Lo so che sono in ritardo e che il #3492 è uscito oggi in tutte le edicole d'Italia (ho anche iniziato a leggerlo, se è per questo), ma ci tenevo a tenere traccia anche del numero della settimana scorsa. Cercherò, in ogni modo, di tenermi il più veloce possibile. Iniziamo dalle due storie che danno la traccia "scientifica" del numero, iniziando con la cover story, I vichinghi a Venezia, storia di Knut Naerum e Arild Midthun e disegnata da Giorgio Cavazzano, che ha anche firmato la copertina del numero. E' una abbastanza classica caccia al tesoro paperoniana, per l'occasione accompagnato dai nipotini in versione Giovani Marmotte. I quattro si mettono sulle tracce di un presunto tesoro vichingo a Venezia, tampinati da due (non tanto) loschi (ma sicuramente un po' fuori di testa) figuri giunti dalla Scandinavia per pretendere il tesoro a nome dei propri avi.
La storia, piuttosto divertente e con degli spunti un po' alla Dan Brown un po' da poliziesco, viene proposta sul numero per celebrare il compleanno di Cavazzano. Non a caso la storia è accompagnata da una lunga intervista al disegnatore che corre sul filo dei ricordi.
L'altra storia archeologica del numero è, invece, Il tesoro del legionario di Francesco Artibani e Giuseppe Zironi che mette in campo la (non troppo) insolita coppia Topolino-Gambadilegno, con quest'ultimo che si rivolge all'eterno nemico a causa di un furto subito a casa sua: oggetto della rapina una reliquia di famiglia risalente all'antica Roma. La ricerca del ladro porterà i due fino in Italia, nel sito archeologico di Aquintopolis, che riecheggia il sito realmente esistente di Aquinum. La forza della storia, che avrebbe potuto essere tranquillamente etichettata come Topolino Comics&Science, sta nella conoscenza diretta della materia da parte di Artibani, che è uno speleologo dilettante. Lo sceneggiatore, infatti, collabora ormai da diversi anni con l'associazione di Roma Sotterranea sia in attività di divulgazione sia per vere e proprie campagne archeologiche come quella di Aquinum. Inoltre alla storia si accompagna un articolo di approfondimento molto interessante. Ultima nota: direi che se le storie di Topolino giramondo di Zironi riuscissero ad alleggerirsi della zavorra dovuta alla necessità di presentarci nelle didascalie l'articolo di Topolino, la serie ne gioverebbe. E in qualche modo questa storia ne è l'indiretta dimostrazione, pur non ricadendo esplicitamente nella serie.
Visto che sostanzialmente la seconda parte del Topo Principe conferma il parere espresso in precedenza, l'ultima menzione va necessariamente all'ultimo episodio di Road to the World Cup, Un patto tra gentiluomini, dove Marco Nucci e Stefano Intini mettono in scena l'ultimo atto delle qualificazioni ai mondiali giovanili. E' la storia meno divertente di questa serie di qualificazione, ma mantiene comunque i suoi elementi istruttivi, riassumibili nel semplice messaggio: impegnarsi al massimo in ogni occasione, anche quando accontentarsi sembra la soluzione migliore.
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