Se di numeri in doppio zero ne sono usciti 35, di numeri multipli di 500 ne sono usciti sette, incluso il recente Topolino #3500. Pubblicato in versione regular e variant, il numero nello specifico ha vissuto di una qual certa ambiguità di fondo che ha prodotto un sommario che per certi aspetti ha un po' deluso. Il motivo è la concomitanza dell'uscita con Natale e soprattutto con il 75.mo compleanno di Paperon de Paperoni, il personaggio ideato da Carl Barks su Walt Disney Comics&Stories #178 del 1947.
A livello di storie, infatti, il sommario celebra soprattutto Paperone, con la storia d'apertura, Il mistero del Monte Orso di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, e con quella di chiusura, il primo episodio ufficiale de IL destino di Paperone di Fabio Celoni, La civiltà sopra le nuvole, il sequel de Le lenticchie di Babilonia di Romano Scarpa.
La capatina di Faraci e Cavazzano su Monte Orso è la seconda, dopo quella realizzata per il Topolino #2717 del 2007, ovvero per i 60 anni di Paperone. Questa nuova storia è, però, meno divertente della precedente, molto più centrata sull'idea di celebrare il personaggio, il suo creatore e la sua storia d'esordio. Come qualcuno ha fatto notare, però, la storia si basa su una premessa apparentemente errata: Paperone e Paperino si conoscono prima della storia d'esordio dello zione. La cosa, però, sebbene sia stata in qualche modo sconfessata dall'ultimo capitolo della $aga di Don Rosa, non era stata smentita né da Barks né dalla storia stessa, che semplicemente presentava un nuovo personaggio nel cast dei paperi. D'altra parte il personaggio, all'epoca, non si sapeva se avrebbe avuto successo o meno. Vorrei poi ricordare che le storie di Paperino paperotto, così come le storie di Fantomius, raccontano di un Paperone molto più presente a Paperopoli e nella vita di Paperino rispetto a quanto narrato nella $aga stessa. E questo dobbiamo considerarlo il "canone", per chi è interessato a ciò, cui gli autori italiani si attengono.
Stomachion
domenica 25 dicembre 2022
sabato 24 dicembre 2022
La tregua di Natale
Definita da Michael Jurgs La piccola pace nella grande guerra nel suo omonimo libro, che purtroppo non ho letto (me lo hanno raccontato), la tregua del Natale 1914 fu un unicum per tutte le guerre in assoluto.
Siamo all'inizio di quella che sarà successivamente definita come la prima guerra mondiale. Il luogo è il fronte occidentale. In particolare nella zona delle Fiandre, dove soldati tedeschi e britannici iniziarono una serie di tregue spontanee. Un modo per recuperare i cadaveri nella terra di nessuno, la striscia di terreno posta tra le trincee, ma anche per festeggiare il Natale insieme, persino improvvisando delle partitelle a calcio!
Tutto iniziò con canti natalizi e decorazioni a tema che giungevano dalle trincee. Questo spinse gli avversari a unirsi in una comunione spontanea che durò anche per tutto il giorno di Natale. Ci furono altri tentativi di ripetere la tregua del Natale 1914, ma per lo più non ebbero alcun seguito. Evidentemente i militari avevano ricevuto precise istruzioni (probabilmente abbastanza minacciose) per impedire il ripetersi di eventi di questo genere. D'altra parte i giornali dell'epoca furono tutti piuttosto uniti, su entrambi i fronti bellici, ad autocensurare le notizie sulla piccola tregua. Per lo più se ne scrisse in brevi trafiletti, comparsi a ridosso della fine dell'anno o all'inizio di quello successivo. Tra i primi giornali ci fu sicuramente la Stampa che il 27 dicembre scrisse:
Siamo all'inizio di quella che sarà successivamente definita come la prima guerra mondiale. Il luogo è il fronte occidentale. In particolare nella zona delle Fiandre, dove soldati tedeschi e britannici iniziarono una serie di tregue spontanee. Un modo per recuperare i cadaveri nella terra di nessuno, la striscia di terreno posta tra le trincee, ma anche per festeggiare il Natale insieme, persino improvvisando delle partitelle a calcio!
Tutto iniziò con canti natalizi e decorazioni a tema che giungevano dalle trincee. Questo spinse gli avversari a unirsi in una comunione spontanea che durò anche per tutto il giorno di Natale. Ci furono altri tentativi di ripetere la tregua del Natale 1914, ma per lo più non ebbero alcun seguito. Evidentemente i militari avevano ricevuto precise istruzioni (probabilmente abbastanza minacciose) per impedire il ripetersi di eventi di questo genere. D'altra parte i giornali dell'epoca furono tutti piuttosto uniti, su entrambi i fronti bellici, ad autocensurare le notizie sulla piccola tregua. Per lo più se ne scrisse in brevi trafiletti, comparsi a ridosso della fine dell'anno o all'inizio di quello successivo. Tra i primi giornali ci fu sicuramente la Stampa che il 27 dicembre scrisse:
venerdì 23 dicembre 2022
Alla ricerca di Topolino #3500 con la statuetta di Paperone
Con una certa calma, in mezzo d'è stato il viaggio di rientro in Calabria per le feste natalizie concluso qualche ora fa (una nottata sull'autobus... una gran fatica...), ecco arrivare il video dedicato all'acquisto e all'unboxing del numero. Ho, infatti, acquistato la versione regular con la statuetta abbinata, che devo dire molto bella e molto ben fatta!
Nell'attesa della versione variant del #3500, che ho ordinato in fumetteria, eccovi il video:
Nell'attesa della versione variant del #3500, che ho ordinato in fumetteria, eccovi il video:
lunedì 19 dicembre 2022
Topolino #3499: Campioni!
Mentre il campionato del mondo 2022 è stato vinto dall'Argentina, qualche giorno prima, in edicola, si concludeva la coppa del mondo giovanile disneyana, e come da pronostico a vincerla era la squadra meno pronosticata, il Calisota. Anche il modo in cui la partita si è svolta era abbastanza scontato: parità dopo tempi regolamentari e rigori. Ovviamente a fare la differenza è stata la capacità di Marco Nucci di trascinare il lettore fino alla fine, fino a quell'ultimo rigore dove i protagonisti assoluti diventano il rigorista e il portiere. E in questo senso è stato anche fondamentale il contributo di Donald Soffritti, in grado di enfatizzare il pathos del momento, tra l'arroganza dell'attacante, certo di segnare, e i dubbi del portiere su dove gettarsi sperando di riuscire a intercettare il pallone.
Alla fine, al netto delle incongruenze interne della storia, che pure ci sono state e sono anche troppe rispetto alle attese, la storia nel complesso è stata gradevole e divertente, grazie alla capacità di Nucci, già rilevata nelle recensioni precedenti, di adottare delle running gag sempre differenti e caratterizzanti della sfida che il Calisota andava ad affrontare di volta in volta.
Alla fine, al netto delle incongruenze interne della storia, che pure ci sono state e sono anche troppe rispetto alle attese, la storia nel complesso è stata gradevole e divertente, grazie alla capacità di Nucci, già rilevata nelle recensioni precedenti, di adottare delle running gag sempre differenti e caratterizzanti della sfida che il Calisota andava ad affrontare di volta in volta.
venerdì 16 dicembre 2022
Lunga vita a re Carlo
Nato il 27 giugno del 1682, Carlo XII di Svezia era il primogenito di Carlo XI e gli succedette giovanissimo, nel 1697, ad appena 15 anni. Oggi considerato uno dei militari più abili dal punto di vista tattico, nonché un politico fondamentale per lo sviluppo della Svezia, visse metà della sua vita sui campi di battaglia. Iniziò, infatti a scendere in guerra alla testa della sua truppa personale, i karoliner, appena 3 anni dopo la sua ascesa al trono, nel 1700. Il motivo era quello di difendersi da un'allenza di Danimarca, Russia e Polonia, Lituania e Sassonia (questi tre a loro volta alleati tra loro), che evidentemente spinti dalla giovane età del nuovo sovranbo, attaccarono la Svezia. In pratica riuscì a mettere in difficoltà praticamente tutti, a parte la Russia, contro la quale (non fu l'unico nella storia) provò una invasione di Mosca. Che ovviamente si concluse con una sconfitta.
lunedì 12 dicembre 2022
Topolino #3498: Sulle orme di Tolkien
Pubblicato l'usuale video disneyano del lunedì, passo all'esame del numero di Topolino attualmente in edicola, il #3498.
La storia d'aperturta, cui Andrea Freccero dedica per la seconda settimana di fila la copertina, è il secondo episodio de La leggenda della spada di ghiaccio, nuovo capitolo nella saga fantasy ideata da Massimo De Vita una quarantina di anni fa. In qualche modo quello che avevo scritto settimana scorsa, trova conferma con questo secondo episodio. Marco Nucci, infatti, si avvia verso una strada tutto sommato abbastanza sicura, quella tracciata da Il Signore degli Anelli: situazioni e personaggi, in effetti, ricalcano l'opera monumentale di J. R. R. Tolkien, basti ricordare su tutti gli Scuri di re Atro che ricordano i Nazgul. Il tutto, però, viene anche mediato dalla vena goscinniana dello sceneggiatore, che riesce ad alleggerire una vicenda altrimenti ben più cupa.
La storia d'aperturta, cui Andrea Freccero dedica per la seconda settimana di fila la copertina, è il secondo episodio de La leggenda della spada di ghiaccio, nuovo capitolo nella saga fantasy ideata da Massimo De Vita una quarantina di anni fa. In qualche modo quello che avevo scritto settimana scorsa, trova conferma con questo secondo episodio. Marco Nucci, infatti, si avvia verso una strada tutto sommato abbastanza sicura, quella tracciata da Il Signore degli Anelli: situazioni e personaggi, in effetti, ricalcano l'opera monumentale di J. R. R. Tolkien, basti ricordare su tutti gli Scuri di re Atro che ricordano i Nazgul. Il tutto, però, viene anche mediato dalla vena goscinniana dello sceneggiatore, che riesce ad alleggerire una vicenda altrimenti ben più cupa.
sabato 10 dicembre 2022
Hen Kai Pan: la distruzione del genere umano
Ormai da diverso tempo seguo con interesse le novità manga della Bao Publishing. Oltre alla Taverna di mezzanotte, che leggo regolramente (anche se sono un po' indietro con le letture...), tra gli altri vari titoli proposti dall'editore, spinto in particolare dalla trama, ho affrontato la lettura di Hen Kai Pan, storia in qualche modo apocalittica di Eldo Ypshimizu uscita in un tankobon unico.
La storia narra le vicende di cinque spiriti della Terra che si riuniscono per decretare il destino del genere umano. Più o meno tutti criticano il modo in cui gli uomini stanno trattando il pianeta, ma la differenza sostanziale sta nella pena da comminare alla nostra specie.
La storia narra le vicende di cinque spiriti della Terra che si riuniscono per decretare il destino del genere umano. Più o meno tutti criticano il modo in cui gli uomini stanno trattando il pianeta, ma la differenza sostanziale sta nella pena da comminare alla nostra specie.
giovedì 8 dicembre 2022
Collezione Disney #4: L'Almanacco Topolino
Ed è arrivato il momento di affrontare una lunga storia, quella dell'Almanacco Topolino iniziata nel lontano 1937. La versione più amata e nota dai lettori, però, esordì nel gennaio del 1957 ed è proseguita atrraverso varie trasformazioni e incarnazioni differenti, fino ad arrivare a quella che è pubblicata attualmente in edicola, ogni due mesi, da Panini Comics. Utilizzando, come in tutti i video di questa serie collezionistica, gli albi della mia collezione, provo a raccontare questa lunga (fino a ora è il video più lungo) e interessante storia, in un video che è anche un piccolo omaggio a Luca Boschi:
lunedì 5 dicembre 2022
Topolino #3497: Con tante scuse
Avrei potuto dedicare il titolo al ritorno de La spada di ghiaccio, ma preferisco iniziare con delle doverose scuse, intanto per aver saltato la recensione del Topolino #3496, ma cause di forza maggiore (oltre che la stanchezza di Cartoomics) mi hanno alla fine spinto a rinunciare. E la cosa un po' mi dispiace, perché nel numero scorso la storia della Fridonia's World Cup 2022 era per certi versi anche un sentito omaggio agli scacchi, così come l'episodio numero 3, Scherzetto con fuga in Mib è un sentito omaggio alla musica classica.
Questo non vuol dire che Marco Nucci abbia realizzato un episodio più noioso, ma anzi ha messo in piedi, supportato da Stefano Intini, la solita divertente vicenda, ricca, come d'uopo per la sua serie calcistica, di running gag molto efficaci. L'unico difetto della saga è che il Proemia, l'avversaria del Calisota nei quarti, e il Carpazia che incontreremo sul #3498, non facevano parte della fase a gironi... Pazienza, direbbe qualcuno più bravo di me.
Questo non vuol dire che Marco Nucci abbia realizzato un episodio più noioso, ma anzi ha messo in piedi, supportato da Stefano Intini, la solita divertente vicenda, ricca, come d'uopo per la sua serie calcistica, di running gag molto efficaci. L'unico difetto della saga è che il Proemia, l'avversaria del Calisota nei quarti, e il Carpazia che incontreremo sul #3498, non facevano parte della fase a gironi... Pazienza, direbbe qualcuno più bravo di me.
domenica 27 novembre 2022
Cartoomics 2022: Due o tre fumetti
Sono rientrato a casa dall'avventura di Cartoomics 2022 già da un po'. Sto ancora smaltendo un po' la fatica di questi due giorni e mezzo, iniziati con il venerdì pomeriggio e poi proseguiti con un sabato stellare con l'intervista a Humberto Ramos, persona squisita e gentilissima, e quindi con una domenica dedicata ai fumettisti dell'area self, quest'anno curata da Rachele Bazoli de Lo Spazio Bianco.
Devo dire che l'area self a Cartoomics è sempre stata particolarmente interessante. Quest'anno, però, ha anche avuto uno spazio adeguato, molto più arioso di altri anni. La selezione è stata anche piuttosto interessante, sia per gli artisti singoli presenti (un paio anche storici, e questo secondo me è un successo, la diminuzione degli storici, intendo, perché è bene vedere anche volti nuovi), sia per alcuni collettivi particolarmente interessanti. E due di questi, su suggerimento di Rachele (eravamo, per LSB, in 3: oltre al sottoscritto anche Andrea Bramini e Amedeo Scalese), li abbiamo anche intervistati, nelle fihure di Elisa Castellano e Lucio Perrimezzi. La prima, di Spaghetti Comics, ho avuoto l'onore e l'onere di intervistarla. E ho anche acquistato Oltre le camelie, che racconta una bellissima storia che, per ora, classificherei nel genere "fantascienza", ma sarò più preciso quando la recensirò. Dico solo che, a mio giudizio, da uno sguardo molto interessante su un sottogenere particolare della fantascienza, mostrando alcune sue potenzialità nascoste nel raccontare i personaggi. Che poi, in fondo, è quel che deve fare una buona storia. Il secondo (anche in questo caso ho fatto acquisti, nello specifico Astaroth e Il sesto), invece, è stato intervistato da Amedeo, con cui ci eravamo confrontati poco prima che affrontasse l'intervista. Un dettaglio non marginale: nella chiacchierata che abbiamo fatto sabato per prendere gli accordi per l'intervista di oggi, Lucio con la sua Green Moon Comics, ha anche mostrato un obiettivo molto ambizioso, considerando la regione di appartenenza: riuscire a creare un movimento unitario!
Entrambi i progetti mi hanno entusiasmato, al punto che sono certo sono qui per restare molto, molto a lungo!
Devo dire che l'area self a Cartoomics è sempre stata particolarmente interessante. Quest'anno, però, ha anche avuto uno spazio adeguato, molto più arioso di altri anni. La selezione è stata anche piuttosto interessante, sia per gli artisti singoli presenti (un paio anche storici, e questo secondo me è un successo, la diminuzione degli storici, intendo, perché è bene vedere anche volti nuovi), sia per alcuni collettivi particolarmente interessanti. E due di questi, su suggerimento di Rachele (eravamo, per LSB, in 3: oltre al sottoscritto anche Andrea Bramini e Amedeo Scalese), li abbiamo anche intervistati, nelle fihure di Elisa Castellano e Lucio Perrimezzi. La prima, di Spaghetti Comics, ho avuoto l'onore e l'onere di intervistarla. E ho anche acquistato Oltre le camelie, che racconta una bellissima storia che, per ora, classificherei nel genere "fantascienza", ma sarò più preciso quando la recensirò. Dico solo che, a mio giudizio, da uno sguardo molto interessante su un sottogenere particolare della fantascienza, mostrando alcune sue potenzialità nascoste nel raccontare i personaggi. Che poi, in fondo, è quel che deve fare una buona storia. Il secondo (anche in questo caso ho fatto acquisti, nello specifico Astaroth e Il sesto), invece, è stato intervistato da Amedeo, con cui ci eravamo confrontati poco prima che affrontasse l'intervista. Un dettaglio non marginale: nella chiacchierata che abbiamo fatto sabato per prendere gli accordi per l'intervista di oggi, Lucio con la sua Green Moon Comics, ha anche mostrato un obiettivo molto ambizioso, considerando la regione di appartenenza: riuscire a creare un movimento unitario!
Entrambi i progetti mi hanno entusiasmato, al punto che sono certo sono qui per restare molto, molto a lungo!
giovedì 24 novembre 2022
Nello spazio con Kerbal Space Program
Visto che avevo un po' di vecchi video che avevo realizzato a suo tempo per la prima edizione del Focus festival e per altre attività connesse con i Cosmo Explorers, ho colto l'occasione del lancio di Artemis per realizzare un veloce video dedicato a Kerbal Space Program. Spero che risulti chiaro e interessante, soprattutto sulle potenzialità dell'introduzione dei videogiochi (opportunamente scelti, ovviamente) nello studio:
mercoledì 23 novembre 2022
Mercoledì
Non c'è giorno migliore per iniziare a vedere Mercoledì di Tim Burton. Il primo episodio è decisamente molto interessante: abbiamo un'adolescente ribelle, Mercoledì Addams, che viene cacciata dalla scuola per tentato omicidio contro alcuni bulli che hanno pestato il fratello Pugsley (ovviamente solo lei ha l'esclusiva dei tormenti del fratello). Mercoledì cerca di essere diversa dai genitori, senza rendersi conto che è già molto simile a loro, ma è anche una ragazza brillante e intelligente, come emerge molto bene dal primo episodio. Questo presenta l'ambientazione, l'Accademia Nevermore, e i personaggi, non solo i componenti della famiglia Addams, ma anche gli altri personaggi che animano l'accademia e la cittadina che la ospita. La serie, creata da Alfred Gough e Miles Millar, già creatori di Smallville, è diretta da Tim Burton e vede Jenna Ortega nel ruolo di Mercoledì. In effetti la serie sembra che si regga soprattutto su di lei, non solo perché Mercoledì è la protagonista della serie, ma soprattutto perché risulta la migliore per distacco, anche se forse la cosa è dovuta anche al fatto che Mercoledì è il personaggio scritto meglio. Certo, essendo il primo episodio le cose potrebbero migliorare e molti personaggi, che mostrano qualche potenziale interessante, potrebbero evolvere in direzioni interessanti nel resto della serie.
Una delusione certa che difficilmente verrà recuperata nel seguito sono, invece, il resto dei componenti della famiglia Addams. In sintesi Gomez, interpretato da Luis Guzmán, sembra una specie di tenente Garcia; Morticia, interpretata da Catherine Zeta Jones, è tutto fuorché l'elegante ed eterea signora Addams (insomma: Raúl Juliá e Angelica Huston continuano a restare decisamente inarrivabili); e infine Pugsley, interpretato da Isaac Ordonez, sembra un ragazzino depresso col... riporto! Per cui immaginate cosa sarebbe Mercoledì con un casting e un trucco più azzeccati!
Ultima menzione per Christina Ricci, che interpeta il personaggio di Marilyn Thornhill, e che interpretò Mercoledì proprio nei due film del 1991 e del 1993 di Barry Sonnenfeld.
Una delusione certa che difficilmente verrà recuperata nel seguito sono, invece, il resto dei componenti della famiglia Addams. In sintesi Gomez, interpretato da Luis Guzmán, sembra una specie di tenente Garcia; Morticia, interpretata da Catherine Zeta Jones, è tutto fuorché l'elegante ed eterea signora Addams (insomma: Raúl Juliá e Angelica Huston continuano a restare decisamente inarrivabili); e infine Pugsley, interpretato da Isaac Ordonez, sembra un ragazzino depresso col... riporto! Per cui immaginate cosa sarebbe Mercoledì con un casting e un trucco più azzeccati!
Ultima menzione per Christina Ricci, che interpeta il personaggio di Marilyn Thornhill, e che interpretò Mercoledì proprio nei due film del 1991 e del 1993 di Barry Sonnenfeld.
lunedì 21 novembre 2022
Topolino #3495: Che vinca il migliore!
Mentre la copertina è dedicata al nuovo episodio de La ciurma del Sole Nero, la storia d'apertura è la prima puntata della Fridonia's World Cup, Il futuro è qui. La saga di Marco Nucci, che si svilupperà su un totale di cinque episodi, vede il ritorno ai disegni di Donald Soffritti, mentre in panchina ritroviamo Ribbling, che purtroppo ha una delusione sin dalla prima partita: una sonora sconfitta contro la squadra di casa. Nucci, quindi, mette subito in difficoltà il Calisota, ed evidentemente l'idea è quella di mostrare la reazione della squadra alle difficoltà poste sul loro cammino. E' interessante, ad ogni modo, esservare una qual certa somiglianza tra l'allenatore del Fridonia, Arnold C. Driftwood, e Groucho Marx, e non è nemmeno da escludere che questa somiglianza non sia intenzionale, vista la passione per il cinema di Nucci.
sabato 19 novembre 2022
Mandala, o dei demoni nipponici
Sayoko Hoshi è una bambina piuttosto inquietante. Nuova arrivata a scuola, viene pescata da un compagno a mangiare un verme. Il motivo è semplice: è l'ultima discendente dei demoni giapponesi e viaggia sulla Terra alla ricerca di una reliquia che le permetterebbe di ripristinare il mondo demoniaco nipponico, contrastando così quello occidentale.
Con Mandala from Hell Hideshi Hino ci racconta una storia dal punto di vista del demone, ma non come il tormentatore del genere umano, bensì come il protagonista di una specie di quest, che però non è di genere fantasy, ma horror. Questo alla fine porta il lettore a parteggiare per Mandala/Sayoko, in una storia in cui il ritmo si fa sempre più serrato e la tensione sempre più alta. Il mangaka, poi, apre una piccolissima porta verso il mondo dei mostri giapponesi, ma è un vero e proprio spiraglio, e questo è, forse, il difetto principale del volumetto, che alla fine cita giusto qualcosa e non approfondisce nulla. E', però, un difetto tutto sommato veniale, visto che comunque il racconto ha in sé tutto per piacere agli amanti del genere.
Con Mandala from Hell Hideshi Hino ci racconta una storia dal punto di vista del demone, ma non come il tormentatore del genere umano, bensì come il protagonista di una specie di quest, che però non è di genere fantasy, ma horror. Questo alla fine porta il lettore a parteggiare per Mandala/Sayoko, in una storia in cui il ritmo si fa sempre più serrato e la tensione sempre più alta. Il mangaka, poi, apre una piccolissima porta verso il mondo dei mostri giapponesi, ma è un vero e proprio spiraglio, e questo è, forse, il difetto principale del volumetto, che alla fine cita giusto qualcosa e non approfondisce nulla. E', però, un difetto tutto sommato veniale, visto che comunque il racconto ha in sé tutto per piacere agli amanti del genere.
venerdì 18 novembre 2022
Un apocalittico progetto alchemico
Dopo nemmeno una settimana dall'uscita, datata 11 novembre, sono qui per "parlarvi" dell'ultimo progetto degli Epica, la band olandese di symphonic death metal di cui ho già scritto in altre occasioni. L'ultima uscita della band è un EP The alchemy project. Che poi, per lunghezza, quello che per gli Epica è un EP per un'altra band è un vero e proprio CD, ma questi sono dettagli.
L'album presenta tre caratteristiche principali: innanzitutto in tutti i pezzi gli Epica propongono delle collaborazioni con altri artisti, incluso Tommy Karevik, l'attuale voce dei Kamelot, cosa che sancisce ancora una volta la vicinanza tra i due gruppi; c'è poi un evidente interesse di sperimentazione musicale, visto che si trovano anche tracce di blues o di rock propriamente detto; e infine è un quasi concept album, visto che in praticamente tutti i testi c'è un riferimento alle guerre e alla fine della razza umana. Emblematici dell'atmosfera dell'EP, ad ogni modo, sono The final lullaby, nata dalla collaborazione con gli Shining, e Wake the World, che oltre alla presenza di Kaverik vede anche Phil Lanzon degli Uriah Heep.
Prendiamo per esempio i primi versi di The final lullaby:
L'album presenta tre caratteristiche principali: innanzitutto in tutti i pezzi gli Epica propongono delle collaborazioni con altri artisti, incluso Tommy Karevik, l'attuale voce dei Kamelot, cosa che sancisce ancora una volta la vicinanza tra i due gruppi; c'è poi un evidente interesse di sperimentazione musicale, visto che si trovano anche tracce di blues o di rock propriamente detto; e infine è un quasi concept album, visto che in praticamente tutti i testi c'è un riferimento alle guerre e alla fine della razza umana. Emblematici dell'atmosfera dell'EP, ad ogni modo, sono The final lullaby, nata dalla collaborazione con gli Shining, e Wake the World, che oltre alla presenza di Kaverik vede anche Phil Lanzon degli Uriah Heep.
Prendiamo per esempio i primi versi di The final lullaby:
Mirror, mirror on the wall
Who will be the one to destroy us all?
lunedì 14 novembre 2022
Topolino #3494: Viaggio in Italia
Innanzitutto devo scusarmi, perché anche questa settimana sia la recensione sia il video slittano di un giorno, ma devo confessarvi che avevo la necessità di staccare completamente, per cui alla fine mi sono tenuto lontano dal computer e dalla rete per qualcosa come un giorno e mezzo. E alla fine eccomi qui a scrivere del Topolino ancora per poco in edicola. Partiamo dalla cover story, Il segreto dei Sassi di Francesco Artibani per i disegni di Giampaolo Soldati.
La storia porta Topolino e Rock Sassi in Italia, a Matera, luogo d'origine della famiglia Sassi, e diventa anche l'occasione per raccontare un altro pezzo d'Italia, cosa in cui Artibani è particolarmente esperto, e non solo per la storia pubblicata sul #3491. Su tutti in particolare mi vengono da citare le due storie con Topalbano, ambientate in Sicilia, e in qualche modo questo Segreto dei Sassi ne è un fratello spirituale. Il motivo è che Artibani mette in scena una vera e propria faida tra famiglie criminali rivali, ovviamente edulcorata di tutti gli elementi sanguinosi che una vicenda del genere si porta dietro. Questo, però, non impedisce ai due autori di inserire nella storia porzioni che raccontano le bellezze di Matera e dei famosi sassi (non la famiglia di Rock!), regalandoci un interessante viaggio sui monti al confine tra Basilicata e Calabria. Un viaggio che, chissà quando, è destinato a proseguire!
La storia porta Topolino e Rock Sassi in Italia, a Matera, luogo d'origine della famiglia Sassi, e diventa anche l'occasione per raccontare un altro pezzo d'Italia, cosa in cui Artibani è particolarmente esperto, e non solo per la storia pubblicata sul #3491. Su tutti in particolare mi vengono da citare le due storie con Topalbano, ambientate in Sicilia, e in qualche modo questo Segreto dei Sassi ne è un fratello spirituale. Il motivo è che Artibani mette in scena una vera e propria faida tra famiglie criminali rivali, ovviamente edulcorata di tutti gli elementi sanguinosi che una vicenda del genere si porta dietro. Questo, però, non impedisce ai due autori di inserire nella storia porzioni che raccontano le bellezze di Matera e dei famosi sassi (non la famiglia di Rock!), regalandoci un interessante viaggio sui monti al confine tra Basilicata e Calabria. Un viaggio che, chissà quando, è destinato a proseguire!
sabato 12 novembre 2022
Batmanga: Una conclusione
Vi ho lasciato in attesa per la conclusione delle recensioni dedicate al Batmanga di Jiro Kuwata per tutta l'estate e questo inizio di autunno, ma alla fine arriviamo alla conclusione. Innanzitutto eccovi i link alla prima e alla seconda parte. Passiamo quindi al terzo volume.
Rispetto ai due precedenti c'è ben poco da aggiungere. Le storie sono leggermente più fantastiche e fantascientifiche, soprattutto quella conclusiva ambientata su un pianeta alieno la cui trama ricorda da vicino alcuni degli episodi di Star Trek. Inoltre è in questo volume che è pubblicata la storia d'esordio dell'Uomo d'Argilla di Kuwata. Questa pubblicazione di sordinata, ad ogni modo, trova una spiegazione nel redazionale conclusivo, il più ricco di informazioni.
Rispetto ai due precedenti c'è ben poco da aggiungere. Le storie sono leggermente più fantastiche e fantascientifiche, soprattutto quella conclusiva ambientata su un pianeta alieno la cui trama ricorda da vicino alcuni degli episodi di Star Trek. Inoltre è in questo volume che è pubblicata la storia d'esordio dell'Uomo d'Argilla di Kuwata. Questa pubblicazione di sordinata, ad ogni modo, trova una spiegazione nel redazionale conclusivo, il più ricco di informazioni.
giovedì 10 novembre 2022
I rompicapi di Alice: Il cubo di Rubik
Questo articolo, in origine, sarebbe dovuto uscire lunedì abbinato con il video dedicato al cubo. Alla fine, come molte cose in questo periodo, è arrivato puntualmente in ritardo!
Il cubo di Rubik può essere considerato come la versione tridimensionale dei classici quadrati magici. Di questi ultimi le versioni più note sono basate su numeri o lettere, mentre i cubo di Rubik su cubetti con facce colorate con colori differenti.
Venne inventato dall'architetto e scultore ungherese Ernő Rubik nel 1974 e chiamato dal suo creatore Magic Cube, quasi a confermare l'ispirazione iniziale dei quadrati magici. Il nome con cui è diventato noto nel mondo, Rubik's Cube, venne inveve proposto dalla Ideal, la ditta che, a partire dal 1980, lo ha commercializzato come rompicapo.
Il cubo venne anticipato da due precursori, entrambi datati 1970: un primo brevetto venne infatti ottenuto nel marzo del 1970 dal creatore di rompicapi Larry Nichols, che propose un cubo 2x2x2 di cubi in grado di muoversi grazie a dei piccoli magneti (ottenne anche un secondo brevetto, questa volta negli Stati Uniti - il primo lo aveva ottenuto in Canada - nel 1972); ad aprile, invece, Frank Fox, chiese il brevetto per un altro rompicapo scorrevole, questa volta sferico (alla fine ottenne il brevetto nel 1974 in Gran Bretagna).
Il cubo di Rubik può essere considerato come la versione tridimensionale dei classici quadrati magici. Di questi ultimi le versioni più note sono basate su numeri o lettere, mentre i cubo di Rubik su cubetti con facce colorate con colori differenti.
Venne inventato dall'architetto e scultore ungherese Ernő Rubik nel 1974 e chiamato dal suo creatore Magic Cube, quasi a confermare l'ispirazione iniziale dei quadrati magici. Il nome con cui è diventato noto nel mondo, Rubik's Cube, venne inveve proposto dalla Ideal, la ditta che, a partire dal 1980, lo ha commercializzato come rompicapo.
Il cubo venne anticipato da due precursori, entrambi datati 1970: un primo brevetto venne infatti ottenuto nel marzo del 1970 dal creatore di rompicapi Larry Nichols, che propose un cubo 2x2x2 di cubi in grado di muoversi grazie a dei piccoli magneti (ottenne anche un secondo brevetto, questa volta negli Stati Uniti - il primo lo aveva ottenuto in Canada - nel 1972); ad aprile, invece, Frank Fox, chiese il brevetto per un altro rompicapo scorrevole, questa volta sferico (alla fine ottenne il brevetto nel 1974 in Gran Bretagna).
domenica 6 novembre 2022
Topolino #3493: Ritorno a Verdemare
Come già per il numero precedente, anche la copertina del #3493 non è dedicata alla storia principale del numero, questo perché la redazione ha deciso di puntare in particolare sulle variant cover. Quella del #3492 era infatti dedicata alla storia del brivido con Zio Paperone, mentre quella di questa settimana è dedicata a Il prigioniero di Verdemare, storia fantasy di Francesco Artibani e Silvio Camboni, che mancava dalle pagine di Topolino da diversi anni (dal 2016, a quanto pare).
La storia ideata da Artibani è il seguito de La scarpa magica, storia serializzata sui quotidiani statunitensi tra giugno e ottobre del 1953. Scritta da Bill Walsh per i disegni di Floyd Gottfredson, racconta di un viaggio in Irlanda di Topolino per dare una mano al piccolo popolo del regno di Verdemare. E anche la storia in due tempi pubblicata su Topolino #3493 inizia con le stesse premesse. La storia ci conduce, quindi, in un mondo di creature fantastiche, mentre la nuova regina di Verdemare, la potentissima Lady Moira, cerca di conquistare non solo il mondo dei folletti, ma anche quello degli esseri umani. Nonostante la minaccia incombente e il ritmo crescente, Artibani riesce anche inserire nella storia situazioni comiche, che alleggeriscono la tensione, ma comunque mantengono il lettore attaccato alle pagine. Oltre all'espicito riferimento alla storia di Walsh e Gottfredson, troviamo un secondo riferimento questa volta visivo: Lady Moira, infatti, ricorda per aspetto (e un po' anche per caratterizzazione) la Regina Rossa di Alice nel Paese delle Meraviglie di Tim Burton.
La storia ideata da Artibani è il seguito de La scarpa magica, storia serializzata sui quotidiani statunitensi tra giugno e ottobre del 1953. Scritta da Bill Walsh per i disegni di Floyd Gottfredson, racconta di un viaggio in Irlanda di Topolino per dare una mano al piccolo popolo del regno di Verdemare. E anche la storia in due tempi pubblicata su Topolino #3493 inizia con le stesse premesse. La storia ci conduce, quindi, in un mondo di creature fantastiche, mentre la nuova regina di Verdemare, la potentissima Lady Moira, cerca di conquistare non solo il mondo dei folletti, ma anche quello degli esseri umani. Nonostante la minaccia incombente e il ritmo crescente, Artibani riesce anche inserire nella storia situazioni comiche, che alleggeriscono la tensione, ma comunque mantengono il lettore attaccato alle pagine. Oltre all'espicito riferimento alla storia di Walsh e Gottfredson, troviamo un secondo riferimento questa volta visivo: Lady Moira, infatti, ricorda per aspetto (e un po' anche per caratterizzazione) la Regina Rossa di Alice nel Paese delle Meraviglie di Tim Burton.
sabato 5 novembre 2022
Paperinik #70: Una nespola per domarli
Eh lo so che oggi è prevista l'uscita di Paperinik #71, e quindi sono in ritardo, che ci volete fare, però, visto che sto recensendo The wacky knight, mi sembrava poco carino saltare il quinto capitolo, scritto da Alessandro Gatti per i disegni di Marco Mazzarello. La storia è abbastanza semplice: gli equivalenti medievaleggianti di Paperone e Rockerduck si sfidano per il possesso di una nespola magica. O almeno così narra la leggenda. A quel punto, invece di una bella guerra, ecco un torneo tra i migliori cavalieri dei due re. E' fuor di dubbio che il principale merito della storia sta proprio nella trama, che alla fine propone una interessante lettura: c'è sempre un'alternativa!
Il resto del sommario presenta un altro paio di storie particolarmente interessanti, come Terrore nel castello, divertente avventura, anche questa medievaleggiante, della serie Quando Paperinik mangia pesante di Tito Faraci e Giuseppe Ferrario e soprattutto L'anello del male, probabilmente la storia migliore dell'albo. Scritta da Nino Russo per i disegni di un ottimo Danilo Barozzi, è stata originariamente pubblicata su Paperinik e altri supereroi #61 del 1998 e racconta di come Paperinik abbia dovuto affrontare un suo doppio malvagio e fantasmatico generato dalla maledizione di uno sciamano indiano. Una sfida senza respiro che dimostra come, sulla spinta di PKNA, anche il Paperinik classico riusciva a tirare fuori delle storie con tematiche non molto differenti e altrettanto valide.
Il resto del sommario presenta un altro paio di storie particolarmente interessanti, come Terrore nel castello, divertente avventura, anche questa medievaleggiante, della serie Quando Paperinik mangia pesante di Tito Faraci e Giuseppe Ferrario e soprattutto L'anello del male, probabilmente la storia migliore dell'albo. Scritta da Nino Russo per i disegni di un ottimo Danilo Barozzi, è stata originariamente pubblicata su Paperinik e altri supereroi #61 del 1998 e racconta di come Paperinik abbia dovuto affrontare un suo doppio malvagio e fantasmatico generato dalla maledizione di uno sciamano indiano. Una sfida senza respiro che dimostra come, sulla spinta di PKNA, anche il Paperinik classico riusciva a tirare fuori delle storie con tematiche non molto differenti e altrettanto valide.
giovedì 3 novembre 2022
Collezione Disney #3: I pensieri di Pippo, ed. Oscar Mondadori
Eh già! Sistemando la mia collezione questa estate ho ri-scoperto l'edizione originale de I pensieri di Pippo, che forse alla fine avrei potuto decidere di non prendere quella Panini, ma forse alla fine mi sarei lasciato convincere comunque perché questa edizione qui che state per vedere nel video sotto non è buona come quella che de Le follie di Eta Beta che ho trovato a Milano:
Inizio a mettervi un minimo di link per recuperare i post relativi alle uscite precedenti:
lunedì 31 ottobre 2022
Halloween con Topolino #3492
E così, per sfruttare al meglio la ricorrenza di Halloween, alla fine ho deciso di uscire con la recensione topolinesca proprio il 31 ottobre. E mentre sono ancora in ritardo con il video sul manuale degli scacchi (ma spero di non tardare troppo oltre domani), immergianomi immediatamente nelle atmosfere delle storie da paura del numero (della cover story direi che ci sarà tempo di discutere nelle prossime recensioni).
La prima storia dedicata alla festa del brivido è Lo spettro dell'Agonia Bianca, storia di Marco Nucci disegnata da Giorgio Cavazzano e appartenente alla serie Lord Hatequack presenta. La storia ci mostra un punto di vista inedito del soggiorno di Paperone nel famoso fosso dell'Agonia Bianca, indubbiamente più kingiano. La porzione del terrore della storia, infatti, ricorda, anche solo vagamente, una delle scene di Pet sematary del re del terrore americano.
La prima storia dedicata alla festa del brivido è Lo spettro dell'Agonia Bianca, storia di Marco Nucci disegnata da Giorgio Cavazzano e appartenente alla serie Lord Hatequack presenta. La storia ci mostra un punto di vista inedito del soggiorno di Paperone nel famoso fosso dell'Agonia Bianca, indubbiamente più kingiano. La porzione del terrore della storia, infatti, ricorda, anche solo vagamente, una delle scene di Pet sematary del re del terrore americano.
domenica 30 ottobre 2022
Astronomia da paura - Atto 1
Alla fine ho deciso di rinviare la recensione di Topolino a domani, per restare il tema Halloween, che però ho anche anticipato con un video fuori programma dedicato all'astronomia da paura!
sabato 29 ottobre 2022
Le grandi saghe Disney: Il torneo dell'Argaar
Dopo il video dedicato alla prima storia della Saga della spada di ghiaccio torno, come si suol dire, "sul luogo del delitto", con un nuovo video, questa volta dedicato a Il torneo dell'Argaar, pubblicata un anno dopo il primo capitolo. In questo caso la storia uscì in due parti, invece che le tre del capitolo precedente. Poiché il volume non era abbinato ad alcun numero di Topolino, non si tratta di un unboxing, ma è un mix tra uno sfoglialibro e una critica fumettistica. Nel video, infatti, mi sorrfermo su una questione, peraltro sollevata da Davide Del Gusto nel suo articolo introduttivo, relativa alla parentesi progressista degli Uli: a mio giudizio, infatti, non solo questa trasformazione non è diretta conseguenza dell'intervento di Topolino e Pippo, come affermato da Del Gusto (tra l'altro la cosa è anche abbastanza esplicita nella storia), ma probabilmente Massimo De Vita avrebbe dovuto più giustamente usare il termine consumistica. Alla fine, però, questi sono dettagli, e in fondo per il lettore c'è ben poca differenza tra il consumismo come lo intendiamo oggi e il progressista usato da Yor:
mercoledì 26 ottobre 2022
Topolino #3491: Archeologicamente
Lo so che sono in ritardo e che il #3492 è uscito oggi in tutte le edicole d'Italia (ho anche iniziato a leggerlo, se è per questo), ma ci tenevo a tenere traccia anche del numero della settimana scorsa. Cercherò, in ogni modo, di tenermi il più veloce possibile. Iniziamo dalle due storie che danno la traccia "scientifica" del numero, iniziando con la cover story, I vichinghi a Venezia, storia di Knut Naerum e Arild Midthun e disegnata da Giorgio Cavazzano, che ha anche firmato la copertina del numero. E' una abbastanza classica caccia al tesoro paperoniana, per l'occasione accompagnato dai nipotini in versione Giovani Marmotte. I quattro si mettono sulle tracce di un presunto tesoro vichingo a Venezia, tampinati da due (non tanto) loschi (ma sicuramente un po' fuori di testa) figuri giunti dalla Scandinavia per pretendere il tesoro a nome dei propri avi.
La storia, piuttosto divertente e con degli spunti un po' alla Dan Brown un po' da poliziesco, viene proposta sul numero per celebrare il compleanno di Cavazzano. Non a caso la storia è accompagnata da una lunga intervista al disegnatore che corre sul filo dei ricordi.
La storia, piuttosto divertente e con degli spunti un po' alla Dan Brown un po' da poliziesco, viene proposta sul numero per celebrare il compleanno di Cavazzano. Non a caso la storia è accompagnata da una lunga intervista al disegnatore che corre sul filo dei ricordi.
martedì 25 ottobre 2022
Travolti e felici!
Travolti dall'entusiasmo delle persone che ci hanno seguito, ma anche dagli idioti e dai maleducati (che ho gestito, per quel che ho potuto, proprio io nel dietro le quinte di YT) e dagli spammer e dai bot (sempre io...), nel corso della diretta dell'eclissi parziale di oggi 25 ottobre 2022! E' stata sicuramente un'impresa difficile da portare a termine, faticosa e complicata. E non solo oggi. Però, e qui penso di scrivere a nome di tutti (cito i più stretti: Federica Duras, che ha presentato che sembrava ancora Natale - sta arrivando, in effetti -, Federico Di Giacomo, il nostro René Ferretti, con tutti il rispetto per quest'ultimo, Giulia Mantovani, che oggi più che l'aiuto regia è stata una vera e propria signora delle cerimonie del dietro le quinte, Claudia Mignone, che oltre alla diretta aveva da dare un'occhio anche ai giornalisti a Roma, e poi altri che sarebbe troppo lungo citare), alla fine siamo stati abbastanza soddisfatti del risultato finale. Ve lo embeddo qui sotto, non prima di invitarvi, se li avete fatti, a condividere con noi i vostri scatti, preferibilmente sul gruppo flickr creato ad hoc. Per chi mi segue su YouTube, invece, questo ha implicato che il classico video disneyano è saltato (magari recupero, anche se fuori tempo massimo, la recensione dell'ultimo Topo) e forse anche il secondo video settimanale, quello che ultimamente sto mandando il giovedì. Ah, prima di lasciarvi al video, una piccola nota di ulteriore soddisfazione: siamo finiti sul TG Leonardo, come da immagine di apertura del post!
sabato 22 ottobre 2022
Dipingere l'inferno
Da amnte dell'horror la scoperta di Hideshi Hino con Hell Baby è stata una piccola rivelazione. Per cui goni opera del maestro giapponese del genere che qualcuno riesce a portare in Italia la trovo decisamente interessante. Ho, come ovvio, in corso il recupero, tra acquisto e lettura, delle sue opere disponibili, fino a ora pubblicate da due editori distinti, la Edizioni Latitudine 42 con l'etichetta In your face comix e la Dynit con la collana di volumi a grande formato Showcase. E Visioni d'Inferno, considerato il manga migliore dell'opera di Hino, ricade proprio in quest'ultima categoria.
E' la storia, narrata in prima persona, di un pittore che ritrae solo visooni infernali. D'altra parte vive in un luogo d'orrore, accanto a un mattatoio, e una famiglia che è una versione non umoristica degli Addams, giusto per fare un paragone che dovrebbe essere a conoscenza dei più. La storia, ad ogni modo, si basa anche sulla biografia dello stesso Hino, ma la cosa diventa più chiara dopo la lettura delle due interviste che completano il volume. probabilmente anche per questo assume un ruolo fondamentale per comprendere il personaggio l'11.mo capitolo, che si apre con la bomba atomica sganciata su Hiroshima:
E' la storia, narrata in prima persona, di un pittore che ritrae solo visooni infernali. D'altra parte vive in un luogo d'orrore, accanto a un mattatoio, e una famiglia che è una versione non umoristica degli Addams, giusto per fare un paragone che dovrebbe essere a conoscenza dei più. La storia, ad ogni modo, si basa anche sulla biografia dello stesso Hino, ma la cosa diventa più chiara dopo la lettura delle due interviste che completano il volume. probabilmente anche per questo assume un ruolo fondamentale per comprendere il personaggio l'11.mo capitolo, che si apre con la bomba atomica sganciata su Hiroshima:
venerdì 21 ottobre 2022
Sul perché non bisogna guardare il Sole direttamente
Questa settimana non credevo che avrei pubblicato alcunché su Peertube, e invece alla fine ho caricato un video molto semplice e veloce per mostrare quanto sia pericoloso guardare il Sole direttamente senza alcuna protezione. Il video è consigliato all'interno di un'attività didattica presente su astroEDU e che ho selezionato per un articolo di didattica sul Sole che uscirà lunedì mattina su EduINAF, il tutto all'interno della promozione della diretta sull'eclissi parziale di Sole che faremo martedì 25 ottobre a partire dalle 11:15.
giovedì 20 ottobre 2022
Un'eclissi di Sole su Celestia
L'idea del video di oggi mi è venuta vedendo questo video più lungo e dettagliato relativo all'eclissi del 21 agosto del 2017. Avendolo trovato particolarmente interessante, perché ci permette di vedere l'eclissi in un modo in cui la osserviamo molto raramente, ho pensato che potesse essere interessante realizzare un video analogo, ma più breve, sull'eclissi del 25 ottobre 2022, ovvero tra poco meno di una settimana, e che potrete vedere insieme a noi su EduINAF. In quel caso la vedremo da Terra e dal vivo, e non sarà una simulazione come quella che vi mostro nel video qui sotto:
P.S.: per chi è interessato agli aggiornamenti scacchistici, scriverò un update di questo post
mercoledì 19 ottobre 2022
Una serata a scacchi
Al momento in cui scrivo è iniziata da poco la 13.ma giornata del campionato di scacchi statunitense. Si sono concluse due delle sette partite previste, entrambe in parità. Delle due la più importante per il campionato era quella tra Fabiano Caruana e Levon Aronian, giunta alla patta dopo qualcosa come 34 mosse. La patta viene generalmente dichiarata quando uno dei pezzi compie per tre volte la stessa mossa. Generalmente quando ciò avviene c'è spesso un accordo tra i due giocatori, che giungono a un punto in cui non è semplice proseguire. Le sorti del campionato, quindi, sono quindi nelle mani di Roy Robson e Jeffrey Xiong, che al momento sono sostanzialmente alla pari (viene valutato un leggero vantaggio per Robson che ha i bianchi). In caso di vittoria di Robson si andrà a una specie di spareggio domani. In caso di patta, o sconfitta di Robson, il titolo andrà, per la seconda volta nella sua carriena, a Caruana.
Tra le donne, invece, la situazione è più complicata: abbiamo, infatti, 3 scacchiste in mezzo punto: Irina Krush, che ha vinto il campionato U.S.A. 8 volte, attualmente in testa da sola, seguita a ruota da Jennifer Yu, che lo ha già vinto nel 2019, e Thali Cervantes. Queste ultime, tra l'altro, si stanno sfidando, mentre la Krush, ucraina di nascita, affronta la connazionale Anna Zatonskih, che il campionato invece lo ha vinto 4 volte.
Al momento le sfide sono sostanzialmente alla pari, per cui ancora poco si può dire su chi vincerà i titoli. Direi che questa sarà una bella serata (e una bella nottata) dedicata agli scacchi!
Update della notte tra il 19 e il 20 ottobre: Robson non è riuscito a sconfiggere Xiong. E' stata una partita tra alti e bassi dove ora uno aveva raggiunto un vantaggio di oltre 1, per poi perderlo in favore dell'altro. Questo ha permesso a Caruana di diventare per la seconda volta nella sua carriera campione di scacchi statunitense.
Tra le donne, invece, si dovrà andare allo spareggio tra Krush e Yu in virtù del pareggio della prima e della vittoria abbastanza schiacciante della seconda. Sarà interessante vedere se la Krush riuscirà a ripetere la vittoria ottenuta proprio contro la giovane avversaria al 12.mo turno. Update della serata del 20 ottobre: Lo spareggio per il campionato tra Irina Krush e Jennifer Yu si gioca su due partite rapide (10 minuti ciascuna), vinte una ciascuna, e poi da una partita ancora più rapida di 5 minuti, che alla fine vede la vittoria di Yu grazie a un errore della Krush per mossa illegale: nella concitazione muove il re di due case. Questo permette da un lato alla Yu di avere un paio di minuti aggiuntivi, mentre Irina finisce il tempo, lasciando così la vittoria alla sua avversaria. E' interessante, comunque, osservare come anche la Yu aveva commesso un errore quasi fatale, e alla fine non lo è stato proprio per la caratteristica della partita, molto veloce e compressa. In questo caso, probabilmente, proprio l'errore ha concesso alla Yu di potersela giocare con meno pressione, essendo ormai arrivata al punto di averla praticamente persa.
Tra le donne, invece, la situazione è più complicata: abbiamo, infatti, 3 scacchiste in mezzo punto: Irina Krush, che ha vinto il campionato U.S.A. 8 volte, attualmente in testa da sola, seguita a ruota da Jennifer Yu, che lo ha già vinto nel 2019, e Thali Cervantes. Queste ultime, tra l'altro, si stanno sfidando, mentre la Krush, ucraina di nascita, affronta la connazionale Anna Zatonskih, che il campionato invece lo ha vinto 4 volte.
Al momento le sfide sono sostanzialmente alla pari, per cui ancora poco si può dire su chi vincerà i titoli. Direi che questa sarà una bella serata (e una bella nottata) dedicata agli scacchi!
Update della notte tra il 19 e il 20 ottobre: Robson non è riuscito a sconfiggere Xiong. E' stata una partita tra alti e bassi dove ora uno aveva raggiunto un vantaggio di oltre 1, per poi perderlo in favore dell'altro. Questo ha permesso a Caruana di diventare per la seconda volta nella sua carriera campione di scacchi statunitense.
Tra le donne, invece, si dovrà andare allo spareggio tra Krush e Yu in virtù del pareggio della prima e della vittoria abbastanza schiacciante della seconda. Sarà interessante vedere se la Krush riuscirà a ripetere la vittoria ottenuta proprio contro la giovane avversaria al 12.mo turno. Update della serata del 20 ottobre: Lo spareggio per il campionato tra Irina Krush e Jennifer Yu si gioca su due partite rapide (10 minuti ciascuna), vinte una ciascuna, e poi da una partita ancora più rapida di 5 minuti, che alla fine vede la vittoria di Yu grazie a un errore della Krush per mossa illegale: nella concitazione muove il re di due case. Questo permette da un lato alla Yu di avere un paio di minuti aggiuntivi, mentre Irina finisce il tempo, lasciando così la vittoria alla sua avversaria. E' interessante, comunque, osservare come anche la Yu aveva commesso un errore quasi fatale, e alla fine non lo è stato proprio per la caratteristica della partita, molto veloce e compressa. In questo caso, probabilmente, proprio l'errore ha concesso alla Yu di potersela giocare con meno pressione, essendo ormai arrivata al punto di averla praticamente persa.
martedì 18 ottobre 2022
Sempre sulla scacchiera
E siamo al dodiciesimo e penultimo turno del campionato statunitense di scacchi. Tra le donne potrebbe essere quello decisivo, visto che c'è lo scontro tra prima e seconda classificata, separate da appena mezzo punto, una patta. Anche tra gli uomini, Fabiano Caruana, l'italo americano che dopo aver vinto 4 titolo italiani (se la memoria non mi inganna), ha scelto la federazione statunitense vincendo nel 2016 il per ora suo primo e unico titolo dall'altra parte dell'oceano, ha appena mezza lunghezza di vantaggio su Ray Robson, elegantissimo scacchista proveniente dalla Micronesia.
Una delle cose più interessanti del campionato statunitense è che accoglie tra le sue fila giocatori nati in altri paesi e che poi, per i vari casi della vita, alla fine hanno scelto la federazione U.S.A., alcuni anche relativamente di recente come l'armeno Levon Aronian.
Tutto questo per dirvi che alla fine il video di cui scrivevo ieri, alla fine è arrivato, e spero che possa essere di vostro gradimento.
Una delle cose più interessanti del campionato statunitense è che accoglie tra le sue fila giocatori nati in altri paesi e che poi, per i vari casi della vita, alla fine hanno scelto la federazione U.S.A., alcuni anche relativamente di recente come l'armeno Levon Aronian.
Tutto questo per dirvi che alla fine il video di cui scrivevo ieri, alla fine è arrivato, e spero che possa essere di vostro gradimento.
lunedì 17 ottobre 2022
Il festival della poltrona
O della sedia. O del pavimento. Che poi è dove mi trovo in questo momento mentre sto vedendo l'11.mo turno dei campionati di scacchi degli Stati Uniti. Nel frattempo sul computer ho anche una scheda aperta su lichess per seguire le varie partite indipendentemente dalla diretta (che sto mandando sulla smart tv). Il tutto mentre ogni tanro infilo le cuffie per cercare di finire il video che sarebbe dovuto uscire oggi, ma che si trascina dietro i ritardi dei video di giovedìe venerdì, slittati di un giorno. E intanto spero di non doverlo slittare oltre domani. Che poi, diciamolo, è l'unica consolazione in questo periodo. Fare video invece di festival. Quelli li fanno altri.
domenica 16 ottobre 2022
Topolino #3490: Il principe degli scacchi
Con un unico titolo becco due storie, la cover story dedicata al Piccolo principe e la quarta e ultima puntata di Scacco matto a Topolino. Partiamo da questa.
Per quattro settimane, in contemporanea con i pezzi della Scacchiera di Topolino, Giovanni Di Gregorio e Ottavio Panaro ci hanno raccontato della sfida dello Scacchista a Topolinia. Sembrava la minaccia di un mitomane, o di un terrorista, quindi piuttosto attuale, anche se senza i toni drammatici di una situazione del genere: lo Scacchista, infatti, aveva dato il via a una partita a scacchi contro la polizia con una semplice regola, per ogni pezzo perso dai bianchi Topolinia avrebbe subito un "attacco". Basettoni, allora, non ha altra possibilità che chiedere aiuto al Gran Maestro di Topolinia, tale Farnesio. Ad affiancarlo Di Gregorio mette Pippo, dotato del manuale degli scacchi scritto dal classico bis-bis, il mitico Pipparov. Mitico perché anche Farnesio lo conosce.
Con questa semplice mossa Di Gregorio introduce la manualistica, fondamentale negli scacchi, ma come si scoprirà nel corso dei quattro episodi, anche quello che definisco il "fattore umano", rappresentato dalla creatività spiazzante dei motti di Pipparov. Detta in termini più scacchistici, mosse che non vengono considerate dalla totalità dei manuali.
Per quattro settimane, in contemporanea con i pezzi della Scacchiera di Topolino, Giovanni Di Gregorio e Ottavio Panaro ci hanno raccontato della sfida dello Scacchista a Topolinia. Sembrava la minaccia di un mitomane, o di un terrorista, quindi piuttosto attuale, anche se senza i toni drammatici di una situazione del genere: lo Scacchista, infatti, aveva dato il via a una partita a scacchi contro la polizia con una semplice regola, per ogni pezzo perso dai bianchi Topolinia avrebbe subito un "attacco". Basettoni, allora, non ha altra possibilità che chiedere aiuto al Gran Maestro di Topolinia, tale Farnesio. Ad affiancarlo Di Gregorio mette Pippo, dotato del manuale degli scacchi scritto dal classico bis-bis, il mitico Pipparov. Mitico perché anche Farnesio lo conosce.
Con questa semplice mossa Di Gregorio introduce la manualistica, fondamentale negli scacchi, ma come si scoprirà nel corso dei quattro episodi, anche quello che definisco il "fattore umano", rappresentato dalla creatività spiazzante dei motti di Pipparov. Detta in termini più scacchistici, mosse che non vengono considerate dalla totalità dei manuali.
sabato 15 ottobre 2022
Gli scacchi di Topolino
Anche l'ultimo unboxing de Gli scacchi di Topolino ha avuto un po' di ritardo, in questo caso dovuto alla difficoltà di riuscire a mantenere il tutto entro i limiti del 100 Mega dell'istanza Peertube su cui ho caricato i precedenti tre video. Alla fine ce l'ho fatta e ho pensato bene di dedicare un unico post a tutti e quattro gli unboxing, messi tutti uno di fila all'altro:
venerdì 14 ottobre 2022
In viaggio con DART
Per diversi motivi tecnici, sono stato costretto a rinviare di un giorno il video dedicato a DART: il montaggio ha preso più del previsto, soprattutto come tempo di esportazione dei pezzetti singoli e alla fine anche del video completo. A parte questi piccoli problemi tecnici, quello che state per vedere è una specie di finta live in cui commento gli estratti dalla live vera che fece la NASA quella notte. L'idea mi è venuta perché è stata una delle poche notti che mi sono addormentato presto (nel senso prima dell'una di notte).
Oltre al mio video, vi consiglio anche di dare un'occhiata al video dedicato a LiciaCUBE su EduINAF.
Oltre al mio video, vi consiglio anche di dare un'occhiata al video dedicato a LiciaCUBE su EduINAF.
mercoledì 12 ottobre 2022
In sospeso
Ho iniziato a vedere Umbrella Academy. E nel frattempo ho anche iniziato a leggere il fumetto di Gerald Way e Gabriel Ba. E forse non dovevo. Forse avrei dovuto iniziare a vedere la serie senza leggere i volumi editi in Italia dalla Bao dal 2017 (l'editore precedente era la Magic Press), anche se non credo che la sospensione del giudizio e soprattutto le perplessità siano esclusivamente legate alle differenze tra le due opere. Vedremo quando finirò la prima stagione: in fondo è una serie che ha tutti gli elementi per piacermi, ma sicuramente non mi ha lasciato la smania che mi aspettavo di vedere il secondo episodio. Una cosa, però, è certa: comunque andrà a finire, posso già dire che preferisco il fumetto. Ovviamente devo prima riprenderla, visto che per un po' la lascierò in sospeso. E questo non solo per concludere la lettura del fumetto originale, ma anche perché sto passando le serate di questi ultimi giorni a vedere le dirette del torneo di scacchi U.S.A. dove, tra gli altri, si stanno giocando il titolo Hans Niemann, arrivato recentemente agli onori delle cronache per accuse di barare (anche da parte del più forte giocatore in attività, Magnus Carlsen), e, soprattutto Fabiano Caruana, che è stato anche campione italiano per 4 volte e che dal 2015 ha scelto la federazione scacchistica statunitense. E che al momento in cui scrivo è in testa alla classifica, e dunque sulla buona strada per vincere il suo secondo titolo di campione di scacchi statunitense.
martedì 11 ottobre 2022
Un viaggio verso Makemake
L'ottavo numero del Topolino fiuoriserie - PK vede Paperinik e Xadhoom affrontare un viaggio verso Makemake, uno dei plutoidi all'interno della fascia di Kuiper. Il titolo dell'albro, che ricordo essere un cartonato di 52 pagine, di cui 44 a fumetti, è proprio Makemake e rappresenta il secondo numero della nuova gestione del personaggio da parte di Alessandro Sisti.
Lo sceneggiatore, tra i creatori di Paperinik New Adventures con cui tutto iniziò, era salito a bordo della serie in uscita su Topolino fuoriserie con il quinto numero, cosceneggiando insieme con Roberto Gagnor la conclusione della Galaxy Gate Saga.
Col settimo numero, La danza del ragno, che non ho recensito, Sisti inizia a costruire un nuovo contesto narrativo: un nuovo genio nella Ducklair Tower, Dunia Voyda, una specie di Elon Musk al femminile, una nuova "spalla" per Paperinik, l'amata Xafhoom, e un nuovo avversario, in questo caso una specie di setta che ha l'obiettivo di modificare, letteralmente, la realtà. Sembra l'inizio di una nuova saga e invece già con Makemake le attese sembrano... disattese, come ben chiarito anche dalla copertina dell'albo, che riporta in scena gli En'Tomek, che avevano esordito alcuni anni fa in Cronaca di un ritorno insieme, proprio, al ritorno di Xadhoom.
Lo sceneggiatore, tra i creatori di Paperinik New Adventures con cui tutto iniziò, era salito a bordo della serie in uscita su Topolino fuoriserie con il quinto numero, cosceneggiando insieme con Roberto Gagnor la conclusione della Galaxy Gate Saga.
Col settimo numero, La danza del ragno, che non ho recensito, Sisti inizia a costruire un nuovo contesto narrativo: un nuovo genio nella Ducklair Tower, Dunia Voyda, una specie di Elon Musk al femminile, una nuova "spalla" per Paperinik, l'amata Xafhoom, e un nuovo avversario, in questo caso una specie di setta che ha l'obiettivo di modificare, letteralmente, la realtà. Sembra l'inizio di una nuova saga e invece già con Makemake le attese sembrano... disattese, come ben chiarito anche dalla copertina dell'albo, che riporta in scena gli En'Tomek, che avevano esordito alcuni anni fa in Cronaca di un ritorno insieme, proprio, al ritorno di Xadhoom.
Topolino #3489: Una Luna un po' così
La maggior parte delle recensioni che si trovano in giro relative al Topolino attualmente ancora in edicola si concentrano su Paperbridge, che ritorna sul settimanale disneyano con due nuovi episodi che, in realtà, sono un'unica storia suddivisa in due tempi, sebbene con due titoli differenti. Personalmente, invece, vorrei innanzitutto puntare l'attenzione su Viaggio nella Luna, parodia del film di Georges Méliès realizzata da Bruno Enna e Alessandro Pastrovicchio.
Settimana scorsa, sempre di lunedì, avevo già espresso delle perplessità sulla sceneggiatura di Enna, e in qualche modo mi sembra di poterle confermare. La parte positiva della sua sceneggiatura resta, indubbiamente, la capacità di adattarsi allo stile di Pastrovicchio. Nemmeno l'innesto de La storia vera di Luciano da Samosata disturba più di tanto, ma, e questo per me potrebbe essere strano, è proprio il tentativo continuo di Crazymede (ovvero Archimede) di riportare tutto in un'ottica scientifica a risultare fuori luogo, distogliendo l'attenzione del lettore dagli aspetti magici della vicenda, che invece vengono molto ben colti dal tratto del disegnatore. Non rende più accettabile la cosa nemmeno la scoperta che tutta la vicenda si è svolta in un altro sistema solare, o più probabilmente un altro universo.
Nel complesso la vicenda avrebbe probabilmente giovato di un maggior surrealismo da una parte e magari di un'assenza completa di dialoghi: una parodia muta sarebbe, in effetti, stata una scelta molto più azzeccata. Tra l'altro proprio la discrepanza tra le scene surreali della prima puntata in cui gli autori cercano di portare su pagina le coreografie del film di Méliès e i continui tentativi di Crazymede di riportare tutto in termini scientifici non convincono praticamente per nulla: sarebbe stato meglio scegliere una delle due direzioni, o quella più verniana rappresentata da Crazymede o quella più surrele dei finti balletti e della spinta a braccia del razzo verso la Luna.
Settimana scorsa, sempre di lunedì, avevo già espresso delle perplessità sulla sceneggiatura di Enna, e in qualche modo mi sembra di poterle confermare. La parte positiva della sua sceneggiatura resta, indubbiamente, la capacità di adattarsi allo stile di Pastrovicchio. Nemmeno l'innesto de La storia vera di Luciano da Samosata disturba più di tanto, ma, e questo per me potrebbe essere strano, è proprio il tentativo continuo di Crazymede (ovvero Archimede) di riportare tutto in un'ottica scientifica a risultare fuori luogo, distogliendo l'attenzione del lettore dagli aspetti magici della vicenda, che invece vengono molto ben colti dal tratto del disegnatore. Non rende più accettabile la cosa nemmeno la scoperta che tutta la vicenda si è svolta in un altro sistema solare, o più probabilmente un altro universo.
Nel complesso la vicenda avrebbe probabilmente giovato di un maggior surrealismo da una parte e magari di un'assenza completa di dialoghi: una parodia muta sarebbe, in effetti, stata una scelta molto più azzeccata. Tra l'altro proprio la discrepanza tra le scene surreali della prima puntata in cui gli autori cercano di portare su pagina le coreografie del film di Méliès e i continui tentativi di Crazymede di riportare tutto in termini scientifici non convincono praticamente per nulla: sarebbe stato meglio scegliere una delle due direzioni, o quella più verniana rappresentata da Crazymede o quella più surrele dei finti balletti e della spinta a braccia del razzo verso la Luna.
giovedì 6 ottobre 2022
Collezione Disney #2: La saga della Spada di Ghiaccio
Dopo il video dedicato alla prima nuova ristampa in edicola de La Saga della Spada di ghiaccio, eccoci al secondo appuntamento con la Collezione Disney (non dimenticatevi di andare alla prima puntata), dedicato sempre alla mitica saga fantasy di Massimo De Vita. Nel video vi mostrerò le ristampe in volume della saga che ho acquistato nel corso degli anni. Inoltre è anche presente lo sfoglialibro della ristampa nella Serie Oro dei Classici del Fumetto di Repubblica che sono riuscito a girare visto che sono capitato più o meno per caso alla casa dove è al momento conservato insieme con tutta questa serie.
A questo punto vi lascio al secondo video della serie e vi do appuntamento al mese prossimo con il video della versione Oscar Mondadori de I pensieri di Pippo.
A questo punto vi lascio al secondo video della serie e vi do appuntamento al mese prossimo con il video della versione Oscar Mondadori de I pensieri di Pippo.
lunedì 3 ottobre 2022
Topolino #3488: Verso la Luna
Avevo in mente di uscire sabato con la recensione di Makemake, l'ottavo numero di Topolino fuoriserie - PK. E ovviamente ieri avrei dovuto pubblicare la recensione del Topolino attualmente in edicola, ma alla fine ha vinto la voglia di lasciare la mia forma sul divano, e così ecco con un giorno di ritardo sul solito la recensione di un interessante numero di Topolino che si apre con una parodia che è un omaggio a Viaggio nella Luna di Georges Méliès. La pellicola, che venne rilasciata a Parigi l'1 settembre del 1902, ha una durata di circa 14 minuti ed è suddivisa in quadri, ovvero scene di diversa lunghezza girate con camera fissa e, nel caso specifico, fondali mobili. Méliès, infatti, progetta una serie di scenografie mobili, mentre per molti degli effetti speciali sfrutta le possibilità tecniche delle cineprese dell'epoca: tra l'altro il cineasta francese, non essendo riuscito a ottenere una delle cineprese dei fratelli Lumiere, se ne costruisce una da zero!
La storia del film è, a sua volta, ispirata al romanzo doppio di un altro grande visionario, Jules Verne, ovvero Dalla Terra alla Luna e il suo seguito Intorno alla Luna. Non è l'unica ispirazione dell'opera, come ricorda Bruno Enna, sceneggiatore della parodia, nell'intervista della scorsa settimana: abbiamo anche I primi uomini sulla luna di Herbert Wells e Una storia vera di Luciano Samosata. Della pellicola, che è stata rilasciata per lo più in bianco e nero, si trovano in giro anche alcune copie colorate a mano dallo stesso regista. La parodia disneyana, invece, i cui disegni sono di Alessandro Pastrovicchio, che è anche il propositore del progetto, sono a colori e solo in alcune pagine propongono il monocolore: una colorazione seppia o giù di lì per le vignette del viaggio verso la Luna.
La storia del film è, a sua volta, ispirata al romanzo doppio di un altro grande visionario, Jules Verne, ovvero Dalla Terra alla Luna e il suo seguito Intorno alla Luna. Non è l'unica ispirazione dell'opera, come ricorda Bruno Enna, sceneggiatore della parodia, nell'intervista della scorsa settimana: abbiamo anche I primi uomini sulla luna di Herbert Wells e Una storia vera di Luciano Samosata. Della pellicola, che è stata rilasciata per lo più in bianco e nero, si trovano in giro anche alcune copie colorate a mano dallo stesso regista. La parodia disneyana, invece, i cui disegni sono di Alessandro Pastrovicchio, che è anche il propositore del progetto, sono a colori e solo in alcune pagine propongono il monocolore: una colorazione seppia o giù di lì per le vignette del viaggio verso la Luna.
venerdì 30 settembre 2022
Notte della ricerca: Una rappresentazione fisica
La notte europea della ricerca è un evento patrocinato dall'unione europea, suddiviso in vari progetti, ognuno di questi finanziato con fondi europei (cosa che però non impedisce a molte istituzioni di aggregarsi insieme per eventi fuori dal programma). E visto che quest'oggi, come l'anno scorso, non sono coinvolto in nessun evento della notte, né dal vivo né online, eccovi un video in cui vi racconto qualcosa su quanto fatto durante il dottorato:
giovedì 29 settembre 2022
Forse era meglio non iniziarlo proprio
O forse sono io che non l'ho capito...
domenica 25 settembre 2022
Topolino #3487: Scacco matto a Topolino
Dopo la scorpacciata fantascientifica di Minaccia dallo spazio, arriva una nuova saga ad alta tensione, questa volta nel genere thriller, sottogenere degli attentatori (d'altra parte il sottogenere equivalente dei serial killer è piuttosto difficile da affrontare su Topolino). A relizzare la nuova saga in quattro episodi, Scacco matto a Topolino, troviamo Giovanni Di Gregorio con, ai disegni, Ottavio Panaro. La storia è anche abbinata al nuovo gadget del settimanale, gli Scacchi di Topolino, di cui qui sotto vi metto il primo degli unboxing che spero di realizzare nel corso delle quattro settimane. Vi segnalo anche l'unboxing di Alain su YouTube.
sabato 24 settembre 2022
Paperinik #69: Un cavaliere mascherato
Dopo l'esordio su Paperinik #68 con i primi due capitoli della serie, continua con altre due storie Diary of a wacky knight. La serie passa dalle mani di Stefano Ambrosio e Lorenzo Pastrovicchio, autori degli episodi di esordio, a due coppie di nuovi autori, ALessandro Gatti e Alessandro Pastrovicchio, fratello di Lorenzo, per il capitolo 3 e Riccardo Pesce e Ciro Cangialosi per il capitolo 4.
Nel complesso la serie continua a mantenersi leggera e divertente, indubbiamente una lettura di buon livello. Entrambi gli sceneggiatori proseguono sulla linea narrativa impostata da Ambrosio, ma nel complesso la mia preferenza va a Il custode degli abissi di Pesce rispetto a La maledizione della pioggia senza fine di Gatti, e questo nonostante la presenza di un re Paperone Pendragon decisamente molto ben caratterizzato. Il punto debole della storia, però, è, secondo me, Amelia come personaggio e il finale della storia stessa che ho trovato un po' troppo semplicistico, sia quello dell'impresa di sir Paperinik, sia quello dei cavalieri di re Pendragon. Anche la caratterizzazione grafica di Amelia mi ha lasciato un po' interdetto: l'ho trovata un po' troppo ricca ed elegante, anche se devo dire che nel complesso la prova di Pastrovicchio risulta comunque all'altezza del fratello. Anche per questo la storia è stata un po' deludente, perché la sceneggiatura di Gatti non è sembrata in grado di esaltare il tratto del disegnatore assegnato. Ottimi anche i disegni di Cangialosi, che ricordano il Fabio Celoni di Epic Mickey, mentre il soggetto della storia di Pesce ha un che di ciminiano, in particolare con il personaggio del Romito degli abissi, mentre il ritmo è quello tipico di un corto di animazione, cosa che alla fine va a tutto vantaggio di questo 4.o episodio rispetto a quello precedente.
Il resto del numero è abbastanza anonimo, a parte forse L'insospettabile fan di Riccardo Secchi e Paolo Mottura pubblicata per la prima volta su Topolino #2633.
Nel complesso la serie continua a mantenersi leggera e divertente, indubbiamente una lettura di buon livello. Entrambi gli sceneggiatori proseguono sulla linea narrativa impostata da Ambrosio, ma nel complesso la mia preferenza va a Il custode degli abissi di Pesce rispetto a La maledizione della pioggia senza fine di Gatti, e questo nonostante la presenza di un re Paperone Pendragon decisamente molto ben caratterizzato. Il punto debole della storia, però, è, secondo me, Amelia come personaggio e il finale della storia stessa che ho trovato un po' troppo semplicistico, sia quello dell'impresa di sir Paperinik, sia quello dei cavalieri di re Pendragon. Anche la caratterizzazione grafica di Amelia mi ha lasciato un po' interdetto: l'ho trovata un po' troppo ricca ed elegante, anche se devo dire che nel complesso la prova di Pastrovicchio risulta comunque all'altezza del fratello. Anche per questo la storia è stata un po' deludente, perché la sceneggiatura di Gatti non è sembrata in grado di esaltare il tratto del disegnatore assegnato. Ottimi anche i disegni di Cangialosi, che ricordano il Fabio Celoni di Epic Mickey, mentre il soggetto della storia di Pesce ha un che di ciminiano, in particolare con il personaggio del Romito degli abissi, mentre il ritmo è quello tipico di un corto di animazione, cosa che alla fine va a tutto vantaggio di questo 4.o episodio rispetto a quello precedente.
Il resto del numero è abbastanza anonimo, a parte forse L'insospettabile fan di Riccardo Secchi e Paolo Mottura pubblicata per la prima volta su Topolino #2633.
venerdì 23 settembre 2022
Non c'è nulla di più sicuro della propria casa
Oggi il rientro a casa è stato delirante. Milano era piuttosto caotica, tra una manifestazione in superficie e la metro presa d'assalto dai tifosi che si recavano alla partita a San Siro, partita che ovviamente ho scoperto quando ho provato a prendere la metropolitana come mezzo alternativo per avvicinarmi a casa. Così, grazie al lungo e tortuoso tragitto fatto, direi che non sono stato più contento di essere ritornato a casa, anche se, ovviamente, è solo una casa in affitto. E per la contentezza ho deciso di affrontare la visione di un presunto film horror, Aftermath. Orrori dal passato.
La pellicola, del 2021, di Peter Winther, viene infatti classificata come horror e casa stregata o infestata o qualcosa del genere. E in effetti ha anche le premesse di un qualcosa del genere, visto che la casa in cui il film è ambientato è stata il teatro di un omicidio-suicidio. Il primo elemento diciamo così sconvolgente è che qualcuno, pur sapendo del tragico evento, decide di acquistarla. E il secondo è che il marito di quella che la sta vendendo, vorrebbe tirare sul prezzo. Verso l'alto. Come se aumentando il prezzo sarebbe in grado di trovare un compratore interessato.
L'altra premessa alla storia è che la coppia che sta acquistando è in crisi e ha deciso (più o meno di comune accordo) di acquistare una nuova casa, nella speranza che cambiare ambiente possa giovare al rapporto di coppia. E certamente il teatro di un omicidio può essere utile in questa impresa.
Dopo un inizio che in qualche modo può far pensare a una casa infestata e, quindi, a un horror vero e proprio, alla fine si scopre di essere stati i testimoni di ben due thriller innestati uno dentro l'altro. Uno basato su una storia vera, una coppia che ha acquistato una casa ed è stata tormentata dalla persona a cui avevano "soffiato" la casa. E l'altro basato sul Fantasma dell'opera. Che poi sarebbe stato anche interessante avere quest'ultimo punto di vista sin dall'inizio, solo che lo scopri alla fine che il film è in parte basato su una storia che ha una forza narrativa che la pellicola di Winther se la sogna. Con questo non dico che alla fine non possa andar bene per passare un paio d'ore su Netflix, ma sappiatelo: non è una pellicola horror.
La pellicola, del 2021, di Peter Winther, viene infatti classificata come horror e casa stregata o infestata o qualcosa del genere. E in effetti ha anche le premesse di un qualcosa del genere, visto che la casa in cui il film è ambientato è stata il teatro di un omicidio-suicidio. Il primo elemento diciamo così sconvolgente è che qualcuno, pur sapendo del tragico evento, decide di acquistarla. E il secondo è che il marito di quella che la sta vendendo, vorrebbe tirare sul prezzo. Verso l'alto. Come se aumentando il prezzo sarebbe in grado di trovare un compratore interessato.
L'altra premessa alla storia è che la coppia che sta acquistando è in crisi e ha deciso (più o meno di comune accordo) di acquistare una nuova casa, nella speranza che cambiare ambiente possa giovare al rapporto di coppia. E certamente il teatro di un omicidio può essere utile in questa impresa.
Dopo un inizio che in qualche modo può far pensare a una casa infestata e, quindi, a un horror vero e proprio, alla fine si scopre di essere stati i testimoni di ben due thriller innestati uno dentro l'altro. Uno basato su una storia vera, una coppia che ha acquistato una casa ed è stata tormentata dalla persona a cui avevano "soffiato" la casa. E l'altro basato sul Fantasma dell'opera. Che poi sarebbe stato anche interessante avere quest'ultimo punto di vista sin dall'inizio, solo che lo scopri alla fine che il film è in parte basato su una storia che ha una forza narrativa che la pellicola di Winther se la sogna. Con questo non dico che alla fine non possa andar bene per passare un paio d'ore su Netflix, ma sappiatelo: non è una pellicola horror.
giovedì 22 settembre 2022
Le follie di Eta Beta
Il personaggio di Era Beta sta per compiere 75 anni. Il 26 settembre, per la precisione. Quel giorno uscirà anche la ristampa, aggiornata, de Le follie di Eta Beta, volume Oscar Mondadori che proponeva ai lettori italiani nel formato tascabile di Topolino le prime avventure dell'Uomo del domani disneyano. A questo punto, visto che il 26 lo dedicherò a un argomento scientificamente più d'attualità, ho pensato bene di far uscire oggi un secondo unboxing, in effetti quello che avevo previsto di far uscire la scorsa settimana, ovvero quello proprio del volume mondadoriano che, questa estate, sono riuscito ad accaparrarmi nel classico banchetto di libri usati!
Buona visione e buon compleanno a Eta Beta!
Buona visione e buon compleanno a Eta Beta!
lunedì 19 settembre 2022
Topolino #3486: E grazie di tutto il pesce!
Ok. C'ho provato a coordinare tutto per il meglio, ma non è andata proprio benissimo: accontentatevi!
Non c'è un gran riferimento al titolo con qualcuna delle storie del Topolino #3486, ma mi sembrava indicato per la conclusione di Minaccia dallo spazio, la saga estiva di Francesco Vacca per i disegni di Casty. Per tutte le considerazioni scientifiche di conclusione della saga, vi rimando al Cappellaio Matto. Qui, semplicemente, vi scrivo...
Una saga bella, emozionante e divertente, con in più il bonus di ricchi spunti astronomici da raccontare anche nei video usciti su Peertube. Inoltre, qui sotto, vi metto anche i link alle recensioni dei quattro Topolini precedenti:
Non c'è un gran riferimento al titolo con qualcuna delle storie del Topolino #3486, ma mi sembrava indicato per la conclusione di Minaccia dallo spazio, la saga estiva di Francesco Vacca per i disegni di Casty. Per tutte le considerazioni scientifiche di conclusione della saga, vi rimando al Cappellaio Matto. Qui, semplicemente, vi scrivo...
Una saga bella, emozionante e divertente, con in più il bonus di ricchi spunti astronomici da raccontare anche nei video usciti su Peertube. Inoltre, qui sotto, vi metto anche i link alle recensioni dei quattro Topolini precedenti:
domenica 18 settembre 2022
Un paio (più o meno) di film di cui (sicuramente) si poteva fare a meno
Visto che ho deciso di pubblicare tutto ciò che è relativo al Topolino #3486 domani (lasciandomi ancora un po' di tempo per decidere se realizzare anche il video su Peertube), ho pensato bene di dedicare qualche riga ad alcuni film horror che ho avuto la sventura di vedere in questi giorni su Netflix.
Partirei dal primo (di 6) numero di Night-Man, la nuova parodia di Leonardo Ortolani, che si concentra su Nightmare, nome con cui è meglio noto A Nightmare on Elm Street, film horror del 1984 di Wes Craven, che confesso di non aver mai visto. Così mi viene voglia di iniziare a recuperare la lacuna e visto che su Netflix è presente il remake (che Ortolani definisce reboot, bocciandolo), parto da lì. Nel complesso non lo trovo un pessimo film, ma è abbastanza evidente che si respira un'aria da anni Ottanta, nonostante l'attualizzazione ai (più o meno) giorni nostri: stiamo, infatti, parlando del 2010. A quel punto, preso dall'entusiasmo, ho cercato altri film della serie originale e sulla piattaforma di streming si trovano il 5.o e il 6.o. E purtroppo ho deciso di vedere il 5.o. O se preferite per fortuna, così non ho visto il 6, ma mi sono limitato a dare un'occhiata a una scena estratta da Netflix, classificandolo come una trashata più che dimenticabile.
E poi, giusto un'oretta fa, ho concluso la visione di Leprechaun returns, che la trama sembrava interessante. E invece rieccomi al punto di partenza: un altro film horror recitato in maniera eccessivamente sopra le righe, con un "mostro" assassino che cerca di apparire anche simpatico e brillante riuscendo a essere meno che ridicolo. Non mi sarei dovuto aspettare chissà cosa da un sequel di un paio di decenni dopo l'originale, Leprechaun, interpretato da Jennifer Aniston, quella di Friends, e questa cosa avrebbe dovuto mettermi in guardia, e mi dovrebbe mettere in guardia anche dal cercare di guardare Leprechaun, che per fortuna su Netflix mi pare non ci sia.
E forse dovrei finirla qui e non mettervi in guardia da altri capolavori del genere come lo spagnolo HollyBlood o l'americano Ma, che non è un horror, ma che non è esattamente il massimo, nonostante la presenza di Octavia Spencer. E poi ci sarebbe Non dormire nel bosco stanotte, che ho visto alcuni mesi fa, e visto che il primo film mi era piaciuto, ho deciso di vedere anche il seguito: cattiva scelta anche in questo caso.
Al momento non mi sento di darvi altri consigli di cose da evitare il più possibile. Magari, presto, vi scriverò qualcosa che, invece, merita di essere visto.
Partirei dal primo (di 6) numero di Night-Man, la nuova parodia di Leonardo Ortolani, che si concentra su Nightmare, nome con cui è meglio noto A Nightmare on Elm Street, film horror del 1984 di Wes Craven, che confesso di non aver mai visto. Così mi viene voglia di iniziare a recuperare la lacuna e visto che su Netflix è presente il remake (che Ortolani definisce reboot, bocciandolo), parto da lì. Nel complesso non lo trovo un pessimo film, ma è abbastanza evidente che si respira un'aria da anni Ottanta, nonostante l'attualizzazione ai (più o meno) giorni nostri: stiamo, infatti, parlando del 2010. A quel punto, preso dall'entusiasmo, ho cercato altri film della serie originale e sulla piattaforma di streming si trovano il 5.o e il 6.o. E purtroppo ho deciso di vedere il 5.o. O se preferite per fortuna, così non ho visto il 6, ma mi sono limitato a dare un'occhiata a una scena estratta da Netflix, classificandolo come una trashata più che dimenticabile.
E poi, giusto un'oretta fa, ho concluso la visione di Leprechaun returns, che la trama sembrava interessante. E invece rieccomi al punto di partenza: un altro film horror recitato in maniera eccessivamente sopra le righe, con un "mostro" assassino che cerca di apparire anche simpatico e brillante riuscendo a essere meno che ridicolo. Non mi sarei dovuto aspettare chissà cosa da un sequel di un paio di decenni dopo l'originale, Leprechaun, interpretato da Jennifer Aniston, quella di Friends, e questa cosa avrebbe dovuto mettermi in guardia, e mi dovrebbe mettere in guardia anche dal cercare di guardare Leprechaun, che per fortuna su Netflix mi pare non ci sia.
E forse dovrei finirla qui e non mettervi in guardia da altri capolavori del genere come lo spagnolo HollyBlood o l'americano Ma, che non è un horror, ma che non è esattamente il massimo, nonostante la presenza di Octavia Spencer. E poi ci sarebbe Non dormire nel bosco stanotte, che ho visto alcuni mesi fa, e visto che il primo film mi era piaciuto, ho deciso di vedere anche il seguito: cattiva scelta anche in questo caso.
Al momento non mi sento di darvi altri consigli di cose da evitare il più possibile. Magari, presto, vi scriverò qualcosa che, invece, merita di essere visto.
sabato 17 settembre 2022
Superman: La saga di Supergirl
Con il 20.mo volumetto del Superman di John Byrne, le storie dell'autore canadese realizzate per le serie regolari del primo dei supereroi giungono a conclusione. In particolare il volumetto ristampa Adventures #444, disegnato da Jerry Ordway e Superman #22, realizzato come autore completo: sono gli ultimi due episodi della Supergirl Saga, l'ultima saga realizzata da Byrne per il personaggio. Completano il volumetto le due storie pubblicate sull'Annual #2, Il progetto Cadmus, che dobbiamo considerare come la prima grande storia di uno degli autori che prese in mano l'eredità di Byrne, Roger Stern, affiancato ai disegni da un kirbyano Ron Frenz, e Pene d'amore... "vite private", storia dello stesso Byrne su Maggie Sawyer e Dan Turpin.
Non è questo, però, l'ultimo volumetto dedicato al Superman di Byrne, visto che a fine mese uscirà il 21.mo dedicato a The world of Krypton, dopo di che si potrà solo sperare che Panini Comics decida di proseguire la serie con il Superman dei suoi eredi. Non sarebbe, in ogni caso, quello l'ultima storia di Byrne con il personaggio, visto che l'autore ha successivamente realizzato una delle opere più interessanti all'interno degli Esleworlds: Generazioni. Non so se, invece, Panini non deciderà di realizzare un'edizione economica sempre in questa collana. Vedremo. Ora, invece, concentriamoci sull'ultima storia di Byrne per il Superman regolare.
Non è questo, però, l'ultimo volumetto dedicato al Superman di Byrne, visto che a fine mese uscirà il 21.mo dedicato a The world of Krypton, dopo di che si potrà solo sperare che Panini Comics decida di proseguire la serie con il Superman dei suoi eredi. Non sarebbe, in ogni caso, quello l'ultima storia di Byrne con il personaggio, visto che l'autore ha successivamente realizzato una delle opere più interessanti all'interno degli Esleworlds: Generazioni. Non so se, invece, Panini non deciderà di realizzare un'edizione economica sempre in questa collana. Vedremo. Ora, invece, concentriamoci sull'ultima storia di Byrne per il Superman regolare.
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giovedì 15 settembre 2022
Le grandi saghe Disney: La spada di ghiaccio
Inizia le sue pubblicazioni una nuova testata disneyana, Le grandi saghe. Avrà cadenza settimanale e il primo numero è uscito ieri, 14 settembre 2022. Ho preso il primo numero abbinato con Topolino, un po' per valutare i contenuti, un po' perché è un primo numero, un po' per il prezzo. E visto che si inizia con La saga della Spada di Ghiaccio di Massimo De Vita, che sarà protagonista della prossima uscita della mia serie collezionistica, ho pensato bene di confezionare una specie di unboxing con commento, che è anche una specie di anteprima di quel video lì.
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio all'unboxing:
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio all'unboxing:
domenica 11 settembre 2022
Topolino #3485: Vita nell'oscurità
Il quarto episodio di Minaccia dallo spazio di Francesco Vacca e Casty mette in scena un confronto, almeno per me abbastanza prevedibile, tra la Terra, rappresentata da Topolino e Atomino Bip Bip, e il pianeta ramingo, che scopriamo i suoi abitanti chiamano Adilos. In effetti due settimane fa mistavo facendo scappare proprio l'ipotesi che il pianeta ramingo si sarebbe rivelato abitato, alla fine limitandomi semplicemente a ricordare come, secondo gli astronomi, con le opportune condizioni, un pianeta allontanato dalla sua stella d'origine avrebbe potuto sostenere la vita sulla sua superficie per un periodo relativamente lungo.
Il confronto su Adilos, ad ogni modo, è proprio la parte più interessante della storia, ed è inevitabile non leggerci un riflesso della politica del nostro pianeta, in particolare quella degli ultimi anni, basata su slogan contro coloro che in qualche modo vengono ritenuti, a torto o a ragione, come delle minacce. Ovviamente l'episodio è un esplicito invito al lettore alla collaborazione come soluzione per riuscire a risolvere i problemi comuni.
Il confronto su Adilos, ad ogni modo, è proprio la parte più interessante della storia, ed è inevitabile non leggerci un riflesso della politica del nostro pianeta, in particolare quella degli ultimi anni, basata su slogan contro coloro che in qualche modo vengono ritenuti, a torto o a ragione, come delle minacce. Ovviamente l'episodio è un esplicito invito al lettore alla collaborazione come soluzione per riuscire a risolvere i problemi comuni.
giovedì 8 settembre 2022
Al centro della Via Lattea
Era l'8 settembre del 1966 quando il primo episodio ufficiale di Star Trek, The Man Trap, Trappola umana, veniva messo in onda dalla NBC. Dopo i 55 anni da quella prima puntata festeggiati con lo Star Trek Day dell'anno scorso, anche in questo 2022 dedico un video alla fisica di Star Trek. In questa occasione, però, mi lascio ispirare dalla serie animata, che ha proseguito le vicende della serie classica a partire dal 1973 e fino al 1974 per un totale di 22 episodi.
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lunedì 5 settembre 2022
Topolino #3484: Si salvi chi può
Mi dispiace aver pubblicato con un giorno di ritardo la recensione del Topolino attualmente in edicola, ma ho sistemato con un certo ritardo il video abbinato al terzo episodio di Minaccia dallo spazio e, come i due precedenti, pubblicato sul mio canale Peertube. La storia di Francesco Vacca e Casty continua a restare convincente sia per il ritmo sia per la gestione delle interazioni tra i personaggi. Il titolo della recensione, però, è un riferimento a due fughe eccellenti dalla Terra, quella di Cuordipietra Famedoro, che si invola verso un planetoide privato costruito per salvare le sue sostanze (ed eventualmente vendere l'accesso ad altri ricconi terrestri) e quella di Macchia Nera, che irrompe presso la Calisota Space Agency dove è pronto sulla rampa di lancio il PdPioneer, l'astronave ideata da Archimede per raggiungere Marte in 9 giorni. In questo caso è decisamente molto stuzzicante vedere Casty disegnare Macchia Nera con indosso la mitica armatura Darkenblot: speriamo ritorni in futuro e, soprattutto, che riesca a integrarsi senza troppi conflitti con la visione di Marco Nucci del nemico di Topolino.
A proposito di quest'ultimo, molto toccante la scena in cui si saluta con Minni poco prima della sua partenza verso il pianeta ramingo: sa tanto di Armageddon, devo dire! Unico neo in tutto questo è l'assenza di almeno una paginetta di riflessione da parte di Minni, che vediamo ritornare ad abbracciare Topolino, dopo averlo abbandonato nel corso dell'episodio precedente.
A proposito di quest'ultimo, molto toccante la scena in cui si saluta con Minni poco prima della sua partenza verso il pianeta ramingo: sa tanto di Armageddon, devo dire! Unico neo in tutto questo è l'assenza di almeno una paginetta di riflessione da parte di Minni, che vediamo ritornare ad abbracciare Topolino, dopo averlo abbandonato nel corso dell'episodio precedente.
sabato 3 settembre 2022
Il teatro dell'orrore di Umezz
Da amante dell'horror non potevo lasciarmi sfuggire i due volumi dell'Horror theater di Kazuo Umezz, una raccolta di racconti dell'orrore autoconclusivi, in cui però molti hanno una sottile linea comune. I protagonisti, infatti, sono spesso bambine che devono affrontare gli orrori e le ossessioni degli adulti, che nel primo racconto, La ragazza bebé, sono rappresentati da una bambina in fasce che però ha un modo di pensare e di agire da consumato serial killer.
L'unico racconto in cui i protagonisti sono gli adulti è La casa degli insetti, posto alla fine del primo volume. In questo caso Umezz mescola l'orrore con l'erotismo, in una formula tutto sommato abbastanza classica. Il resto dei racconti di questo primo volume, però, è centrato proprio sull'infanzia e l'adolescenza, con tutto ciò che comporta questa scelta.
Nell'ottica del secondo volume, però, Il serpente risulta forse il racconto più intrigante. Racconta le vicende di una donna in grado di tramutarsi in serpente e che inizia a tormentare un bambino, il figlio dell'uomo che vorrebbe sposare. Questa trama viene successivamente sviluppata, con una serie di variazioni, nei tre racconti del secondo volume, Paura della mamma, La ragazza maculata e La ragazza-serpente, che possiamo considerare come tre capitoli dell'unica grande storia di questa folle donna-serpente, la cui storia è legata a un evento drammatico del passato in un piccolo villaggio della campagna giapponese.
Umezz fondamentalmente racconta di base la stessa storia narrata ne La ragazza bebé: un essere malvagio che usa il corpo di un essere umano apparentemente innocuo e che prende di mira i bambini, o comunque i più giovani, perché per via della loro età non vengono presi sul serio, in quella che potrebbe essere vista come una metafora dei pericoli che i più giovani possono correre a causa degli adulti. Inoltre le atmosfere disturbanti dei racconti vengono enfatizzate dal tratto realistico del mangaka e dalla capacità di enfatizzare le atmosfere claustrofobiche grazie a un sapiente uso dell'ombreggiatura.
L'unico racconto in cui i protagonisti sono gli adulti è La casa degli insetti, posto alla fine del primo volume. In questo caso Umezz mescola l'orrore con l'erotismo, in una formula tutto sommato abbastanza classica. Il resto dei racconti di questo primo volume, però, è centrato proprio sull'infanzia e l'adolescenza, con tutto ciò che comporta questa scelta.
Nell'ottica del secondo volume, però, Il serpente risulta forse il racconto più intrigante. Racconta le vicende di una donna in grado di tramutarsi in serpente e che inizia a tormentare un bambino, il figlio dell'uomo che vorrebbe sposare. Questa trama viene successivamente sviluppata, con una serie di variazioni, nei tre racconti del secondo volume, Paura della mamma, La ragazza maculata e La ragazza-serpente, che possiamo considerare come tre capitoli dell'unica grande storia di questa folle donna-serpente, la cui storia è legata a un evento drammatico del passato in un piccolo villaggio della campagna giapponese.
Umezz fondamentalmente racconta di base la stessa storia narrata ne La ragazza bebé: un essere malvagio che usa il corpo di un essere umano apparentemente innocuo e che prende di mira i bambini, o comunque i più giovani, perché per via della loro età non vengono presi sul serio, in quella che potrebbe essere vista come una metafora dei pericoli che i più giovani possono correre a causa degli adulti. Inoltre le atmosfere disturbanti dei racconti vengono enfatizzate dal tratto realistico del mangaka e dalla capacità di enfatizzare le atmosfere claustrofobiche grazie a un sapiente uso dell'ombreggiatura.
giovedì 1 settembre 2022
Collezione Disney #1: Le copie anastatiche di Topolino
Inizia oggi ufficialmente la serie collezionistica con cui cercherò di raccontare una storia parziale delle pubblicazioni disneyane in Italia utilizzando la mia collezione di albi costruita negli anni un po' con acquisti personali o di mio padre un po' ereditata da altri parenti.
Per la data di inizio in prima battuta volevo effettivamente partire con il primo giovedì di settembre. Poi, per avere un po' più di tempo per le ultime rifiniture, ho pensato di andare al secondo giovedì del mese. Poi, però, notando la data di giovedì prossimo, sono tornato sui miei passi. Il motivo? Si trova tra le stelle!
Torniamo alla serie: per la prima uscita ho pensato di parlare delle copie anastatiche di Topolino, un prodotto che oggi sarebbe improponibile. In più all'interno sfoglio anche lo Speciale Topolino #2000 e due albi che ristampano in versione quasi anastatica 6 numeri di Topolino, ovvero Top1949 e Top1959.
Spero che questo primo video e più in generale la serie possa piacere. Prima di lasciarvi al video, vi annuncio che il prossimo appuntamento sarà con La saga della Spada di Ghiaccio a ottobre.
Per la data di inizio in prima battuta volevo effettivamente partire con il primo giovedì di settembre. Poi, per avere un po' più di tempo per le ultime rifiniture, ho pensato di andare al secondo giovedì del mese. Poi, però, notando la data di giovedì prossimo, sono tornato sui miei passi. Il motivo? Si trova tra le stelle!
Torniamo alla serie: per la prima uscita ho pensato di parlare delle copie anastatiche di Topolino, un prodotto che oggi sarebbe improponibile. In più all'interno sfoglio anche lo Speciale Topolino #2000 e due albi che ristampano in versione quasi anastatica 6 numeri di Topolino, ovvero Top1949 e Top1959.
Spero che questo primo video e più in generale la serie possa piacere. Prima di lasciarvi al video, vi annuncio che il prossimo appuntamento sarà con La saga della Spada di Ghiaccio a ottobre.
mercoledì 31 agosto 2022
Locke&Key: Dalla carta allo schermo
La serie a fumetti Locke&Key di Joe Hill e Gabriel Rodriguez venne pubblicata per la prima volta in albi in formato comic book nel 2008 dalla IDW, per poi venire raccolta, dopo una quarantina di uscite, in sei volumi, corrispondenti ognuno alle sei stagioni in cui venne divisa la serie. Dopo l'uscita dell'ultimo numero, datata dicembre 2013, arriva nel 2020 su Netflix la prima di tre stagioni che adattano per il "piccolo schermo" il fumetto di Hill e Rodriguez.
In effetti la serie di Netflix non fu il primo tentativo di Joe Hill di portare la sua creazione nel mondo "reale". Tutto iniziò con un pilot realizzato per la Fox tra il 2010 e il 2011 che diede una prima spinta di entusiasmo per testare il terreno per una trilogia di film nel 2014, progetto che venne presto abortito. Quindi ecco un nuovo pilot realizzato nel 2017 per Hulu, una piattaforma simile a Netflix. Poi Hulu declinò il progetto e alla fine venne prodotto da Netflix.
Avendo letto tutti i volumi del fumetto, arrivati in Italia grazie alla Magic Press, e avendo come progetto futuro la lettura del nuovo volume, L'eta dell'oro, con all'interno il crossover con il Sandman di Neil Gaiman, ho inevitabilmente fatto un confronto tra i due prodotti, trovando alla fine quello televisivo comunque convincente, nonostante i cambiamenti, alcuni anche importanti, apportati alla trama. Alcuni di questi cambiamenti sono prettamente televisivi, come la chiave testa, che nel fumetto è presentata in una versione un pochino più realistica come una chiave che apre letteralmente la testa di chi la usa, permettendo di vederne il contenuto, mentre nella serie compare una porta attraversando la quale si entra nei ricordi della persona che la sta usando. E questa è la modifica che mi è piaciuta di più.
In effetti la serie di Netflix non fu il primo tentativo di Joe Hill di portare la sua creazione nel mondo "reale". Tutto iniziò con un pilot realizzato per la Fox tra il 2010 e il 2011 che diede una prima spinta di entusiasmo per testare il terreno per una trilogia di film nel 2014, progetto che venne presto abortito. Quindi ecco un nuovo pilot realizzato nel 2017 per Hulu, una piattaforma simile a Netflix. Poi Hulu declinò il progetto e alla fine venne prodotto da Netflix.
Avendo letto tutti i volumi del fumetto, arrivati in Italia grazie alla Magic Press, e avendo come progetto futuro la lettura del nuovo volume, L'eta dell'oro, con all'interno il crossover con il Sandman di Neil Gaiman, ho inevitabilmente fatto un confronto tra i due prodotti, trovando alla fine quello televisivo comunque convincente, nonostante i cambiamenti, alcuni anche importanti, apportati alla trama. Alcuni di questi cambiamenti sono prettamente televisivi, come la chiave testa, che nel fumetto è presentata in una versione un pochino più realistica come una chiave che apre letteralmente la testa di chi la usa, permettendo di vederne il contenuto, mentre nella serie compare una porta attraversando la quale si entra nei ricordi della persona che la sta usando. E questa è la modifica che mi è piaciuta di più.
domenica 28 agosto 2022
Topolino #3483: In rotta di collisione
Le due storie di apertura dell'albo, entrambe scritte da Francesco Vacca, possono tranquillamente essere lette come un'unica storia vista sotto due punti di vista. Infatti sia nell'episodio conclusivo de Il bislacco coacervo faunistico disegnato da Simona Capovilla sia nel secondo episodio di Minaccia dallo spazio disegnato da Casty, i protagonisti sono alle prese con gli effetti dell'avvicinamento del pianeta ramingo alla Terra.
Già nelle operazioni di cancellazione delle creature, reali e strane, generate dall'olofaunoproiettore di Newton, le Giovani Marmotte si sono confrontate con tormente di aria generate dalla presenza dell'anomalia gravitazionale dovuta al pianeta in avvicinamento, qualcosa di già visto ad esempio nel Valhalla cosmico di Carl Barks. Vediamo, poi, scene analoghe nelle pagine cittadine di Minaccia dallo spazio. In quest'ultimo caso, però, Vacca spinge molto di più sull'effetto panico da un lato e su quello apocalittico dall'altro, cosa peraltro abbastanza corretta: se un oggetto delle dimensioni di un pianeta si dovesse trovare a passare accanto alla Terra, una situazione nella quale già la nostra atmosfera inizia a risentire della sua presenza gravitazionale sarebbe, molto probabilmente, irrecuperabile, con la collisione abbastanza certa. Certo avrei bisogno di effettuare qualche conto per averne maggior certezza.
Altro elemento interessante è il modo con cui la televisione cerca di comuncare l'evento: passando, cioé, il messaggio più tranquillizzante possibile. Piaccia o meno, quindi, Pico viene silenziato nel momento in cui afferma che l'esito più probabile dell'incontro con il pianeta ramingo è un cambiamento nell'orbita della Terra, destinata ad allontanarsi irreversibilmente dal Sole.
Altro elemento interessante è il modo con cui la televisione cerca di comuncare l'evento: passando, cioé, il messaggio più tranquillizzante possibile. Piaccia o meno, quindi, Pico viene silenziato nel momento in cui afferma che l'esito più probabile dell'incontro con il pianeta ramingo è un cambiamento nell'orbita della Terra, destinata ad allontanarsi irreversibilmente dal Sole.
sabato 27 agosto 2022
Segugi infernali
Generalmente quando un fumetto viene trasposto in una versione televisiva non animata, presenta delle differenze molto più marcate dal prodotto originario rispetto a quanto avviene con una versione animata. A parte l'estetica, però, ciò non avviene con Hellbound e il motivo, evidentemente, risiede nell'ideatore del manhwa (il nome con cui si identifica il manga coreano), Yeon Sang-ho.
Sang-ho, infatti, è un regista e autore televisivo che ha già una discreta esperienza nel campo, soprattutto quello dell'animazione, quando inizia a pubblicare, insieme con il disegnatore Choi Gyu-seok, il web comic Hellbound. E in effetti il ritmo narrativo del fumetto risulta molto televisivo. Inoltre la storia è già strutturata in due parti, distanti nel tempo 5 anni, e legate una con l'altra dall'ambientazione e da un paio di personaggi.
La storia di base è quella di un mondo in cui, all'improvviso, compaiono delle figure eteree, dette angeli, che annunciano senza alcun vero motivo che entro una tale data quella specifica persona verrà trascinata all'inferno. E puntualmente, nella data e nell'ora indicate, companio dal nulla tre esseri di fumo giganteschi, che iniziano a inseguire il malcapitato fino a che non lo catturano e non lo consumano completamente, lasciandone solo le ossa.
Sang-ho, infatti, è un regista e autore televisivo che ha già una discreta esperienza nel campo, soprattutto quello dell'animazione, quando inizia a pubblicare, insieme con il disegnatore Choi Gyu-seok, il web comic Hellbound. E in effetti il ritmo narrativo del fumetto risulta molto televisivo. Inoltre la storia è già strutturata in due parti, distanti nel tempo 5 anni, e legate una con l'altra dall'ambientazione e da un paio di personaggi.
La storia di base è quella di un mondo in cui, all'improvviso, compaiono delle figure eteree, dette angeli, che annunciano senza alcun vero motivo che entro una tale data quella specifica persona verrà trascinata all'inferno. E puntualmente, nella data e nell'ora indicate, companio dal nulla tre esseri di fumo giganteschi, che iniziano a inseguire il malcapitato fino a che non lo catturano e non lo consumano completamente, lasciandone solo le ossa.
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