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martedì 10 giugno 2025

Topolino #3628: 85 anni di... Paperina!

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Il 7 giugno del 1949 viene distribuito Mr. Duck steps out, Paperino e l'appuntamento, cortometraggio di jack King scritto, tra gli altri, da Carl Barks, che viene ufficialmente riconosciuto come il creatore del personaggio che da quel momento in poi avrebbe frequentato la casa di Paperino: Paperina!
Per celebrarne il compleanno Topolino si veste in formato flipbook affidando la storia celebrativa (in effetti dal codice è probabilmente una storia di produzione Disney) a Giada Perissinotto. La fumettista, alla prima prova da autrice completa, evita l'effetto nostalgia o citazionistico e invece adotta un approccio più autorale, da "storia di formazione", direbbero quelli bravi. Il motore della storia, infatti, è una lista di dieci cose che la Paperina bambina ha scritto di voler fare prima di diventare adulta. Da qui in poi tutto ruota intorno a Paperina che, spinta da Ely, Emy, Evy, cerca di realizzare quei desideri, lanciando un chiaro segnale al lettore, adulto ma non solo: non bisogna smettere di provare a realizzare i propri sogni. E per farlo non si deve nemmeno essere necessariamente da soli.
Poi ci sono anche i dettagli, che forse storcono un po' il naso (come Paperina nipote sia di Nonna Papera sia di Paperone), che si alternanto ad altri interessanti (come il lavoro di Paperina, quellol di architetto), ma nel complesso sia per il tema scelto, sia per il modo in cui la storia viene costruita è indubbiamente un ottimo esordio da autrice completa, nonché un gran bell'omaggio al personaggio.
Nel segno di Rodolfo Cimino
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La storia d'apertura, come ricordato dallo stesso Alex Bertani nel suo editoriale, è un altro sentito omaggio, questa volta all'arte di uno dei grandi maestri disneyani: Rodolfo Cimino. I leggerissimi fluttuafrutti di Vito Stabile per i disegni di Giampaolo Soldati riporta su Topolino uno dei temi cari dello sceneggiatore: l'interazione tra Paperone, rappresentante della cultura capitalistica, con una società in qualche modo bucolica, lontana dalle dinamiche accaparratrici e sfruttatrici su cui si fonda il mondo di Paperone (metafora del nostro).
In questo caso nasce tutto dal desiderio di Paperone di ottenere un nuovo materiale per superare in leggerezza le scarpe dello storico rivale, Rockerduck. Da qui Stabile oltre a mantenere il già citato incontro con una civiltà "perduta" (e già il senso di quel "perduta" sarebbe tutto da esplorare), Stabile riprende molti elementi della poetica ciminana, come il mezzo strano costruito ad hoc per la ricerca, o la morale finale della storia, un suggerimento per affrontare in maniera migliore la vita di tutti i giorni.
Due parole, in conclusione, per Il raggio oscuro, secondo episodio de L'effetto Omega di Alessandro Pastrovicchio. L'episodio ruota intorno al piano di Gamma per entrare in possesso del tesseratto. Ci sono, però, stati alcuni elementi che mi hanno lasciato un po' perplesso, su tutti una non perfetta gestione degli spazi, che in qualche modo hanno costretto Pastrovicchio a comprimere alcune scene meno efficaci di quel che avrebbero potuto essere. In questo senso è eomblematica la pagina con il titolo con un Gamma che risultava molto più goffo che minaccioso. Altri passaggi, in particolare alcuni primi piani, sono risultati invece piuttosto efficaci.
Altro elemento di perplessità è, invece, il mancato riferimento ad alcune storie di Casty con Enigm e Atomino Bip-Bip protagonisti che sarebbero state perfette all'interno della trama congegnata da Pastrovicchio (anche se questa cosa attiene anche alla supervisione interna di Topolino).
Tra gli aspetti più interessanti, invece, come potrete intuire, c'è indubbiamente l'uso dei concetti scientifici, che ancora una volta approfondirà sul Cappellaio Matto, ma come potrete intuire, visto il ritardo con cui è uscita questa recensione, sono in ritardo anche con l'articolo (e il video) dedicato a questo secondo episodio. Spero non troppo, alla fine!

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