Stomachion

giovedì 30 giugno 2022

Margherita Hack: Il Sole, i pianeti extrasolari e la vita nell'universo

Continua la mia serie di video dedicati a Margherita Hack in cui leggo alcuni passi da me scelti tratti da Vi racconto l'astronomia. Dopo l'uscita speciale abbinata con l'astrografica di settimana scorsa, torno a un video più classico con tre citazioni tratte dal secondo capitolo del libro, una sul Sole, quella successiva sui pianeti extrasolari e l'ultima sul progetto S.E.T.I.

lunedì 27 giugno 2022

Topolino #3474: Paperiliade

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Se la copertina del numero celebra l'inizio dell'ultima stagione di Foglie rosse di Claudio Sciarrone, il pezzo forte del numero è, però, la conclusione della Paperiliade con le due parti del secondo libro, La caduta.
Come mi aspettavo la parodia di Roberto Gagnor e Alessandro Perina ma convinto abbastanza da concedere una sufficienza, ma non fino al punto di andare molto oltre. I motivi di perplessità sono di due ordini differenti, stilistico e soggettistico. Andiamo, però, con ordine e immergiamoci nelle atmosfere del mito greco in salsa disneyana.
Di uomini ed eroi
Le perplessità di ordine stilistico sono essenzialmente quelle già rilevate per il primo libro, ovvero l'uso di modernismi, espressioni che possiamo considerare storicamente fuori contesto. In questo senso si potrebbe dire che il loro uso identifica il target preferenziale della storia: i bambini, quanto più piccoli possibile, e i loro genitori. In questo senso, però, la Paperiliade vive anche una sua specie di crisi di identità, visto che anche stilisticamente parlando il libro secondo è decisamente più adulto, il che rende ancora più difficile riuscire a comprendere la scelta dell'uso dei modernismi, assolutamente inutili per la comprensione della storia. Ad ogni modo, modernismi a parte, la storia risulta ben scritta, con un'ottima gestione del ritmo e un uso equilibrato delle scene silenziose che raggiungono un buon livello di epicità, anche grazie agli ottimi disegni di Perina, in forma come pochissime altre occasioni.
Dal punto di vista della storia, se è comprensibile che Gagnor decida di adattare gli eventi per creare un nemico comune agli achei e ai troiani onesti, come afferma Paperatena nella quadrupla posta nella penultima pagina della prima parte del secondo libro (e la cosa era, in qualche modo, telefonata, visto che stiamo parlando di un fumetto disneyano, e infatti finsce, come si suol dire, a tarallucci e vino), a lasciare perplessi è il modo in cui le divinità presenti nel conflitto vengono presentate: si comportano come se non avessero alcun potere. La cosa Gagnor la giustifica con un incantesimo lanciato da Eris Amelia, ma la cosa, comunque, non soddisfa completamente. Inoltre Ares Gamba viene caratterizzato proprio come un semplice Gambadilegno: la sua motivazione, prendere la Grecia Papera e, soprattutto, mettere le mani sulle dracme sembra più un desiderio da umani che non da esseri divini. E questo senza necesseriamente dover scomodare l'Ares di George Perez.

sabato 25 giugno 2022

John Byrne e George Perez: L'appuntamento del secolo

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Più o meno contemporaneamente all'inizio del Superman di John Byrne, un altro grande fumettista iniziava a curare come autore completo l'altra colonna della trinità DC Comics. Nel 1987, infatti, dopo aver magistralmente disegnato Crisis on Infinite Earths George Perez prendeva in mano la serie dedicata a Wonder Woman, che, come Superman, ripartiva dal primo numero.
I due personaggi si sarebbero incontrati, sostanzialmente per la prima volta nell'era post-Crisis nel corso del crossover Legends durante il quale Darkseid prova a prendere il controllo della Terra e a distruggere la reputazione dei suoi campioni. Perez, ad ogni modo, non affronta il tema del rapporto tra Wonder Woman e Superman fino a Wonder Woman #15, che si apre con un sogno di Diana in cui Superman compare come una sorta di dio, ammantato di una luce così forte da squarciare le nubi, mentre il mantello drappeggia intorno a lui come il mantello di Hermes (non l'ho scelto a caso). Il sogno finisce con i due che si baciano e Diana che si sveglia di soprassalto. Perez in quel periodo si fa assistere al disegno da altri artisti: realizza il soggetto e il layout delle pagine, mentre (evidentemente realizza in forma disegnata) la sceneggiatura è affidata a Len Wein, ma in particolare proprio questa scena iniziale Perez decide di realizzarla in prima persona. Capiremo a breve come mai.
Ad ogni modo su questo e sul successivo #16 inizia una storia in due parti con la sfida contro Silver Swan, versione post-Crisis di un personaggio ideato da Roy Thomas e Curt Swan nel 1982 sulle pagine di Wonder Woman #288. Alla fine della storia in due parti Perez in qualche modo chiude il cerchio raccontando di come la giovane Diana ottiene un primo appuntamento con Superman. L'ultima pagina dell'albo, però, mostra un Olimpo sotto attacco, mentre Hermes svolazza tra le colonne evitando i colpi. Almeno fino a che non viene abbattuto da uno di essi e cade sul suolo olimpico privo di sensi.
Per capire cosa è successo a Hermes e all'Olimpo e, soprattutto, come andrà il primo appuntamento tra Superman e Wonder Woman bisogna andare su una delle testate a fumetti più longeve del panorama supereroistico: Action Comics #600.

venerdì 24 giugno 2022

Alan Turing e la musica del computer

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E' il 1951. La BBC ha inviato una sua troupe per effettuare una registrazione molto particolare presso il Computing Machine Laboratory di Alan Turing. La storia di questa registrazione, però, risale a qualche anno prima, all'autunno del 1948 per essere precisi. All'interno del suo laboratorio Turing aveva a disposizione una classica macchina computazionale gigantesca, il tipico armadio, in grado di esegure istruzioni e calcoli che gli venivano forniti dagli operatori. Turing, per seguire nel modo migliore possibile le operazioni eseguite dalla sua macchina, aveva deciso di implementare una specie di comunicazione sonora, associando a ognuna di esse un suono particolare che veniva prodotto dal computer stesso. Turing, sperimentando un po' con la cosa, si rese conto che variando opportunamente il periodo con cui venivano ripetuti i click prodotti dal computer, era possibile generare delle note differenti. Il nostro, però, non era molto interessato alla generazione di musica con il computer, e men che meno a usarlo per eseguire della musica già nota.
A un certo punto lo studente Christopher Strachey riuscì a consultare una copia del Programmers' Handbook for Manchester Electronic Computer Mark II di Turing (Mark I e Mark II erano i due computer del laboratorio di Turing) e da provetto pianista si interessò immediatamente alla parte del manuale relativa alla produzione di note musicali. Il risultato del suo studio del manuale fu la scrittura del programma per computer più lungo dell'epoca che il giovane e talentuoso Strachey sottopose allo stesso Turing. Il ragazzo era abbastanza noto nell'ambiente, così il matematico concesse al giovane l'uso del Mark II per una notte. Il giorno dopo il Mark II produsse le note dell'inno nazionale britannico!
Il commento di Turing fu uno dei suoi più loquaci, a quanto pare:

mercoledì 22 giugno 2022

Atto di abiura

Io Galileo, fig.lo del q. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età mia d'anni 70, constituto personalmente in giudizio, et inginocchiato avanti di voi Emin.mi et Rev.mi Cardinali, in tutta la Republica Christiana contro l'heretica pravità generali Inquisitori; havendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica et insegna la S.a Cattolica et Apostolica Chiesa. Ma perché da questo S. Off.o, per haver io, dopo d'essermi stato con precetto dall'istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere né insegnare in qualsivoglia modo, né in voce né in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d'essermi notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro nel quale tratto l'istessa dottrina già dannata et apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna solutione, sono stato giudicato vehementemente sospetto d'heresia, cioè d'haver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo et imobile e che la terra non sia centro e che si muova;
Pertanto, volendo io levar dalla mente delle Eminenze V.re e d'ogni fedel [p. 147 modifica]Christiano questa vehemente sospitione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori et heresie, e generalmente ogni et qualunque altro errore, heresia e setta contraria alla S.ta Chiesa; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più nè asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simile sospitione; ma se conoscerò alcun heretico o che sia sospetto d'heresia, lo denontiarò a questo S. Offitio, o vero all'Inquisitore o Ordinario del luogo dove mi trovarò.
Giuro anco e prometto d'adempire et osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da' sacri canoni et altre constitutioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate. Così Dio m'aiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani.
Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; et in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiuratione et recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo dì 22 giugno 1633.
Io Galileo Galilei ho abiurato come di sopra, mano propria.

domenica 19 giugno 2022

Topolino #3473: Sulle dita di una mano

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Le storie di Roberto Gagnor, limitandosi a quelle uscite su Topolino, che a conti fatti non ho gradito si possono raccogliere sulle dita di una sola mano. E tra queste, come mi aspettavo, c'è anche la Paperiliade. E questo perché è in qualche modo figlia della Topodissea, che per quanto gradevole fosse come parodia, personalmente non mi aveva convinto completamente.
I problemi principali sono i modernismi, usati anche in questa occasione in maniera un po' eccessiva, e un eccessivo umorismo che toglie qualunque senso di epicità alla storia, rendendo di fatto vano il lavoro di Paolo Mottura alla copertina che trasmette al lettore qualcosa che non troverà nella storia. Ci sono, però, alcuni elementi che invece mi fa piacere rilevare in positivo. Innanzitutto Paperino, che interpreta Achille, in questo caso il Paperide Paperachille, l'eroe dei paperachei, valorosissimo guerriero, cosa che ovviamente fa piacere. Ovviamente Gagnor sfrutta le caratteristiche di Paperino, in particolare il suo caratteraccio. E dall'altro lato, quello di troia, ecco Topolino interpretare Ettore, o meglio Topoettore (personalmente avrei optato per Topettore), che oltre al valore di combattente sul campo, si mostra come uno dei pochi intenzionato a trattare per porre fine a una guerra di lungo corso.
Proprio la guerra risulta l'elemento più difficile da affrontare da parte degli autori, ma Gagnor, ottimamente supportato da Alessandro Perina, che si mostra con un tratto particolarmente plastico e agile per l'occasione, mostra al lettore delle ammucchiate abbastanza innocue in cui i due eserciti semplicemente se le danno di santa ragione. E proprio nel corso della lunga battaglia che prende quasi tutta la seconda parte del primo libro abbiamo uno dei momenti più belli di tutta la storia con il monologo di Topoettore contro la guerra.

venerdì 17 giugno 2022

Attraversare un ponte arcobaleno

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Avevamo lasciato, ormai un paio di mesi fa (e me ne scuso di questo ritardo) i viaggiatori di Into the electric castle, il terzo album in studio degli Ayreon, nell'attraversamento di un Tunnel of light, ovvero a un passo dal primo disco dell'album. Per chiudere la prima parte del romanzo in musica di Arjen Anthony Lucassen, e anche questa prima serie di post dedicati a Into the electric castle, manca solo Across the rainbow bridge.
Protagonisti sono il cavaliere, il romano e l'hippie, che come in altre occasioni vengono caratterizzati con temi musicali leggermente differenti. In effetti il cavaliere e il romano sono molto simili, musicalmente parlando, forse un po' più spigoloso il romano, mentre l'hippie suona più elettrico. La prima parte del viaggio si conclude, quindi, con l'attraversamento di un ponte costituito da un arcobaleno. La sua descrizione presenta una qual certa similitudine con l'arcobaleno che sperimentiamo ogni volta che piove. L'avventura dei tre, infatti, viene introdotta dal narratore in questo modo:
And now this Rainbow Bridge: an iridescent span of tears - so fragile and yet so strong.

giovedì 16 giugno 2022

Margherita Hack: Astronomia, astrofisica e astrologia

Ho iniziato la pubblicazione delle video letture di passi tratti da Vi racconto l'astronomia. Questo è il primo, tratto dal primo capitolo, in cui Margherita Hack racconta al lettore cosa sono l'astronomia, l'astrofisica e l'astrologia. Ovviamente pessimo il parere sull'astrologia, cosa di cui dovremmo sempre ricordarci:

martedì 14 giugno 2022

Nati dall'abisso

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E' un romanzo molto particolare Nati dall'abisso di Hal Clement. L'autore è stato uno dei principali esponenti dell'hard sci-fi, forse uno degli autori che l'ha interpretata nella maniera più strettamente aderente. E il romanzo uscito sul #228 di Urania Collezione, originariamente pubblicato nel 1973 come Ocean on top, ne è un fulgido esempio.
La storia si svolge completamente sott'acqua, e questo già pone all'autore un vincolo: l'impossibilità di sviluppare la storia tramite dei dialoghi. Non mancano soluzioni che permettono di avere una specie di interazione verbale tra i protagonisti, ma ve lo anticipo: la telepatia è bandita. D'altra parte non è mai stata scientificamente dimostrata!
La storia è narrata dal punto di vista di un quasi innominato protagonista che viene inviato nei fondali oceanici dal Consiglio a capo della Commissione per l'Energia per investigare sulla scomparsa di due suoi colleghi e, soprattutto, capire se esiste un gruppo che sta illegalmente sfruttando l'energia, contravvenendo alle ferree regole di razionamento energetico.
C'è, dunque, quasi un che di inquietante nella scelta di far uscire il romanzo a gennaio 2022, così a cavallo con discorsi non molto diversi che si stanno svolgendo nella nostra attualità.

lunedì 13 giugno 2022

Legge e crimine

(...) dove la legge è dalla parte dei ricchi, il crimine è l'unica risorsa dei poveri.
Feargus Kosziusko in Ottentotti da Trilogia steampunk di Paul Di Filippo

domenica 12 giugno 2022

Topolino 3472: Nel segno di Margherita Hack

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Margherita non sopportava l'oroscopo e non capiva come così tante persone credessero che la giornata potesse essere influenzata dalle stelle. Così, quando le chiedevano di che segno fosse, lei rispondeva senza dubbi: "Sono del segno del gatto, almeno scelgo l'animale che più mi assomiglia".
Questa è una delle dieci cose da sapere che Federico Taddia ha messo insieme nel suo articolo La mia amica Margherita con il quale ricorda la figura di Margherita Hack, la grande astronoma e divulgatrice scientifica italiana che oggi 12 giugno 2022 avrebbe compiuto 100 anni. Come lo stesso Taddia ha ribadito nel corso della diretta che con EduINAF abbiamo dedicato al ricordo della sua figura, è oggi più che mai necessario ricordare chi era e ciò che ha fatto a nove anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 29 giugno del 2013. Da qui anche il titolo dell'usuale recensione topolinesca settimanale, ispirata proprio alla sua risposta. Che poi la costellazione del gatto, per un po' di tempo, è anche esistita, ma poi l'Unione Astronomica Internazionale ha deciso di non adottarla nella sua lista di 88 costellazioni.

sabato 11 giugno 2022

Scherzare con Superman

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Più che in ritardo con la recensione sono proprio in ritardo con la lettura. Infatti il 16.mo numero della raccolta del Superman di John Byrne ho finito di leggerlo solo dopo aver acquistato il 17.mo numero, rendendomi conto in quel momento che non avevo ancora finito quello del mese precedente! Per cui cercherò di essere quanto più breve e veloce possibile, visto anche che ormai questo 16.mo numero può essere recuperato solo come arretrato.
Il sommario si apre con l'esordio nella silver age di Prankster, un tipetto assurdo, quasi surreale. Dietro questo nome si nasconde Oswald Loomis, conduttore della televisione per bambini prossimo a essere allontanato perché il suo programma ha meno successo delle nuove proposte dell'epoca, tipo i Masters of the universe, cui fa riferimento lo stesso Loomis con la battuta:
Cartoni che sono solo pubblicità di giocattoli!

venerdì 10 giugno 2022

La regola dei pianeti

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In fisica i modelli teorici sono di diversa natura. Il modello cui tende qualunque teorico che si rispetto è un modello in grado di prevedere tutto possibilmente senza aver bisono di alcuna costante. Queste, al massimo, emergono man mano che le condizioni al contorno evolvono. I modelli generalmente più sottovalutati sono, invece, quelli fenomenologici, ovvero basati sui dati sperimentali, che forniscono poche previsioni e che, soprattutto, non permettono di formulare alcuna congettura sulle cause del fenomeno stesso: lo descrivono e basta.
Uno dei modelli fenomenologici più famosi in particolare in astronomia è la legge, o più precisamente la regola di Titius-Bode. A farla chiamare così è, essenzialmente, la sua natura fenomenologica. Per farla breve, indipendentemente uno dall'altro, forse partendo da fonti simili, gli astronomi tedeschi Johann Daniel Titius e Johann Elert Bode formularono una legge matematica che descriveva le posizioni dei corpi celesti nel Sistema Solare, fornendo anche alcune predizioni sulle posizioni di possibili nuovi oggetti.
Dal punto di vista matematico la regola era descritta dalla formula

giovedì 9 giugno 2022

Vi racconto l'astronomia

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Il 12 giugno del 1922 nasceva Margherita Hack. Quasi 100 anni fa. Mentre su EduINAF abbiamo dato il via a uno speciale che raccoglie gli articoli già pubblicati e in pubblicazione dedicati alla grande astronoma e divulgatrice, ovviamente anche io ho in programma di pubblicare una serie di contenuti dedicati alla ricorrenza. Inizio con la recensione di Vi racconto l'astronomia, edito per Laterza.
Il libro, come spiegato dalla Hack nella prefazione e dal sottoscritto nel video qui sotto, nasce come una sorta di versione cartacea delle risposte che l'astronoma ha dato a coloro che le hanno scritto domande nel corso degli anni. Il libro, strutturato in quattro capitoli (il primo dedicato alla storia dell'astronomia, il secondo e il più lungo al Sistema Solare, per poi finire con le stelle e la nostra galassia), è scritto in maniera chiara e comprensibile. Inoltre sono presenti alcuni box di approfondimento che raccontano alcuni dettagli in più rispetto a quanto scritto nei capitoli veri e propri (e quindi leggibili a se stante anche in momenti successivi). La Hack non rinuncia a inserire anche elementi più prettamente tecnici, come grafici o formule matematiche (anche se in questo caso ne troviamo giusto un paio, non di più), mentre al centro del libro troviamo 16 pagine plastificate con una serie di fotografie a colori di oggetti dell'universo. Molte di queste provengono da una qualche missione spaziale.

lunedì 6 giugno 2022

I rompicapi di Alice: Tetramini

Il 6 giugno del 1984 veniva rilasciato per la prima volta il gioco del Tetris. Era stato ideato dal programmatore russo Aleksèj Leonìdovič Pažìtnov mentre lavorava presso l'Accademia delle Scienze dell'URSS di Mosca. Il gioco consiste nell'impilare uno sull'altro 7 figure piane irregolari costituite da 4 quadrati. Non appena il giocatore completa una riga, questa sparisce, facendo abbassare di uno, o più, il livello massimo raggiunto. Il gioco finisce quando si trova sullo schermo almeno uno dei quadrati di base raggiunge il limite superiore dello schermo di gioco. Gli elementi grafici con cui il giocatore si diletta sono i tetramini, cui lo stesso Pažìtnov si è ispirato per l'ideazione del Tetris.
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domenica 5 giugno 2022

Topolino #3471: L'uomo falena e altre leggende

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Non si sarebbe portati a definire i temi delle altre storie di questo numero come delle vere e proprie leggende, ma almeno una ci si avvicina decisamente. E poi visto che il titolo mi piaceva, l'ho approvato prima ancora di pensare al fatto che si adattasse perfettamente al contenuto della recensione stessa. Senza contare, infine, che gli stessi personaggi disneyani sono, di per se stessi, leggendari! Andiamo, però, alla cover story, che presta anche il titolo alla recensione: Il ritorno dell'uomo falena di Sergio Badino e Andrea Malgeri.
Iniziamo dal titolo: non c'è alcun riferimento a una qualche storia precedente, magari nel passato del personaggio, ma a una classica "leggenda metropolitana", o "rurale" come la definisco nel video in uscita domani dedicato alla stessa, motivo per cui qui mi concentrerò su altri dettagli, dandovi comunque qualche anticipazione sui contenuti del video stesso. La leggenda in questione è quella dell'uomo falena, una misteriosa figura che, secondo le testimonianze di alcuni testimoni, fece una serie di spaventose apparizioni tra il novembre del 1966 e il dicembre del 1967 nei dintorni di Point Pleasant. Venne descritta come una gigantesca figura scura dodata di ali gigantesche e con due occhi rossi, fiammeggianti. Molto probabilmente era uno di quei grandi rapaci notturni, un allocco barrato per la precisione, la figura che venne vista svolazzare nella notte, almeno secondo la più che plausibile spiegazione fornita dallo "scettico" Joe Nickell. A influenzare gli avveistamenti, però, potrebbe averci pensato anche la cultura popolare dell'epoca, con alcuni miti della televisione e del fumetto che in qualche modo spinsero verso il nome che venne dato alla "creatura", Mothman, l'uomo falena.
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sabato 4 giugno 2022

Red Snake: Un orrore (quasi) matematico

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Dopo aver letto Hell Baby, portato in Italia dalla Dynit, non potevo lasciarmi sfuggire una nuova opera di Hideshi Hino. E alla fine ho messo mano a ben due nuovi volumi firmati da quello che è considerato un maestro del manga di genere horror. E da quel poco che ho letto fino a ora non posso che concordare.
Red Snake, edito dalla In Your Face Comix, è incentrato ancora una volta su un bambino. Mentre in Hell Baby Hino raccontava la storia di un abbandono e della ricerca di una famiglia per sentirsi accettato, in questo caso il protagonista cerca di fuggire dalla casa in cui abita e dalla sua stessa famiglia.

venerdì 3 giugno 2022

Aggiornamenti profetici!

Grazie allo stimolo degli articoli delle particelle musicali ogni tanto ritorno su vecchi album e vecchi post scritti diversi anni fa, come ad esempio quello dedicato a Pestilence and plague, pezzo all'interno di Nostradamus dei Judas Priest. In quell'articolo scrivevo di un passo sulla voce wiki dell'album che mi aveva lasciato un po' perplesso. Giusto qualche giorno fa ho ripescato la cosa dalla memoria e sono andato a verificare quanto è durata la presenza del passo.
Questo è stato inserito, senza alcun riferimento, il 26 ottobre 2008 ed è stato riscritto in termini decisamente molto più neutrali e meno ridanciani il 26 gennaio 2009. E per fortuna quel commento, passato all'inizio come curiosità, non è più tornato in quei termini, mantenendosi ancora oggi intermini decisamente neutrali. E nel frattempo il simpatico utente che ha inserito tale curiosità è stato bloccato.
Mi dispiace averci messo così tanto tempo per accorgermi della sistemazione della pagina, ad ogni modo colgo l'occasione di questo ritorno sull'argomento per mettere Pestilence and plague:

giovedì 2 giugno 2022

2 giugno

Il 2 giugno del 1946, grazie a un referendum, l'Italia abbandona la monarchia e diventa una repubblica. I voti pro repubblica, però, furono 12717923, mentre quelli a favore della monarchia 10719284. Appena un paio di milioni di scarto.
Divisi. Come sempre.
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