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sabato 18 febbraio 2023

Superman: Il mondo di Krypton

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Di tutte le storie extra Superman realizzate da John Byrne nel corso della sua permanenza come autore principale del personaggio nell'era post-Crisis, a venire ristampata sul 21.mo e ultimo numero dell'albo che raccoglie la sua era supermaniana è la miniserie World of Krypton, pubblicata tra dicembre 1987 e marzo 1988 su quattro numeri disegnati da Mike Mignola. Ve ne "parlo" solo ora dopo messi dall'uscita dell'albo, datato settembre 2022, perché, visto che era l'ultimo, ho atteso le vacanze natalizie 2022 per leggere la miniserie. Iniziamo, dunque.
Prima di Byrne
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Quella di Byrne non è la prima opera a fumetti dedicata a Krypton. Oltre al racconto delle origini e a successive storie che ne hanno definito meglio tale racconto, gli autori di Superman sono tornati diverse volte su Krypton, un po' con storie immaginarie un po' con storie che ricostruivano con vari stratagemmi il mondo d'origine di Superman. Nel 1971, però, con Superman #233, iniziò una serie di backup story a periodica dal titolo The fabulous world of Krypton in cui vari autori approfondirono aspetti del pianeta natale di Kal-El, proponendo ai lettori storie dal più puro gusto fantascientifico. Stiamo parlando di 8 storie di 8 pagine l'una, l'ultima delle quali uscita nel 1977 su Superman Family #182. Quest'ultima storia era stata disegnata da uno dei miei fumettisti preferiti, Marshall Rogers, che quello stesso anno si stava occupando di Batman Family e Detective Comics in particolare. Il Marshall Rogers di Superman Family non era per nulla paragonabile con quello di Detective Comics: sebbene la composizione della pagina fosse analoga, dal punto di vista del tratto si adattò a una storia più fantasy in qualche modo (o più peplum) come quella scritta per l'occasione da Paul Kupperberg.

sabato 6 agosto 2022

Superman: Ritorno a Krypton

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Ero riuscito più o meno a riallinearmi, e poi eccomi di nuovo in ritardo, non con la scrittura dell'articolo, ma proprio con la lettura. Poi ho recuperato sia il 18.mo, sia il 19.mo volumetto della raccolta da edicola del Superman di John Byrne e così eccomi qui per "parlare" del primo di questi due volumetti, quello in cui l'autore canadese riporta il primo dei supereroi sul suo pianeta natale. O qualcosa del genere. Prima, però, di immergerci nella storia byrniana, torniamo un po' indietro nel tempo.
Desideri e storie immaginarie
Era il 1994. La Play Press aveva in mano le licenze per la pubblicazione dei supereroi DC Comics e, per riproporre alcuni classici di questi personaggi, aveva sperimentato con Superman una miniserie in tre albi dal significativo titolo de Le più grandi storie di Superman, tratto dal più o meno omonimo progetto originale. Era una raccolta antologica di storie provenienti da varie epoche del personaggio e di quei tre albi sono riuscito a recuperarne solo due, tra cui proprio il primo numero contenente due storie particolari in cui, in modi differenti, Superman si ritrova su Krypton.
La prima storia, La ragazza d'acciaio di Otto Binder e Dick Sprang pubblicata su Superman #123 del 1958, vede l'esordio di Supergirl, anche se tecnicamente è più una sua proto-versione. Questo equivalente femminile di Superman, infatti, è generato da un totem magico in possesso di Jimmy Olsen in grado di esaudire tre desideri del suo possessore. E il primo desiderio di Jimmy è proprio dare a Superman una Supergirl in grado di aiutarlo.
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sabato 25 giugno 2022

John Byrne e George Perez: L'appuntamento del secolo

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Più o meno contemporaneamente all'inizio del Superman di John Byrne, un altro grande fumettista iniziava a curare come autore completo l'altra colonna della trinità DC Comics. Nel 1987, infatti, dopo aver magistralmente disegnato Crisis on Infinite Earths George Perez prendeva in mano la serie dedicata a Wonder Woman, che, come Superman, ripartiva dal primo numero.
I due personaggi si sarebbero incontrati, sostanzialmente per la prima volta nell'era post-Crisis nel corso del crossover Legends durante il quale Darkseid prova a prendere il controllo della Terra e a distruggere la reputazione dei suoi campioni. Perez, ad ogni modo, non affronta il tema del rapporto tra Wonder Woman e Superman fino a Wonder Woman #15, che si apre con un sogno di Diana in cui Superman compare come una sorta di dio, ammantato di una luce così forte da squarciare le nubi, mentre il mantello drappeggia intorno a lui come il mantello di Hermes (non l'ho scelto a caso). Il sogno finisce con i due che si baciano e Diana che si sveglia di soprassalto. Perez in quel periodo si fa assistere al disegno da altri artisti: realizza il soggetto e il layout delle pagine, mentre (evidentemente realizza in forma disegnata) la sceneggiatura è affidata a Len Wein, ma in particolare proprio questa scena iniziale Perez decide di realizzarla in prima persona. Capiremo a breve come mai.
Ad ogni modo su questo e sul successivo #16 inizia una storia in due parti con la sfida contro Silver Swan, versione post-Crisis di un personaggio ideato da Roy Thomas e Curt Swan nel 1982 sulle pagine di Wonder Woman #288. Alla fine della storia in due parti Perez in qualche modo chiude il cerchio raccontando di come la giovane Diana ottiene un primo appuntamento con Superman. L'ultima pagina dell'albo, però, mostra un Olimpo sotto attacco, mentre Hermes svolazza tra le colonne evitando i colpi. Almeno fino a che non viene abbattuto da uno di essi e cade sul suolo olimpico privo di sensi.
Per capire cosa è successo a Hermes e all'Olimpo e, soprattutto, come andrà il primo appuntamento tra Superman e Wonder Woman bisogna andare su una delle testate a fumetti più longeve del panorama supereroistico: Action Comics #600.