio principali, Light e Misa, vengono americanizzati in Light Turner e Mia Sutton e interpretano il ruolo di Kira come esecutori della pena capitale contro i criminali.
Le premesse per un bel film ci sarebbero anche tutte, il problema risiede, però, da una parte nella caratterizzazione dei personaggi, troppo emotivi rispetto alle controparti del manga (inclusi Light ed L), dall'altra nella poca enfasi concessa alle due visioni del mondo di Kira e di L, che si riduce a un confronto acceso e a carte scoperte all'interno di un bar. Lo stesso Light Turner risulta meno machiavellico di Light Yagami e gli unici elementi di connessione tra i due personaggi sono nelle motivazioni iniziali e nel complesso piano che Turner imbastisce nel finale per salvarsi dalla fidanzata Mia, che aveva scritto il nome di Light sul quaderno.
Nel complesso siamo di fronte a un film sospeso tra la storia raccontata dal manga in una decina e passa di tankobon e la necessità di chiudere la vicenda nello spazio di un unico film, pur lasciandosi la porta aperta per proseguire la serie. E forse, con una scrittura diversa, meno "americana" la cosa sarebbe anche stata possibile. Alla fine, invece, un film che, indipendentemente dalla fedeltà al manga, per quanto gradevole, non riesce veramente a coinvolgere lo spettatore, cosa che è la pecca principale al di là dei pur pregevoli dettagli tecnici.

domenica 6 settembre 2020

Topolino #3380: Affari in giro per il mondo

Questo numero di Topolino è stato caratterizzato dall'uscita di due variant cover che hanno affiancato la copertina regolare, dorata e metallizzata con Topolino e Paperino che salutano i lettori.
Ad ogni buon conto, a parte questa pletora di variant e la conclusione di Fast Track Mickey di Claudio Sciarrone il #3380 riserva ben poche soddisfazioni.
Da un lato prosegue Paperbridge, in cui Marco Gervasio continua a narrare il passato da studente universitario di Lord Quackett. In particolare in questo episodio, in cui l'autore, sembra senza alcuna ironia (forse è convinto che non ce ne saremmo accorti), continua a glissare sull'identità di Quacky, inizia a mostrare come i dubbi di Quackett sulla sua genia privilegiata si siano insinuati nella sua ricca testolina. E un ruolo importante sembra giocarlo Beth, sorella di Tom Ducket, l'altro protagonista di Paperbridge, nonché futura Dolly Paprika (anche qui non c'è alcuna certezza, se non una forte somiglianza fisica e caratteriale) grazie a un piccolo ma significativo monologo:

sabato 5 settembre 2020

Cube Escape: Un omicidio in una scatola

Con la serie di Cube Escape di Rusty Lake, ormai più di un mese fa, eravamo giunti ad Arles, terzo capitolo della serie, mentre queste recensioni erano iniziate con Samsara Room. Riprendiamo a esaminare la serie di videogiochi con Harvey's Box, Case 23 e The Mill.
Una scatola nel nulla
Come nel trittico precedente, anche in questo due dei capitoli sono strettamente legati uno all'altro, ma partiremo da quello slegato, seguendo la cronologia d'uscita di ciascuno, quindi ecco Harvey's Box.
Siamo letteralmente rinchiusi in una scatola. Il nostro obiettivo è, ovviamente, uscire dalla stessa. Gli enigmi sono abbastanza semplici da risolvere, ma non banali. Sono tutti sostanzialmente basati sulla matematica e la logica (motivo forse per cui li ho definti "semplici da risolvere"?) e uno anche di genere musicale. La conclusione, ovviamente, non è l'uscita dalla scatola, ma la scoperta dell'ennesimo gioco metamatematico dei programmatori, che prosegue con i due capitoli successivi.
Case 23 e The Mill sono strettamente legati. In particolare la storia iniza con l'indagine della morte di una donna, la stessa di Samsara Room. Nonostante alcuni elementi un po' bizzarri, la prima parte dell'indagine è sostanzialmente classica, ma nella seconda parte le cose diventano piuttosto surreali, ovviamente con la solita spolverata di atmosfere lovecraftiane. Queste, però, permeano a piene mani The Mill, avventura claustrofobica che, insieme con il precedente, inizia a mescolare i pezzi in una storia dai toni spaziotemporali ingarbugliati legata, come i precedenti capitoli, ad alcuni misteriosi cubi colorati.
La differenza sostanziale tra questi due capitoli è che, mentre Case 23 si svolge in una serie di camere chiuse una diversa dall'altra, con The Mill abbiamo un edificio all'interno del quale ci spostiamo in funzione degli enigmi che man mano dobbiamo risolvere. Alla fine ci ritroviamo in un certo senso assediati dalle forze oscure, un po' come in The Lake. D'altra parte il mulino dove si svolge il tutto si trova proprio sullo stesso lago e, giunti a questo punto, ciò che sappiamo è che tutta la storia è legata all'omicidio della donna in Case 23.

giovedì 3 settembre 2020

Frugate il cielo

La Terra ha colonizzato la Galassia e le colonie son ormai indipendenti una dall'altra. A mantenere i contatti commerciali tra un pianeta e l'altro ci son astrocarghi che, all'arrivo, contrattano con i commercianti del pianeta su cui giungono per la vendita delle merci.
La storia iniza quando uno di questi astrocaghi giunge sul pianeta di Halsey e fa una specifica richiesta: parlare con il rappresentante della famiglia di Haarland, custode di un grande segreto, la propulsione superluminare. Non sarà, però, Haarland a partire in una particolare missione d'indagine, ma Ross, dipendente di uno dei suoi concorrenti e amico di uno dei suoi dipendenti.
La missione dell'esploratore, una ricerca sui pianeti toccati dall'astrocargo per capire i motiv per cui le varie società planetarie hanno interrotto i collegamenti dirigendosi verso una pericolosa stagnazione, viene raccontata con ritmo incalzante, ma anche con grande ironia da Frederik Pohl e Cyril M. Kornbluth. In questo modo riescono a criticare la principale tendenza della nostra società di estremizzare molti comportamenti trasformandoli da positivi a negativi o distopici, come il rispetto per gli anziani o la parità di genere, che generano due società distopiche in cui la maggiore età la si raggiunge praticamente alla pensione o in cui i maschi non hanno alcun diritto e vengono considerati colpevoli a prescindere.
Frugate il cielo è un romanzo appassionate, divertente eintelligente, no solo per le considerazioni sociologiche, ma anche per gli interessanti spunti scientifici, come la struttura interna dell'astrocargo, di fatto organizzato come una nave genrazionale, o il sistema di propulsione superluminale.

mercoledì 2 settembre 2020

Senza parole: un'altra arcotangente

\[\arctan \frac{1}{8} + \frac{\pi}{4} + \arctan \frac{1}{7} + \arctan \frac{4}{7} = \frac{\pi}{2}\]

martedì 1 settembre 2020

Ripartire, ma con calma

Nelle ultime tre settimane, con mia sorella, siamo rimasti in Calabria. Viaggi d'andata e ritorno a Milano verso Cosenza con l'autobus. Di notte. Di queste tre settimane, però, le prime due sono state sostanzialmente di riposo quasi assoluto. Qualche sistemazione qua e là a casa o per mia madre o per la mia stanza. Leggere soprattutto fumetti e un libro che ancora non ho concluso, il che la dice lunga più sullo stato di spossatezza che non sul libro in sé (anche se qualcosa sul libro la dice pure). E poi scrittura, soprattutto in inglese, per preparare post e articoli che spero di mandare on-line nelle prossime settimane. E alla sera televisione in famiglia e poi in solitaria cartoni animati. Come ad esempio Capitan Tsubasa, la nuova serie ispirata all'omonimo manga che questa volta arriva con il titolo giusto, e non con l'ormai iconico Holly e Benji. E questa nmuova serie è sorretta da una trascinante canzone dell'inossidabile Cristina D'Avena, Tutta d'un fiato. Ecco: spero di ripartire proprio da qui, ritrovare gli stimoli e le sfide che la prima parte dell'anno, con il gran lavoro svolto, hanno un po' svuotato. E sì che di idee in testa continuo ad averne tante, bisogna solo riprendere ad "alaciarsi le scarpe"!