La serie a fumetti Locke&Key di Joe Hill e Gabriel Rodriguez venne pubblicata per la prima volta in albi in formato comic book nel 2008 dalla IDW, per poi venire raccolta, dopo una quarantina di uscite, in sei volumi, corrispondenti ognuno alle sei stagioni in cui venne divisa la serie. Dopo l'uscita dell'ultimo numero, datata dicembre 2013, arriva nel 2020 su Netflix la prima di tre stagioni che adattano per il "piccolo schermo" il fumetto di Hill e Rodriguez.
In effetti la serie di Netflix non fu il primo tentativo di Joe Hill di portare la sua creazione nel mondo "reale". Tutto iniziò con un pilot realizzato per la Fox tra il 2010 e il 2011 che diede una prima spinta di entusiasmo per testare il terreno per una trilogia di film nel 2014, progetto che venne presto abortito. Quindi ecco un nuovo pilot realizzato nel 2017 per Hulu, una piattaforma simile a Netflix. Poi Hulu declinò il progetto e alla fine venne prodotto da Netflix.
Avendo letto tutti i volumi del fumetto, arrivati in Italia grazie alla Magic Press, e avendo come progetto futuro la lettura del nuovo volume, L'eta dell'oro, con all'interno il crossover con il Sandman di Neil Gaiman, ho inevitabilmente fatto un confronto tra i due prodotti, trovando alla fine quello televisivo comunque convincente, nonostante i cambiamenti, alcuni anche importanti, apportati alla trama. Alcuni di questi cambiamenti sono prettamente televisivi, come la chiave testa, che nel fumetto è presentata in una versione un pochino più realistica come una chiave che apre letteralmente la testa di chi la usa, permettendo di vederne il contenuto, mentre nella serie compare una porta attraversando la quale si entra nei ricordi della persona che la sta usando. E questa è la modifica che mi è piaciuta di più.
Stomachion
mercoledì 31 agosto 2022
domenica 28 agosto 2022
Topolino #3483: In rotta di collisione
Le due storie di apertura dell'albo, entrambe scritte da Francesco Vacca, possono tranquillamente essere lette come un'unica storia vista sotto due punti di vista. Infatti sia nell'episodio conclusivo de Il bislacco coacervo faunistico disegnato da Simona Capovilla sia nel secondo episodio di Minaccia dallo spazio disegnato da Casty, i protagonisti sono alle prese con gli effetti dell'avvicinamento del pianeta ramingo alla Terra.
Già nelle operazioni di cancellazione delle creature, reali e strane, generate dall'olofaunoproiettore di Newton, le Giovani Marmotte si sono confrontate con tormente di aria generate dalla presenza dell'anomalia gravitazionale dovuta al pianeta in avvicinamento, qualcosa di già visto ad esempio nel Valhalla cosmico di Carl Barks. Vediamo, poi, scene analoghe nelle pagine cittadine di Minaccia dallo spazio. In quest'ultimo caso, però, Vacca spinge molto di più sull'effetto panico da un lato e su quello apocalittico dall'altro, cosa peraltro abbastanza corretta: se un oggetto delle dimensioni di un pianeta si dovesse trovare a passare accanto alla Terra, una situazione nella quale già la nostra atmosfera inizia a risentire della sua presenza gravitazionale sarebbe, molto probabilmente, irrecuperabile, con la collisione abbastanza certa. Certo avrei bisogno di effettuare qualche conto per averne maggior certezza.
Altro elemento interessante è il modo con cui la televisione cerca di comuncare l'evento: passando, cioé, il messaggio più tranquillizzante possibile. Piaccia o meno, quindi, Pico viene silenziato nel momento in cui afferma che l'esito più probabile dell'incontro con il pianeta ramingo è un cambiamento nell'orbita della Terra, destinata ad allontanarsi irreversibilmente dal Sole.
Altro elemento interessante è il modo con cui la televisione cerca di comuncare l'evento: passando, cioé, il messaggio più tranquillizzante possibile. Piaccia o meno, quindi, Pico viene silenziato nel momento in cui afferma che l'esito più probabile dell'incontro con il pianeta ramingo è un cambiamento nell'orbita della Terra, destinata ad allontanarsi irreversibilmente dal Sole.
sabato 27 agosto 2022
Segugi infernali
Generalmente quando un fumetto viene trasposto in una versione televisiva non animata, presenta delle differenze molto più marcate dal prodotto originario rispetto a quanto avviene con una versione animata. A parte l'estetica, però, ciò non avviene con Hellbound e il motivo, evidentemente, risiede nell'ideatore del manhwa (il nome con cui si identifica il manga coreano), Yeon Sang-ho.
Sang-ho, infatti, è un regista e autore televisivo che ha già una discreta esperienza nel campo, soprattutto quello dell'animazione, quando inizia a pubblicare, insieme con il disegnatore Choi Gyu-seok, il web comic Hellbound. E in effetti il ritmo narrativo del fumetto risulta molto televisivo. Inoltre la storia è già strutturata in due parti, distanti nel tempo 5 anni, e legate una con l'altra dall'ambientazione e da un paio di personaggi.
La storia di base è quella di un mondo in cui, all'improvviso, compaiono delle figure eteree, dette angeli, che annunciano senza alcun vero motivo che entro una tale data quella specifica persona verrà trascinata all'inferno. E puntualmente, nella data e nell'ora indicate, companio dal nulla tre esseri di fumo giganteschi, che iniziano a inseguire il malcapitato fino a che non lo catturano e non lo consumano completamente, lasciandone solo le ossa.
Sang-ho, infatti, è un regista e autore televisivo che ha già una discreta esperienza nel campo, soprattutto quello dell'animazione, quando inizia a pubblicare, insieme con il disegnatore Choi Gyu-seok, il web comic Hellbound. E in effetti il ritmo narrativo del fumetto risulta molto televisivo. Inoltre la storia è già strutturata in due parti, distanti nel tempo 5 anni, e legate una con l'altra dall'ambientazione e da un paio di personaggi.
La storia di base è quella di un mondo in cui, all'improvviso, compaiono delle figure eteree, dette angeli, che annunciano senza alcun vero motivo che entro una tale data quella specifica persona verrà trascinata all'inferno. E puntualmente, nella data e nell'ora indicate, companio dal nulla tre esseri di fumo giganteschi, che iniziano a inseguire il malcapitato fino a che non lo catturano e non lo consumano completamente, lasciandone solo le ossa.
giovedì 25 agosto 2022
Una collezione che fa... Squack!
Inizia una nuova serie di video sul mio canale. Avrà cadenza mensile (il primo giovedì del mese) e ho deciso la cosa solo pochi giorni fa, quando il video era già stato girato e montato. Inoltre, nel frattempo, anche i Topolini sono stati definitivamente sistemati. E ho notato che solo il covid mi ha fatto perdere alcuni numeri: non li ho persi nemmeno durante il difficile periodo della malattia e poi della scomparsa di mio padre.
Ad ogni modo eccovi il video di presentazione:
Ad ogni modo eccovi il video di presentazione:
domenica 21 agosto 2022
Topolino #3482: Minaccia dallo spazio
E finalmente arriva il primo episodio ufficiale di Minaccia dallo spazio, la saga agostana ideata da Francesco Vacca, mentre i disegni sono stati affidati a un Casty particolarmente scarpiano per l'occasione. Direi anzi che i suoi paperi ricordano nel tratto quelli di Enrico Faccini, presente sul numero solo con l'autoconclusiva di chiusura.
La storia, innanzitutto, dimostra la maturità narrativa raggiunta da Vacca: abbiamo, infatti, un'alternanza tra momenti di tensione e di buon ritmo ad altri di riflessione, ma ricchi di una forte drammaticità. La sensazione del tempo che scorre inesorabile, poi, viene ulteriormente enfatizzata dalla presenza della versione castyana dell'orologio dell'apocalisse presente alla fine di ognuno dei numeri di Watchmen. Un paragone forse azzardato, ma che in fondo può anche starci visto il cast particolarmente allargato della storia: al momento, infatti, in questo primo episodio, oltre ai già arruolati Paperino e Archimede, a Enigm, Atomino e Topolino si aggiungono anche Paperone e Amelia con le sue amiche streghe vulcaniche, inoltre fanno anche una comparsata Tip e Tap, Minni, un come al solito travolgente Paperoga, nonostante la manciata di vignette in cui è presente: riuscire a rendere in maniera così incisiva un personaggio non semplice è, indubbiamente, un gran merito per Vacca. Sono anche presenti Qui, Quo, Qua e Newton Pitagorico che si preparano per partire per una nuova missione con le Giovani Marmotte, che viene raccontata sempre da Vacca su questo stesso numero nel primo episodio de Il bislacco coacervo faunistico, disegnata da Simona Capovilla. Ne scriverò più avanti.
La storia, innanzitutto, dimostra la maturità narrativa raggiunta da Vacca: abbiamo, infatti, un'alternanza tra momenti di tensione e di buon ritmo ad altri di riflessione, ma ricchi di una forte drammaticità. La sensazione del tempo che scorre inesorabile, poi, viene ulteriormente enfatizzata dalla presenza della versione castyana dell'orologio dell'apocalisse presente alla fine di ognuno dei numeri di Watchmen. Un paragone forse azzardato, ma che in fondo può anche starci visto il cast particolarmente allargato della storia: al momento, infatti, in questo primo episodio, oltre ai già arruolati Paperino e Archimede, a Enigm, Atomino e Topolino si aggiungono anche Paperone e Amelia con le sue amiche streghe vulcaniche, inoltre fanno anche una comparsata Tip e Tap, Minni, un come al solito travolgente Paperoga, nonostante la manciata di vignette in cui è presente: riuscire a rendere in maniera così incisiva un personaggio non semplice è, indubbiamente, un gran merito per Vacca. Sono anche presenti Qui, Quo, Qua e Newton Pitagorico che si preparano per partire per una nuova missione con le Giovani Marmotte, che viene raccontata sempre da Vacca su questo stesso numero nel primo episodio de Il bislacco coacervo faunistico, disegnata da Simona Capovilla. Ne scriverò più avanti.
Labels:
casty,
disney,
francesco vacca,
fumetti,
luca usai,
recensione,
simona capovilla,
tito faraci,
topolino
sabato 20 agosto 2022
Superman: Irrompe Supergirl
Il 19.mo volumetto della raccolta del Superman di John Byrne si apre con una storia a metà strada tra un mini-crossover e un team-up con la Doom Patrol. La storia inizia sull'albo del supergruppo più scalcinato dei supereroi, Marvel inclusa. La storia scritta da Paul Kupperberg e disegnata da Eric Larsen, vede la Doom Patrol incrociare la sua strada con Metallo per un qualcosa di simile a un disguido nella spedizione di pezzi che il criminale ha illegalmente introdotto all'interno della Lexcorp. Dopo questa prima parte, dove Superman entra in gioco solo nel finale (e per fortuna, visto quanto poco ho gradito il tratto di Larsen per la maggior parte dei lineamenti dei personaggi), si passa sulle pagine di Superman #20, interamente realizzato fda Byrne. Oltre a una evidente differenza qualitativa nel tratto e nelle movenze dei personaggi, molto più plastici, anche la storia ne guadagna, visto che a gestire i riferimenti alla sottotrama si Supergirl è lo stesso Byrne. Si trovano infatti alcune incongruenze tra la storia uscita su Doom Patrol #10 e il resto degli albi di Superman. Poca cosa, in ogni caso, soprattutto considerando la maggior parte delle storie come una specie di fill-in fino alla storia conclusiva.
venerdì 19 agosto 2022
Le leggende non muoiono mai
League of Legends è un videogioco di strategia online multigiocatore. La prima volta che ho incontrato il titolo di questo gioco è stato grazie a Netflix, che ha reso disponibile la serie animata Arcane tratta proprio dal videogioco. La seconda occasione è stata, ancora più di recente, grazie agli Evanescence e alla loro leader, Amy Lee, che ha rilasciato una meravigliosa cover di Legends never die, un singolo registrato dagli Against the Current e rilasciato in occasione del campionato mondiale di League of Legends del 2017. Il singolo venne scritto dal Riot Games Music Team e non è mai stato inserito in alcun album della band, ovviamente per mantenere l'esclusività della traccia, legandola così all'evento specifico.
Al di là del gradimento specifico sulla versione realizzata da Amy Lee, trovo, soprattutto in questo periodo, dopo quanto successo più o meno una settimana fa, che il testo della canzone, in particolare alcuni passi specifici, possano essere di grande ispirazione:
Al di là del gradimento specifico sulla versione realizzata da Amy Lee, trovo, soprattutto in questo periodo, dopo quanto successo più o meno una settimana fa, che il testo della canzone, in particolare alcuni passi specifici, possano essere di grande ispirazione:
Legends never die, they become a part of youSì. Il percorso è chiaro. Basta seguire la strada che ci ha indicato.
Every time you bleed for reaching greatness
(...)
It's deep in their bones, the future is unknown
But the path is clear
So, pick yourself up.
giovedì 18 agosto 2022
Criterio di triangolarità
\[m = \frac{\sqrt{8n + 1}-1}{2}\]
Se, dato \(n\) intero, anche \(m\) è intero, allora \(n\) è un numero triangolare.
P.S.: avevo voglia di scrivere qualcosa sulla somma. Poi alla fine ho pensato ai numeri triangolari ed ecco qui.
P.S.: avevo voglia di scrivere qualcosa sulla somma. Poi alla fine ho pensato ai numeri triangolari ed ecco qui.
mercoledì 17 agosto 2022
Paperinik #68: Un cavaliere stravagante
Da quando Panini Comicsha acquisito i diritti dei fumetti disneyani in Italia, Stefano Ambrosio ha smesso di scrivere per Topolino passando in maniera pressocché esclusiva alla Disney Publishing, realizzando storie che vengono prodotte per la distribuzione mondiale. All'interno di questo ambito ricade la serie Diary of a wacky knight, pubblicata a fine ottobre 2021 in Germania, quindi in Norvegia per poi passare in questo 2022 in Olanda, Francia e quindi in Italia a partire da Paperinik #68, mensile che ho ricominciato a prendere da qualche mese a questa parte.
Nella serie, costituita da otto episodio, Ambrosio ripropone il personaggio di Paperinik ma spostato nel tipico medioevo fantasy, un'ambientazione che l'autore conosce bene avendo ideato a suo tempo Wizards of Mickey. A differenza di WoM, però, in DWK mancano praticamente tutti i modernismi tecnologici, il che è decisamente un'ottimo elemento a favore della saga. Per contro, però, ci troviamo con le tipiche situazioni un po' assurde con Paperone che si preoccupa di dover pagare le tasse pur essendo un regnante, solo che dopo poche vignette scopriamo che in realtà non stanno arrivando gli esattori, ma una banda di rapinatori, la Banda Balzelli. Poi abbiamo il codazzo di cavalieri nullafacenti, ovvero Ciccio, Paperoga e Gastone, che si appellano continuamente ai diritti di un presunto sindacato dei cavalieri. Cosa che, personalmente, ho trovato piuttosto stucchevole.
Altrettanto antipatici, poi, sono i nipotini, che si lamentano continuamente come in un fumetto di Martina. Neanche Paperino fa una gran bella figura, visto che in particolare nel secondo episodio spiazza il lettore che già pensava che avrebbe negato le monete ai nipoti per poter acquistare le vivande. E invece no: se avesse il denaro, Paperino assolderebbe un menestrello per fare la serenata a Paperina!
Nella serie, costituita da otto episodio, Ambrosio ripropone il personaggio di Paperinik ma spostato nel tipico medioevo fantasy, un'ambientazione che l'autore conosce bene avendo ideato a suo tempo Wizards of Mickey. A differenza di WoM, però, in DWK mancano praticamente tutti i modernismi tecnologici, il che è decisamente un'ottimo elemento a favore della saga. Per contro, però, ci troviamo con le tipiche situazioni un po' assurde con Paperone che si preoccupa di dover pagare le tasse pur essendo un regnante, solo che dopo poche vignette scopriamo che in realtà non stanno arrivando gli esattori, ma una banda di rapinatori, la Banda Balzelli. Poi abbiamo il codazzo di cavalieri nullafacenti, ovvero Ciccio, Paperoga e Gastone, che si appellano continuamente ai diritti di un presunto sindacato dei cavalieri. Cosa che, personalmente, ho trovato piuttosto stucchevole.
Altrettanto antipatici, poi, sono i nipotini, che si lamentano continuamente come in un fumetto di Martina. Neanche Paperino fa una gran bella figura, visto che in particolare nel secondo episodio spiazza il lettore che già pensava che avrebbe negato le monete ai nipoti per poter acquistare le vivande. E invece no: se avesse il denaro, Paperino assolderebbe un menestrello per fare la serenata a Paperina!
domenica 14 agosto 2022
Topolino #3481: Il ritorno dei mercoledì di Pippo
Il primo Mercoledì di Pippo ufficiale venne pubblicato su Topolino #1982 del 1993. Il segreto di Shazan, però, era stata anticipata di qualche mese da Il giallo a premi uscita quello stesso anno sul #1947, che possiamo considerare come una sorta di numero zero della serie. A idearla fu Rudy Salvagnini con l'inestimabile apporto ai disegni di Lino Gorlero, disegnatore anche del numero zero, oltre che l'autore che disegnò più Mercoledì (a seguirlo se la memoria non mi difetta troviamo Massimo De Vita). L'ultimo Mercoledì originale fu Ali in fiamme uscito nel 2006 sul #2641. Poi la serie rimase nel cassetto insieme con la sospensione della collaborazione di Salvagnini con Topolino e venne ripresa, ma solo per un episodio speciale di respiro cinematografico, da Giulio D'Antona nel 2019 sul #3310 con una storia disegnata da Ottavio Panaro.
Ed è proprio da quest'ultimo che i Mercoledì riprendono con L'incredibile segreto, una storia surreale sulla metanarrazione, un modo direi decisamente intelligente da parte di Salvagnini di prendere in giro gli espedienti metanarrativi usati e spesso abusati nelle serie televisive. Il tutto, però, non con una sceneggiatura, come invece fece D'Antona, ma con il classico romanzo pippesco, quello che il nostro legge ogni mercoledì sera al suo amico Topolino.
D'altra parte gli elementi tipici della serie sono proprio questi: Pippo che prova ad affrontare, a modo sui, diversi generi letterari, di fatto smontandoli e rimontandoli con il suo particolarissimo gusto. Il risultato è sempre stato divertente, spesso addirittura esilarante. Inoltre lo sceneggiatore si permetteva, e lo ha fatto anche questa volta, di proporre ai lettori storie piene dei classici buchi narrativi, certo che in un modo o nell'altro ci avrebbe pensato Topolino a enfatizzarli, o esplicitamente a Pippo, che così subito provava a metterci una pezza, spesso anche più surreale del buco, oppure, come in questo caso, con lo sfogo presente nella pagina conclusiva della storia.
E ora non ci resta che sperare che I mercoledì di Pippo siano tornati per restare tra noi ancora un altro po'!
D'altra parte gli elementi tipici della serie sono proprio questi: Pippo che prova ad affrontare, a modo sui, diversi generi letterari, di fatto smontandoli e rimontandoli con il suo particolarissimo gusto. Il risultato è sempre stato divertente, spesso addirittura esilarante. Inoltre lo sceneggiatore si permetteva, e lo ha fatto anche questa volta, di proporre ai lettori storie piene dei classici buchi narrativi, certo che in un modo o nell'altro ci avrebbe pensato Topolino a enfatizzarli, o esplicitamente a Pippo, che così subito provava a metterci una pezza, spesso anche più surreale del buco, oppure, come in questo caso, con lo sfogo presente nella pagina conclusiva della storia.
E ora non ci resta che sperare che I mercoledì di Pippo siano tornati per restare tra noi ancora un altro po'!
sabato 13 agosto 2022
Quello che posso ricordare
Non posso dire che ho intrapreso la carriera scientifica grazie a Quark o a Super Quark di Piero Angela. Non posso nemmeno dire che il lavoro che faccio l'ho intrapreso grazie a lui. Ciò che posso dire è che è stato e continuerà a essere un punto di riferimento per il lavoro che sto intraprendendo ogni giorno, quello che porto avanti su EduINAF, ma anche per quello che scrivo sui miei blog o per le cose che comunico con i video sul mio canale YouTube. Una cosa, però, so per certo: che l'idea che si possa comunicare la scienza con efficacia tramite cartoni animato o fumetti nasce proprio dalla serie di corti che ha realizzato insieme con Bruno Bozzetto per le sue trasmissioni. Perché quello che disse nel corso della prima puntata di Quark, trasmessa il 18 marzo del 1981 (avevo compiuto da poco 4 anni e molto probabilmente nemmeno la vidi) a proposito di questa serie, continua a essere ancora oggi una lezione per tutti:
domenica 7 agosto 2022
Topolino #3480: Fuga dall'Isola di Corallo
La cover story del numero è dedicata a Topolino e il pianeta ramingo, storia di Francesco Vacca e Marco Mazzarello con cui si chiude il numero stesso. La storia è ad alto tasso astronomico e infatti ho dedicato a essa il video della serie Disney Comics&Science che uscirà domani sera. La storia propone un Pippo in una versione solo apparentemente inusuale, quella di provetto astrofilo. In effetti nell'introduzione del video ricordo come in un'occasione relativamente recente si era già interessato all'osservazione del cielo. Nelle prime tre pagine della storia, Pippo cita tre oggetti celesti effettivamente presenti nel cielo che possiamo osservare nel cielo notturno, e non sono i soli riferimenti astronomici. In questo Vacca compie un ottimo lavoro di approfondimento, per cui non posso che essere decisamente molto contento del risultato finale.
La storia, alla fine, si rivela però una specie di prologo per Minaccia dallo spazio, che verrà pubblicata tra due settimane. Un'attesa che speriamo venga ripagata dall'esito finale. Nel frattempo già sappiamo che saranno della partita Atomino Bip-Bip e il professor Enigm, che vediamo nella Dimensione Delta, con Enigm come al solito difficile da contattare, ma anche Trudy e Gambadilegno, che si sono messi alle calcagna di Topolino. Gli elementi per una storia interessante ci sono tutti e questo Pianeta ramingo non può che stuzzicare. Sarebbe stato interessante abbinare alla storia un articolo con qualche spunto o suggerimento per osservare il cielo. Troverete, ad ogni modo, una serie di consigli nella descrizione del video in uscita domani. Qui vi segnalo questo articolo di Andrea Bernagozzi.
Ultima considerazione: il telescopio disegnato da Corrado Mastantuono è in qualche modo antiquato, visto che presenta tutta una serie di elementi tipici dei telescopi dell'Ottocento. Il telescopio disegnato da Mazzarello, quello di Pippo ovviamente, è invece molto più simile agli strumenti normalmente utilizzati dagli astrofili al giorno d'oggi.
La storia, alla fine, si rivela però una specie di prologo per Minaccia dallo spazio, che verrà pubblicata tra due settimane. Un'attesa che speriamo venga ripagata dall'esito finale. Nel frattempo già sappiamo che saranno della partita Atomino Bip-Bip e il professor Enigm, che vediamo nella Dimensione Delta, con Enigm come al solito difficile da contattare, ma anche Trudy e Gambadilegno, che si sono messi alle calcagna di Topolino. Gli elementi per una storia interessante ci sono tutti e questo Pianeta ramingo non può che stuzzicare. Sarebbe stato interessante abbinare alla storia un articolo con qualche spunto o suggerimento per osservare il cielo. Troverete, ad ogni modo, una serie di consigli nella descrizione del video in uscita domani. Qui vi segnalo questo articolo di Andrea Bernagozzi.
Ultima considerazione: il telescopio disegnato da Corrado Mastantuono è in qualche modo antiquato, visto che presenta tutta una serie di elementi tipici dei telescopi dell'Ottocento. Il telescopio disegnato da Mazzarello, quello di Pippo ovviamente, è invece molto più simile agli strumenti normalmente utilizzati dagli astrofili al giorno d'oggi.
sabato 6 agosto 2022
Superman: Ritorno a Krypton
Ero riuscito più o meno a riallinearmi, e poi eccomi di nuovo in ritardo, non con la scrittura dell'articolo, ma proprio con la lettura. Poi ho recuperato sia il 18.mo, sia il 19.mo volumetto della raccolta da edicola del Superman di John Byrne e così eccomi qui per "parlare" del primo di questi due volumetti, quello in cui l'autore canadese riporta il primo dei supereroi sul suo pianeta natale. O qualcosa del genere. Prima, però, di immergerci nella storia byrniana, torniamo un po' indietro nel tempo.
La prima storia, La ragazza d'acciaio di Otto Binder e Dick Sprang pubblicata su Superman #123 del 1958, vede l'esordio di Supergirl, anche se tecnicamente è più una sua proto-versione. Questo equivalente femminile di Superman, infatti, è generato da un totem magico in possesso di Jimmy Olsen in grado di esaudire tre desideri del suo possessore. E il primo desiderio di Jimmy è proprio dare a Superman una Supergirl in grado di aiutarlo.
Desideri e storie immaginarie
Era il 1994. La Play Press aveva in mano le licenze per la pubblicazione dei supereroi DC Comics e, per riproporre alcuni classici di questi personaggi, aveva sperimentato con Superman una miniserie in tre albi dal significativo titolo de Le più grandi storie di Superman, tratto dal più o meno omonimo progetto originale. Era una raccolta antologica di storie provenienti da varie epoche del personaggio e di quei tre albi sono riuscito a recuperarne solo due, tra cui proprio il primo numero contenente due storie particolari in cui, in modi differenti, Superman si ritrova su Krypton.La prima storia, La ragazza d'acciaio di Otto Binder e Dick Sprang pubblicata su Superman #123 del 1958, vede l'esordio di Supergirl, anche se tecnicamente è più una sua proto-versione. Questo equivalente femminile di Superman, infatti, è generato da un totem magico in possesso di Jimmy Olsen in grado di esaudire tre desideri del suo possessore. E il primo desiderio di Jimmy è proprio dare a Superman una Supergirl in grado di aiutarlo.
martedì 2 agosto 2022
Le racchette da ping pong di Topolino
Visto che è uscito l'ultimo video disneyano a trazione scientifica e che l'ultimo unboxing che ho pubblicato non l'ho pubblicizzato molto, eccovelo qui sotto. Buona visione:
lunedì 1 agosto 2022
Una tranquilla serata d'agosto
Doveva uscire il video disneyano, ma YouTube, o più probabilmente Firefox, visto che poi dopo il riavvio è tutto andato a posto in tempi brevi, non ha collaborato. Così ho caricato il video fuori tempo massimo e ho deciso di farlo uscire domani, anche se, vista l'ora a cui lo faccio uscire di solito, avrei anche potuto pubblicarlo. Ho preferito, invece, prepararmi uno yogurt al pistacchio: se proprio volete saperlo ho frullato un po' di pistacchi fino a che non sono diventati molto simili a una crema, poi c'ho messo sopra cinque o sei cucchiai di yogurt bianco e quindi ho frullato un altro po'. Il risultato mi ha soddisfatto e ora è nel frigorifero. Nel frattempo ho una tazza piena con poco meno di mezza bottiglietta di acqua gassata dentro cui si stanno sciogliendo due ghiaccioli, uno alla cola e l'altro al limone. Sì, lo so, sono goloso! E poi ho di fronte Netflix, con l'idea di scegliere tra proseguire una delle serie animate che ho in corso di visione al momento, oppure un film. Forse un horror.
Poi lo so, qui sopra di solito pubblico cose più intelligenti, interessanti, profonde, ecc., ma di scrivere divagazioni come questa ne sentivo un po' la mancanza, senza contare che un po' mi seccava non pubblicare proprio nulla il primo d'agosto. E in ogni caso alla fine un paio di consigli utili ve li ho anche dati!
Poi lo so, qui sopra di solito pubblico cose più intelligenti, interessanti, profonde, ecc., ma di scrivere divagazioni come questa ne sentivo un po' la mancanza, senza contare che un po' mi seccava non pubblicare proprio nulla il primo d'agosto. E in ogni caso alla fine un paio di consigli utili ve li ho anche dati!
Iscriviti a:
Post (Atom)