L'unica regola per entrare in questo (non) carnevale è essere in qualche modo letti dal blogger che organizza il post, che ovviamente può, a sua discrezione, scegliere tra post recenti o estratti dall'archivio del blogger che si vuole segnalare, possibilmente con la restrizione di indicare un post per blogger (vedrete come questa regola abbia colpito il sottoscritto in prima persona): l'idea è quella di invogliare i lettori stessi all'esplorazione dell'archivio.
Dopo una doverosa premessa, che ha anche il senso di una chiamata alle armi piuttosto casereccia, iniziamo con il vero e proprio (non) carnevale della fisica! Nel 1903 veniva assegnato ai coniugi Curie, Pierre e Marie, il 3.o nobel per la fisica per il loro contributo fondamentale nella ricerca sui fenomeni radiativi scoperti da Henri Becquerel, premiato proprio insieme ai Curie. La radioattività ha, nel bene e anche nel male, fatto la storia del pianeta per tutto il XX secolo, aprendo le porte, anche grazie alla comprensione fornita dalla meccanica quantistica, alla manipolazione di nuove forme di energia. Questo genere di energie sono essenzialmente quelle che tengono insieme la materia: le energie che si trovano all'interno degli atomi e dei nuclei. Ed è proprio dedicato agli atomi il post di Margherita Spanedda con il quale apro questa carrellata
Dell'esistenza dell'atomo:
E’ vero che gli atomi non potranno mai essere visti con gli occhi o utilizzando un normale microscopio. Sono troppo piccoli per la luce visibile la cui lunghezza d’onda è migliaia di volte più grande di un atomo.Direttamente collegato con il tema che ho scelto per questo inizio di (non) carnevale, mi sembrava interessante proseguire con la biografia di John Dalton, padre della teoria atomica moderna, scritto per Chimicare da Vincenzo Villani:
Oggi però, si può però ottenere un’immagine indiretta dell’atomo usando altri tipi di microscopi che non usano la luce visibile, come ad esempio un microscopio elettronico o uno scanning tunneling microscope STM. Le immagini che mostrano sono false: forme e colori sono aggiunti dai computer. Tuttavia si può ottenere una mappa che dà informazioni sulle dimensioni e la la loro disposizione.
Per il nostro, gli atomi sono entità ben definite che si conservano nelle reazioni chimiche e queste possono essere spiegate attraverso l’unione di due o più atomi. In questo modo, nella calcinazione del mercurio un atomo di ossigeno si unisce con uno di mercurio per dare l’ossido di mercurio (HgO). Utilizzava apposite sferette per illustrare le reazioni, in modo analogo noi utilizziamo i modelli molecolari sullo schermo di un computer...Manipolando il nucleo, però, si accede all'energia nucleare, che può essere utilizzata per produrre energia elettrica. Se però non si pone la necessaria attenzione, le centrali nucleari possono rappresentare dei rischi seri per la salute e per l'ambiente, come la tristemente famosa centrale di Fukushima. E' qui che ci porta Marco Casolino in Matsuri agricoltori e fondo di radiazione, prima puntata di una serie di appunti da Fukushima:
In generale la radiazione di fondo sembra diminuita rispetto al gennaio 2013. Questo è dovuto in parte al decadimento dell’isotopo di cesio 134, il cui tempo di dimezzamento è due anni, ma soprattutto all’attività di lavaggio delle piogge, che muove il cesio in strati più profondi della terra e lo trasporta nei fiumi, da cui raggiunge il mare. In prossimità dei fiumi infatti la radiazione scende a meno di 0.05 microSv/h. Se nel 2013 avvicinando il Geiger al terreno si notava un notevole incremento dei conteggi, ora i valori sono costanti e oscillano tra 0.05microSv/h e 0.6microSv/h (ricordiamo che Roma ha 0.3microSv/h). Vi sono ancora hotspot con valori che superano i 2 microSv/h ma sembrerebbero in numero minore e più diffusi.C'è spazio anche per gli amanti del fumetto, in questa edizione, e la prima segnalazione, che utilizzo come stacco perfetto sul flusso regolare, riguarda un atteso ritorno, quello del professor Orondo, ideato da Marco Fulvio Barozzi, in arte Popinga, con L'impero della tecnica a scuola
Oggi il prof. si confronta con le tecnologie applicate alla didattica, argomento che ha occupato decine di ore della sua esperienza di sessantenne discente, allievo di giovanotti tanto sicuri di sé quanto ignoranti di ogni campo del sapere non connesso a un modem.