Stomachion

domenica 30 gennaio 2022

Topolino #3453: Il mistero di Nazca

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Le così dette linee di Nazca sono delle linee tracciate sul deserto dell'altopiano di Nazca. Si contano oltre 13000 linee che costituiscono 800 disegni di figure di animali presenti nella regione. Una delle figure più note è quella del ragno, lunga circa 45 metri. E proprio questa figura è il punto iniziale della prima delle due avventure temporali che in passato sono state dedicate alle linee di Nazca, I disegni di Nazca di Angelo Palmas e Giampiero Ubezio.
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In questo caso Zapotec e Marlin mandano Topolino e Pippo per capire le origini proprio del ragno di Nazca. Palmas, quindi, si concentra su uno delle centinaia di disegni e fornisce una duplice spiegazione sul suo significato e sulla sua origine. Secondo la storia disneyana, il grande ragno di Nazca è stato realizzato da Topolino e Pippo sotto la guida del figlio del re del popolo Nazca a bordo di una rudimentale mongolfiera usando una pozione corrosiva ideata dallo stregone di corte. E il suo sigjnificato è che, semplicemente, il bambino era un incontinente appassionato di disegno.
Altrettanto semplice e spiazzante è, invece, la spiegazione fornita da Nino Russo ne Il mistero dei disegni di Nazca, storia disegnata da Carlo Limido. Anche in questo caso l'investigazione è realizzata grazie alla macchina del tempo, e anche in questa occasione Topolino e Pippo giocano un ruolo ispiratore. I Nazca, infatti, sono descritti come un popolo annoiato e alla ricerca di continue novità. I due viaggiatori nel tempo propongono vari sport e giochi, ma alla fine ciò che conquista i Nazca è il gioco delle biglie. E gli 800 e più disegni nel deserto di Nazca altro non sono che altrettante piste da biglie!
Ciò che, però, rende interessante in particolare questa seconda storia è il prologo scientifico al viaggio nel tempo vero e proprio. Durante la conferenza del dottor Longbeard ci si chiede quale sia il significato dei disegni, e tra il conferenziere e Zapotec, presente tra il pubblico e che inevitabilmente battibecca con il collega, vengono riassunte da Russo alcune delle principali motivazioni dietri i disegni, come figure rituali o segni astronomici.

sabato 29 gennaio 2022

La gioventù di Mickey

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Il terzo volume degli originali disneyani editi dalla Glénat e pubblicati dalla Giunti racconta La gioventù di Mickey, realizzato dal creatore di Titeuf, Tebo. In effetti il suo personaggio fa in qualche modo capolino nel volume, grazie a Norberto, pronipote di un ormai vecchio Topolino. Già in questo Tebo dimostra di non avere alcun timore reverenziale nei confronti del personaggio e della sua storia, scegliendo di omaggiarlo in un modo non molto diverso da quanto fatto da Don Rosa con la giovinezza di Paperon de' Paperoni. Il vecchio Topolino, infatti, si ritrova a raccontare le sue avventure del passato, spesso contro Gambadilegno, a un incredulo Norberto.
5 sono i racconti contenuti nel volume e narrano le avventure del giovane Topolino dal vecchio west fino all'esplorazione spaziale, catturando da un lato l'essenza avventurosa del personaggio e dell'altro la forza comica dell'originale. Forse in certi punti Topolino risulta troppo simile a Rat-Man per caratterizzazione (un idiota che non si arrende mai), ma in effetti tale scelta è coerente con l'età avanzata del narratore, che non ha una memoria che si possa considerare di ferro. Per esempio, con un chiaro riferimento alla $aga di Don Rosa, nel primo episodio Topolino chiama il cavallo su cui cavalcava nel vecchio west Norberto. Al che il pronipote, leggermente stizzito, vuole un chiarimento, cui Topolino risponde:

giovedì 27 gennaio 2022

WikiRitratti: Erich Zepler

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Recentemente ho scritto abbastanza spesso di scacchi, e allora mi è sembrata una buona idea dedicare un articolo nella serie delle biografie a uno scacchista, o meglio un compositore di scacchi, ovvero una di quelle figure che inventano problemi scacchistici da risolvere.
Erich Ernst Zepler, nato il 27 gennaio del 1898 a Herford, in Germania, dopo essersi laureato in fisica presso l'università di Würzburg, andò a lavorare per la Telefunken, dove ben presto divenne il direttore del laboratorio di ricerca sui radioricevitori che la ditta aveva proprio a Würzburg. DI origini ebree, fu costretto a trasferirsi in Inghilterra, nel 1935, dove cambiò nome in Eric Ernest. Qui venne assunto dalla Marconi Company, società di telecomunicazioni fondata nel 1897 da Guglielmo Marconi. Durante la seconda guerra mondiale progettò molti degli apparecchi radio usati da ambo i contendenti.
Tra il 1941 e il 1943 Zepler insegnò presso lo University College di Southampton per poi passare al Cavendish Laboratory a Cambridge. Tornò quindi a Southampton nel 1947 per fondare il Department of Electronics, uno dei primi nel suo genere. Dopo due anni, nel 1949, l'università istituì la cattedra di elettronica appositamente per Zepler.
Il Department, oggi School of Electronics and Computer Science, ospita un ricevitore radio, il T9W, che Zepler progettò per la Telefunken.
Membro del Southampton Chess Club, è stato uno dei più grandi compositori di problemi scacchistici, diventando nel campo Giudice internazionale per la composizione nel 1956 e Maestro internazionale della composizione nel 1973.
Uno dei suoi problemi più noti è il matto in quattro vincitore del primo premio al Berger Memorial nel 1945.
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martedì 25 gennaio 2022

L'invincibile

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Dopo Ritorno dall'Universo arriva il turno anche de L'invincibile, altro capolavoro di Stanislaw Lem. Nonostante abbia apparentemente un messaggio politico meno evidente, il romanzo, scritto tra il 1962 e il 1963 e pubblicato nel 1964, è altrettanto ricco di spunti interessanti. Il fatto, poi, che sia ambientato nello spazio, in particolare su un pianeta extrasolare, lo rende ancora più interessante, almeno al livello di Solaris, per intenderci.
Veniamo, prima di tutto, alla trama. Ci troviamo in una delle tante stelle che popolano la costellazione della Lira. Probabilmente intorno a una nana rossa o comunque a una stella che nel diagramma energetico si trova poco sopra a una nana rossa. Il pianeta che ospita l'intera vicenda è Regis III, una landa desertica su cui sono state perse le traccie dell'incrociatore stellare terreste Condor. Per investigare sul suo destino viene mandata L'Invincibile, nave spaziale della stessa classe guidata dall'astrogatore Horpach e dal suo secondo ufficiale Rohan, vero protagonista umano del romanzo. In effetti anche Horpach ha una sua importanza nella vicenda, che va oltre il suo ruolo di comando, ma non è evidente fino a quasi la conclusione della storia.

lunedì 24 gennaio 2022

Topolino #3452: United we stand

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United, united, united we stand
In fondo quello che cantavano i Judas Priest in United, quinta traccia di British Steel, il loro seso album in studio, era e continua a essere ancora valido. E possiamo dire che è proprio intorno a questa ricetta che ruotano due delle tre storie a puntate che si concludono sul Topolino ancora in edicola per poche ore.
Andiamo con ordine parterndo dalla cover story, il quarto episodio delle Cronache degli Antichi Regni di Alessandro Sisti e Francesco D'Ippolito.
La saga fantasy, ideata da Alex Bertani e abbinata alla raccolta di dodici ciondoli zodiacali con soggetto disneyano, è abbastanza imparagonabile sia con la più famosa (relativamente agli anni recenti) Wizards of Mickey sia a Ducktopia, che ha visto il coinvolgimento di Licia Troisi. Le differenze con quest'ultima sono differenti, perché le motivazioni degli sceneggiatori erano differenti: Artibani e Troisi hanno costruito una storia intorno al finale, punto centrale della saga; Sisti ha costruito un mondo popolato da personaggi al tempo stesso simili ma differenti da quelli cui siamo abituati. Inoltre ha fatto ruotare la storia proprio intorno al messaggio da cui siamo partiti, come evidente sin dal primo episodio. L'enfasi sull'unione dei regni viene poi esaltata nell'ultimo episodio quando i tre reami "terrestri" per così dire scoprono non solo dell'esistenza di un quarto reame, ma anche che i problemi climatici che stanno attraversando non sono colpa di uno degli altri tre regni, ma della struttura stessa del loro pianeta.
Le Cronache, quindi, spiccano soprattutto per l'assenza di un avversario contro cui combattere, una decisa rarità nel genere fantasy e che invece è più diffusa nella fantascienza. Evidente, in questo caso, il riferimento al tema del cambiamento climatico, che, come suggerisce Sisti, può essere affrontato solo con uno sforzo comune.
Dal punto di vista estetico la storia, nonostante di vapore se ne veda poco, usato soprattutto nell'ultimo episodio grazie all'arrivo della tribuù aerea dei pippidi, può essere inglobata all'interno del genere steampunk: navi che si spostano sull'erba con delle ruote, oppure sistemi di comunicazione a distanza, le macchine volanti di Arialta. Il tutto con un lavoro di caratterizzazione di D'Ippolito che ho trovato forse anche superiore rispetto a quanto lo stesso autore fece con Ducktopia.
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sabato 22 gennaio 2022

Il primo amore di Superman

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E' quasi una storia per cultori, quella che compare su Superman #129 del 1959. The girl in Superman's past, scritta da Bill Finger (creatore non accreditato di Batman) e disegnata da Wayne Boring, era la terza storia del numero e presentava ai lettori un nuovo personaggio femminile giunto direttamente dal passato di Clark Kent, la bella Lori Lemaris, il primo vero amore di Superman.
La storia racconta dell'incontro di un Clark Kent giovane studente universitario con Lori, anch'essa studentessa, ma costretta su una sedia a rotelle. Il suo amore, per altro ricambiato, era però contrasraro da alcune limitazioni che all'inizio erano ben chiare alla sola Lori ed erano indipendenti dal suo handicap: Lori era un'atlantidea.
Come molti personaggi minori della silver age, sia presenti in storie ufficiali sia in storie immaginarie (quelli che in DC Comics vengono oggi chiamati elseworlds), Lori non fece altre apparizioni fino al 1987 quando John Byrne riprese il personaggio sul 12.mo numero del suo Superman. La storia era stata ideata da Byrne per rendere omaggio proprio a Boring, morto nel febbraio di quello stesso anno, e raccontava, attualizzandola ai tempi moderni (potremmo considerarla ambientata giusto agli inizi degli anni Ottanta) tutta la storia di Lori e Clark/Superman. Byrne, però, oltre a rendere omaggio a Boring ribadisce anche un concetto: è Lois Lane la donna destinata a Superman.
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venerdì 21 gennaio 2022

Il tempo del sogno

Tra le tracce di The final experiment c'è Dreamtime, seconda parte di The awareness
A cry in the silence
A shine in the dark
Like a rising star
The dream is coming
Il titolo è probabilmente un riferimento al tempo del sogno degli aborigeni australiani. Il concetto di dramtime o dreming venne introdotto dall'antropologo Francis Gillen e quindi adottato dal collega Baldwin Spencer. Identifica una serie di miti sulla formazione (e non sulla creazione) del mondo, popolati da figure archetipiche, totemiche si potrebbe dire, esseri giganteschi o dai poteri soprannaturali.
Il termine, però, secondo il linguista David Campbell Moore è una cattiva traduzione della parola aborigena, e sebbene dreaming è in qualche modo connesso con il termine originale, non riesce a catturarne la vera essenza.
L'ultima cosa che mi resta da aggiungere è che la prima occasione in cui sono incappato nel tempo del sogno è stato in occasione della $aga di Paperon de Paperoni di Don Rosa. In quel caso il fumettista statunitense usò una storia "mitologica" per fornire a Paperone una visione del suo futuro. E allo stesso modo il Dreamtime di The final experiment serve per fornire una visione del futuro al menestrello Ayreon:

giovedì 20 gennaio 2022

Due esorcisti in giro per il mondo

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Mi era rimasto il classico groppo in gola a non essere riuscito a vedere The exorcist, la serie televisiva horror soprannaturale creata da Jeremy Slater, trasmessa originariamente nel 2016 sulla tv satellitare.
Di questo intrigante progetto sono state realizzare due stagioni, la prima delle quali costruita come sequel dell'omonimo romanzo e film (ci sono una serie di citazioni visive che difficilmente possono sfuggire, indipendentemente che il film lo abbiate visto o meno... io no, ma spero di recuperarlo prima o poi!). In particolare la storia si concentra sull'infestazione da parte del demone del romanzo della figlia della ragazza posseduta ne L'esorcista.
A questa trama si intreccia anche un complotto dei demoni che cercano di prendere il potere della Chiesa cattolica, e quindi del mondo, e che viene sviluppata anche nel corso della seconda stagione. La trama principale di quest'ultima vede Tomàs Ortega e Marcus Keane, i due esorcisti protagonisti, in fuga dalla Chiesa infestata dai demoni, provare ad aiutare un padre affidatario che non si è reso conto di essere posseduto da un demone.
Nel complesso le due stagioni risultano interessanti, anche grazie ad alcune considerazioni sulla fede e su come essa sia da considerarsi per certi versi indipendente dall'istituzione religiosa.
Ovviamente la fanno da padrone le atmosfere inquietanti e ansiogene, ma non mancano nemmeno momenti di puro terrore.
Ad ogni modo non me la sento di consigliare la serie se non a dei cultori del generei avvisandovi preventivamente che l'assenza di una treza stagione lascia decisamente "appesi", forse più che in altre occasioni.

domenica 16 gennaio 2022

Topolino #3451: Sopra le righe

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Nuovo numero di Topolino con tre storie a puntate. Oltre alle due già avviate e prossime alla conclusione, inizia questa settimana L'allenza disastrosa tra Brigitta e Amelia. La storia, realizzata da Silvia Ziche, propone con l'ormai classico stile dell'autrice una nuova tragicommedia disneyana che mescola comicità e dramnma senza soluzione di continuità.
Dopo l'ennesimo episodio in cui Paperone tratta Brigitta in maniera sufficiente, quasi come una sguattera personale, ecco che si presenta Amelia per proporre a Brigitta un'allenza che permetta alla strega di ottenere la Numero Uno e alla papera attempata il cuore di Paperone, o quantomeno la sua riconscenza. Per portare a termine il piano Amelia lancia una maledizione su Paperone, costretto a grattarsi ogni volta che è vicino al denaro. E quanto più denaro si trova vicino a lui, tanto più velocemente il nostro si gratta. Questa è una precisazione fondamentale per comprendere sin da questa prima pagina quale sia il contro-piano di Paperone, elaborato peraltro in tutta fretta. Ovviamente ciò che importa della storia non è quanto essa sia scontata, ma il suo sviluppo e le interazioni tra i personaggi e soprattutto come queste riescano a generare situazioni comiche.
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sabato 15 gennaio 2022

Di come Topolino incontrò Minni

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Dopo le Folli avventure ideate da Lewis Trondheim e Nicolas Keramidas, tocca all'opera più autorale delle tre pubblicate dalla Giunti, la Misteriosa melodia di Bernard Cosey. E' una lunga storia ambientata nel 1927 che mescola cinema, mistero, amore con varie citazioni all'animazione disneyana degli esordi, come le Silly Symphonies, in particolare Flowers and Trees (1932) di Burt Gillett che trova ampio spazio nel corso della storia.
Topolino è lo sceneggiatore della serie cinematografica di successo interpretata da Dog, cane che alla fine otterrà il nome con cui è invece noto, Pluto. Appassionato intenditore di formaggi, vive in campagna spostandosi periodicamente in città per consegnare al Capo, interpretato da Manetta, le sceneggiature dei film.
Nel viaggio di ritorno, a causa di un inconveniente con l'illuminazione del treno, ecco che entra in scena il mistero: un'opera inedita di William Schakespeare, presa per sbaglio da Topolino dal negozio dell'amico Pippo, viene apparentemente rubata dalla vicina di posto dello sceneggiatore, che non viene mostrata fino alle fasi finali della storia e che si rivelerà Minni, in questo caso compositrice e abile pianista.
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Cosey, con una storia d'epoca che recupera, ammorbidendolo, lo stile di Ub Iweks, mette in campo un Topolino particolarmente interessante, impegnato tra varie difficoltà nel mestiere della scrittura. La passione per i formaggi, per quanto abbastanza tipica per un topo, contribuisce a rendere più realistico e originale il personaggio, soprattuto perché tale aspetto è stato completamente ignorato dagli autori disneyani. Ad affiancare Topolino è Pippo, personaggio che esprime saggezza attraverso battute stralunate ma il cui senso spesso viene chiarificato dal prosieguo della vicenda. Le scene che meglio rappresentano l'interazione tra i due amici e in un certo senso l'intera atmosfera dell'albo sono quelle ambientate sulla costa del Pacifico, in California: vita bucolica e tranquilla, mangiando cibo cotto da sé e la notte cullati dalle onde del mare, in un perfetto richiamo a Tom Sawyer e Huckleberry Finn, i più famosi ragazzi della letteratura statunitense.
La storia nella storia, ovvero la sceneggiatura che Topolino sta realizzando per Pluto, propone le tipiche ingenuità dei film dell'epoca con un colpo di scena nel finale insolito e divertente, e si intervalla alla vicenda principale, raccontata con un ritmo alla Tintin. Fa anche un cameo Paperino, che compare come ombra berciante che esce la notte dalla sua barca sul fiume, evidentemente quella de La gallinella saggia, per inveire contro il treno che passa sul ponte ferrato sopra il fiume.
Nel complesso un ottimo volume con una storia ben costruita intorno a un soggetto che rende verosimili i personaggi disneyani all'interno di un mondo antropomorfo e bucolico, un modo per Cosey di fissare su pagina uno stile di vita più semplice e tranquillo.

venerdì 14 gennaio 2022

Gli occhi del tempo

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Il primo, o quanto meno uno dei primi concept album è Dust Bowl Ballads del 1940 del cantante folk Woody Guthrie. L'idea di realizzare un album che sviluppasse un concetto unico attraverso i vari pezzi venne sfruttata da artisti di vario genere fino a che non divenne una pratica piuttosto diffusa nel rock, in particolare il progressive. Dopo un declino iniziato negli anni Ottanta del XX secolo, i concept album ritornarono tra le proposte musicali con l'inizio del III millennio. A usarli furono in particolare i gruppi metal, in particolare progressive metal e symphonic metal.
A fare dei concept album un vero e proprio marchio di fabbrica, però, c'ha pensato Arjen Anthony Lucassen con gli Ayreon, e anche in tempi non sospetti: era, infatti, il 27 ottobre del 1995 quando venne rilasciata la prima versione di The final experiment, primo album della super band di Lucassen.
The final experiment, che possiamo indubbiamente classificare come progressive metal e power metal, presenta anche alcuni elementi symphonic, ma soprattutto da il via a una storia che da allora continua da quasi 30 anni. Con gli Ayreon Lucassen ha infatti portato nella musica lo stesso concetto dietro le serie di romanzi, in particolare fantasy e fantascienza: lo sviluppo di storie collegate all'interno di un universo condiviso. In definitiva con The final experiment e tutta la discografia successiva degli Ayreon i concept album sono arrivati a un livello superiore.

mercoledì 12 gennaio 2022

Gatti fuorilegge

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I gatti erano i gangster del mondo animale, vivevano come fuorilegge e spesso come tali morivano. Molti di loro non invecchiavano accanto al fuoco.
da Pet Sematary di Stephen King

martedì 11 gennaio 2022

La gravità con geogebra

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Oggi è uscita su EduINAF una mia risposta sul tema della gravità. Questo mi ha spinto a (ri)fare alcuni calcoli su come varia la gravità di un oggetto celeste in funzione della sua distanza dal centro dell'oggetto stesso. Possiamo distinguere tra due casi: se la distanza è inferiore al raggio dell'oggetto o se la distanza è superiore.
Nel primo caso la formula dell'accelerazione di gravità è data da

lunedì 10 gennaio 2022

Una storia di vampiri e rapinatori

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Avrebbe potuto tranquillamente dirigerlo, però alla fine si è accontentato di scriverlo e recitarlo. Sto parlando del film del 1996 Dal tramonto all'alba in cui due folli fratelli rapinatori in fuga dopo l'ennesimo colpo rapiscono strada facendo una famigliola di padre e due figli in vacanza verso il Messico. Il problema per il gruppo non è la fuga dalla polizia, ma il locale dove sostano: un covo di vampiri.
E uno dei due fratelli è Quentin Tarantino che invece di dirigere il film scritto e ideato con Robert Kurtzman lascia l'onore e l'onere a Robert Rodriguez, che tra le altre cose ha diretto la serie di film si Spy Kids, codiretto con Frank Miller i film di Sin City e portato al cinema un altro bel fumetto come Alita.
L'altro fratello è invece interpretato da George Clooney e la cosa interessante è la suddivisione dei ruoli: Tarantino si prende il fratello pazzo e Clooney quello più posato, per quel che vuol dire "posato" per un criminale. Che poi, alla fine della fiera, è anche il personaggio che Clooney porta sugli schermi in molti dei suoi film.
Ad ogni buon conto Dal tramonto all'alba resta un film godibile e divertente, che mette insieme l'hard bolied con l'horror e, ovviamente per un film che coinvolge Tarantino, con tanto splatter.

domenica 9 gennaio 2022

Topolino #3450: In viaggio con Thor Heyerdahl

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Sergio Cabella ci ha preso gusto a raccontare le grandi imprese degli esploratori moderni, e così dopo Ernest Shackleton e la spedizione al Polo ecco la volta del norvegese Thor Heyerdahl, esploratore ed etnografo, fautore della così detta antropologia "sperimentale".
La caratteristica delle sue spedizioni era infatti quella di realizzarle con strumenti dell'antichità, tipici dei popoli di un tempo, per poter dimostrare il legame tra genti anche molto distanti. Ed è proprio una di queste spedizioni che Cabella vuole celebrare: la spedizione del Kon-Tiki, partita il 28 aprile del 1947 da Callao in Perù, direzione Polinesia.
La barca che usò Heyerdhal, con un equipaggio composto da altri cinque uomini e un pappagallo, era in pratica una zattera in legno di balsa lunga 20 metri e costruita con tecniche rudimentali, in tutto simile alle zattere descritte dal conquistadores spagnoli. L'idea era quella di dimostrare che le popolazioni sudamericane avrebbero potuto tranquillamente colonizzare la Polinesia. Non a caso il nome della zattera è ispirato al dio sole degli Incas, Kon-Tiki Viracocha.
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sabato 8 gennaio 2022

Death Metal: Armageddon Blues

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Più che al metal il terzo volume di Batman - Deathmetal: Mixtape sembra intriso delle atmosfere malinconiche di un jazz o di un blues, un po' come il titolo della storia con John Constantine protagonista. Scritta da Matthew Rosenberg per i disegni dal tratto cartoonesco di Rob Guillory mette Constantine di fronte a una sua versione oscura se possibile ancora più amorale di lui, non avendo questa alcuna remora a uccidere.
Quello che forse non sapete è che Armageddon blues è un pezzo di una decina di anni fa della band trash metal statunitense Power Trip, riportando così il tutto sui consueti binari metallici!
Non ho, però, intenzione di tediarvi oltre, anche perché i Power Trip non posso dire che mi garbino chissà quanto, per cui mi concentrerò sul volume. Ambientato prima dello scontro finale tra Wonder Woman e il Cavaliere più oscuro sul piano mistico e quello tra gli eroi delle Terre del multiverso classico e gli antieroi delle 52 Terre oscure, racconta delle storie di alcuni dei nostri eroi prima di questo scontro.
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mercoledì 5 gennaio 2022

Matematica rock

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Parte tutto da Adriano Celentano e dal suo tormentore del 2005, in RockPolitik, di voler classificare tutto in termini di questo + rock mentre quello è lento. E la matematica? Non per tutti questa affascinante disciplina è rock, ma anzi è lenta, noiosa, poco stimolante. Eppure la musica e in particolare la musica rock è ricca di matematica, nella struttura melodica, nei testi, a volte anche come ispirazione per la composizione della canzone o nella storia che ha portato alla canzone stessa.
A raccontare alcuni degli interessanti intrecci tra rick e matematica ci pensa Paolo Alessandrini, uno dei matematti più noti, che conduce il lettore dagli albori del genere fino ai giorni nostri in un fantastico viaggio che ha lo scopo di rendere meno fredda e asettica la matematica.
Tutto parte da Rock around the clock, che già di per se ha una storia molto interessante, e poi ci porta attraverso curiosità matematiche a conoscere un pezzo di storia di altri grandi gruppi e artisti che hanno fatto grande la storia del rock. Gente come i Queen, grazie ai quali ho partecipato per la prima volta a CosmoBrain, oppure i Pink Floyd o i Coldplay e soprattutto i Beatles che la fanno da padrone.
In effetti è proprio dal libro di Paolo che ho tratto lo spunto per cercare le informazioni sull'accordo di A hard day's night dei Beatles che ho utilizzato nell'articolo sulla decima di Beethoven. E non è detto che non userò ancora gli spunti di Paolo per altri articoli della serie delle particelle musicali.
Ad ogni modo un testo veloce, interessante e in alcuni punti persino divertente che spazia nella storia del rock regalandoci perle matematiche di vario genere, ma che presenta anche un intruso al genere, Tom Lehrer, che non amava per nulla il genere, ma che non poteva mancare in un testo di musica e matematica. Matematica rock Paolo Alessandrini Hoepli 2020 244 brossurato 15.90 9788820391553

martedì 4 gennaio 2022

Il mago

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Eppure la magia non è altro che l'arte di impiegare consapevolmente mezzi invisibili per produrre effetti visibili. Volontà, amore, immaginazione sono poteri magici che chiunque possiede; chi sa come svilupparli è un mago. La magia ha un solo dogma, ovvero che il visibile è la misura dell'invisibile.
Questa interessante definizione di magia, che ha ben poco di soprannaturale, viene fornita da Oliver Haddo, corpulento protagonista de Il mago di Somerset Maugham.
Pubblicato nel 1908, il romanzo rientra a tutti gli effetti insieme con il Dracula di Bram Stoker nella nuova letteratura gotica del XX secolo. Rispetto a Dracula, però, la figura di Haddo è più ambigua. I suoi poteri non sono mai realmente chiari. Il lettore può solo intuire che siano di natura soprannaturale, ma alla fine l'unica cosa certa che sappiamo è la sua ricerca per la costruzione di un famiglio.
Dal punto di vista narrativo, la figura di Haddo è ispirata ad Aleister Crowley, sia per interessi sia per carisma e per il modo di accentrare su di se l'attenzione. La storia ci racconta di come Haddo prende di mira, apparentemente per una semplice ripicca, una coppia di innamorati, circuendo la giovane promessa sposa e portando sull'orlo della pazzia il suo fidanzato.
Un classico del genere che non può mancare tra le letture degli amanti del gotico. Il mago Somerset Maugham Paola Faini Adelphi 2020 272 brossurato 18 9788845934872

lunedì 3 gennaio 2022

Fantasmi natalizi

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Per Natale mi hanno regalato un libro di racconti natalizi, ma non i soliti racconti natalizi, bensì delle ghost stories. La raccolta ha anche un'altra caratteristica: a parte un racconto, sono tutti scritti da donne! Anche le ambientazioni, temporali e storiche sono molto simili: la maggior parte dei racconti (8 in tutto), infatti, sono a ridosso del Natale e ambientati in era vittoriana. La principale eccezione in questo schema è il racconto iniziale, che pur avendo un'ambientazione invernale, non cita il Natale, e inoltre presenta una collocazione temporale decisamente più moderna, nonostante il titolo abbia un riferimento che lo accosta all'era su descritta, almeno nello spirito.
Con un titolo come Uno studio in bianco e nero Bridget Collins predispone già il lettore a un racconto di genere conandoyliano, anche se questa influenza si perde un po' visto che il tema principale è una partita a scacchi del protagonista del racconto con un fantasma. Che è tutto fuorché innocuo.
L'inquilina di casa Thwaite di Imogen Hermes Gowar è, invece, forse uno dei più intelligenti della raccolta è dimostra, qualora ce ne fosse ancora il dubbio, che il genere horror, quando fatto bene, è qualcosa di più di una semplice storia di paura. Il tema portante, infatti, è quello della violenza domestica, raccontato con l'occhio di una donna dell'epoca vittoriana.

domenica 2 gennaio 2022

Folli avventure con Paperino

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A partire dal 2016 l'editore francese Glenat ha iniziato a produrre una serie di cartonati d'autore con i personaggi disneyani. I primi volumi sono arrivati in Italia grazie alla Giunti, che evidentemente non ha trovato mercato per queste proposte lasciandole successivamente alla Panini.
I volumi della Panini si stanno susseguendo con una certa regolarità e, prima o poi, ve ne scriverò le recensioni (fino a ora ne ho letti due di quelli editi dall'editore modenese), per cui, in attesa di recuperare quelle recensioni, inizio a recuperare quelle scritte ma fino a ora non pubblicate dedicate ai volumi della Giunti. Iniziamo con Mickey's craziest adventures di Lewis Trondheim e Nicolas Keramidas.
L'albo gioca con il presunto ritrovamento di una serie di inesistenti comic book statunitensi al cui interno sono presenti le puntate delle Mickey's craziest adventures, pubblicate una pagina a numero sull'introvabile e incompleta Mickey's Quest.
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sabato 1 gennaio 2022

Topolino #3449: Capodanno intorno al mondo

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Nonostante la copertina di Francesco D'Ippolito non sia riferita all'inizio dell'anno (cosa, per certi versi, comprensibile), la recensione del #3449, l'ultimo numero di Topolino del 2021 inizia con Il triplo capodanno, storia di Giuseppe Zironi all'interno della serie Topolino giramondo.
Nella storia Topolino, sfruttando il suo lavoro da reporter girovago si ritrova a festeggiare ben tre capodanni, l'ultimo dei quali insieme con Minni. L'impresa diventa possibile grazie ai fusi orari, come ben spiegato da Zironi per bocca di Topolino:
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La necessità di introdurre i fusi orari arrivò con la diffusione delle ferrovie. Fino all'Ottocento, infatti, l'ora era locale, nel senso che ogni città adottava una scansione oraria legata al mezzogiorno locale. Non c'era una grande necessità di modificare tale consuetudine: gli spostamenti, a piedi o a cavallo o in carrozza, erano sufficientemente lunghi da rendere ininfluente la differenza di ora tra un luogo e l'altro. L'arrivo del treno ridusse i tempi di spostamento in maniera significativa, rendendo quindi necessaria l'introduzione di un orario coordinato tra le varie località.
I primi fusi orari vennero introdotti nel 1858 da Quirico Filopanti, pseudonimo dell'astronomo italiano Giuseppe Barilli, e nel 1879 da Sandford Fleming, ingegnere capo delle ferrovie canadesi.