Georges Pretre è un direttore francese, sulla via dei novanta, che dirigerà la Filarmonica della Scala questa sera alle 20. Il programma della serata sarà:
Sinfonia in re minore di César Frank
Pini di Roma e Fontane di Roma di Ottorino Respighi
E' un programma di un certo respiro che copre la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento ben congegnato e nel quale spicca per qualità compositiva, ma anche esecutiva oserei dire, i Pini di Roma di Respighi.
Come posso affermare ciò senza nemmeno aver ascoltato il concerto? Semplice: ho avuto la fortuna di assistere, ieri, alle prove aperte conclusive della Filarmonica, introdotte dallo stesso Pretre e da Angelo Foletto.
Prima di proseguire un video con un estratto dalla Sinfonia in re minore di Frank (se l'orecchio non mi inganna è la parte iniziale):
Stomachion
lunedì 28 febbraio 2011
sabato 26 febbraio 2011
Matematica senza numeri
So perfettamente che questo blog non ha un gran traffico, quindi gli eventi che mi vengono segnalati potrebbero non avere la stessa risonanza, però, ho deciso uno spostamento della segnalazione degli eventi qui, lasciandomi libero di concentrarmi solo sui contenuti su SciBack. E ho anche deciso di iniziare a segnalare un evento che mi è stato inoltrato da Roberto Natalini: presso Explora, il Museo dei Bambini di Roma, si terrà la mostra Matematica senza numeri, inaugurata il 25 febbraio e che resterà aperta per tutto il 2011
La mostra è organizzata in percorsi tematici (riprendo dal documento ufficiale inoltratomi):
- Tutti Insieme (3-5 anni)
Si mettono insieme in modo divertente gli oggetti appartenenti alla stessa categoria, catalogandoli con criteri diversi. Questo gioco ci riporta alla classificazione di una biblioteca o di un supermercato, ma anche ai motori di ricerca su Internet. - Simmetrie (3-5 anni)
Diamo vita a nuove forme grazie alla simmetria delle figure e alla riflessione degli specchi. Come in un caleidoscopio, le riflessioni sembrano creare nuove realtà. - Il Mio Riflesso (3-5 anni)
È un gioco d'emozione e di scoperta, grazie alla riflessione della propria immagine. Tra mille riflessioni i bambini sperimenteranno il fascino indiscreto della simmetria. - Tassellazione (3-5 anni)
Si tratta di giocare a ricoprire un piano con tessere di forma diversa senza lasciare buchi, inventando nuovi tipi di decorazione. La tassellazione si ritrova anche in natura, negli alveari o sulla pelle del coccodrillo, ma anche nelle grandi opere architettoniche e nella progettazione di nuovi materiali. - Dentro Fuori (3-5 anni)
Scopri se un punto è dentro o fuori a una curva chiusa. Un esempio sorprendente di come funziona la topologia, un settore della geometria che trova applicazioni in biologia, chimica e robotica, fino alle recenti teorie del caos. - Tassellazione (6-12 anni)
I più grandi potranno divertirsi a scoprire altri segreti delle tassellazioni, provando a ricoprire con figure regolari una superficie. Perché non bastano gli esagoni per ricoprire un pallone da calcio? - Cubo di Soma (6-12 anni)
Scomporre e ricostruire un cubo posizionando i sette speciali policubi a disposizione, in una specie di Tangram multidimensionale. Un incredibile rompicapo per prendere confidenza con le trasformazioni dello spazio. - Il Teorema dei Quattro Colori (6-12 anni)
Per colorare una mappa qualsiasi, evitando di dare lo stesso colore a due regioni adiacenti, bastano quattro colori. Questo è un teorema molto difficile, ma anche un gioco sorprendente per i bambini che dovranno riuscire a ricomporre una mappa dell'Italia. Una teoria che oggi interviene in tantissimi problemi, dal controllo del trasporto aereo, alla distribuzione delle frequenze radio, fino a risolvere... il Sudoku! - I Ponti di Koenigsberg e i Grafi (6-12 anni)
È possibile percorrere i ponti di Koenigsberg e tornare al punto di partenza senza passare due volte dallo stesso ponte? Prova anche tu ad affrontare questo problema, risolto per la prima volta 300 anni fa dal grande matematico Eulero. Prova poi a unire dei nodi, senza mai ripassare dallo stesso arco e scopri la teoria dei grafi, questi oggetti matematici che hanno oramai invaso la nostra vita, dalla biologia all'informatica, e senza dimenticare le reti telefoniche, elettriche, idrauliche e la rete delle reti: Internet!
venerdì 25 febbraio 2011
Jac in inglisc
Questa tavola del grande Benito Jacovitti è stata proposta, insieme ad altre, dal blog The Fabuelous Fifties (potete trovarle tutte sul mio tumblr). Sono tutte in inglese e se non erro la traduzione è fatta, dal tedesco all'inglese, proprio dal blogger, Ger Apeldoorn, che oltre alla tavola ha anche pubblicato questa foto con articolo:
Concludo, però, con questa vignetta, tratta dallo stesso blog (Brother, oh brother), che ricorda molto le mattaglie bottariane:
mercoledì 23 febbraio 2011
Leonardo Ortolani, un profeta, probabilmente
Ho recentemente letto questa interessante domanda:
P.S.: Ho iniziato a usare la vignetta per questo annuncio. Aspettatevi altri usi in altri post di quel tipo.
P.P.S.: e c'è una piccola sorpresa per i sottoscrittori del feed rss!
(...) nel fumetto italiano, quali sono i segni che possiamo cogliere di questi 17 anni di costante presenza berlusconiana nella vita politica e sociale italiana?Ed ecco qui sotto la risposta: E' una vignetta di Leo Ortolani. Proviene da Quelli di Parma (© Leo Ortolani), una serie uscita a suo tempo (metà anni Novanta, guarda un po' proprio quel periodo) sul Gazzettino di Parma, se non ricordo male. E' uscita sull'ultimo numero di RMC (© Leo Ortolani), un bimestrale che magari qualcuno non conosce, o magari sì. Mi è stata gentilmente mandata, su mia richiesta, da Andrea Plazzi (questo il suo ultimo contributo al mondo dei fumetti) con il quale ogni tanto si discorre di fumetti, matematica, SciLab e altre amenità. E questa è solo un esempio, non solo di quello che c'è nella serie in questione (© Leo Ortolani), ma addirittura della produzione non-ratmaniana (© Leo Ortolani), di cui mi manca ben poco. da Le meraviglie della natura a Le meraviglie della tecnica c'è un florilegio di vignette, strisce, piccole gag terribilmente divertenti, ma tremendamente reali di come era la società e di dove stava andando, con tutti i suoi difetti che oggi ci stanno travolgendo.
P.S.: Ho iniziato a usare la vignetta per questo annuncio. Aspettatevi altri usi in altri post di quel tipo.
P.P.S.: e c'è una piccola sorpresa per i sottoscrittori del feed rss!
A tutti i seguaci su rss e Buzz, ecco questa puntata dalla serie animata del Ratto:
martedì 22 febbraio 2011
Libya
Ho seguito per un po' la crisi libica su alJazeera, Si può parlare di crisi perché più delle proteste precedenti in Egitto e Tunisia, ad esempio, questa colpisce un paese ricco, con il quale praticamente tutta Europa fa affari.
La condanna verso quello che, invece, Gheddafi sta facendo (chiamare mercenari per sedare la protesta, bombardare i civili) è praticamente unanime, e parte dalla Clinton:
Però...
La condanna verso quello che, invece, Gheddafi sta facendo (chiamare mercenari per sedare la protesta, bombardare i civili) è praticamente unanime, e parte dalla Clinton:
The world is watching the situation in Libya with alarm. The government of Libya has a responsibility to respect the universal rights of the people, including the right to free expression and assembly. Now is the time to stop this unacceptable bloodshed.(1)e passa anche per Berlusconi
talian Prime Minister Silvio Berlusconi on Monday condemned violence by Libyan forces against civilians as "unacceptable" and said he was "alarmed" over the situation in the North African state.(2)La posizione dell'Europa, però, è probabilmente ben sintetizzata dalle affermazioni di queste ore del nostro ministro Frattini (leggi Debora Billi, Giuseppe Lipari): l'Europa, proprio per i finanziamenti dati al governo libico è probabilmente, al momento, in grande imbarazzo e si limita a condannare le repressioni violente contro il popolo libico (forse sapendo che la maggior parte di quelle armi sono direttamente finanziate grazie agli affari con Gheddafi?).
Però...
Tripoli has already warned it could suspend co-operation in the fight against illegal immigration if European countries continue to criticise its action against protesters.E il messaggio sembra che sia stato inteso perfettamente:
Italy sends reconnaissance vessels: The Italian defence minister confirmed the dispatch of at least one Italian electronic warfare and recon naval vessel near Libyan territorial waters. It is believed that some special forces may be aboard the ship, although their purpose is as yet unknown.
(via Wikipedia)
Italy's defence minister, Ignazio La Russa, confirms the dispatch of navy vessel 'Elettra' off Libyan waters. Yet to set sail from the port of La Spezia, the electronic warfare and recce ship "is being dispatched to international waters off the coast of Libya", the minister said. La Russa also did not rule out "the presence of special forces onboard."Segue un video dalla Libia. Guardatelo a vostro rischio e pericolo:
(via Agi)
lunedì 21 febbraio 2011
Marie e Pierre Curie: una storia d'amore
E' l'Anno Internazionale della Chimica (sito internazionale). E' l'anno di Marie Curie (a lato vedete la mia proposta per il logo del Carnevale della Chimica), la prima donna a vincere un Nobel, quello in fisica nel 1903 insieme con Antoine Henri Becquerel e con il marito Pierre. Ed è anche la prima ad aver vinto due Nobel, in due discipline diverse. Ed è il suo secondo Nobel che l'Anno Internazionale della Chimica celebra, un Nobel vinto un secolo fa, nel 1911
Del libro è stata anche realizzata una mostra, Radioactive: Marie and Pierre Curie (maggiori informazioni sul sito della New York Publioc Library). Grazie a questo sito, ad esempio, ci sono una ricca serie di immagini tratte dal libro, un percorso illustrato all'interno della vita dei due scienziati, un libro che va oltre gli Introducing (alcuni di questi testi sono stati proposti in Italia dalla Feltrinelli) degli anni settanta e ottanta ed entra di buon diritto in una lunga schiera di lavori che oscillano tra l'arte e l'illustrazione, aggiungendo, in questo caso, anche il racconto scientifico.
in recognition of her services to the advancement of chemistry by the discovery of the elements radium and polonium, by the isolation of radium and the study of the nature and compounds of this remarkable elementEd è a lei e a suo marito che Lauren Redniss ha dedicato Marie & Pierre Curie, A Tale of Love and Fallout, che chissà se verrà mai in Italia. Del libro scrive la sua autrice, viene recensito da Kate Wong su Scientific American e da Charlene Brusso sul New York Journal of Books. Potete acquistarne una copia su Amazon, dove è anche presente una anteprima.
Del libro è stata anche realizzata una mostra, Radioactive: Marie and Pierre Curie (maggiori informazioni sul sito della New York Publioc Library). Grazie a questo sito, ad esempio, ci sono una ricca serie di immagini tratte dal libro, un percorso illustrato all'interno della vita dei due scienziati, un libro che va oltre gli Introducing (alcuni di questi testi sono stati proposti in Italia dalla Feltrinelli) degli anni settanta e ottanta ed entra di buon diritto in una lunga schiera di lavori che oscillano tra l'arte e l'illustrazione, aggiungendo, in questo caso, anche il racconto scientifico.
domenica 20 febbraio 2011
L'Insonne Open Source
Si legge sulla wiki, che L'Insonne è un fumetto italiano nato nel 1994 grazie all'inventiva di Giuseppe Di Bernardo e Andrea Polidori. Ora L'Insonne è Open e ci sono anche le versioni dei lettori (si fa per dire).
Di queste storie, la mia preferita è Uomini che amano mille donne: lo stile è quello di Ashley Wood e la sperimentazione, sia nell'inserimento di piccole animazioni sia nella scelta della musica abbinata, Cold dei Cure (da Pornography del 1982), oserei dire perfetta con le atmosfere della breve storia.
E noi, ovviamente, ci premiamo con Cold in una versione live:
Di queste storie, la mia preferita è Uomini che amano mille donne: lo stile è quello di Ashley Wood e la sperimentazione, sia nell'inserimento di piccole animazioni sia nella scelta della musica abbinata, Cold dei Cure (da Pornography del 1982), oserei dire perfetta con le atmosfere della breve storia.
E noi, ovviamente, ci premiamo con Cold in una versione live:
sabato 19 febbraio 2011
Obama Nation
by James Hudnall and Batton Lash
(from BigGovernment via House of Mystery)
venerdì 18 febbraio 2011
giovedì 17 febbraio 2011
mercoledì 16 febbraio 2011
Tiche: abbozzo veloce di news astronomica
Ne hanno parlato NewsFeed Time, l'Independent, Space.com. Di cosa? Tiche, ma non della dea Fortuna, ma di un presunto nuovo pianeta di tipo gioviale che ruota intorno al Sole su un'orbita molto esterna.
E' uscito sull'ultimo numero di Icarus Persistent evidence of a jovian mass solar companion in the Oort cloud dove John Matese e Daniel Whitmire ricapitolano una teoria che stanno portando avanti dal lontano 1998, se ho ben capito quel poco che ho letto fino ad ora, che si limita all'abstract dell'articolo di cui sopra e alle prime pagine di Cometary evidence of a massive body in the outer Oort cloud, che è cioè la posizione dove dovrebbe trovarsi Tiche, la nube di Oort (vedi immagine di apertura).
Al momento ho esaminato molto velocemente le equazioni newtoniane utilizzate per studiare il sistema della nube di Oort con approccio perturbativo, ovvero, considerando il contributo del Sole e degli altri oggetti del sistema trascurabile, si introduce all'interno del sistema dinamico delle comete della nube una perturbazione costituita da una massa, in questo caso più o meno grande. Di quello che ho letto fino ad ora mi ha colpito in particolare questo passaggio:(qui in italiano, su SciBack in inglese) non appena avrò concluso la lettura degli articoli.
E' uscito sull'ultimo numero di Icarus Persistent evidence of a jovian mass solar companion in the Oort cloud dove John Matese e Daniel Whitmire ricapitolano una teoria che stanno portando avanti dal lontano 1998, se ho ben capito quel poco che ho letto fino ad ora, che si limita all'abstract dell'articolo di cui sopra e alle prime pagine di Cometary evidence of a massive body in the outer Oort cloud, che è cioè la posizione dove dovrebbe trovarsi Tiche, la nube di Oort (vedi immagine di apertura).
Al momento ho esaminato molto velocemente le equazioni newtoniane utilizzate per studiare il sistema della nube di Oort con approccio perturbativo, ovvero, considerando il contributo del Sole e degli altri oggetti del sistema trascurabile, si introduce all'interno del sistema dinamico delle comete della nube una perturbazione costituita da una massa, in questo caso più o meno grande. Di quello che ho letto fino ad ora mi ha colpito in particolare questo passaggio:
If we knew the complete set of orbital elements of the putative bound perturber, then ...Ovvero questa ipotetica conoscenza totale di un sistema lontano e potremmo anche dire piuttosto instabile mi lascia leggermente perplesso. Vedremo nel resto dell'articolo se risolveranno la questione (lo promettono almeno). Nel momento mi preme, innanzitutto, tranquillizzare tutti dicendo che Tiche non è Nemesis (vedi Are periodic mass extinctions driven by a distant solar companion? su Nature del 1984 - sci-hub) per stessa ammissione dei ricercatori nell'introduzione dell'articolo. Quindi, ragazzi, tranquillizzatevi: per ora nulla a che vedere con il 2012. Ci si legge
Olimpiadi dell'Astronomia: ne parla l'ANSA!
Le Olimpiadi dell'Astronomia sono su Facebook (ne ho scritto su SciBack, da buon responsabile del futuro moodle olimpico). E ora anche l'ANSA ne parla. Unico difetto dell'estratto dal comunicato ufficiale: manca il link alla pagina del profilo!
martedì 15 febbraio 2011
La chimica e l'algebra
In Chemistry and Algebra, John Joseph Sylvester, oltre ad introdurre per la prima volta il termine graph, grafo, propone un parallelo tra chimica e algebra, in particolare tra atomi e binari quantici. Innanzitutto cerchiamo di chiarire il concetto di quantico, che non si riferisce alla meccanica quantistica ma all'algebra.
Partiamo dai polinomi omogenei, ovvero quei polinomi i cui monomi con coefficiente non nullo sono tutti dello stesso grado. Ad esempio I polinomi omogenei possono anche essere identificati come forme algebriche, o semplicemente forme. Essi generalizzano le forme quadratiche di grado 3 e superiore e sono stati a lungo chiamati quantici, che quindi sono in realtà polinomi omogenei.
Gli atomi, invece, hanno bisogno di meno presentazioni, soprattutto perché la loro veste nota è quella da anni e anni: sono una struttura della materia dove la carica positiva e neutra è concentrata in un nocciolo centrale pesante, mentre la carica negativa in una nuvola elettronica che si muove continuamente intorno a questo centro a una certa distanza ben stabilita.
L'associazione tra atomi e forme lineari è semplice:
una forma lineare è associata a una monade (un atomo con numero di valenza 1);
una forma bilineare è associata con una diade (atomo con valenza 2);
una forma trilineare con una triade (valenza = 3) e così via.
Ovviamente nel momento in cui si introducono le forme lineari, bilineari e via discorrendo si sta parlando di generalizzazioni dei polinomi. Per forma lineare si intende una funzione f definita su un dato spazio di elementi $\vec x$, $\vec y$ tale che
Partiamo dai polinomi omogenei, ovvero quei polinomi i cui monomi con coefficiente non nullo sono tutti dello stesso grado. Ad esempio I polinomi omogenei possono anche essere identificati come forme algebriche, o semplicemente forme. Essi generalizzano le forme quadratiche di grado 3 e superiore e sono stati a lungo chiamati quantici, che quindi sono in realtà polinomi omogenei.
Gli atomi, invece, hanno bisogno di meno presentazioni, soprattutto perché la loro veste nota è quella da anni e anni: sono una struttura della materia dove la carica positiva e neutra è concentrata in un nocciolo centrale pesante, mentre la carica negativa in una nuvola elettronica che si muove continuamente intorno a questo centro a una certa distanza ben stabilita.
L'associazione tra atomi e forme lineari è semplice:
una forma lineare è associata a una monade (un atomo con numero di valenza 1);
una forma bilineare è associata con una diade (atomo con valenza 2);
una forma trilineare con una triade (valenza = 3) e così via.
Ovviamente nel momento in cui si introducono le forme lineari, bilineari e via discorrendo si sta parlando di generalizzazioni dei polinomi. Per forma lineare si intende una funzione f definita su un dato spazio di elementi $\vec x$, $\vec y$ tale che
(...) è l'analogo di una sostanza chimica costituita da atomi delle valenze corrisopondenti(1)ai gradi di ciascuna forma lineare che costituisce il sistema.
Carnevale della Matematica: uno spunto per la discussione
I commenti sull'edizione di Peppe li lascio ai lettori e al resto dei blogger: qui mi limito ad osservare un piccolo dettaglio. Senza i Carnevali è molto difficile e raro che la blogosfera scientifica italiana si mandi dei link a vicenda. Oserei dire che se non fosse per twitter nella maggior parte dei casi vivremmo in compartimenti stagni (ultimamente, per la chiusura del Master in e-learning, mi ci sono chiuso anche io...).
In questa situazione gli unici momenti in cui si riesce ad uscire un po' dal rumore generale sono i Carnevali: personalmente non mi basta! Dovremmo costantemente essere presenti ogni giorno con un paio di post scientifici sulle home page di Wikio e Blogbabel, e questo dovrebbe essere il nostro obiettivo, da perseguire non solo con twitter e non solo in occasione dei Carnevali.
In attesa del post che ho scritto per il Carnevale della Chimica #2, vi lascio alle schede di Rangle su Blogbabel e Wikio.
lunedì 14 febbraio 2011
Paperi sottomessi / 1
Per il momento metto l'ordinale, non perché immagino che sottometterò altri paper (articoli scientifici, da cui i paperi del titolo), ma perché non si sa mai, nella vita di un articolo, che questi possa essere sottomesso più e più volte prima di essere accettato (o forse mai...).
Per il momento Time dependent quantum generators for the Galilei group è giunto alla seconda sottomissione consecutiva (la quinta o sesta in totale, se non erro: è stato spesso rigettato perché non in accordo con le politiche editoriali della rivista, ovvero ho scelto male dove sottomettere...), questa volta per il Journal of Mathematical Physics, rivista dove per me sarebbe un onore pubblicare (da buon fisico teorico), e dove sono giunto dopo il rifiuto di Science:
E così iscrizione al sito e sottomissione del manoscritto. Tra le molte domande che ti vengono poste nel momento della sottomissione, ce n'è una in particolare, ovvero se l'autore vuole per il suo articolo la pubblicazione in open access. Costo? 1500$! Questo mi ha fatto pensare proprio a un discorso che si era sviluppato tempo fa da Peppe: nel caso specifico di JoMP il passaggio a questo tipo di licenza avviene attraverso una opzione che l'autore può o meno attivare (in base ai fondi a disposizione) e non con una rivista apposita. La scelta mi sembra quanto mai opportuna, non solo nel caso specifico del sottoscritto (per questo motivo, ad esempio, ho rinunciato a una sottomissione circa un annetto fa, e questo ha allungato un po' i tempi, anche se poi la revisione che ho fatto in questo periodo spero che sia servita a migliorare il paper), ma anche perché, notoriamente, i teorici (cui si rivolge principalmente una rivista come JoMP) hanno pochi fondi a disposizione rispetto al resto della truppa di ricercatori.
Ovviamente non so fino a che punto mi possa considerare ricercatore: al momento mi considero tale e quindi anche in diritto di proporre un lavoro obiettivamente un po' vecchio. Che, ovviamente, vi propongo qui sotto per la lettura (magari qualche lettore esperto mi potrà fare una revisione veloce...):
Per il momento Time dependent quantum generators for the Galilei group è giunto alla seconda sottomissione consecutiva (la quinta o sesta in totale, se non erro: è stato spesso rigettato perché non in accordo con le politiche editoriali della rivista, ovvero ho scelto male dove sottomettere...), questa volta per il Journal of Mathematical Physics, rivista dove per me sarebbe un onore pubblicare (da buon fisico teorico), e dove sono giunto dopo il rifiuto di Science:
Thank you for submitting your manuscript "Time dependent quantum generators for the Galilei group" to Science. Because your manuscript was not given a high priority rating during the initial screening process, we will not be able to send it out for in-depth review. Although your analysis is interesting, we feel that the scope and focus of your paper make it more appropriate for a more specialized journal. We are therefore notifying you so that you can seek publication elsewhere.A quel punto JoMP, che fino a qualche tempo fa volevo evitare, ma da un po' ho iniziato a pensare si punta in alto, sempre!
E così iscrizione al sito e sottomissione del manoscritto. Tra le molte domande che ti vengono poste nel momento della sottomissione, ce n'è una in particolare, ovvero se l'autore vuole per il suo articolo la pubblicazione in open access. Costo? 1500$! Questo mi ha fatto pensare proprio a un discorso che si era sviluppato tempo fa da Peppe: nel caso specifico di JoMP il passaggio a questo tipo di licenza avviene attraverso una opzione che l'autore può o meno attivare (in base ai fondi a disposizione) e non con una rivista apposita. La scelta mi sembra quanto mai opportuna, non solo nel caso specifico del sottoscritto (per questo motivo, ad esempio, ho rinunciato a una sottomissione circa un annetto fa, e questo ha allungato un po' i tempi, anche se poi la revisione che ho fatto in questo periodo spero che sia servita a migliorare il paper), ma anche perché, notoriamente, i teorici (cui si rivolge principalmente una rivista come JoMP) hanno pochi fondi a disposizione rispetto al resto della truppa di ricercatori.
Ovviamente non so fino a che punto mi possa considerare ricercatore: al momento mi considero tale e quindi anche in diritto di proporre un lavoro obiettivamente un po' vecchio. Che, ovviamente, vi propongo qui sotto per la lettura (magari qualche lettore esperto mi potrà fare una revisione veloce...):
WOW, siamo scimmie terrestri
Ho recentemente scoperto questo splendido singolo dei Verdena, Loniterp. Ha un suono antico e moderno al tempo stesso, ricorda molto i TARM delle origini:
E visto che ci sono vi sottopongo anche il video ufficiale di Istrice dei Subsonica, un vero e proprio corto horror, motivo per cui mando il post in così tarda ora:
E visto che è scattata la follia di San Valentino, eccovi una raccolta di cartoline decisamente alternative (via Lucia): E sempre Lucia segnala una sorta di San Valentino matematico su Cool Material.
E infine vi segnalo GruppoLocale, un blog di astronomia che ho scoperto da poco.
E visto che ci sono vi sottopongo anche il video ufficiale di Istrice dei Subsonica, un vero e proprio corto horror, motivo per cui mando il post in così tarda ora:
E visto che è scattata la follia di San Valentino, eccovi una raccolta di cartoline decisamente alternative (via Lucia): E sempre Lucia segnala una sorta di San Valentino matematico su Cool Material.
E infine vi segnalo GruppoLocale, un blog di astronomia che ho scoperto da poco.
domenica 13 febbraio 2011
Tron: The games
There are a lot of games produced for Tronverse:
sabato 12 febbraio 2011
C'era una volta... il bosco di Gioia
Il bosco di Gioia viene citato in questa canzone degli Elii:
Una breve ricerca ed ecco il riassunto di ecoblog: e poi ci si chiede perché sono sempre più gli italiani che protestano con sempre maggiore veemenza contro i propri rappresentanti.
Vi lascio a un po' di foto:
Vi lascio a un po' di foto:
(commons)
(commons)
venerdì 11 febbraio 2011
Buchi neri supermassici e materia oscura
I buchi neri supermassicci sono la versione cicciotta degli usuali buchi neri. La loro massa è dell'ordine di centinaia di migliaia di miliardi di masse solari e gli astronomi pensano che si trovino nel centro di quasi tutte le galassie ellittiche. In termini tecnici, però, questo centro, che in effetti è una sorta di arrotondamento, come quando una pallina è nascosta sotto una tovaglia che copre un tavolo, viene detto bulge, termine che in italiano può essere reso come rigonfiamento.
Torniamo, però, ai nostri buchi neri: la loro presenza, in particolare quella dei supermassicci, ha suggerito una coevoluzione tra buchi neri e galassie, in particolare con i bulge, i centri galattici (vedi, ad esempio, Coevolution of black holes and galaxies, curato da Luis Ho). Laura Ferrarese nel 2002 e Maarten Baes et al. nel 2003 proposero una correlazione simile anche tra i buchi neri supermassici e l'alone di materia oscura che circonda le galassie. Però, nell'articolo di recente pubblicazione su Nature che tratterò in questo post, si afferma che buchi neri supermassici e alone di materia oscura non sono correlati. I suoi autori sono John Kormendy e Ralf Bender, astronomi statunitensi (ne ha scritto anche Corrado).
I due arrivano al loro risultato studiando la correlazione tra Vcirc, la velocità di rotazione circolare del gas galattico, e σ, la velocità di dispersione. L'ipotesi di partenza è dunque:
Torniamo, però, ai nostri buchi neri: la loro presenza, in particolare quella dei supermassicci, ha suggerito una coevoluzione tra buchi neri e galassie, in particolare con i bulge, i centri galattici (vedi, ad esempio, Coevolution of black holes and galaxies, curato da Luis Ho). Laura Ferrarese nel 2002 e Maarten Baes et al. nel 2003 proposero una correlazione simile anche tra i buchi neri supermassici e l'alone di materia oscura che circonda le galassie. Però, nell'articolo di recente pubblicazione su Nature che tratterò in questo post, si afferma che buchi neri supermassici e alone di materia oscura non sono correlati. I suoi autori sono John Kormendy e Ralf Bender, astronomi statunitensi (ne ha scritto anche Corrado).
I due arrivano al loro risultato studiando la correlazione tra Vcirc, la velocità di rotazione circolare del gas galattico, e σ, la velocità di dispersione. L'ipotesi di partenza è dunque:
Se la materia oscura controlla la crescita del buco nero e il centro è essenzialmente irrilevante, allora Vcirc dovrebbe essere fortemente correlato con σ anche nelle galassie che non hanno bulge.Nella prima figura è evidente la non-correlazione tra Vcirc e σ:
giovedì 10 febbraio 2011
Una Voce dal passato
Stavo girando per l'Ansa, l'altra sera, per cercare l'agenzia stampa originale (perché non vi va avere il link alla home page quando, invece, c'è la possibilità di dare il collegamento diretto), quando incappo nel video della scena finale de Il Caimano, che è correlato con l'ultima polemica Rai-Moretti. Tra i video correlati c'è questo:
mercoledì 9 febbraio 2011
I problemi di Fibonacci: Inseguimenti
Il più noto problema di inseguimento è, sicuramente, il paradosso di Zenone, dove Achille insegue e sicuramente raggiunge la tartaruga. Non è mia intenzione riprendere e ripercorrere la storia di quel paradosso, ma semplicemente introdurvi al primo problema di inseguimento presente nel Liber Abaci di Fibonacci, Di un cane e di una volpe. Questo il testo, così come è presente su Giochi matematici del medioevo a cura di Nando Geronimi:
Dal punto di vista fisico possiamo decidere di cercare il percorso fatto dalla volpe prima di venire raggiunta dal cane. Per risolverlo trasformiamo il numero di passi compiuti nell'unità da volpe e cane rispettivamente nelle velocità vv e vc, mentre chiamiamo d la distanza che c'è tra i due animali. Fatto questo il problema è risolto: basta ragionare in termini di velocità relativa.
Supponiamo di essere una pulce sul pelo della volpe. A parte il moto in su e in giù dovuto ai sobbalzi, il cane si avvicinerà sempre di più a noi ma non con la sua velocità, ma con una inferiore e questa è la velocità relativa del cane rispetto alla volpe. Il tempo che, quindi, il cane impiegherà per raggiungere la volpe sarà dato allora da dove v è la velocità relativa calcolata prima.
A questo punto un'ultima equazione: usando questo tempo e la velocità della volpe scopriremo lo spazio percorso dalla volpe fino alla sua inevitabile cattura: E se ci fate attenzione è anche la soluzione proposta da Fibonacci:
Una volpe in fuga è 50 passi davanti a un cane che la insegue. Il cane compie un tratto di 9 passi mentre la volpe ne compie uno di 6 passi.Questo problema può essere risolto sia in maniera matematica, sia in maniera fisica. Ed è in quest'ultimo modo che ve lo sottopongo, così come in questo modo l'ho fatto risolvere durante la mia (lontana ormai di mesi) ultima supplenza.
Dopo quanti passi la volpe sarà raggiunta dal cane?
Dal punto di vista fisico possiamo decidere di cercare il percorso fatto dalla volpe prima di venire raggiunta dal cane. Per risolverlo trasformiamo il numero di passi compiuti nell'unità da volpe e cane rispettivamente nelle velocità vv e vc, mentre chiamiamo d la distanza che c'è tra i due animali. Fatto questo il problema è risolto: basta ragionare in termini di velocità relativa.
Supponiamo di essere una pulce sul pelo della volpe. A parte il moto in su e in giù dovuto ai sobbalzi, il cane si avvicinerà sempre di più a noi ma non con la sua velocità, ma con una inferiore e questa è la velocità relativa del cane rispetto alla volpe. Il tempo che, quindi, il cane impiegherà per raggiungere la volpe sarà dato allora da dove v è la velocità relativa calcolata prima.
A questo punto un'ultima equazione: usando questo tempo e la velocità della volpe scopriremo lo spazio percorso dalla volpe fino alla sua inevitabile cattura: E se ci fate attenzione è anche la soluzione proposta da Fibonacci:
Calcola prima il prodotto tra 6 e 50, dividi poi il risultato per la differenza tra9 e 6. Il prodotto tra 6 e 50 è 300, la differenza tra 9 e 6 è 3; il rapporto tra 300 e 3 è 100 e tanti sono i passi che farà la volpe.
martedì 8 febbraio 2011
Tron: Betrayal
Tron: Betrayal is a prequel of Tron: Legacy, the second cinema chapter of Tron-saga. It was published by Marvel Comics, recently acquired by Disney, in 2010. The story was written by Jai Nitz and illustrated by Andie Tong.
Cover gallery
Codice sorgente per l'embedding del Sistema Solare
Questo è lo screenshot di una simulazione che qualche giorno fa ha segnalato Roberto sul suo Buzz.
Ho cercato un modo di incorporare la simulazione all'interno di un blog e, modificando questo, ho ricavato questo codice di embedding:
Aggiornamento al 10 giugno 2016: l'animazione flash originale non è più disponibile. Grazie ad archive-org sono riuscito a recuperare l'animazione, che ho caricato sul mio Google Drive, aggiornando il codice di embedding qui sopra.
Ho cercato un modo di incorporare la simulazione all'interno di un blog e, modificando questo, ho ricavato questo codice di embedding:
<object id="https://googledrive.com/host/0B4mUM7AWuH8oMTdPOHdmQlNOSTA" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" width="420" height="340" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0">
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Aggiornamento al 10 giugno 2016: l'animazione flash originale non è più disponibile. Grazie ad archive-org sono riuscito a recuperare l'animazione, che ho caricato sul mio Google Drive, aggiornando il codice di embedding qui sopra.
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