La quattordicesima uscita di Collezione Disney arriva ad appena un paio di settimane dall'uscita della precedente. Ho fatto tutto il possibile per riuscire a mettere on-line il video che state per vedere, poiché è dedicato a Walt Disney che, insieme con Ub Iwerks, ha creato proprio il personaggio di Topolino. Il tutto basato sul volume Fantastico Walt, meraviglioso volume curato da Luca Boschi alcuni anni fa in occasione del centenario di Disney e che alterna degli articoli di approfondimento, che di fatto propongono una biografia di Walt Disney, con delle storie a fumetti ispirate al mondo dell'animazione disneyana.
Vi lascio, quindi, al video, che è anche la chiusura perfetta per Disney 100 e il modo migliore per salutare questo 2023!
Stomachion
domenica 31 dicembre 2023
domenica 24 dicembre 2023
Topolino #3552: La lunga notte di Natale
Il Topolino #3552, la cui recensione arriva alla domenica, come accadeva ai bei tempi, è un numero squisitamente natalizio, sia per la conclusione de La lampada bisestile di Marco Nucci e Stefano Intini che riporta il Natale in Calisota, sia per la storia di chiusura, Paperinik e la minaccia del doppio Natale di Francesco Artibani e Arild Midthun. Ed è da quest'ultima storia che voglio partire per molti motivi, innanzitutto perché segna l'inizio, si spera, di una proficua collaborazione tra il fumettista egmontiano e Topolino in generale e Artibani in particolare.
Sulla storia c'è ben poco da dire: deliziosa e divertente, come sempre dinamica, riporta su Topolino il Paperinik-non-di-Gervasio che ultimamente è stato l'unico presente sul settimanale (e forse è anche il motivo per cui ultimamente sto acquistando regolarmente il mensile Paperinik). Artibani dimostra che è possibile riuscire a realizzare una storia di Paperinik gradevole e originale, senza dover necessariamente puntare sulle atmosfere martiniane, tra l'altro molto ben supportato da un ottimo Midthun, che esibisce un tratto dettagliato che, in alcuni personaggi di contorno e in Babbo Natale in particolare, mi ricorda Albert Uderzo.
Alla storia ho anche dedicato un video di Disney Comics&Science, motivo per cui ho deciso di iniziare proprio da questa l'articolo che state leggendo:
Sulla storia c'è ben poco da dire: deliziosa e divertente, come sempre dinamica, riporta su Topolino il Paperinik-non-di-Gervasio che ultimamente è stato l'unico presente sul settimanale (e forse è anche il motivo per cui ultimamente sto acquistando regolarmente il mensile Paperinik). Artibani dimostra che è possibile riuscire a realizzare una storia di Paperinik gradevole e originale, senza dover necessariamente puntare sulle atmosfere martiniane, tra l'altro molto ben supportato da un ottimo Midthun, che esibisce un tratto dettagliato che, in alcuni personaggi di contorno e in Babbo Natale in particolare, mi ricorda Albert Uderzo.
Alla storia ho anche dedicato un video di Disney Comics&Science, motivo per cui ho deciso di iniziare proprio da questa l'articolo che state leggendo:
sabato 23 dicembre 2023
Un paio di video natalizi
due video sono un po' diversi uno dall'altro. Inizierei da un video classico, quello dedicato a uno dei miei acquisti di Lucca Comics 2023, ovvero Lo scrigno di Zio Paperone, una elegante scatola con all'interno... Scopritelo vedendo questo primo video:
mercoledì 20 dicembre 2023
A cena con l'assassino
Nonostante il titolo originale, The Christmas murder game, sia molto più vicino alla trama del romanzo, A cena con l'assassino riesce comunque a essere un titolo intrigante e interessante. Scritto da Alexandra Benedict, mi ricorda stilisticamente e per caratterizzazione della protagonista, un po' Scarlett Thomas. La storia, infatti, vede una sarta che torna nella casa in cui è nata, e dove si è suicidata la madre, per volere della zia che dopo quel tragico evento l'ha cresciuta. L'obiettivo è risolvere una serie di indovinelli per ottenere il possesso della casa stessa. L'imprevisto, però, è alle porte, e i cugini di Lily Armitage iniziano a morire uno alla volta, rendendo così la risoluzione del gioco ideato dalla zia non solo una questione di eredità, ma anche di vita o di morte.
Il ritmo appassionante e la sfida insita all'interno degli indovinelli disseminati per il romanzo alla fine tengono incollato il lettore alle pagine, coinvolto anch'esso nella ricerca di ben due assassini, uno nel presente e l'altro nel passato.
Il ritmo appassionante e la sfida insita all'interno degli indovinelli disseminati per il romanzo alla fine tengono incollato il lettore alle pagine, coinvolto anch'esso nella ricerca di ben due assassini, uno nel presente e l'altro nel passato.
martedì 19 dicembre 2023
Topolino #3551: Bene, ma anche no...
Confesso di essere stato indeciso se scrivere o meno le classiche due righe sul #3551 del Topo, ma non certo per la storia d'apertura, la seconda puntata de La lampada bisestile. Marco nucci, molto ben supportato da Stefano Intini, fa un lavoro egregio nel muovere il nostro Paperone in un mondo a lui inusuale in cui gli altri hanno una visione del personaggio completamente differente da quella che abbiamo noi lettori che ne leggiamo le avventure da anni (e anche dalla visione che Paperone ha di se stesso, ovviamente!).
Al fianco delle running gag che ormai Nucci riesce sempre a tirare fuori in ogni sua storia, e soprattutto che riesce a utilizzare sempre con personaggi che solitamente non sono avvezzi a essere protagonisti di running gag, lo sceneggiatore mette in scena anche una interessantissima caratterizzazione del genio della lampada bisestile, che diventa quasi una specie di tentatore da un lato per Paperone, visto che gli fa notare che in questo modo sembra riuscire a ottenere la tanto agognata vita insieme a Doretta, ma anche sembra piuttosto stupido, visto che pungola Paperone con la ricerca della soluzione alla sparizione del Natale.
E le mie perplessità non vengono nemmeno dal sommario, dove mi piace citare il doppio Tito Faraci, in particolare quello di Battista e l'amico fenomenale disegnata da Federico Butticè che vede protagonista addirittura Babbo Natale, anche se non sa di essere Babbo Natale, il che in qualche modo è in linea con l'instabilità della magina della lampada (ma non con le sparizioni dei nati il 25 dicembre, ma questo è un altro discorso legato alla supervisione delle storie), ma dalla storia di Cornelius, Il giorno del cuore, di Alessandro Sisti e Simona Capovilla. Il problema è che ho sbirciato la vignetta conclusiva. E leggere del 32 dicembre mi ha generato un moto di rigetto e mi sono rifiutato di leggerla. E quindi non avevo neanche molta voglia di scrivere le classiche due righe sul Topo. Ma alla fine l'ho fatto...
Al fianco delle running gag che ormai Nucci riesce sempre a tirare fuori in ogni sua storia, e soprattutto che riesce a utilizzare sempre con personaggi che solitamente non sono avvezzi a essere protagonisti di running gag, lo sceneggiatore mette in scena anche una interessantissima caratterizzazione del genio della lampada bisestile, che diventa quasi una specie di tentatore da un lato per Paperone, visto che gli fa notare che in questo modo sembra riuscire a ottenere la tanto agognata vita insieme a Doretta, ma anche sembra piuttosto stupido, visto che pungola Paperone con la ricerca della soluzione alla sparizione del Natale.
E le mie perplessità non vengono nemmeno dal sommario, dove mi piace citare il doppio Tito Faraci, in particolare quello di Battista e l'amico fenomenale disegnata da Federico Butticè che vede protagonista addirittura Babbo Natale, anche se non sa di essere Babbo Natale, il che in qualche modo è in linea con l'instabilità della magina della lampada (ma non con le sparizioni dei nati il 25 dicembre, ma questo è un altro discorso legato alla supervisione delle storie), ma dalla storia di Cornelius, Il giorno del cuore, di Alessandro Sisti e Simona Capovilla. Il problema è che ho sbirciato la vignetta conclusiva. E leggere del 32 dicembre mi ha generato un moto di rigetto e mi sono rifiutato di leggerla. E quindi non avevo neanche molta voglia di scrivere le classiche due righe sul Topo. Ma alla fine l'ho fatto...
domenica 17 dicembre 2023
Collezione Disney #13: Maestri e Tesori Disney
In questo tredicesimo episodio della serie collezionistica Disney andiamo alla scoperta di due testate ricche di storie preziose: Maestri Disney e Tesori Disney. Queste due testate hanno presentato, in maniera ragionata e ricca di approfondimenti, alcuni degli autori più importanti e delle saghe più belle realizzate in ambito disneyano, sia in Italia sia all'estero. Andiamo a scoprire le incarnazioni di queste storiche tetate curate da Luca Boschi.
Il prossimo appuntamento, che spero di far uscire entro la fine dell'anno (vorrei provare proprio con l'ultimo dell'anno, a dire il vero), andrà a esplorare le origini della magia. O del mito, che dir si voglia!
E ora il nuovo episodio:
Il prossimo appuntamento, che spero di far uscire entro la fine dell'anno (vorrei provare proprio con l'ultimo dell'anno, a dire il vero), andrà a esplorare le origini della magia. O del mito, che dir si voglia!
E ora il nuovo episodio:
lunedì 11 dicembre 2023
Topolino #3550: Natale? No, grazie.
L'intero Topolino #3550 ruota intorno a un evento molto particolare, raccontato nel primo episodio de La lampada bisestile di Marco Nucci e Stefano Intini: Paperone desidera la sparizione del Natale. A causare questo desiderio è la lampada bisestile del titolo, affittata a Paperone alla modica cifra di un dollaro per una sfregatina dall'ineffabile dottor Piuma, che sta diventando un personaggio sempre più ricorrente all'interno delle storie di Nucci. La conseguenza più grossa del desiderio è che Paperone perde tutte le sue sostanze e si ritrova in un mondo in cui è un papero medio, per quanto benestante. Anche le altre storie a sommario sono, poi, congegnate in maniera tale da non avere più il Natale come festività. Il punto è che non è sparito solo il Natale, ma anche il 25 dicembre, con alcune conseguenze ancora più illogiche e surreali esplorate nella storia di chiusura, Topolino nel mondo senza Macchia, scritta dallo stesso Nucci e disegnata da Casty e che, si spera, possano indicare la strada per il baco all'interno dell'incantesimo del genio che ha gettato il mondo di Paperone e di Topolino nel caos.
Delle storie intermedie le mie preferite, perché catturano il piglio surreale dell'idea, altrimenti gestita in maniera troppo seriosa da Nucci, sono Paperina, ti presento Paperino di Sergio Badino e Silvia Ziche, e 32 ne fa dicembre di Giorgio Fontana e Donald Soffritti appartenente alla serie Newton e Pico in Viaggio nel sapere. In questo caso la surrealità della storia sta nel fatto che il mancato uso del 25 dicembre nasce da una leggenda superstiziosa secondo cui questo giorno viene continuamente cancellato dopo la sua aggiunta in qualunque calendario, e non si capisce perché allora non si tronca dicembre al 24!
Per assurdo alla fine proprio la storia che mi ha suggerito i principali difetti del progetto de La lampada bisestile è anche la mia storia preferita del numero, proprio per questo suo piglio ridanciano e surreale.
Delle storie intermedie le mie preferite, perché catturano il piglio surreale dell'idea, altrimenti gestita in maniera troppo seriosa da Nucci, sono Paperina, ti presento Paperino di Sergio Badino e Silvia Ziche, e 32 ne fa dicembre di Giorgio Fontana e Donald Soffritti appartenente alla serie Newton e Pico in Viaggio nel sapere. In questo caso la surrealità della storia sta nel fatto che il mancato uso del 25 dicembre nasce da una leggenda superstiziosa secondo cui questo giorno viene continuamente cancellato dopo la sua aggiunta in qualunque calendario, e non si capisce perché allora non si tronca dicembre al 24!
Per assurdo alla fine proprio la storia che mi ha suggerito i principali difetti del progetto de La lampada bisestile è anche la mia storia preferita del numero, proprio per questo suo piglio ridanciano e surreale.
mercoledì 6 dicembre 2023
Il diavolo nella cattedrale
Il romanzo d'esordio di Frank Schatzing, Il diavolo nella cattedrale, arriva dopo il suo best seller, Il quinto giorno, pratica spesso utilizzata dagli editori italiani cui non fece eccezione nemmeno Dan Brown.
Il romanzo, un poderoso volume di 450 pagine, può essere tranquillamente classificato come giallo storico, ricco comunque di elementi presi dal noir e dall'hard boiled. Il protagonista è Jacop detto la volpe per via dei capelli rossi. E' un ladruncolo che vivacchia per le strade della Colonia del 1260 e assiste alla morte di Gerhard Morart, versione romanzata di Mastro Gerardus, l'architetto che progettò la cattedrale della cittadina tedesca. E che non morì nel 1260 ma undici anni più tardi.
E' proprio la sua presenza imprevista, che rischia di portare alla luce un complotto politico dietro la morte dell'architetto, a fornire il motore della vicenda, un lungo inseguimento quasi senza respiro tra l'assassino, che ha uno sguardo paragonato da Jacop a quello del diavolo, e lo stesso giovane, personaggio tratteggiato da Schatzing come in fuga continua, dalle forze dell'ordine di Colonia, dall'assassino stesso e, in ultima istanza, da se stesso.
Nel corso della storia, però, Jacop trova dei compagni di viaggio che lo aiutano: il tintore Goddert, la sua giovane e affascinante figlia Richmodis, e soprattutto Jaspar, un monaco erudito che ricorda non poco il Guglielmo da Bskerville de Il nome della rosa di Umberto Eco.
E d'altra parte Il diavolo nella cattedrale, per accuratezza storica, atmosfera e ritmo narrativo (nonostante la foliazione, si lascia leggere in pochi giorni), è paragonabile proprio al romanzo del grande scrittore italiano.
Il romanzo, un poderoso volume di 450 pagine, può essere tranquillamente classificato come giallo storico, ricco comunque di elementi presi dal noir e dall'hard boiled. Il protagonista è Jacop detto la volpe per via dei capelli rossi. E' un ladruncolo che vivacchia per le strade della Colonia del 1260 e assiste alla morte di Gerhard Morart, versione romanzata di Mastro Gerardus, l'architetto che progettò la cattedrale della cittadina tedesca. E che non morì nel 1260 ma undici anni più tardi.
E' proprio la sua presenza imprevista, che rischia di portare alla luce un complotto politico dietro la morte dell'architetto, a fornire il motore della vicenda, un lungo inseguimento quasi senza respiro tra l'assassino, che ha uno sguardo paragonato da Jacop a quello del diavolo, e lo stesso giovane, personaggio tratteggiato da Schatzing come in fuga continua, dalle forze dell'ordine di Colonia, dall'assassino stesso e, in ultima istanza, da se stesso.
Nel corso della storia, però, Jacop trova dei compagni di viaggio che lo aiutano: il tintore Goddert, la sua giovane e affascinante figlia Richmodis, e soprattutto Jaspar, un monaco erudito che ricorda non poco il Guglielmo da Bskerville de Il nome della rosa di Umberto Eco.
E d'altra parte Il diavolo nella cattedrale, per accuratezza storica, atmosfera e ritmo narrativo (nonostante la foliazione, si lascia leggere in pochi giorni), è paragonabile proprio al romanzo del grande scrittore italiano.
lunedì 4 dicembre 2023
Topolino #3549: Mondi fantastici
Ovviamente il primo mondo fantastico è quello di Ducktopia, con la seconda stagione che va a concludersi con L'ultimo portale di Francesco Artibani, Licia Troisi e Francesco D'Ippolito. La storia si conclude, come giusto che sia, con la consapevolezza da parte di tutti dei propri errori. E' un messaggio importante vista l'aria che tira in questo periodo, che viene ulteriormente enfatizzato dalla collaborazione finale con cui si cerca di riportare tutto alla normalità. Se poi a queste aggiungiamo anche le implicazioni ecologiche, ecco che la storia si congeda dal lettore con decisamente molti spunti interessanti, incluso il tema dell'eroismo e del sacrificio con cui si conclude questa seconda stagione. Il finale, tra l'altro, molto più della prima stagione, da appuntamento al lettore verso una terza stagione.
domenica 3 dicembre 2023
Vite di scienza #7: Premi Nobel 2023
Ritorna il podcast Ritratti. Vite di scienza, con un settimo episodio speciale dedicato ai premi nobel per la fisica e per la chimica 2023. D'altra parte l'uscita dell'episodio va a ridosso con la "settimana da Nobel" che va dal 6 al 12 dicembre, durante la quale verranno effettivamente consegnati i premi Nobel. Per intanto eccovi il nuovo episodio, anche per questa volta solo su YouTube nell'attesa che trovi una nuova casa tradizionale al podcast:
sabato 2 dicembre 2023
Ranking of Kings: Un protagonista che non ti aspetti
Il motivo per cui inizio a "parlarvi" di Ranking of Kings ora che è uscito da poco il 4.o tankobon dell'edizione italiana è che, semplicemente, ho recuperato da poco questi primi quattro volumetti. Il motivo del recupero recente è essenzialmente legato al fatto he solo da poco ho visto il #1 e così, letto del primo volume, mi sono fatto un'idea e deciso di proseguire con la lettura (d'altra parte era difficile sarebbe accaduto il contrario visto l'interesse iniziale).
Il primo aspetto su cui vorrei soffermarmi è quello estetico. Sousuke Toka, infatti, si presenta con un tratto che, personalmente, mi ricorda quello di Steven Universe, la serie animata statunitense creata da Rebecca Sugar nel 2013, mentre alcuni dei personaggi di contorno mi fanno pensare a Chobin, vedi per esempio Desha, il Re dell'Otlretomba.
Della storia, però, a colpire più che l'ambinetazione fantasy è il protagonista, Bojji, primogenito dell'immenso re Bosse, un gigante, che è sordomuto, oltre che privo di qualsiasi forza. Farà presto amicizia con Kage, quella che definisco come una macchia di inchiostro, o di buio, che si muove strisciando a terra e che, come si scopre nel corso di questi 4 volumi, appartiene a un'antica razza di sicari che venne sterminata per impedire loro di confessare il mandante di un omicidio particolarmente poco gradito. Questo per dire che lo stesso Kage ha avuto una vita piuttosto complicata, sempre in fuga e a nascondersi, e che in qualche modo riesce a comprendere Bojji, ammirandone la forza d'animo e il suo riuscire a non abbattersi mai, nonostante la sua condizione di debolezza. Non dimentichiamo, poi, che Bojji deve ogni giorno confrontarsi con il fratello minore, nato dal secondo matrimonio del padre. Daida, infatti, è un bimbetto molto più forte e, soprattutto, è fortemente determinato a prendere il posto del padre come re, cosa che effettivamente farà alla morte di Bosse. In questo progetto è affiancato dalla madre, Hiling, che ha anche poteri da guaritrice.
Il primo aspetto su cui vorrei soffermarmi è quello estetico. Sousuke Toka, infatti, si presenta con un tratto che, personalmente, mi ricorda quello di Steven Universe, la serie animata statunitense creata da Rebecca Sugar nel 2013, mentre alcuni dei personaggi di contorno mi fanno pensare a Chobin, vedi per esempio Desha, il Re dell'Otlretomba.
Della storia, però, a colpire più che l'ambinetazione fantasy è il protagonista, Bojji, primogenito dell'immenso re Bosse, un gigante, che è sordomuto, oltre che privo di qualsiasi forza. Farà presto amicizia con Kage, quella che definisco come una macchia di inchiostro, o di buio, che si muove strisciando a terra e che, come si scopre nel corso di questi 4 volumi, appartiene a un'antica razza di sicari che venne sterminata per impedire loro di confessare il mandante di un omicidio particolarmente poco gradito. Questo per dire che lo stesso Kage ha avuto una vita piuttosto complicata, sempre in fuga e a nascondersi, e che in qualche modo riesce a comprendere Bojji, ammirandone la forza d'animo e il suo riuscire a non abbattersi mai, nonostante la sua condizione di debolezza. Non dimentichiamo, poi, che Bojji deve ogni giorno confrontarsi con il fratello minore, nato dal secondo matrimonio del padre. Daida, infatti, è un bimbetto molto più forte e, soprattutto, è fortemente determinato a prendere il posto del padre come re, cosa che effettivamente farà alla morte di Bosse. In questo progetto è affiancato dalla madre, Hiling, che ha anche poteri da guaritrice.
giovedì 30 novembre 2023
L'indagine del tenente Gregory
Continua il mio recupero dei classici di Stanislaw Lem e in questo percorso tocca a una delle opere meno fantascientifiche dello scrittore, L'indagine del tenente Gregory. E' una storia che oscilla tra il poliziesco, la letteratura zombie e la fantascienza (alla fine classificherei il romanzo come gotico), che però ha come obiettivo principale far riflettere il protagonista, il tenente Gregory, e con lui il lettore sull'esistenza del divino, o comunque di un qualcosa di sopra-naturale. Sono infatti presenti un paio scene al limite dell'horror, molto ben descritte da Lem, che si rivelano dei semplici incubi per un Gregory eccessivamente influenzato dalla particolare indagine che gli viene assegnata: la ricerca di alcuni cadaveri scomparsi dagli obitori.
I dati a disposizione di Gregory sono abbastanza semplici da interpretare, ma il punto alla fine sta proprio qui: Gregory, in qualche modo, cerca di tenersi lontano il più possibile dall'interpretazione più ovvia e va alla costante ricerca di un colpevole umano. In questo è interessante come Lem in qualche modo identifichi un po' tutte le polizie del mondo, le cui indagini sono leggermente differenti rispetto alle indagini scientifiche, questo perché i poliziotti sono, appunto, alla ricerca di un colpevole per dei crimini, mentre la scienza cerca risposte alle domande che gli pone l'universo.
E' infine interessante notare come il romanzo sia insolitamente ricco di dialoghi, almeno per la produzione di Lem che ho avuto modo di leggere fino a ora.
I dati a disposizione di Gregory sono abbastanza semplici da interpretare, ma il punto alla fine sta proprio qui: Gregory, in qualche modo, cerca di tenersi lontano il più possibile dall'interpretazione più ovvia e va alla costante ricerca di un colpevole umano. In questo è interessante come Lem in qualche modo identifichi un po' tutte le polizie del mondo, le cui indagini sono leggermente differenti rispetto alle indagini scientifiche, questo perché i poliziotti sono, appunto, alla ricerca di un colpevole per dei crimini, mentre la scienza cerca risposte alle domande che gli pone l'universo.
E' infine interessante notare come il romanzo sia insolitamente ricco di dialoghi, almeno per la produzione di Lem che ho avuto modo di leggere fino a ora.
mercoledì 29 novembre 2023
Il gruppo di lettura Zanna Bianca: Rosso cobalto
E' da un po' che partecipo al gruppo di lettura del circolo Legambiente Zanna Bianca. Sono in ritardo con le recensioni dei libri letti dal gruppo (ma non solo di quelli): ho pubblicato solo quella del libro che ho proposto io. Nel frattempo siamo passati a un livello superiore: il prossimo incontro, che sarà su Rosso cobalto di Siddharth Kara (l'ho finito da un paio di giorni) si svolgerà in Cascina Cuccagna il 5 dicembre dalle 19 alle 21, come da locandina qui sotto. Se qualcuno vuole venire a curiosare, è benvenuto.
lunedì 27 novembre 2023
Topolino #3548: Nel segno di Bucci e Camagni
Ovviamente il riferimento che metto nel titolo è al Ritorno a Ducktopia e al terzo episodio di questa seconda stagione, La strega e lo scienziato, ovvero Amelia e Archimede Pitagorico che cercano una soluzione combinata per rimettere le cose a posto. Bocciolo, l'autoproclamata imperatrice di Ducktopia, ha infatti compiuto un incantesimo così potente che le due realtà, quella disneyana e quella ducktopiana si stanno fondendo, un processo che viene splendidamente visualizzato dalla doppia splash page di Francesco D'Ippolito che mi ha fatto pensare quasi immediatamente all'Arcadia di Marco Bucci e Jacopo Camagni.
Non sarebbe nemmeno così assurdo pensare a un'influenza da parte di quest'opera sui due sceneggiatori, Francesco Artibani e Licia Troisi, sia perché in effetti un'idea analoga non è completamente nuova, anche se poco usata (o usata soprattutto in ambito supereroistico), sia perché comunque il genere di riferimento delle due opere è lo stesso, il fantasy. C'è poi da notare che continuano a esserci citazionismi e rimandi ad altre opere, anche se risultano meno fondamentali alla trama come nella prima stagione (per fortuna), il che li rende anche più gradevoli, come per esempio quello a Fantastic Four #1.
Non sarebbe nemmeno così assurdo pensare a un'influenza da parte di quest'opera sui due sceneggiatori, Francesco Artibani e Licia Troisi, sia perché in effetti un'idea analoga non è completamente nuova, anche se poco usata (o usata soprattutto in ambito supereroistico), sia perché comunque il genere di riferimento delle due opere è lo stesso, il fantasy. C'è poi da notare che continuano a esserci citazionismi e rimandi ad altre opere, anche se risultano meno fondamentali alla trama come nella prima stagione (per fortuna), il che li rende anche più gradevoli, come per esempio quello a Fantastic Four #1.
venerdì 24 novembre 2023
L'oblio di Polaris
La stella più luminosa della costellazione dell'Orsa Minore è Polaris, la stella Polare, così detta perché indica il polo nord celeste. Non è stato sempre così e non sarà così, ma il cambiamento nella stella Polare avviene in un arco di tempo di millenni, questo a causa del fenomeno della precessione degli equinozi, o precessione dell'asse terrestre, la cui posizione non è fissa. Il periodo di precessione è di 25772 anni e in questo arco di tempo sono una quindicina le stelle che risultano più prossime al polo nord celeste, ognuna per un arco di tempo di qualche millennio. Ad esempio Polaris, diventata la stella polare nel 450, verrà sostituita nel 3100 da Alrai nella costellazione di Cefeo.
lunedì 20 novembre 2023
Topolino #3547: Ribaltamenti
Ci sono alcune situazioni in cui le cose non stanno come sembrano. Ciò succede nell'ultimo episodio de La profezia del Cavaliere Scarlatto di Marco Nucci e Cristian Canfailla e nel secondo episodio del Ritorno a Ducktopia di Francesco Artibani, Licia Troisi e Francesco D'Ippolito.
Iniziamo con la storia d'apertura, ultimo episodio del nuovo capitolo de La Spada di Ghiaccio. Nel comlesso siamo di fronte a quello che definirei un esercizio di stile fantasy. Abbiamo, in pratica, una storia di genere che riprende la formula innovativa, per quanto mutuata da Terry Pratchet, di Massimo De Vita, elementi dai soggetti delle storie originali mescolati insieme al gusto per le gag di Nucci, forse l'unico contributo originale dello sceneggiatore alla saga. Il risultato finale è una storia che, pur essendo gradevole, manca di un elemento essenziale: l'epicità. Se a questo aggiungiamo che, semplicemente, il lavoro di Nucci sta dimostrando che aveva ragione De Vita nel non voler raccontare più nulla sull'Argaar, a parte la storia di Fabio Michelini, direi che il quadro è completo. Ecco: forse, visto che Michelini continua ogni tanto a comparire su Topolino, sarebbe stato più opportuno affidare a quest'ultimo questi nuovi capitoli, qualcuno che avrebbe evitato di riproporre, in ultima analisi, una formula abbastanza tranquilla come quella già vista con l'ultima trilogia di Star Wars: riprodurre in veste leggermente diversa le storie originali di una data saga.
Iniziamo con la storia d'apertura, ultimo episodio del nuovo capitolo de La Spada di Ghiaccio. Nel comlesso siamo di fronte a quello che definirei un esercizio di stile fantasy. Abbiamo, in pratica, una storia di genere che riprende la formula innovativa, per quanto mutuata da Terry Pratchet, di Massimo De Vita, elementi dai soggetti delle storie originali mescolati insieme al gusto per le gag di Nucci, forse l'unico contributo originale dello sceneggiatore alla saga. Il risultato finale è una storia che, pur essendo gradevole, manca di un elemento essenziale: l'epicità. Se a questo aggiungiamo che, semplicemente, il lavoro di Nucci sta dimostrando che aveva ragione De Vita nel non voler raccontare più nulla sull'Argaar, a parte la storia di Fabio Michelini, direi che il quadro è completo. Ecco: forse, visto che Michelini continua ogni tanto a comparire su Topolino, sarebbe stato più opportuno affidare a quest'ultimo questi nuovi capitoli, qualcuno che avrebbe evitato di riproporre, in ultima analisi, una formula abbastanza tranquilla come quella già vista con l'ultima trilogia di Star Wars: riprodurre in veste leggermente diversa le storie originali di una data saga.
sabato 18 novembre 2023
L'unboxing del gioco della Spada di Ghiaccio
Visto che tra una cosa e l'altra mi veniva piuttosto complicato pubblicare gli unboxing singolarmente, ho pensato di realizzare un unico video con gli "spacchettamenti" dei tre numeri messi insieme. Questo mi ha anche permesso di fare uncommento unico e quasi definitivo, fino a che non riuscirò a provare il gioco. Da quel che ho potuto vedere, però, direi che non è male. Magari non sarà complicatissimo, ma mi aspetto che possa essere divertente. E poi ha una modalità di gioco, quella collaborativa, che non solo si adatta molto bene alla trama della saga, ma che ritengo sia molto apprezzabile. Per cui, nell'attesa di conoscere il mio parere completo sul gioco, per ora accontentatevi dell'unboxing che, spero, possa fornirvi qualche impressione sul gioco stesso:
giovedì 16 novembre 2023
Collezione Disney #12: Ridi Topolino
Dopo il fantasy e il fantastico in generale di PaperFantasy è venuto il momento di una delle riviste più sperimentali (almeno a mio parere) dell'epoca, gli anni Novanta del XX secolo: Ridi Topolino!
Nata dalla florida mente di Massimo Marconi e Tito Faraci, ha visto muovere i primi passi anche di disegnatori come Giuseppe Ferrario e Carlo Limido, ma soprattutto ha fatto ridere mezza Italia (l'altra mezza l'ha fatta ridere Rat-Man, anche se esiste una intersezione non nulla tra queste due metà, quindi non si coprì l'Italia intera con i lettori delle due riviste).
Prima di lasciarvi al video, vi do appuntamento al prossimo episodio, che spero di riuscire a mettere on-line a dicembre, dedicato a due storiche riviste dell'area collezionistica, Maestri e Tesori Disney. E ora... Buona visione!
Nata dalla florida mente di Massimo Marconi e Tito Faraci, ha visto muovere i primi passi anche di disegnatori come Giuseppe Ferrario e Carlo Limido, ma soprattutto ha fatto ridere mezza Italia (l'altra mezza l'ha fatta ridere Rat-Man, anche se esiste una intersezione non nulla tra queste due metà, quindi non si coprì l'Italia intera con i lettori delle due riviste).
Prima di lasciarvi al video, vi do appuntamento al prossimo episodio, che spero di riuscire a mettere on-line a dicembre, dedicato a due storiche riviste dell'area collezionistica, Maestri e Tesori Disney. E ora... Buona visione!
domenica 12 novembre 2023
Topolino #3546: In viaggio!
In un certo senso ogni numero di Topolino è un viaggio, ma in questo numero in particolare assistiamo a un Viaggio attraverso l'impossibile realizzato da Bruno Enna e Alessandro Pastrovicchio. Seguito del Viaggio nella Luna, anche questo è la parodia di un omonimo corto di Georges Méliès e come quello porterà i paperi sul Sole. Enna, però, non si accontenta di realizzare una semplice parodia, e innesta la storia originale di Meliès con i racconti di Luciano da Samosata, scrittore e filosofo della Grecia Antica vissuto tra il 120 e il 192 circa. In particolare Enna si lascia ispirare da La storia vera, un proto-romanzo di fantascienza (da alcuni considerato il primo vero romanzo di questo genere) in cui lo stesso autore compie un viaggio nello spazio fin sulla Luna.
giovedì 9 novembre 2023
La grande migrazione
Da grande estimatore di Arto Paasilinna, non poteva sfuggirmi il fantascientifico e umoristico La grande migrazione di Kari Hotakainen. La storia è semplice: a causa della globalizzazione, la popolazione finlandese in particolare deve migrare dalla campagna alla città. Questo flusso di persone genera un problema di organizzazione degli spazi, compito che viene affidato a un gruppo di persone per lo più disoccupate che si dovranno prendere la responsabilità di scelte che saranno sicuramente impopolari. Il romanzo, edito in Italia da Iperborea, presenta un vasto panorama urbano in cui i vari caratteristi esaminati sono un'enfatizzazione portata all'eccesso di un po' tutte le tipologie di persone che possiamo trovare nella nostra società.
Una delle cose che mi ha colpito maggiormente è, però, la descrizione di un gruppo di persone che vengono momentaneamente fatte vivere all'interno di un centro commerciale, concludendo una specie di trasformazione iniziatica, visto che, come sottolineato in Sentieri metropolitani di Gianni Biondillo, i centri commerciali sono spesso progettati per riprodurre la vita, anche quella all'esterno, nelle quattro mura del centro stesso.
Un'altro spunto interessante è, poi, la presenza di Mumin, che, anche se non identificato esplicitamente, è chiaramente riconoscibile. La sua rappresentazione è quella di un personaggio ormai commercializzato, simbolo di un certo modo un po' superficiale di comunicare che punta su quegli elementi che potrebbero fare presa sul pubblico nell'immediato. Tra l'altro lo stesso Mumin, alla ricerca di un nuovo feticcio consumistico, cerca di propinare ai suoi "amici" animali, tra i quali è ora costretto a vivere a causa della Grande migrazione, proprio quella stessa formula di cui è diventato, suo malgrado, rappresentante.
Infine è molto utile soffermarsi sulla percezione che gli altri politici hanno sia della prima ministra finlandese, che nel romanzo segue un percorso di autoconsapevolezza sugli eventi che le sue scelta hanno generato, sia del gruppo di precari che si sobbarcano un lavoro che dovrebbe essere di competenza di altri, con una descrizione al limite della follia. Un po' come se pensare a un mondo a misura di persone fosse una cosa folle e illogica.
Al netto delle conclusioni dolci-amare del romanzo, è comunque una lettura divertente che, come tutta la letteratura d'ironia, su tutti il nostro Stefano Benni, ha come obiettivo non solo quello di divertire, ma anche di far riflettere.
Una delle cose che mi ha colpito maggiormente è, però, la descrizione di un gruppo di persone che vengono momentaneamente fatte vivere all'interno di un centro commerciale, concludendo una specie di trasformazione iniziatica, visto che, come sottolineato in Sentieri metropolitani di Gianni Biondillo, i centri commerciali sono spesso progettati per riprodurre la vita, anche quella all'esterno, nelle quattro mura del centro stesso.
Un'altro spunto interessante è, poi, la presenza di Mumin, che, anche se non identificato esplicitamente, è chiaramente riconoscibile. La sua rappresentazione è quella di un personaggio ormai commercializzato, simbolo di un certo modo un po' superficiale di comunicare che punta su quegli elementi che potrebbero fare presa sul pubblico nell'immediato. Tra l'altro lo stesso Mumin, alla ricerca di un nuovo feticcio consumistico, cerca di propinare ai suoi "amici" animali, tra i quali è ora costretto a vivere a causa della Grande migrazione, proprio quella stessa formula di cui è diventato, suo malgrado, rappresentante.
Infine è molto utile soffermarsi sulla percezione che gli altri politici hanno sia della prima ministra finlandese, che nel romanzo segue un percorso di autoconsapevolezza sugli eventi che le sue scelta hanno generato, sia del gruppo di precari che si sobbarcano un lavoro che dovrebbe essere di competenza di altri, con una descrizione al limite della follia. Un po' come se pensare a un mondo a misura di persone fosse una cosa folle e illogica.
Al netto delle conclusioni dolci-amare del romanzo, è comunque una lettura divertente che, come tutta la letteratura d'ironia, su tutti il nostro Stefano Benni, ha come obiettivo non solo quello di divertire, ma anche di far riflettere.
martedì 7 novembre 2023
Topolino #3545: Ritorni
Il ritorno principale del Topolino #3545 è quello di PK con Rinascita di Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio, storia dinamica, veloce, divertente che riporta in scena il PK vecchia maniera, quello delle battute brillanti, che non si tira mai indietro, ma che comunque ha la consapevolezza dei suoi limiti, e su di essi poggia il segreto del suo successo. Oltre che sulla costruzione dei rapporti di fiducia, proprio come succede in questa storia in tre parti che vede il ritorno di Paperinik nel Pozzo, lì dove incontra, ma è facile intuirlo visto che è stato ristampato in formato cartonato l'episodio di PKNA a lui intitolato, il buon Trauma. Faraci, quindi, si perde in un sano citazionismo, ma solo come elemento di continuity interna, che non pesa neanche tanto nella leggibilità della storia da parte di chi non conosce la lunga storia del personaggio, ma si è avvicinato a esso per altre vie.
martedì 31 ottobre 2023
Halloween 2023: Astronomia da paura in video!
E arriva anche quest'anno il video dedicato alla galleria di astronomia da paura, che come galleria sta uscendo ogni anno su EduINAF. In particolare quest'anno per il video ho preso la galleria 2021, mentre la galleria di quest'anno trovate qui. Nella galleria, poi, cito il libro Ritorno dall'Universo di Stanislaw Lem. Dopo tutte queste parole, eccovi finalmente il video:
domenica 29 ottobre 2023
Topolino #3544: A tutto Halloween
Un numero come non lo sivedeva da tempo, con appena 3 storie. A spiccare è indubbiamente Minni e la fiera delle ombre lunghe, nuova storia realizzata da Marco Nucci e Giorgio Cavazzano sotto il cappello di Lord Hatequack presenta. La storia, che vede Minni protagonista, ci riporta a Topolino #3447 quando venne pubblicato il fill-in de Il bianco e il nero, la saga inquietante dello stesso Nucci per i disegni di Casty che riportò su Topolino un Macchia Nera all'altezza della sua fama.
Ovviamente coprotagonista della storia è la zia Cordelia e la sua casa dei mille corvi, in una ambiientazione sospesa tra un passato prossimo tinto di modernità e uno un po' più remoto. Nipote e zia, che, come quando Minni era bambina, vanno alla Fiera delle ombre lunghe di Nowhereville, si ritrovano invischiate in un pasticcio temporale a causa di una pendola magica venduta loro da un altro personaggio ideato sempre da Nucci, il dottor Piuma che abbiamo incontrato sul Topolino #3478 in un'altra inquietante saga di Nucci e Casty, L'incubo dell'isola di corallo. Mentre in quel caso la sua presenza era, per quanto importante, ma marginale nella vicenda, in questo caso la presenza del dottor Piuma e del suo socio il professor Catrame risultano più estese. Nucci, poi, a un certo punto sembra spingere la storia verso una struttura molto simile a La modalità random uscita sul #3535, ma riesce a evitare il loop temporale con grande eleganza grazie a un intervento finale che diventa imprevisto proprio grazie al vagheggiato loop temporale in cui Minni e Cordelia hanno rischiato di cadere.
Una storia intelligente e divertente, a tratti ansiogena, in cui lo stesso Hatequack non è stato un semplice narratore, ma ha avuto un ruolo da piccolo protagonista.
Ovviamente coprotagonista della storia è la zia Cordelia e la sua casa dei mille corvi, in una ambiientazione sospesa tra un passato prossimo tinto di modernità e uno un po' più remoto. Nipote e zia, che, come quando Minni era bambina, vanno alla Fiera delle ombre lunghe di Nowhereville, si ritrovano invischiate in un pasticcio temporale a causa di una pendola magica venduta loro da un altro personaggio ideato sempre da Nucci, il dottor Piuma che abbiamo incontrato sul Topolino #3478 in un'altra inquietante saga di Nucci e Casty, L'incubo dell'isola di corallo. Mentre in quel caso la sua presenza era, per quanto importante, ma marginale nella vicenda, in questo caso la presenza del dottor Piuma e del suo socio il professor Catrame risultano più estese. Nucci, poi, a un certo punto sembra spingere la storia verso una struttura molto simile a La modalità random uscita sul #3535, ma riesce a evitare il loop temporale con grande eleganza grazie a un intervento finale che diventa imprevisto proprio grazie al vagheggiato loop temporale in cui Minni e Cordelia hanno rischiato di cadere.
Una storia intelligente e divertente, a tratti ansiogena, in cui lo stesso Hatequack non è stato un semplice narratore, ma ha avuto un ruolo da piccolo protagonista.
sabato 28 ottobre 2023
Paperinik #83: Notte di paura per le Giovani Marmotte
Visto che Paperinik esce usualmente all'inizio del mese, è più che ovvio, avendo una storia paperinikiana a tema Halloween, che questa esca con così grande anticipo rispetto alla ricorrenza stessa. La storia di apertura, infatti, realizzata da Giorgio Salati e Marco Mazzarello probabilmente per il mercato estero (sospetto la cosa sia per via della colorazione, sia per via dello stile di Mazzarello, molto più simile a quello di un De Lorenzi o di un D'Ippolito), è un'avventura in due tempi ad alto tasso di brividi. La notte della crisalide vede Paperinik affiancato dalle Giovani Marmotte. Queste ultime vanno, infatti, in campeggio al Murkyglade National Park, dove si ritorvano invischiate in una storia che oscilla, proprio come Stranger Things, tra l'horror e la fantascienza. A sua volta Paperinik corre in loro aiuto a causa di un selfie con un individuo che fa scattare un campanello d'allarme nella memoria di Paperino. Il tutto viene poi condito dal più classico scienziato pazzo che, nel più tipico stile disneyano, più che essere interessato a dominare il mondo, vuole vendicarsi di un torto, piuttosto trascurabile, subito in gioventù.
Una storia divertente, che ha forse come unico vero punto debole proprio il cattivo, che da la sensazione di essere stato forse banalizzato un po' troppo.
Una storia divertente, che ha forse come unico vero punto debole proprio il cattivo, che da la sensazione di essere stato forse banalizzato un po' troppo.
venerdì 27 ottobre 2023
Gli oscuri recessi di Plutone
Plutone è l'equivalente romano di Ade, il dio degli inferi, noto anche come Pluto. Il suo regno, l'Averno, ospita le anime dei morti, a parte coloro che sono rimasti insepolti. Al suo interno c'è un sotto.regno, il Tartaro, dove si trovano le così dette anime dannate. Ed è proprio il Tartaro che ha molto probabilmente ispirato l'Inferno cristiano, con le sue anime bruciate nel fuoco eterno. Questi due concetti sono presenti in Pluto, terz'ultima traccia di Astroecology, album d'esordio dei Soviet Malpensa, band synth pop milanese (la definizione musicale mi è venuta così, riascoltando la traccia e l'album mentre sto scrivendo queste note, anche se sono il primo a non considerarla così esatta).
L'accostamento al dio dell'oltretomba è abbastanza ovvio a partire dai versi iniziali:
L'accostamento al dio dell'oltretomba è abbastanza ovvio a partire dai versi iniziali:
giovedì 26 ottobre 2023
Tirando un sospiro di sollievo (si spera!)
Negli ultimi giorni ho aggiunto un messaggio in cima alla home page e sopra ad ogni post relativo alla proposta di legge europea definita come chat control e che nella pratica era una legge che autorizzava il controllo globale dei cittadini europei tramite l'intrusione legale nelle nostre comunicazioni private, in particolare quelle di messaggistica istantanea tramite smartphone.. La proposta veniva giustificata tramite il più che giusto intento di proteggere i minori dagli abusi on-line e dalla diffusione della pedopornografia. Faccio, però, mie le parole di Filippo Della Bianca dette nel corso di un suo lungo intervento durante il Privacy Pride tenutosi il 23 settembre 2023 a Milano (un vero peccato non aver scoperto di questa iniziativa prima). In particolare estraggo un paio di citazioni che trovo particolarmente condivisibili (le ho anche diffuse su mastodon):
Non possiamo permettere che il governo abbia accesso indiscriminato alle nostre comunicazioni private, alle nostre conversazioni e ai nostri pensieri.Questo perché di fatto sarebbe accaduto proprio quello che è paventato da Filippo nel passaggio qui sopra. E a chi obietta sulla sicurezza online, ecco la risposta:
Non si tratta di essere contro la sicurezza online; si tratta di essere a favore della sicurezza senza compromettere la nostra libertà.A quanto pare, però, sembra che questa triste vicenda si sia conclusa con un compromesso che salvaguarda la privacy, ma che prova a migliorare la lotta contro la diffusione del materiale sensibile di cui sopra (per esempio bloccandolo, cosa che non succedeva nella proposta originale!). Per cui hoeliminato il messaggio che campeggiava sul blog in questi giorni, spostandolo in fondo a questo post: non si sa mai, un giorno potrebbe tornare utile.
Stop EU's Chat Control 2.0 law proposal!
If you're an EU citizen like me, your digital privacy as a whole is at risk if this law passes. All online platforms (social media, messaging, etc.) would be forced to implement client-side scanning for all text and media passing through them and force age verification with a real ID. These checks will happen through a centralized entity that could be also a great target for attacks from bad actors. All of this in the name of "protecting children from predators", when there are other methods that are more effective and that do not contribute to the already very dystopic reality we live in.
To know more about this and to try stopping it, check the following websites:
If you're an EU citizen like me, your digital privacy as a whole is at risk if this law passes. All online platforms (social media, messaging, etc.) would be forced to implement client-side scanning for all text and media passing through them and force age verification with a real ID. These checks will happen through a centralized entity that could be also a great target for attacks from bad actors. All of this in the name of "protecting children from predators", when there are other methods that are more effective and that do not contribute to the already very dystopic reality we live in.
To know more about this and to try stopping it, check the following websites:
- stopchatcontrol.eu where you can get an email template to let your MEP know about this;
- stopscanningme.eu where you can sign a petition through EDRi;
- this article from Patrick Breyer that goes into detail on the proposal and its potential consequences;
- this article from BalkanInsight exposing the entities who benefit commercially from this law.
mercoledì 25 ottobre 2023
La scienza con i supereroi a Lucca Comics&Science 2023
E finalmente vi svelo uno dei motivi dei ritardi e degli scarsi contenuti prodotti in questi ultimi tempi: torno a Lucca Comics&Science! Nel video che segue vi do qualche anticipazione su Justice in space, la conferenza che porterò come relatore e che rientra all'interno del cappello de La scienza con i supereroi. Presto maggiori dettagli su EduINAF con il programma completo dell'INAF a Lucca Comics&Games.
Topolino #3543: #Disney100?
Anche questa settimana sono in ritardo, ma visto che il nuovo numero di Topolino non l'ho ancora acquistato e che ci tenevo a scrivere le classiche due righe sul #3543, eccomi qui.
Come potete immaginare dal titolo e dalla porzione di cover che vedete all'inizio del post, il numero dovrebbe celebrare Disney 100. Se la memoria non mi inganna, il 16 ottobre del 1923 Walt e Roy Disney fondarono il loro studio animato, quello che è diventato, con alcuni cambi di nome, la Disney attuale. Il settimanale italiano ha deciso di celebrare la ricorrenza con due gadget, uno abbinato al numero precedente, un francobollo per la precisione, e un'altro abbinato al #3543, una statuina in plastica dura che celebra, così come la copertina, il primo corto animato a larga distribuzione con Topolino protagonista, Stamboat Willie, rilasciato il 18 novembre del 1928. Il corto è rivoluzionario, però, anche per un altro motivo: il sonoro sincronizzato, una novità tecnica dell'epoca.
La cover di Andrea Freccero, come spiega lo stesso in una intervista all'inizio del numero, è un omaggio a uno specifico fotogramma del corto. E più o meno ha fatto la stessa cosa Emmanuele Baccinelli che ha realizzato i disegni su cui è stata basata la realizzazione della statuina. Baccinelli, però, a differenza di Freccero, si è ispirato più al Topolino dei fumetti che non a quello animato, come si evince dalla presenza dei guanti (nel corto Topolino è a "mani nude").
Come potete immaginare dal titolo e dalla porzione di cover che vedete all'inizio del post, il numero dovrebbe celebrare Disney 100. Se la memoria non mi inganna, il 16 ottobre del 1923 Walt e Roy Disney fondarono il loro studio animato, quello che è diventato, con alcuni cambi di nome, la Disney attuale. Il settimanale italiano ha deciso di celebrare la ricorrenza con due gadget, uno abbinato al numero precedente, un francobollo per la precisione, e un'altro abbinato al #3543, una statuina in plastica dura che celebra, così come la copertina, il primo corto animato a larga distribuzione con Topolino protagonista, Stamboat Willie, rilasciato il 18 novembre del 1928. Il corto è rivoluzionario, però, anche per un altro motivo: il sonoro sincronizzato, una novità tecnica dell'epoca.
La cover di Andrea Freccero, come spiega lo stesso in una intervista all'inizio del numero, è un omaggio a uno specifico fotogramma del corto. E più o meno ha fatto la stessa cosa Emmanuele Baccinelli che ha realizzato i disegni su cui è stata basata la realizzazione della statuina. Baccinelli, però, a differenza di Freccero, si è ispirato più al Topolino dei fumetti che non a quello animato, come si evince dalla presenza dei guanti (nel corto Topolino è a "mani nude").
sabato 21 ottobre 2023
Zio Paperone #64: La sfida da 50$
Pubblicata originariamente in quattro puntate a partire dal Topolino #3086, La sfida da 50$ di Giorgio Salati per i disegni di Emilio Urbano è probabilmente uno dei tentativi meglio riusciti di mettere Paperone in difficoltà e, soprattutto, estrarre dal personaggio qualcosa di nuovo. Il lettori del mensile Zio Paperone hanno potuto apprezzare o ri-apprezzare la storia a partire dal #63, dove sono state ristampate le prime due puntate, per poi concludere su #64 con le ultime due.
L'idea della storia è semplice: partendo da una scommessa con Rockerduck, Paperone deve iniziare in una zona periferica della città con appena 50$ dollari in tasca, prestati da Rockerduck. E deve ritornare, due mesi dopo con almeno la stessa cifra. Il papero lavorerà presso un fast food, il Mandicott's, un locale che non se la passa proprio benissimo, nel quale dovrà svolgere un po' tutti i ruoli disponibili.
L'idea della storia è semplice: partendo da una scommessa con Rockerduck, Paperone deve iniziare in una zona periferica della città con appena 50$ dollari in tasca, prestati da Rockerduck. E deve ritornare, due mesi dopo con almeno la stessa cifra. Il papero lavorerà presso un fast food, il Mandicott's, un locale che non se la passa proprio benissimo, nel quale dovrà svolgere un po' tutti i ruoli disponibili.
domenica 15 ottobre 2023
Topolino #3542: Evaporati
Onestamente mi aspettavo una copertina dedicata all'ultima puntata della seconda stagione di Evaporati, invece eccoci con il Paperone di Andrea Freccero in copertina, giustificato dalla presenza a sommario de Il più furbo dei furbi, nuova storia all'interno di Pianeta Paperone. Ne parleremo più avanti, visto che ci sono un paio di spunti di riflessione interessanti. Iniziamo con Oltre la porta, come detto ultimo episodio della saga ideata da Bruno Enna con la complicità di Davide Cesarello.
In un certo senso la storia finisce lì dove sarebbe potuta iniziare Evaporati se non fosse per l'interessante ribaltamento narrativo che Enna aveva posto nella prima stagione: con Topolino e Macchia Nera nella Dimensione Delta a confronto con Enigm e il suo doppleganger Quantum. Su quest'ultimo Enna, senza nessun problema, pone una fine che sa di definitivo: la scomposizione quantistica. D'altra parte lo stesso Quantum può essere considerato come una sistema di pacchetti quantistici (o di quibit, giusto per anticipare il video di prossima pubblicazione dedicato alla saga) che cercano di replicare lo stesso Enigm. La storia, in pratica, non si pone alcun problema sulla giustezza o meno dell'uccidere una intelligenza, per quanto artificiale, come quella di Quantum: un altro modo di pensare al personaggio, infatti, è considerarlo una specie di computer quantistico in grado di muoversi.
In un certo senso la storia finisce lì dove sarebbe potuta iniziare Evaporati se non fosse per l'interessante ribaltamento narrativo che Enna aveva posto nella prima stagione: con Topolino e Macchia Nera nella Dimensione Delta a confronto con Enigm e il suo doppleganger Quantum. Su quest'ultimo Enna, senza nessun problema, pone una fine che sa di definitivo: la scomposizione quantistica. D'altra parte lo stesso Quantum può essere considerato come una sistema di pacchetti quantistici (o di quibit, giusto per anticipare il video di prossima pubblicazione dedicato alla saga) che cercano di replicare lo stesso Enigm. La storia, in pratica, non si pone alcun problema sulla giustezza o meno dell'uccidere una intelligenza, per quanto artificiale, come quella di Quantum: un altro modo di pensare al personaggio, infatti, è considerarlo una specie di computer quantistico in grado di muoversi.
sabato 14 ottobre 2023
Il gargoyle di Gotham: Crytoon
Così come lo scorso anno con L'impostore, anche in questo 2023 per il Batman Day arriva la pubblicazione in contemporanea mondiale di una nuova opera batmaniana fuori continuity, Il gargoyle di Gotham del brasiliano Rafael Grampá, in veste di autore completo. Partiamo dagli aspetti estetici: il tratto di Grampá risulta dettagliato e particolarmente elegante e l'ottima colorazione di Matheus Lopes riesce a non essere eccessivamente invasiva consentendo di godere delle splendide vignette del fumettista brasiliano. Il costume di Batman, poi, richiama in alcuni dettagli il costume originale, cosa coerente con l'idea di proporre una storie degli inizi della carriera del Cavaliere Oscuro.
La storia è, poi, in qualche modo milleriana: Gotham ha, in un certo senso, un ruolo forte nella vicenda, rappresentanto in maniera esasperata tutte le storture presenti nelle nostre metropoli occidentali, in particolare quelle statunitensi. Una città di contrasti in cui le vittime, come ben raccontato in uno spezzone della storia, vengono suddivise in due categorie, e ovviamente le vittime più vicine ai "piani alti" sono quelle su cui la polizia riceve maggiori pressioni. Questo spezzone altro non è che un video diventato virale sui social realizzato da Nia, che promette di essere uno dei personaggi più interessanti dei prossimi numeri. Nia, infatti, lavora, o si dovrebbe meglio dire lavorava, in una ong e la vediamo, alla fine della scena, conversare con il suo capo, che dopo aver cancellato, ovviamente troppo tardi, il video, chiede a Nia di realizzare un secondo video con l'obiettivo di calmare le acque e non far fuggire i finanziatori.
E qui arriva una gran bella battuta da parte di Nia:
La storia è, poi, in qualche modo milleriana: Gotham ha, in un certo senso, un ruolo forte nella vicenda, rappresentanto in maniera esasperata tutte le storture presenti nelle nostre metropoli occidentali, in particolare quelle statunitensi. Una città di contrasti in cui le vittime, come ben raccontato in uno spezzone della storia, vengono suddivise in due categorie, e ovviamente le vittime più vicine ai "piani alti" sono quelle su cui la polizia riceve maggiori pressioni. Questo spezzone altro non è che un video diventato virale sui social realizzato da Nia, che promette di essere uno dei personaggi più interessanti dei prossimi numeri. Nia, infatti, lavora, o si dovrebbe meglio dire lavorava, in una ong e la vediamo, alla fine della scena, conversare con il suo capo, che dopo aver cancellato, ovviamente troppo tardi, il video, chiede a Nia di realizzare un secondo video con l'obiettivo di calmare le acque e non far fuggire i finanziatori.
E qui arriva una gran bella battuta da parte di Nia:
venerdì 13 ottobre 2023
Topolino #3542: Il francobollo di metallo
Il 16 ottobre del 1923 i fratelli Roy e Walt Disney fondarono il Disney Brothers Cartoon Studio. E proprio per festeggiare quella ricorrenza, che cronologicamente cade tra il #3542 e il #3543, che la redazione di Topolino allega il primo dei due gadget dedicati a Disney 100, un francobollo di metallo con il famosissimo fotogramma di Topolino al timone preso dal cortometraggio Steamboat Willie. Quello che segue è l'unboxing del francobollo, anteprima di un nuovo video di Disney 100 che spero di mettere online al più presto:
lunedì 9 ottobre 2023
Topolino #3541: Buon sangue non mente
La storia d'apertura del numero, che in effetti serve per lanciare il Classico Disney dedicato alle storie con Newton Pitagorico protagonista e scritte da Marco Nucci, propone un meraviglioso scorcio sul passato con una storia dell'infanzia geniale di Archimede Pitagorico, ambientata, però alla fattoria di Nonna Papera. In Tutto accadde alla fattoria, disegnata da Donald Soffritti, vediamo un giocane Archimede che cerca di risolvere un problema agricolo per la signora Elvira utilizzando, come ispirazione, la leggenda dei chicchi di riso e della scacchiera. E proprio come nel caso delle invenzioni di Newton, anche Archimede non può che combinare un disastroinenarrabile, ma molto divertente!
A seguire ecco la cover story, Fantomius torna a colpire come sempre di Marco Gervasio. La serie, ormai, vive di vita propria e, personalmente, continuo a pensarla come sviluppantesi all'interno di un universo parallelo, non solo per via di quanto raccontato nelle storie precedenti della serie, ma anche per alcune forzature donrosiane che, onestamente, non mi hanno convinto completamente. Devo, però, dire che ciò che mi ha convinto ancora meno è la batteria perpetua che viene rubata da Fantomius, troppo piccola come design per essere credibile. In effetti gli aspetti tecnologici in Fantomius sono sempre stati un po' al limite del credibile, se proprio vogliamo essere pignoli, ma in questo caso forse è risultato un po' eccessivo. A meno che questo non faccia parte di uno sviluppo successivo, come d'altra parte sospetto.
A seguire ecco la cover story, Fantomius torna a colpire come sempre di Marco Gervasio. La serie, ormai, vive di vita propria e, personalmente, continuo a pensarla come sviluppantesi all'interno di un universo parallelo, non solo per via di quanto raccontato nelle storie precedenti della serie, ma anche per alcune forzature donrosiane che, onestamente, non mi hanno convinto completamente. Devo, però, dire che ciò che mi ha convinto ancora meno è la batteria perpetua che viene rubata da Fantomius, troppo piccola come design per essere credibile. In effetti gli aspetti tecnologici in Fantomius sono sempre stati un po' al limite del credibile, se proprio vogliamo essere pignoli, ma in questo caso forse è risultato un po' eccessivo. A meno che questo non faccia parte di uno sviluppo successivo, come d'altra parte sospetto.
sabato 7 ottobre 2023
Great trailers: Tra Miyazaki e Tremors
Da qualche mese a questa parte ha esordito la Toshokan, eitchetta di Edizioni IF diretta da Davide Castellazzi, ex di Panini Comics, dedicata ai manga. I primi volumi che ho visto in libreria non mi avevano convinto completamente, poi sono arrivati un paio di titoli interessanti che mi hanno convinto all'acquisto. In particolare oggi andremo a vedere Great trailers di Akira Miyagawa, un interessante titolo post-apocalittico che inizia con una visione, quella del protagonista, Naoki, un terrestre con poteri da mutaforma, che sogna la giovane Hinako, nata su Marte, che una voce gli ordina di proteggere. Quest'ultima, infatti, viene inseguita da almeno due organizzazioni marziane che vorrebbero poter controllare i suoi per ora ignoti poteri.
Il primo aspetto interessante è l'ambientazione: siamo su una Terra del 2045 dove, nove anni prima, un disastro naturale di proporzioni globali ha ridotto la superficie terrestre a un vero e proprio territorio in rovina, mentre sotto la sua superficie viaggiano dei pericolosi vermoni giganti, proprio come quelli di Tremors, il film (e poi serie) del 1990 di Ron Underwood. A differenza di quanto succede per esempio in Atmosfera letale di Bruce Sterling, il disastro naturale non si sviluppa nel corso di secoli, ma ha un inizio ben preciso, il 2036, questo probabilmente per collocare la storia non troppo lontana dai giorni nostri.
Il primo aspetto interessante è l'ambientazione: siamo su una Terra del 2045 dove, nove anni prima, un disastro naturale di proporzioni globali ha ridotto la superficie terrestre a un vero e proprio territorio in rovina, mentre sotto la sua superficie viaggiano dei pericolosi vermoni giganti, proprio come quelli di Tremors, il film (e poi serie) del 1990 di Ron Underwood. A differenza di quanto succede per esempio in Atmosfera letale di Bruce Sterling, il disastro naturale non si sviluppa nel corso di secoli, ma ha un inizio ben preciso, il 2036, questo probabilmente per collocare la storia non troppo lontana dai giorni nostri.
mercoledì 4 ottobre 2023
Topolino #3540: Alla ricerca di qualcosa
Sono come al solito in ritardo. Se poi ci aggiungiamo che in questi giorni sono usciti gli annunci dei Premi Nobel per Medicina, Fisica e Chimica, si arriva al solito ritardo dell'ultimo periodo. Per non perdere il ritmo, e soprattutto considerando il poco tempo che ho a disposizione quest'oggi, mi concentro su un paio di storie. Iniziamo da Quantum, il terzo episodio della seconda stagione de Gli evaporati di Bruno Enna e Davide Cesarello. La storia procede con le quattro linee narrative differenti: quella all'interno del microverso (lo chiamo così giusto perché mi viene marvellianamente comodo!), quella nel "nostro" mondo suddivisa tra i due gruppi quello di Topolino diretto verso l'ingresso alla dimensione delta e quello di Macchia Nera che vuole impedire tale evento, e infine Enigm e il suo doppio malvagio all'interno di una dimensione delta sconquassata. La storia, quindi, si fa sempre più appassionante man mano che ci avvicinamo al suo epilogo.
In apertura, invece, Francesco Artibani e Giampaolo Soldati ci portano nuovamente in Basilicata con un nuovo mistero legato al nonno di Rock Sassi. Al solito una storia brillante, ma anche ricca di tensione, con un mistero che coinvolge una delle figure più note della storia d'Italia. Forse l'unica perplessità sta nella scena iniziale scritta in effetti per agevolare i nuovi lettori, o comunque quelli con una memoria un po' zoppicante. E forse questo spiega perché personalmente ho avuto qualche perplessità!
In apertura, invece, Francesco Artibani e Giampaolo Soldati ci portano nuovamente in Basilicata con un nuovo mistero legato al nonno di Rock Sassi. Al solito una storia brillante, ma anche ricca di tensione, con un mistero che coinvolge una delle figure più note della storia d'Italia. Forse l'unica perplessità sta nella scena iniziale scritta in effetti per agevolare i nuovi lettori, o comunque quelli con una memoria un po' zoppicante. E forse questo spiega perché personalmente ho avuto qualche perplessità!
martedì 3 ottobre 2023
Premi Nobel 2023 in live: Fisica
Ho deciso di provare a raccontare con una diretta la cerimonia di assegnazione del Premio Nobel per la Fisica 2023. Potete seguiral qui sotto:
sabato 30 settembre 2023
Collezione Disney #11: PaperFantasy, il fantastico disneyano
Dopo una liunga attesa riprende la serie Collezione Disney e, come avevo promesso alla fine del video dedicato a Zio Paperone, ecco la puntata dedicata a Paper Fantasy, rivista molto particolare perché, oltre al sommario ricco di storie sia di genere fantascientifico sia di genere fantasy, presentava anche alcuni interessanti articoli scientifici che trovavo particolarmente stimolanti. Inoltre è proprio grazie a questa rivista che ho potuto leggere le storie disneyane di Jerry Siegel o alcuni dei grandi capolavori di Luciano Bottaro.
Il prossimo episodio, che ho imparato dagli ultimi ritardi a non datare e che spero uscirà nel corso di ottobre, sarà dedicato a una rivista tutta da ridere! E ora, il video:
Il prossimo episodio, che ho imparato dagli ultimi ritardi a non datare e che spero uscirà nel corso di ottobre, sarà dedicato a una rivista tutta da ridere! E ora, il video:
martedì 26 settembre 2023
Topolino #3539: Non abbiamo bisogno di un altro nemico
E così, con un non così insolito ritardo, almeno per l'ultimo periodo, arriva la recensione settimanale del Topo. Tutti questi ritardi, incluso quello inqualificabile del video di Disney Comics&Science che dopo più di una settimana non è ancora uscito (ancora per poco?), hanno tra le tante cause una di cui spero di poter parlare presto, visto che conto di dedicarci un video ad hoc. Veniamo alla recensione.
Il titolo è un riferimento al nuovo avversario introdotto da Bruno Enna nella seconda stagione de Gli evaporati, che rientra nel solco dei forse troppo abusati doppelanger malvagi. In questo caso il nuovo personaggio, che ormai avrete scoperto è una versione distorta di Enigm, viene generato a causa dell'esperimento sul teletrasporto quantistico finito male con cui si apriva il primo episodio. In effetti nel titolo c'è anche un secondo riferimento, quello a We don't need another hero, canzone di Tina Turner colonna sonora di Mad Max, pellicola che ha ispirato l'ambientazione del mondo post-apocalittico de Gli evaporati. In particolare sto ascoltando, mentre scrivo queste parole, la cover dei Ghost contenuta nell'EP Phantomime più o meno in loop. Veniamo, però, a Coscienza superiore, disegnata, come tutta la saga, da Davide Cesarello.
Il titolo è un riferimento al nuovo avversario introdotto da Bruno Enna nella seconda stagione de Gli evaporati, che rientra nel solco dei forse troppo abusati doppelanger malvagi. In questo caso il nuovo personaggio, che ormai avrete scoperto è una versione distorta di Enigm, viene generato a causa dell'esperimento sul teletrasporto quantistico finito male con cui si apriva il primo episodio. In effetti nel titolo c'è anche un secondo riferimento, quello a We don't need another hero, canzone di Tina Turner colonna sonora di Mad Max, pellicola che ha ispirato l'ambientazione del mondo post-apocalittico de Gli evaporati. In particolare sto ascoltando, mentre scrivo queste parole, la cover dei Ghost contenuta nell'EP Phantomime più o meno in loop. Veniamo, però, a Coscienza superiore, disegnata, come tutta la saga, da Davide Cesarello.
domenica 17 settembre 2023
Topolino #3538: Il ritorno della nebbia
Tornano Gli evaporati con la seconda e conclusiva stagione. Con queso primo episodio Bruno Enna ribalta nuovamente gli equolibri del mondo emerso dopo il disastroso avvento della nebbia nel mondo: nelle prime pagine, infatti, abbiamo la conferma che l'esperimento di Enigm, sfuggito al suo controllo, ha investito tutta la Terra grazie a una serie di persone che sono finite nel micromondo quantistico e provenienti da varie parti del pianeta. Il problema principale di questa stagione, però, è ritrovare Enigm, l'unico che potrebbe riportare tutto alla normalità. Enna allo scopo rompe delle allenaze, pone le basi per nuovi accordi il tutto intorno a un Topolino che stenta a ricordare l'informazione più importante, quella che gli permetterebbe di ritrovare Enigm.
Il tutto viene confezionato da un ottimo Davide Cesarello, come sempre molto a suo agio con i topi, e che in questo nuovo primo episodio mi è sembrato particolarmente in forma, in particolare nel flashback iniziale quando l'esperimento sul teletrasporto quantistico alla fine ha prodotto la nebbia che miniaturizza chi ha la sventura di finire al suo interno. Di tempo per parlare del teletrasporto quantistico, ad ogni modo, ce ne sarà, magari proprio all'interno della serie di video Disney Comics&Science!
Il tutto viene confezionato da un ottimo Davide Cesarello, come sempre molto a suo agio con i topi, e che in questo nuovo primo episodio mi è sembrato particolarmente in forma, in particolare nel flashback iniziale quando l'esperimento sul teletrasporto quantistico alla fine ha prodotto la nebbia che miniaturizza chi ha la sventura di finire al suo interno. Di tempo per parlare del teletrasporto quantistico, ad ogni modo, ce ne sarà, magari proprio all'interno della serie di video Disney Comics&Science!
venerdì 15 settembre 2023
Vite di scienza #6: Robert Oppenheimer
Dopo aver pubblicato l'articolo dedicato a Robert Oppenheimer, esce anche la puntata del podcast. Per questa volta, però, vi devo incorporare la sua versione su YouTube, poiché a quanto pare sembra ci siano problemi e rallentamenti sul caricamento della puntata su Funkwhale: il file, dopo più o meno un'ora dalla pubblicazione su YT, non è ancora online. Direi che quest'ultimo problema, che si aggiunge alle precedenti lentezze dicaricamento, mai arrivate fino a questo punto, potrebbero spingermi a spostare il podcast su altre piattaforme. Intanto eccovi la versione youtubica:
mercoledì 13 settembre 2023
Topolino #3517: A volte ritornano
E così era proprio lui a capo della misteriosa organizzazione dell'Operazione Zeus, il pirata Orango! Mai colpo di scena fu più atteso e, ovviamente, scontato, almeno per quei lettori che soo riusciti a capire l'identità del misterioso nemico di Topolino. Marco Gervasio con Nel profondo, come sempre ottimamente disegnata da Emmanuele Baccinelli, oltre al recupero di Orango, riprende sia Musone, almeno nella sua versione standard (ricordo che è stato recuperato in alcuni flashback ne La ciurma del Sole Nero), sia Setter. Inoltre in una scena dopo l'intervento di Paperinik, quando con una mossa a sorpresa Paperinik e Topolino iniziano a creare confusione tra gli uomini di Orango, Paperina utilizza la cipria per impolverare uno di questi sgherri. Devo ammettere che mi stavo per aspettare che il poveraccio sarebbe rimasto paralizzato, ma in ogni caso sto iniziando a sperare che Gervasio recuperi Paperinika e, magari, faccia scoprire a entrambi gli eroi paperopolesi le rispettive identità segrete, creando così una coppia inarrestabile sullo stile di Batman e Catwoman.
Due parole su Orango: fa il suo esordio su Il misterioso "S" flagello dei mari, primo titolo italiano di The Pirate Submarine di Floyd Gottfredson con l'assistenza ai testi di Ted Osborne. Questa prima storia arrivò in Italia per la prima volta sulle pagine del Topolino giornale a partire dal #156 e per un totale di 17 puntate. Successivamente la storia venne riproposta su Topolino ## 123-124 come remake dal titolo de Il flagello dei mari, a quanto pare dal tratto direi realizzata da un autore italiano (forse Bioletto?). Delle apparizioni successive, forse le più rilevanti sono state Il ritorno dell'artiglio magnetico di Guido Martina e Giulio Chierchini su Topolino ## 212-213, Il mistero dei satelliti di Alessandro Sisti e Sergio Asteriti su Topolino #1365 e L'isola dei sogni sfuggenti di Caterina Mognato e, ra gli altri, Cesar Ferioli su Topolino #1406. A parte comparsate in flashback e parodie, ci sono state altre due interessanti apparizioni di Orango: la prima in una storia della serie della macchina del tempo, L'incredibile avventura di Giorgio Pezzin e Giampiero Ubezio su Topolino #1716 e nella saga Raceworld di Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone pubblicata in cinque parti a partire da Topolino #3042.
Due parole su Orango: fa il suo esordio su Il misterioso "S" flagello dei mari, primo titolo italiano di The Pirate Submarine di Floyd Gottfredson con l'assistenza ai testi di Ted Osborne. Questa prima storia arrivò in Italia per la prima volta sulle pagine del Topolino giornale a partire dal #156 e per un totale di 17 puntate. Successivamente la storia venne riproposta su Topolino ## 123-124 come remake dal titolo de Il flagello dei mari, a quanto pare dal tratto direi realizzata da un autore italiano (forse Bioletto?). Delle apparizioni successive, forse le più rilevanti sono state Il ritorno dell'artiglio magnetico di Guido Martina e Giulio Chierchini su Topolino ## 212-213, Il mistero dei satelliti di Alessandro Sisti e Sergio Asteriti su Topolino #1365 e L'isola dei sogni sfuggenti di Caterina Mognato e, ra gli altri, Cesar Ferioli su Topolino #1406. A parte comparsate in flashback e parodie, ci sono state altre due interessanti apparizioni di Orango: la prima in una storia della serie della macchina del tempo, L'incredibile avventura di Giorgio Pezzin e Giampiero Ubezio su Topolino #1716 e nella saga Raceworld di Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone pubblicata in cinque parti a partire da Topolino #3042.
sabato 9 settembre 2023
Ritratti: Robert Oppenheimer
La Bhagavadgītā è un testo sacro dell'induismo. Al verso 32 si trova una frase ormai diventata famosa fin dal 1945:
Sono diventato Morte, il distruttore di mondi.Secondo la leggenda Robert Oppenheimer citò questo passo subito dopo il Trinity Test, cosa ovviamente mai verificata. Ciò che è certo è che pronuncio questa frase nel 1965 all'interno di un documentario che ricordava i fatti avvenuti 20 anni prima:
Sapevamo che il mondo non sarebbe mai più stato lo stesso. Qualcuno scoppiò a ridere, un paio si misero a piangere, ma la maggior parte di noi rimase in silenzio. Fu allora che mi tornò in mente quella frase del Bhagavad Gita, il testo sacro indù, nella quale Vishnu cerca di ricordare al Principe i suoi doveri. Per convincerlo, il dio assume la sua forma con quattro braccia ed esclama "Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi". Bene o male, credo che allora lo pensassimo tutti.Se la citazione e il discorso in cui è inserita rappresentano in qualche modo il dramma interiore di Oppenheimer, la scelta di quella citazione, però, è anche indice di una profonda consapevolezza sulle proprie responsabilità, cosa ben chiara in un passaggio presente in un articolo scritto dal fisico per Newsweek nello stesso anno:
A dirla tutta, senza ricorrere alla volgarità, né scadere nella risata o cedere all'esagerazione, i fisici hanno scoperto il peccato e nulla potrà mai riportarli alla beata ignoranza di prima.
lunedì 4 settembre 2023
Disney 100: Le cover dei supereroi
Ho finalmente concluso la realizzazione e pubblicazione della miniserie di tre video dedicati alle cover variant di Amazing Spider-Man dedicate a Disney 100. I tre video li potete vedere qui sotto, oppure su substack, precisamente come uscita speciale de La scienza con i supereroi, serie alla quale potrete iscrivervi utilizzando la newsletter corrispondente semplicemente cliccando sul tasto subscribe in alto a destra.
domenica 3 settembre 2023
Topolino #3536: Siamo tutti scozzesi
La cover story di questo nuovo numero di Topolino è l'ennessima grande prova da sceneggiatore di Vito Stabile che dimostra ancora una volta di essere in grado di scrivere belle storie ogni volta che deve raccontare il personaggio di Paperon de' Paperoni. Con La prova di scozzesità disegnata da un sempre ottimo Libero Ermetti, Stabile riporta Paperone alle sue origini scozzesi, facendolo confrontare con una terra in cui non abita più da diverso tempo. La storia poggia le sue radici nella $aga si Don Rosa e soprattutto nella splendida Una lettera da casa, che aveva stabilito come la custodia del castello dei de' Paperoni era stata presa in carico da Matilda, la sorella di Paperone, che quindi vediamo co-protagonista di una storia italiana.
La storia, in qualche modo, riesce a cogliere perfettamente la divisione di Paperone, emigrato dalla natia Scozia negli Stati Uniti, che è anche la stessa divisione di qualunque altro emigrante che per qualunque motivo deve abbandonare il proprio luogo d'origine. In questo caso questo "dramma" interno viene rappresentato da un Paperone che si innamora nuovamente della sua Scozia, fino a volervi tornare. Ne nasce quindi un interessante confronto tra ciò che aveva e ciò che ha, un confronto che alla fine coinvolge anche la sorella e, ovviamente, i nipoti, che non potevano mancare in questa avventura scozzese.
La storia, in qualche modo, riesce a cogliere perfettamente la divisione di Paperone, emigrato dalla natia Scozia negli Stati Uniti, che è anche la stessa divisione di qualunque altro emigrante che per qualunque motivo deve abbandonare il proprio luogo d'origine. In questo caso questo "dramma" interno viene rappresentato da un Paperone che si innamora nuovamente della sua Scozia, fino a volervi tornare. Ne nasce quindi un interessante confronto tra ciò che aveva e ciò che ha, un confronto che alla fine coinvolge anche la sorella e, ovviamente, i nipoti, che non potevano mancare in questa avventura scozzese.
domenica 27 agosto 2023
Topolino #3535: Saltatempo
Il numero si apre con Topolino, Macchia Nera e la modalità random di Marco Nucci e Stefano Intini, nuovo episodio della serie de Lord HateQuack presenta... l'ora del terrore!. La storia ha il gusto di un classico episodio di Ai confini della realtà, con un finale da loop temporale. La trama infatti è molto simile a quella di Mickey attraverso i secoli di Dabs e Fabrizio Petrossi. A questa storia di apertura e al suo confronto con quella francese ho dedicato un breve e veloce video che trovate qui sotto:
domenica 20 agosto 2023
Topolino #3534: Settimana enigmistica
Il numero attualmente in edicola di Topolino è ad alto tasso enigmistico, iniziando dalla storia di apertura, Il rebus del mistero, primo episodio dell'Operazione Zeus di Marco Gervasio ed Emmanuele Baccinelli. La storia, abbinata a un concorso dell'estate simile a quello in cui si chiese si lettori di individuare la vera identità di Mr. Vertigo, propone in questo primo episodio la sparizione del miglior enigmista (nel senso di colui che progetta gli enigmi di una rivista di enigmistica) di Topolinia. Nel caso risultano coinvolti anche Enigm, che anche lui sembra sparito dalla circolazione, e, molto probabilmente, anche Archimede, visto che il prossimo episodio vede Paperone coinvolto e, soprattutto, Topolino incontra un misterioso personaggio intabarrato in un impermeabile e con una sciarpa davanti che ha la stazza proprio dell'inventore paperopolese.
Alla fine è proprio la scelta di questo abbigliamento del "mistero" a essere l'unico elemento che veramente lascia perplessi: considerando l'ambientazione cronologica, l'estate, e i toni seri e non da fumetto umoristico, è veramente strana una scelta di questo genere non solo per il presumibile (più che probabile) Archimede, ma anche per le "spie" al soldo di Zeus, la cui identità i lettori sono chiamati a scoprire. Per il resto direi che è un inizio decisamente stuzzicante e promettente.
Alla fine è proprio la scelta di questo abbigliamento del "mistero" a essere l'unico elemento che veramente lascia perplessi: considerando l'ambientazione cronologica, l'estate, e i toni seri e non da fumetto umoristico, è veramente strana una scelta di questo genere non solo per il presumibile (più che probabile) Archimede, ma anche per le "spie" al soldo di Zeus, la cui identità i lettori sono chiamati a scoprire. Per il resto direi che è un inizio decisamente stuzzicante e promettente.
venerdì 18 agosto 2023
Paperinik #80: Un'estate diabolica
Mi dispiace aver saltato il #79, che comunque ho letto, e così salto direttamente al #80 e alla storia d'apertura dell'albo, La regina del lago di Riccardo Pesce e Lorenzo Pastrovicchio, nuovo capitolo di Diary of a wacky knight. Mentre nel numero precedente avevamo scoperto le origini del rubino rubicondo di re Paperone, approfondendo peraltro la sua figura, in questo nuovo episodio protagonisti sono Lady Paperina e il suo alter ego mascherato che salva da una minaccia subacquea i tre nipotini di Paperino. In questo caso la grande intuizione di Pesce è quella di trasformare la mitica Reginella di Cimino in tre piccole paperotte acquatiche dell'età dei nipotini. Questi ultimi, proprio come lo zio nell'illustre originale, restano ammaliati dalle reginelle e, proprio come lo zio, sono costretti a dire addio alle loro amate, impossibilitati a tornare in quel regno subacqueo. La storia, però, non dimentica comunque di essere anche un'avventura d'azione, con lo sceneggiatore che recupera un vecchio avversario che ritorna con una nuova terribile minaccia.
domenica 13 agosto 2023
Topolino #3533: Torniamo a parlare di cose belle (più o meno)
Dopo aver saltato due numeri, il #3531 e il #3532 (quest'ultimo perché l'ho letto sul treno mercoledì scorso mentre viaggiavo verso la Calabria), ritorno a scrivere le solite due righe sul Topolino in edicola. La storia d'apertura è Il seminatore di discordie, che segna il ritorno di Wizards of Mickey su Topolino. Personalmente ho atteso questa storia con grandi aspettative, questo perché la storia porta la firma di Luca Barbieri, in questa occasione affiancato da un ottimo Marco Palazzi. Barbieri, infatti, è l'autore che, su Topolino fuoriserie, prese in mano WoM realizzando una storia bella e appassionante che è riuscita anche a far passare senza troppi storicimenti di naso tutti quegli elementi pessimi della saga originale. Per cui potete immaginare la delusione a leggere una storia breve, scritta decisamente un po' troppo di fretta, e ricca di così tante idee che sarebbe stata decisamente più efficace come saga a puntate e non come episodio autoconclusivo di, peraltro, una ventina di pagine.
Finisono qui le cose non tanto belle del numero. Le due chicche di questo #3533 sono sicuramente il secondo episodio de Il cieli di Farmtown e il quinto e ultimo episodio di Blue Peaks Valley.
Finisono qui le cose non tanto belle del numero. Le due chicche di questo #3533 sono sicuramente il secondo episodio de Il cieli di Farmtown e il quinto e ultimo episodio di Blue Peaks Valley.
venerdì 11 agosto 2023
Stelle che cadono
A differenza di quanto scritto ieri, alla fine ho realizzato un video della serie Disney Comics&Science. Lo potete raggiungere sul Caffè del Cappellaio Matto. Le cose van così e i programmi cambiano. In ogni caso penso che entro fine agosto dovrebbero uscire un altro paio di video disneyani.
giovedì 10 agosto 2023
Facezie stellari
Avevo persino registrato un audio per realizzare il video dedicato a questa serata, ma alla fine ho pensato che si potesse anche fare con calma. Però, ormai da diversi anni e nonostante il picco delle Perseidi si sia spostato al 12 agosto, è questa la notte delle stelle cadenti, per cui ho pensato di mettervi qui sotto un paio di video realizzati negli anni scorsi e dedicati proprio allo sciame delle Perseidi:
martedì 25 luglio 2023
La zona morta
Nel mio percorso di recupero dei romanzi di Stephen King non poteva mancare La zona morta, avendo seguito in maniera anche abbastanza assidua le vicende dello John Smith televisivo, interpretato da Anthony Michael Hall nel corso di sei stagioni trasmesse in Italia tra il 2003 e il 2009. Se la memoria non mi inganna, ho anche visto il film del 1983, uscito cioé 4 anni dopo il romanzo, diretto da David Cronenberg, che dovrebbe essere più fedele al romanzo rispetto alla serie televisiva.
Quest'ultima ripropone i personaggi principali del romanzo, ovvero lo stesso John Smith, quindi Sarah Bracknell, che era fidanzata di Johnny prima dell'incidente che lo portò in coma per alcuni anni, suo marito Walt Bannerman, sceriffo nella serie televisiva, avvocato e politico nel romanzo, e Bruce Lewis, il suo terapista. Inoltre anche i nomi dei personaggi subiscono qualche variazione.
E poi c'è Greg Stillson, il politico in ascesa che, secondo le visioni di John Smith, avrebbe portato alla rovina gli Stati Uniti e con essi il mondo intero.
Johnny, infatti, dopo essersi svegliato dal coma, scopre di essere in grado di prevedere eventi del futuro, per lo più luttuosi, che però cerca di usare, per quanto con una certa riluttanza, per aiutare le persone. In realtà, come ci racconta King nel prologo, questo potere non viene dall'incidente e dal coma, ma risale all'infanzia di Johnny, ma il nostro non lo ricorda e, quindi, lo riscopre in età adulta e solo la serie televisiva lo associa in maniera esplicita con l'incidente.
L'aspetto più interessante del libro, a parte la tematica, è però nella caratterizzazione di Stillson, che anticipa di diversi decenni un approccio alla politica molto simile a quello di Trump o di Salvini, e che oggi classifichiamo come populismo. Inoltre la facciata da uomo qualunque e persona perbene nasconde un politico arrivista disposto a tutto pur di salvare se stesso e preservare la sua carriera politica e la sua scalata al potere.
In definitiva ancora una volta un romanzo che nasconde qualcosa di più della storia di un veggente che cerca solo di tornare alla sua vita precedente di insegnante.
Quest'ultima ripropone i personaggi principali del romanzo, ovvero lo stesso John Smith, quindi Sarah Bracknell, che era fidanzata di Johnny prima dell'incidente che lo portò in coma per alcuni anni, suo marito Walt Bannerman, sceriffo nella serie televisiva, avvocato e politico nel romanzo, e Bruce Lewis, il suo terapista. Inoltre anche i nomi dei personaggi subiscono qualche variazione.
E poi c'è Greg Stillson, il politico in ascesa che, secondo le visioni di John Smith, avrebbe portato alla rovina gli Stati Uniti e con essi il mondo intero.
Johnny, infatti, dopo essersi svegliato dal coma, scopre di essere in grado di prevedere eventi del futuro, per lo più luttuosi, che però cerca di usare, per quanto con una certa riluttanza, per aiutare le persone. In realtà, come ci racconta King nel prologo, questo potere non viene dall'incidente e dal coma, ma risale all'infanzia di Johnny, ma il nostro non lo ricorda e, quindi, lo riscopre in età adulta e solo la serie televisiva lo associa in maniera esplicita con l'incidente.
L'aspetto più interessante del libro, a parte la tematica, è però nella caratterizzazione di Stillson, che anticipa di diversi decenni un approccio alla politica molto simile a quello di Trump o di Salvini, e che oggi classifichiamo come populismo. Inoltre la facciata da uomo qualunque e persona perbene nasconde un politico arrivista disposto a tutto pur di salvare se stesso e preservare la sua carriera politica e la sua scalata al potere.
In definitiva ancora una volta un romanzo che nasconde qualcosa di più della storia di un veggente che cerca solo di tornare alla sua vita precedente di insegnante.
lunedì 24 luglio 2023
Topolino #3530: Sfide
Le storie presenti a sommario presentano delle sfide interessanti per i loro protagonisti, iniziando dalla cover story, Orizzonti infiniti, storia in due tempi della serie Topolino giramondo. Per l'occasione a scrivere la storia troviamo Francesco Vacca che, affiancato da un Roberto Vian particolarmente in forma, spedisce Topolino nella steppa sulle tracce delle ultime popolazioni nomadi del mondo. Sembra di essere in qualche modo ritornati nelle atmosfere delle sue Giovani Marmotte, ma con Topolino come protagonista. Ha ben poca importanza, in ogni caso, andare a raccontare i dettagli sulla trama: basti sapere che, come per la maggior parte delle storie della serie, il mistero che aleggia tra le pagine ha una spiegazione in qualche modo "normale" e non criminale. Inevitabile, poi, il confronto con le storie del creatore della serie, Giuseppe Zironi, e personalmente preferisco lo stile di Vacca, che alleggerisce la narrazione togliendo le didascalie con i passi tratti dall'articolo di Topolino, lasciando quelle necessarie, tutte in terza persona, ma soprattutto, avendo a disposizione Vian, realizza anche delle poetiche sequenze mute.
sabato 22 luglio 2023
Un Sole di pongo
Come avevo anticipato nella recensione del Topolino #3529, da metà settimana sono stato a Bologna per un nuovo incontro dal vivo della didattica e divulgazione INAF. L?ultimo si era svolto nell'ottobre del 2019, pochi mesi prima dell'emergenza Covid-19 e si erano toccati alcuni argomenti tra loro piuttosto vicini come il coding, il tinkering, gaming e gamification. In quell'occasione avevo scritto un post per ciascuna giornata, cosa che invece questa volta non ho avuto le forze di fare, essenzialmente per il caldo (che unito alla stanchezza mi ha tolto la voglia di scrivere ieri), che, sebbene non sia stato quasi insopportabile come a Milano (come, per esempio, in questo momento mentre vi sto scrivendo), si è fatto sentire abbastanza.
Sono stati toccati diversi argomenti, su tutti uno dei più interessanti quello dell'open science e dell'impatto delle licenze open access sulle interazioni con gli editori e con i diversi modelli di business che questi ultimi hanno introdotto. La parte in qualche modo innovativa dell'incontro di quest'anno è stata, però, la giornata centrale, dedicata a quattro laboratori/workshop, due al mattino e due al pomeriggio, proposti in sessioni parallele. E come era avvenuto nel 2019, anche quest'anno ho condotto uno di questi con la collaborazione di Rachele Toniolo, Caterina Boccato e Sandro Baardelli. In particolare il workshop si è concentrato su una discussione intorno a due attività presenti su astroEdu, una dedicata alle potenze di 10 e l'altra costruzione con il pongo di un Sole a strati. La discussione èstata piuttosto ricca e animata e si è concentrata, come in qualche modo prevedibile, soprattutto su quest'ultima. Molti gli spunti interessanti, di miglioramento non solo per le schede presenti su astroEdu, ma anche per il lavoro di tutti.
Qui sotto un brevissimo sunto degli intensi 10 minuti che sono stati necessari per produrre i Soli (e qualcuno è anche andato oltre!):
Sono stati toccati diversi argomenti, su tutti uno dei più interessanti quello dell'open science e dell'impatto delle licenze open access sulle interazioni con gli editori e con i diversi modelli di business che questi ultimi hanno introdotto. La parte in qualche modo innovativa dell'incontro di quest'anno è stata, però, la giornata centrale, dedicata a quattro laboratori/workshop, due al mattino e due al pomeriggio, proposti in sessioni parallele. E come era avvenuto nel 2019, anche quest'anno ho condotto uno di questi con la collaborazione di Rachele Toniolo, Caterina Boccato e Sandro Baardelli. In particolare il workshop si è concentrato su una discussione intorno a due attività presenti su astroEdu, una dedicata alle potenze di 10 e l'altra costruzione con il pongo di un Sole a strati. La discussione èstata piuttosto ricca e animata e si è concentrata, come in qualche modo prevedibile, soprattutto su quest'ultima. Molti gli spunti interessanti, di miglioramento non solo per le schede presenti su astroEdu, ma anche per il lavoro di tutti.
Qui sotto un brevissimo sunto degli intensi 10 minuti che sono stati necessari per produrre i Soli (e qualcuno è anche andato oltre!):
mercoledì 19 luglio 2023
Attenti a quei tre!
Tornano i video dedicati a Disney 100. E con loro anche l'ospite d'eccezione, Andrea Bramini! Era da diverso tempo che con Andrea pensavamo di realizzare un video insieme, nel senso di insieme nella stessa stanza. E finalmente, un mesetto fa, siamo riusciti a trovare l'occasione per registrare il video che state per vedere. Devo dire che siamo stati anche piuttosto bravi: i tagli per correggere errori e quant'altro non sono stati eccessivi, almeno come tempo totale. E' stato comunque divertente riuscire a mettere tutto insieme, iniziando proprio dal vedersi finalmente dopo un annetto!
Venendo al dettaglio: nel video abbiamo affrontato una selezione di cortometraggi con Topolino, Paperino e Pippo, incluso quel Boat builders che ha ispirato il Costruttori spaziali di Francesco Artibani, Alessandro Sisti e Claudio Sciarrone uscito sul Topolino #3529. Buona visione!
Venendo al dettaglio: nel video abbiamo affrontato una selezione di cortometraggi con Topolino, Paperino e Pippo, incluso quel Boat builders che ha ispirato il Costruttori spaziali di Francesco Artibani, Alessandro Sisti e Claudio Sciarrone uscito sul Topolino #3529. Buona visione!
martedì 18 luglio 2023
Topolino #3529: Paura!
Il ritardo di qeusta settimana è dovuto essenzialmente al semplice fatto che ho concluso la lettura... oggi. Se a questo aggiungiamo le lungaggini del nuovo video disneyano (che volevo far uscire oggi, ma vista l'ora lo programmo per domani) e i preparativi per la partenza per Bologna di domani per il nuovo workshop di didattica e divulgazione INAF, il quadro è completo.
Mi limiterò in questa recensione alle due storie d'arteura del numero, iniziando con la cover story, Geoffrey e il mistero del mal di Luna di Giulio Gualtieri e Graziano Barbaro, nuova storia della serie de L'ora del terrore di Lord Hatequack. La storia nel complesso è risultata molto poco efficace, e non certo per le limitazioni che una storia dell'orrore si porta dietro quando finisce su Topolino, ma soprattutto per l'incapacità della sceneggiatura di riuscire a creare la giusta tensione tipica del genere. Non hanno neanche aiutato i disegni di Barbaro, che nonostante non sia uno dei miei disegnatori preferiti, di solito comunque trovo sempre piuttosto efficace. Salvo in questo caso, dove peraltro ha ritratto un Topolino ubiquo. Il dubbio che fosse un errore della sceneggiatura piuttosto che del disegnatore, comunque non è consolante.
Mi limiterò in questa recensione alle due storie d'arteura del numero, iniziando con la cover story, Geoffrey e il mistero del mal di Luna di Giulio Gualtieri e Graziano Barbaro, nuova storia della serie de L'ora del terrore di Lord Hatequack. La storia nel complesso è risultata molto poco efficace, e non certo per le limitazioni che una storia dell'orrore si porta dietro quando finisce su Topolino, ma soprattutto per l'incapacità della sceneggiatura di riuscire a creare la giusta tensione tipica del genere. Non hanno neanche aiutato i disegni di Barbaro, che nonostante non sia uno dei miei disegnatori preferiti, di solito comunque trovo sempre piuttosto efficace. Salvo in questo caso, dove peraltro ha ritratto un Topolino ubiquo. Il dubbio che fosse un errore della sceneggiatura piuttosto che del disegnatore, comunque non è consolante.
lunedì 17 luglio 2023
Vite di scienza #5: Peter Higgs
Per la prima volta nella breve avventura di Ritratti. Vite di scienza, il podcast che ha la pretesa di raccontare la scienza attraverso la vita dei suoi protagonisti, la puntata del podcast esce a ridosso dell'articolo cui la puntata stessa fa riferimento. In questo caso mi sono occupato di Peter Higgs, di cui quest'anno ricorre il decennale dall'assegnazione del Premio Nobel per la fisica, avvenuto proprio nel 2013. Oltre al ritratto, ha fatto da base per la puntata anche Il credito dovuto a Peter Higgs. Inoltre, come approfondimento accessorio, vi segnalo Un bosone per domarli.
Siamo quindi pronti ad ascoltare questa quinta puntatache, per chi preferisce, è come al solito disponibile anche su YouTube:
Siamo quindi pronti ad ascoltare questa quinta puntata
domenica 16 luglio 2023
Alice in Borderland: il senso della vita
Dopo aver visto entrambe le stagioni della serie televisiva di Shinsuke Satō è venuto il momento di scrivere qualcosa sul manga di Haro Aso, la cui riedizione da parte della J-Pop di è conclusa da poco. Ristampata in 9 volumi che riproponevano ognuno 2 tankobon originali, ha raccontato la storia di Arisu, Usagi e del gruppo di personaggi che gli sono ruotati intorno all'interno di un paese violento, Borderland, in cui erano stati rapiti dopo aver visto dei fuochi d'artificio nel cielo di Tokyo. I giocatori, o player, erano costretti a partecipare a una serie di giochi, spesso mortali, per poter rinnovare il visto di permanenza in Borderland, alla cui scadenza si veniva colpiti da un laser sparato dal cielo sopra la città, che era una Tokyo abbandonata, quasi post-apocalittica.
La struttura iniziale del manga era quindi abbastanza interessante, ma Aso, applicando uno stile narrativo alla Lost (anche se questo stile è abbastanza tipico di molti manga), ha approfondito nel corso dei volumi i pvari personaggi, sia i due protagonisti principali, sia gli altri caratteristi cui i due si sono legati man mano che la vicenda è stata sviluppata. Lo stesso Aso ha poi, sapientemente, svelato un po' alla volta quasi tutti i misteri dietro a Borderland, avendo però come obiettivo principale della sua opera quello di cercare il senso della vita. Ed è un obiettivo molto alto, detto così, ma, asciugando tutto dagli elementi avventurosi, splatter, ecc. è anche un percorso di scoperta di se stessi. Che alla fine ha molto in comune con Lost, tranne il finale, che nonostante non risolva tutto quel che c'è da risolvere su Borderland, è sicuramente molto più soddisfacente.
E comunque è stata annunciata l'edizione italiana del seguito!
La struttura iniziale del manga era quindi abbastanza interessante, ma Aso, applicando uno stile narrativo alla Lost (anche se questo stile è abbastanza tipico di molti manga), ha approfondito nel corso dei volumi i pvari personaggi, sia i due protagonisti principali, sia gli altri caratteristi cui i due si sono legati man mano che la vicenda è stata sviluppata. Lo stesso Aso ha poi, sapientemente, svelato un po' alla volta quasi tutti i misteri dietro a Borderland, avendo però come obiettivo principale della sua opera quello di cercare il senso della vita. Ed è un obiettivo molto alto, detto così, ma, asciugando tutto dagli elementi avventurosi, splatter, ecc. è anche un percorso di scoperta di se stessi. Che alla fine ha molto in comune con Lost, tranne il finale, che nonostante non risolva tutto quel che c'è da risolvere su Borderland, è sicuramente molto più soddisfacente.
E comunque è stata annunciata l'edizione italiana del seguito!
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