Stomachion

martedì 17 giugno 2025

L'uomo invisibile

20250527-mammut-wells-cover
Dei quattro grandi romanzi di fantascienza di Herbert George Wells, L'uomo invisibile è probabilmente quello meno evocativo. Non ci sono, in effetti, espressi degli espliciti pareri sul genere umano, come avviene per esempio ne La macchina del tempo o, sebbene in maniera mediata tramite l'invasione aliena, ne La guerra dei mondi, ma indubbiamente lo scrittore e giornalista punta in maniera indiretta la sua lente sull'arroganza dell'uomo. Il protagonista, infatti, il famoso Griffin, che viene anche ritratto nella copertina del Mammut che raccoglie questo e altri tre romanzi di Wells, dopo aver ottenuto una formula chimica che gli permette di ottenere l'invisibilità, scivola in una spirale di abiezione, quasi di corruzione, in cui ogni gesto che fa viene in qualche modo inquinato dal suo senso di onnipotenza.
Per traslato, anche se non con la stessa forza, per esempio, de L'isola del dottor Moreau, Wells punta il dito contro gli scienziati senza etica, interessati all'ottenimento del risultato, senza curarsi delle vittime che lasciano sul campo. Anche se queste vittime sono loro stessi.

lunedì 16 giugno 2025

Questione di prospettiva

20250616-dj-water
Ormai instagram, per quanto sia ancora installato sul mio smartphone, non è esattamente un social che vivo particolarmente spesso. A volte capita, come per esempio venerdì scorso quando abbiamo rilanciato l'uscita de Il fattore gamma di cui ho scritto l'introduzione. In quell'occasione il sistema mi ha proposto un reel in cui Beatrice Mautino ed Emanuele Menietti pubblicizzavano l'ultima puntata di Ci vuole una scienza, uno dei podcast del Post. E quel reel devo dire che mi ha dato fastidio e non poco, ma non per i contenuti. Passo a spiegarvelo.
La memoria dell'acqua
La storia della "memoria dell'acqua", ovbvero il fatto che l'acqua conserverebbe memoria di ciò che viene dissolto al suo interno anche dopo un numero arbitrariamente grande di diluizioni successive, ha origine nel 1988 grazie a un esperimento di un team guidato da Jacques Benveniste, che sembrava aver verificato tale idea.
L'articolo con il quale vennero riportati i risultati fu proposto a Nature: l'idea iniziale era rifiutarlo, perché era evidentemente sbagliato, visto che metteva in crisi leggi fondamentali della chimica e della fisica. L'unico problema era che non sembrava esserci alcun errore metodologico nell'esperimento stesso. Così si giunse a un compromesso: si sarebbe pubblicato l'articolo a patto di ripetere l'esprimento sotto la supervisione di un team messo in piedi dalla redazione di Nature: John Maddox, l'editor di nature, James Randi, illusionista e "cacciatore" di bufale, e Walter Stewart, chimico dello U.S. National Institutes of Health.
Così dopo la pubblicazione iniziale dei risultati di Beneviste, il team riprodusse l'esperimento sotto la supervisione di Maddox &co. Dopo la prima esecuzione, assolutamente identica a quella portata avanti dal team, anche nei risultati, Maddox comprese subito quale fosse stato il problema, così propose di rifare l'esperimento utilizzando il sistema del doppio cieco (un modo per ridurre il più possibile eventuali manipolazioni, anche involontarie, durante l'esperimento). Inultile dire che i risultati in questo caso furono negativi e non c'era alcuna "memoria dell'acqua". E i risultati del test vennero, ovviamente, pubblicati su Nature.
Se dal punto di vista scientifico ciò chiudeva la faccenda, per quel che riguarda i fan dell'omeopatia questa dimostrazione di falsità non è mai stata sufficiente (un po' come mostrare a un terrapiattista la curvatura della Terra così come fotografata dalla Stazione Spaziale Internazionale), per cui ogni tanto questa storia torna a farsi sentire in contesti tra i più disparati.
Definito, comunque, il contesto, passiamo alla storia narrata nel reel.

domenica 15 giugno 2025

Topolino #3629: Nel segno di Michelini

topolino3629-estratto-cover
Il #3629 si apre, oltre che con il consueto editoriale di Alex Bertani, con un sentito ricordo di Davide Catenacci a Massimo Marconi, recentemente scomparso.
La storia d'apertura, invece, I sogni tesoriferi di Denilo Deninotti e Paolo De Lorenzi ricorda molto alcune storie classiche di Fabio Michelini, con uno spunto finale alla Don Rosa. Paperino, forse a causa di un bernoccolo dovuto alla statua di un famoso cercatore di tesori, inizia a sognare... tesori! E ovviamente Paperone decide di sfruttare questa insolita capacità del nipote. In effetti qualcosa del genere era già avvenuto ne Il viaggio da incubo, scritta proprio da Michelini su disegni di Roberto Marini.
Interessante, poi, osservare come la prima versione dell'invenzione di Archimede ne I sogni tesoriferi ricordi un casco da parrucchiere, come succede con la strana invenzione che viene proposta a Paperino ne Il magazzino dei mondi, sempre di Michelini ma per i disegni di Paolo Ongaro, con la quale il nostro eroe avrebbe dovuto vivere in sogno la sua giornata ideale.
Allo stesso tempo, però, l'ingresso e l'interferenza di Paperone con i sogni di Paperino richiama quanto accade ne Il sogno di una vita di Don Rosa quando i Bassotti provano a scoprire la combinazione della cassaforte entrando nei sogni di Paperone.
Deninotti prende quindi tutti questi elementi, combinandoli in una storia comunque fresca e divertente che non chiude con la scontata sparizione del bernoccolo, ma con il più classico degli inseguimenti, anche in una situazione in cui, di fatto, il responsabile è comunque l'inseguitore (e non devo dirvi chi sia costui!).

sabato 14 giugno 2025

Grandi Autori: Floyd Gottfredson

20250614-grandi-autori-gottfredson
Con il numero di Grandi autori, il settimo di questa serie (il 107.mo di Speciale Disney), il fumettista su cui si pone l'attenzione è quello che viene considerato il terzo papà di Topolino: Floyd Gottfredson.
Il volume, a cura di Gaja Arrighini per i testi di Alberto Brambilla, presenta un'interessante selezione di storie che spaziano lungo tutta la carriera del fumettista, interessante soprattutto perché, a parte la quasi ovvia Topolino in guerra con il Gatto Nip (così tante volte ritampata che non l'ho nemmeno riletta), presenta storie in qualche modo minori, come Topolino e Orazio nel castello incantato, che devo confessare non aver mai letto nonostante abbia tutta la serie de Gli anni d'oro di Topolino (gli ultimi volumi li ho acquistati senza leggerli...), Topolino contro il mostro bianco e soprattutto quel capolavoro hitchcockiano che è Topolino contro Topolino. Tra l'altro, a parte quest'ultima storia che fa parte del periodo di collaborazione con Bill Walsh, le altre sono tutte a partire da un soggetto dello stesso Gottfredson sviluppato ora da Webb Smith per Il castello incantato, che riprende in parte il corto Lo scienziato pazzo, cui sempre Smith stava collaborando in quel periodo, ora da Merril De Maris per Il mostro bianco.

Scienza take away #10: maggio-giugno 2025

20250614-topolini-effetto-omega
E torna puntuale il Carnevale della Matematica con la sua edizione #188 ospitata, questo mese, da Maurizio Codogno. E come ormai da un annetto a questa parte in concomitanza con l'uscita del Carnevale ecco arrivare anche la nuova edizione di Scienza take away, il link post che raccoglie tutti i miei post a tema scientifico, ma non matematico, pubblicati nel mese precedente.
Nell'immagine di apertura di questo mese, tra l'altro, vedete i tre numeri di Topolino, dal #3627 al #3629, su cui è stata pubblicata la saga L'effetto omega di Alessandro Pastrovicchio, cui sto dedicando una serie di post e video. La scelta è caduta su questa apertura essenzialmente perché sono stato citato nell'editoriale del direttore Alex Bertani del #3627! E con questo primo link entriamo nel vivo di Scienza take away!

venerdì 13 giugno 2025

Dottor futuro

20250613-dottor-futuro-cover
E' un mix tra viaggio nel tempo e distopia abbastanza noto ai lettori di Philip Dick quello presente in Dottor futuro. A differenza de La svastica sul Sole, però, il protagonista, il medico Jim Parsons, viene rapito e spedito nel suo futuro (in un viaggio tuttosommato piuttosto convenzionale) per compiere un delicato intervento per salvare un uomo che era stato colpito a morte alcuni decenni prima, il tutto in una società distopica in cui i medici sono diventati fuorilegge, i giovani sono la maggior parte della popolazione mondiale, che a sua volta è suddivisa in tribù, ognuna con una specie di animale totemico e, ovviamente, i propri interessi da difendere.
Rispetto ad altri romanzi dello scrittore, comunque, le tresche amorose del protagonista sono ridotte al minimo indispensabile, mentre gli intrecci temporali tessono un paradosso che viene sciolto solo quando tutta la matassa viene sviluppata sotto gli occhi del lettore. C'è, però, da dire che l'intreccio temporale è la parte meno interessante, per quanto la più pressante, del romanzo, mentre è proprio l'interazione con la società distopica del futuro a stuzzicare maggiormente: d'altra parte un protagonista votato a salvare vite umane non può non notare la scelta quasi fanatica di non volersi più curare. Ciò che però è forse ancora più interessante è la motivazione che fa da sfondo a questa scelta: una razionalizzazione delle risorse a disposizione. Ed è forse questo il vero messaggio che alla fine dovremmo cogliere da Dottor futuro in questi nostri tempi di sfrenato consumismo.

giovedì 12 giugno 2025

Le grandi domande della vita: La spirale di Eulero

Puntata un po' particolare della serie visto che la domanda non viene da quora ma dal passato!
La caratteristica principale della curva che prende il nome da Leonhard Euler è che la sua curvatura si modifica in maniera lineare con la distanza dal punto d'origine.
Fu proprio Euler a scoprirla per la prima volta in risposta a un problema sull'elasticità che gli era stato posto da Jacob Bernoulli: quale forma deve avere una molla pre-curvata in modo tale che, quando appiattita premendo sull'estremo libero, diventa una linea retta?
Euler determinò le proprietà di questa spirale nel 1744, osservando che essa possedeva due punti limite, ovvero due punti intorno ai quali si arrotolava sempre di più senza mai riuscire a raggiungerli.
In termini moderni, la curva può essere rappresentata da questa coppia di equazioni integrali:

mercoledì 11 giugno 2025

Ritratti: Alice Lee

20250611-alice-lee
Alice Lee - via commons
Il Bedford College a Londra era stato fondato nel 1847 per offrire alle donne un percorso di istruzione superiore: era stato il primo istituto di tal genere nel Regno Unito. Nel 1874 il College si trasferì dalla sua sede originale in Bedford Square a York Place, vicino la famosa Baker Street, occupando due edifici. Ed è qui che nel 1876 entra come studentessa Alice Elizabeth Lee, nata il 28 giugno del 1858, figlia di William Lee, capo carrozziere, e Matilda Baker.
All'epoca a insegnare matematica c'era Percy John Harding che nei suoi primi anni non si interessò all'insegnamento della matematica a livello universitario, cosa che però sarebbe cambiata qualche anno dopo l'arrivo della Lee a Bedford. Era l'anno accademico 1879-1880 e le immatricolazioni per matematica furono 9 e di queste in testa alla graduatoria, evidentemente di merito, troviamo proprio Alice Lee, che per questo ottene un premio di 5 sterline.
La giovane si trasferì a York Place nel corso degli studi universitari, conseguendo però la laurea presso l'Università di Londra nel 1884: il motivo era perché il Bedford College non aveva lo status accademico, quindi comunque gli esami andavano sostenuti in una università vera e propria. Lee, però, non si interessava solo di scienza, e così decise di conseguire una seconda laurea, questa volta in lettere, l'anno successivo, nel 1885, sempre presso l'Università di Londra.
Subito dopo la laurea, ottenne il posto di assistente in matematica e fisica presso il Bedford College e per arrotondare il suo (magro) stipendio dava ripetizioni di greco e latino. Dal 1892 al 1894 fu assistente residente, ovvero con vitto e alloggio offerti dal College in cambio di un aiuto non-ufficiale agli studenti.

martedì 10 giugno 2025

Clima, capitalismo verde e catastrofismo

20250610-clima-capitalismo-verde-catastrofismo
In un certo senso una delle motivazioni principali del volume di Philippe Pellettier, geografo anarchico, è non molto diversa da quella di Lawrence Krauss con il suo La fisica del cambiamento climatico: smontare il catastrofismo diffuso sulle questioni climatiche per svelare gli "intrallazzi" politici dietro il grande baraccone del cambiamento climatico. Chiariamo la faccenda, però: con queste righe iniziali ho riassunto il libro e la posizione di Pellettier, che, come vedremo, presenta alcuni aspetti problematici.
Iniziamo affrontando la parte più interessante Clima, capitalismo verde e catastrofismo, quella politica, raccontata nell'ottica anarco-libertaria dell'autore. Nella sua ricostruzione e interpretazione dei fatti, il grande successo mediatico degli annunci catastrofisti in merito al riscaldamento globale fanno parte di una strategia per controllare le popolazioni. E tale controllo viene portato avanti dalle elite politiche ed economiche, quelle del "capitalismo verde" del titolo. In questo senso, una volta chiuso il libro, il primo pensiero che ho avuto è stato: allora è fondamentalmente per questo motivo che le politiche ambientali in merito al cambiamento climatico sembrano, nella migliore delle ipotesi, insufficienti.
Se questa parte del libro ci invita a tenere desta l'attenzione per valutare nel modo migliore possibile le proposte politiche, ciò che risulta realmente debole del volume è tutta la parte scientifica, cosa che è indubbiamente piuttosto limitate soprattutto se consideriamo che Pelletier vuole convincere il lettore che l'approccio adottato è di tipo scientifico (cosa ben lontana dall'essere vera, soprattutto se confrontato con il saggio di Krauss).

Topolino #3628: 85 anni di... Paperina!

topolino3628-estratto-retrocover
Il 7 giugno del 1949 viene distribuito Mr. Duck steps out, Paperino e l'appuntamento, cortometraggio di jack King scritto, tra gli altri, da Carl Barks, che viene ufficialmente riconosciuto come il creatore del personaggio che da quel momento in poi avrebbe frequentato la casa di Paperino: Paperina!
Per celebrarne il compleanno Topolino si veste in formato flipbook affidando la storia celebrativa (in effetti dal codice è probabilmente una storia di produzione Disney) a Giada Perissinotto. La fumettista, alla prima prova da autrice completa, evita l'effetto nostalgia o citazionistico e invece adotta un approccio più autorale, da "storia di formazione", direbbero quelli bravi. Il motore della storia, infatti, è una lista di dieci cose che la Paperina bambina ha scritto di voler fare prima di diventare adulta. Da qui in poi tutto ruota intorno a Paperina che, spinta da Ely, Emy, Evy, cerca di realizzare quei desideri, lanciando un chiaro segnale al lettore, adulto ma non solo: non bisogna smettere di provare a realizzare i propri sogni. E per farlo non si deve nemmeno essere necessariamente da soli.
Poi ci sono anche i dettagli, che forse storcono un po' il naso (come Paperina nipote sia di Nonna Papera sia di Paperone), che si alternanto ad altri interessanti (come il lavoro di Paperina, quellol di architetto), ma nel complesso sia per il tema scelto, sia per il modo in cui la storia viene costruita è indubbiamente un ottimo esordio da autrice completa, nonché un gran bell'omaggio al personaggio.

domenica 8 giugno 2025

Fatti della luce delle stelle

20250110-via-lattea-paranal
Sai, gli scienziati dicono che siamo tutti fatti di luce stellare, e che nello spazio c'è il passato Osserviamo la luce delle stelle morte e noi stessi siamo pezzi di stelle, o comunque fatti della stessa energia. Se questo è il termine giusto. Alla fine, qualsiasi cosa ci animi o animi la realtà, tornerà a essere ciò che era prima. O una forma di ciò che era prima.
- da La setta delle ciambelle di Joe Lansdale

sabato 7 giugno 2025

Zio Paperone #83: I viaggi e le eclissi di Hugh de' Paperoni

20250607-zio-paperone83-estratto-cover
Dopo aver raccontato un'avventura del duca Bambaluc, Storia e gloria del clan De' Paperoni ci portas sul mare con Hugh De' Paperoni detto lo schiumatore, quello della famosa dentiera d'oro che ne La cassa di rafano di Carl Barks è l'unica cosa che gli resta dopo l'affondamento della sua nave, l'Oca d0oro, al largo di Haiti nel 1753.
Questi è anche uno dei due cimeli di famiglia che nella $aga di Don Rosa il giovane Paperone riceve dal padre e dallo zio prima di partire per l'America: l'altro è L'orologio dell'eclisse, storia del 1955 sempre di Barks, che Rosa attribuisce sempre allo Schiumatore.
Questi elementi, queste suggestioni vengono riprese dal buon Luca Barbieri affiancato da un comicupiano Umberto Sacchelli ne Il meravigliosi viaggi di capitan Hugh de' Paperoni in una storia che è anche un sentito omaggio a un romanzo piuttosto particolare e al suo autore.

venerdì 6 giugno 2025

Jimbo: avventura fantastica

20250606-jimbo-cover
La biblioteca di Lovecraft è una collana che, a quel che ho capito, raccoglie romanzi di autori apprezzati dal solitario di Providence, Howard Phillips Lovecraft. La collana, lanciata da Edizioni Arcoris, è ora in mano all'Agenzia Alcatraz, che nel corso di Marginalia 2025 ha portato le ristampe dei primi romanzi editi da Arcoris. E visto che tra le proposte che c'erano sul loro banchetto un romanzo di Algernon Blackwood, non potevo non acquistarlo, considerando che di questo autore non si trova molto in giro, al momento. E a proposito di Jimbo questo scriveva Lovecraft:
Troppo sottile, forse, per una precisa classificazione fra i racconti dell'orrore, tuttavia più veramente artistica in senso assoluto, è la delicata fantasia di "Jimbo". Blackwood raggiunge in questo romanzo un accostamento aderente e palpitante alla più profonda sostanza del sogno e spazza via le barriere convenzionali tra realtà e immaginazione.
Personalmente classificherei il romanzo come fantasy. Blackwood, infatti, descrive un mondo in qualche modo fantastico, al tempo stesso simile al nostro, visto che i luoghi in cui Jimbo si muove sono quelli della veglia, ma anche diverso.
Non ho usato a caso il termine sandmaniano di veglia. Di fatto il giovane protagonista finisce in coma, e questo diventa il modo per sperimentare un mondo fantastico, ma anche terrificante, dove l'obiettivo è quello di farsi trovare pronto a fuggire quando il suo corpo sarà pronto a risvegliarsi.
Ricco di descrizioni evocative, per lo più di stampo astronomico, scorre veloce nonostante i pochi dialoghi presenti. In appendice, infine, c'è un breve racconto, Jimbo e il giorno più lungo, in cui il protagonista, che non c'è garanzia sia lo stesso del romanzo, è elettrico per l'arrivo del solstizio d'estate. Alcune delle farsi di questo breve racconto le ho utilizzate nel cielo del mese di giugno su EduINAF.

giovedì 5 giugno 2025

Su un errore di Godel

20250605-godel
Kurt Godel in un testo del 1930 scrisse:
Se il teorema di completezza potesse essere dimostrato anche per le parti superiori della logica (il calcolo funzionale esteso), allora si potrebbe dimostrare in assoluta generalità che la completezza sintattica deriva dal monomorfismo; e poiché sappiamo, per esempio, che il sistema di assiomi di Peano è monomorfico, da ciò deriverebbe la risolubilità di ogni problema di aritmetica e analisi esprimibile nei Principia mathematica.
Una tale estensione del teorema di completezza è, tuttavia, impossibile, come ho recentemente dimostrato (...). Questo fatto può anche essere espresso così: il sistema di assiomi di Peano, con la logica dei Principia mathematica aggiunta come sovrastruttura, non è sintatticamente completo.
In questo caso Godel si riferisce in particolare al suo teorema di completezza, che stabilisce una corrispondenza tra validità logica e dimostrabilità logica nella logica del primo ordine, che è sostanzialmente una logica proposizionale (fatta di proposizioni e connettivi logici), con l'aggiunta di quantificatori esistenziali (esiste x) e universali (per ogni x), predicati, funzioni, costanti e variabili.

mercoledì 4 giugno 2025

Le grandi domande della vita: Questioni di geometria

Anche se più avanti avremo alcune questioni geometriche, voglio iniziare la puntata di oggi con la risposta a una ovvietà: \[\frac{2}{\sqrt{2}} = \frac{2}{\sqrt{2}} \cdot \frac{\sqrt{2}}{\sqrt{2}} = \frac{2 \sqrt{2}}{2} = \sqrt{2}\] Ovviamente si può generalizzare la dimostrazione, ma questa cosa la lascio a chi non è andato a spulciare nel link su Quora!

martedì 3 giugno 2025

Questo pianeta

20250603-questo-pianeta-cover
FOndatrice di Legambiente, Laura Conti è stata un punto di riferimento per i movimenti ambientalisti italiani. In questo senso il suo libro, Questo pianeta, pubblicato nel 1983, è ancora oggi un testo fondamentale, oltre che uno dei primi libri sul tema ambientale realizzati in Italia.
Recentemente Fandango Libri ha recuperato il volume della Conti, portando nelle librerie la versione aggiornata del 1993 dalla stessa autrice, giusto pochi mesi prima della sua morte. Il prezioso recupero del testo, ha permesso di portare all'attenzione dei lettori di oggi l'approccio e i pensieri di Laura Conti sull'ambientalismo. Forte dell'approccio scientifico e con uno stile divulgativo sempre chiaro, l'autrice affronta una specie di storia evolutiva del pianeta, cercando di far comprendere al lettore come ogni aspetto del nostro pianeta è interconnesso in un equilibrio più o meno stabile, ma non immutabile.
Laura Conti, quindi, ci spinge a cambiare passo, ripensare il modo in cui viviamo su Questo pianeta, su quanto siamo da esso dipendenti per la nostra stessa esistenza. Il messaggio più forte del libro, però, arriva quando, una volta chiuso, ci si rende conto di quanto, dopo trent'anni, il testo dell'autrice sia tremendamente attuale.
Un punto su cui dovremmo riflettere. E non poco.

domenica 1 giugno 2025

Topolino #3527: Effetto Goonies

topolino3627-estratto-cover
Dopo aver scritto dell'editoriale di Alex Bertani è quindi arrivato il momento di "raccontare" quanto avviene sul #3527. La cover story, come intuibile, è Il raggio scioccante, primo episodio de L'effetto Omega di Alessandro Pastrovicchio.
Approfondirò gli aspetti scientifici sul Cappellaio Matto, per lo più tutti concentrati sulle pagine iniziali. E in effetti un po' di conoscenza scientifica aiuta a capire qualcosa sul piano di Gamma. D'altra parte questo primo episodio prepara il terreno con il racconto della sua evasione e del suo attacco alla dimensione Delta. Se possibile la storia alza anche di più la posta rispetto al Fattore gamma, visto che non abbiamo solo il vincolo auto-impostosi da Alessandro dell'uso quanto più corretto possibile di concetti scientifici reali, ma anche il dover riprendere le fila dalla conclusione della vicenda precedente, cercando di costruire un seguito che sia altrettanto, se non più efficace. E questo primo episodio, in questo senso, promette molto bene.
Vi anticipo, comunque, che anche l'omega del titolo di questo seguito, come il gamma del titolo precedente, ha effettivamente un riscontro scientifico, non tanto quello della costante di Chaitin, ma legato alla densità della materia oscura nell'universo.