Stomachion

venerdì 31 dicembre 2021

The last good day of the year

I Cousteau sono stati una band londinese che evve un buon successo in particolare in Italia e negli Stati Uniti. Ha operato per una manciata di anni, dal 1999 al 2005, per poi riprendere nel 2016 con cambio di nome (CousteauX) e uscendo con due nuovi dischi, uno nel 2017 e l'ultimo quest'anno. Definiti come indie pop e chamber pop (non mi lancio in una loro definizione), personalmente li trovo anche molto jazz. Il loro pezzo di maggior successo è The last good day of the year, seconda traccia del loro album d'esordio, Cousteau, che ascolto spesso quando ormai l'anno sta finendo. E pensavo anche di utilizzare nell'animazione che ho realizzato per la fine dell'anno, anche se non il pezzo vero e proprio, ma una versione midi senza la voce di Liam McKahey. Non vi anticipo quale evento catastrofico ho rappresentato nell'animazione, lo potete vedere qui sotto:
Vi lascio il link su YouTube per ascoltare la versione pubblicata. E quindi non mi resta che augurarvi:
Buon Anno!

giovedì 30 dicembre 2021

Le grandi domande della vita: Quantisticamente

Nuovo appuntamento con Le grandi domande della vita in edizione EduINAF. In questo nuovo collage vi propongo due domande a tema quantistico, la prima dedicata al rapporto tra meccanica classica e quantistica.
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La storia inizia più di un secolo fa, quando nel 1899 quando Max Planck introdusse la costante che oggi porta il suo nome (la costante di Planck) per spiegare le emissioni di un corpo nero evitando la così detta catastrofe dell'ultravioletto. Cercherò, però, di fornire i punti essenziali per comprendere nel modo migliore la questione.
Il punto centrale è che la distinzione vera tra fisica classica e meccanica quantistica non è fornita dal macro o dal micro, ma dal genere di termodinamica che viene utilizzata per studiare un dato sistema. L'esempio più ovvio che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno (anche se non dobbiamo dimenticarci di non osservarlo mai direttamente) è il Sole. La stella che illumina il nostro pianeta, infatti, è una vera e propria fornace nucleare e quindi la sua evoluzione e i moti delle particelle (fotoni, elettroni, nucleoni) vengono descritti usando le equazioni della meccanica quantistica, eppure il Sole non può certo essere definito un sistema microscopico. D'altra parte per descrivere il moto del Sole all'interno della galassia utilizziamo le leggi della gravitazione scoperte da Isaac Newton in prima approssimazione o la relatività generale di Albert Einstein per fornire una descrizione più precisa. Ovvero, in funzione di cosa ci interessa capire del Sole, lo descriviamo ora con le leggi della meccanica quantistica, ora con quelle della fisica classica. Se hai presente i supereroi, potremmo dire che accade la stessa cosa anche con la Torcia Umana dei Fantastici 4!
Usiamo questo supereroe per chiarire meglio le differenze tra fisica classica e meccanica quantistica: fino a che Johnny Storm resta un essere umano normale, possiamo utilizzare le equazioni di un corpo rigido per descriverlo grossolanamente. Nel momento in cui si infiamma, diventando la Torcia Umana, risultano necessarie le equazioni della meccanica quantistica: la principale differenza tra i due approcci è, però, non tanto il macro e il micro, ma il numero di elementi che trattano. Le equazioni della fisica classica trattano un numero di oggetti relativamente limitato. Quelle della meccanica quantistica sono in grado di trattare sistemi costituiti da un numero elevato di particelle. Per capire meglio, se prendiamo il problema dei tre corpi (giusto per restare nel campo dell'astronomia), questo, pur basandosi su equazioni classiche relativamente semplici, conduce a soluzioni caotiche o statistiche, proprio come le equazioni della meccanica quantistica.
Per quel che riguarda lo zoom, ti lascio con questa immagine data dal fisico teorico John Wheeler:

sabato 25 dicembre 2021

Topolino #3448: Un Natale in Calisota

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La copertina natalizia del Topolino #3448 di Andrea Freccero è una esplicita citazione barksiana, visto che riprende la copertina di Donald Duck #367, albo su cui venne pubblicato Il ventino fatale, in originale A Christmas in Shacktown, ma con una sola, signofocativa variazione, l'espressione dei nipotini che da affaticata/perplessa passa da allegra e decisamente natalizia nonostante sorreggano il gigantesco sacco di doni sulla schiena.
La copertina, come giusto che sia, non fa però riferimento ad alcuna delle storie contenute nel numero, ma semplicemente a quell'atmosfera natalizia che lo attraversa, incluso il finale de Il bianco e il nero, terzo e ultimo episodio della storia con cui Marco Nucci e Casty hanno riportato su Topolino un Macchia Nera più oscuro che mai. E quest'ultimo episodio non ha fatto che confermare molte delle supposizioni che avevo disseminato nei due episodi precedenti, inserendo alla fine Il bianco e il nero nello stesso solco narrativo di Mr. Vertigo, ma con un meccanismo che nel complesso ha funzionato molto meglio, probabilmente per la mancanza di necessità di dover sviluppare da zero un nuovo personaggio. Nucci, concentrato solo ed esclusivamente sulla storia, più che i meccanismi dell'investigativo, che sono stati un altro dei punti deboli della saga di Mr. Vertigo, ha sfruttato soprattutto le strutture narrative del noir, fatte di atmosfera più che di indagini vere e proprie. Una buona mano in questo gli è stata data anche da Casty, perfettamente a suo agio con le atmosfere della storia, oltre che con il personaggio, che negli anni scorsi ha contribuito a riportare al suo antico splendore.
Nonostante il finale scontato, la storia è dunque risultata ottima in ogni suo punto. I due autori, poi, restituiscono ai lettori sì un Macchia Nera geniale, ma anche altrettanto arrogante, vista la facilità con cui alla fine la polizia lo ha arrestato. L'assenza di un piano di fuga alternativo da l'idea di quanto il criminale si sentisse sicuro di vincere il braccio di ferro con la città di Topolinia.
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mercoledì 22 dicembre 2021

Costellazioni: miti e leggende

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Eravamo rimasti a Dante Alighieri, con CosmoBrain, ma non c'era solo quell'argomento in procinto di uscire, e oggi è uscita la puntata dedicata alle costellazioni!
E ve lo dico: è stato veramente divertente realizzarla, anche perché scrivere le schede delle costellazioni su EduINAF la trovo un'attività molto divertente e interessante. Forse anche perché sono cresciuto, tra gli altri, con il mitivo cartone di Pollon. Altra caratteristica che rende la puntata divertente, è l'uso di alcuni inserti musicali. Sono solo degli assaggi, ma è in effetti intorno a quelli che ho proposto a Ilaria e Laura la scaletta da cui siamo partiti per costruire la puntata.
Le storie che abbiamo raccontate sono effettivamente basate su testi che ho scritto qui su DropSea o su EduINAF, come ad esempio la storia sulle origini delle costellazioni, o Aldebaran o i miti su Orione.
Ci sono alcune cose che sono rimaste fuori, come Van Gogh e l'Orsa maggiore o lo spunto musicale ispirato a Dune.
Nel corso della puntata, poi, proviamo a farvi capire cosa sono le costellazioni, ma indubbiamente un video vale più di mille parole, ed ecco qui quello che la NASA ha realizzato proprio sulla costellazione di Orione:

martedì 21 dicembre 2021

La perduta stella del nord

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Dopo una memorabile e irreversibile litigata con gli altri membri del gruppo, a quanto pare Tuomas Holopainen in testa, Tarja Turunen abbandona i Nigthwish e inizia una carriera da solista. Dopo un abbastanza classico esordio con un disco di cover, a tema natalizio, il 19 novembre del 2007 in Finlandia e il 2 gennaio dell'anno d'opo in Sud America (per poi andare nel resto del mondo) viene rilasciato My winter storm, un concept album invernale. E quale giorno migliore per citarlo se non proprio il primo giorno d'inverno?
Oggi, 21 dicembre 2021, alle 15:59, ha avuto inizio il solstizio d'inverno astronomico. I solstizi, parola che viene dal latino solstitium, ovvero sole fermo, sono definiti da una particolare posizione tra l'asse di rotazione della Terra e il suo piano orbitale. In particolare i due solstizi, d'inverno, quando abbiamo il numero minimo di ore di luce, e quello d'estate, quando abbiamo il massimo di ore di luce, coincidono con il minimo e il massimo angolo di inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano orbitale.
Non è, però, del solstizio che voglio scrivere (vi rimando a questo video di Sandro Bardelli per EduINAF) le classiche due righe, ma della Lost Northern Star, terza traccia dell'album di Tarja:

lunedì 20 dicembre 2021

La regina degli scacchi

Nell', Stomachion, ho segnalato le due puntate di CosmoBrain in cui Ilaria Ferrari e Laura Paganini hanno chiacchierato con Giorgio Chinnici sugli scacchi.
Questi sono un gioco antico e dalle origini leggendarie, nel senso che si perdono così lontano nel tempo che abbiamo in mano solo una leggenda (in effetti non è esattamente così, ma lasciatemelo scrivere!).
Di fatto le sue origini risalgono al VII secolo, in India, in un vecchio gioco da tavolo, ed ha una evidente ispirazione bellica. Una delle ere più note e fondamentali per gli scacchi è quella così detta romantica, tra il 1700 e il 1873.
Dal 1873 in poi, gli scacchi ricevono un approccio in qualche modo scientifico e si trasforma in un vero e proprio sport. Il primo campione mondiale di scacchi è, infatti, Wilhelm Steinitz nel 1886 (anche se di campionati non ufficiali se ne realizzarono già a partire dal 1851).
Gli scacchi, come molte attività propriamente sportive (nel senso di competitive) hanno avuto una forte polarizzazione in particolare durante il periodo della Guerra Fredda, tra i due grandi blocchi sovietico e statunitense. In questo caso, essendo i russi i grandi dominatori degli scacchi, la competizione era particolarmente sentita negli Stati Uniti ed è proprio questa atmosfera che prova a catturare La regina degli scacchi, miniserie ideata da Scott Frank e Allan Scott per Netflix.

domenica 19 dicembre 2021

Topolino #3447: Storie nella neve

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Ciò che accomuna la cover story, nuovo episodio della serie Papersera News, e quella di chiusura del nuovo numero di Topolino, La notte dei ricordi nella serie Area 15, è l'elemento del racconto.
Con Freddo, neve e pagine stampate Corrado Mastantuono posrta a termine un'operazione piuttosto interessante: ci racconta le origini del Papersera, come da un emporio nel Klondike Paperone ha poi fondato il suo giornale. E', però, anche un racconto sull'etica giornalistica, sul non farsi corrompere mai. La parte della storia che scava nei ricordi di Paperone si intreccia con la storia giornalistica che Paperino e Paperoga seguono nel corso delle pagine. I due valenti giornalisti, infatti, cercano di portare a galla i motivi per cui i semafori in città sono andati in tilt. Il problema, però, arriva proprio quando i due scoprono le magagne della ditta che produce e gestice la rete di semafori, uno dei principali inserzionisti del quotidiano.
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sabato 18 dicembre 2021

PK: Una storia mai accaduta

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La serie di sei volumi di Topolino Fuoriserie dedicata al Paperinik fantascientifico, quello meglio noto come PK, giunge a conclusione con l'uscita del quinto e del sesto cartonato, usciti all'incirca a un mese di distanza l'uno dall'altro (date nominali 28 ottobre e 9 dicembre).
Questa quasi doppia uscita (la serie era, originariamente, iniziata come trimestrale) chiude una delle storie più controverse del personaggio. Roberto Gagnor, che aveva iniziato la storia, è stato letteralmente travolto dalla rivolta dei fan che non riuscivano a riconoscere il personaggio. Queste lamentele, però, hanno spesso messo in secondo piano il problema principale della serie: ciascuno degli episodi era sviluppato su un numero di pagine piuttosto esiguo se rapportato con quello che l'autore aveva intenzione di raccontare. Questa limitazione, probabilmente una richiesta editoriale, ha generato storie un po' pasticciate, ricche di grandi idee e personaggi interessanti, ma mai realmente soddisfacenti, in cui il tono epico della storia è andato semplicemente perso. Peraltro uno degli elementi più interessanti della saga, la perdita dello spirito originario di Paperino, elemento che in qualunque storia di supereroi sarebbe stato centrale, è passato completamente in secondo piano, salvo poi acquisire una validità narrativa nel finale del quinto volume, Obsidian, scritto sempre da Gagnor per i disegni di Lorenzo Pastrovicchio.
Tra l'altro dei due numeri conclusivi proprio Obsidian è quello che si fa preferire di più, con una trama in qualche modo martiniana che mi ricorda I Sette Nani e la fata incatenata (a qualcuno, magari, ricorderà i classici filmoni di supereroi, ma le storie, in fondo, iniziano tutte da lì, dalle favole).

venerdì 17 dicembre 2021

Le grandi domande della vita: Allineamenti

Si è da poco chiusa la diretta di EduINAF dedicata all'allineamento planetario tra Giove, Saturno e Venere. In effetti Venere non si è palesato, a causa della sua bassa altezza sull'orizzonte, per cui la live è ruotata intorno ai due pianeti giganti gassosi. Oltre ai telescopisti presenti (da Trieste, Palermo e soprattutto Roma, dove per fortuna c'era un cielo bellissimo) era presente anche Federico Tosi che ha raccontato diverse curiosità sui pianeti giganti e risposto ad alcune delle domande dal pubblico. Ad altre abbiamo pensato a rispondere io e Sandro Bardelli.
In particolare ho risposto a un paio di domande che vi ripropongo, fresche fresche, qui sotto:
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giovedì 16 dicembre 2021

I paralipomeni di Alice: soluzioni labirintiche

E con questo paralipomeno vi presento le soluzioni dei due labirinti che vi ho proposto nell'articolo in cui ho presentato gli algoritmi di generazione dei labirinti.
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Con queste soluzioni non ho in sospeso alcun altro Rompicapo a soluzione, quindi per un po' la serie dei Paralipomeni si prenderà una pausa, considerando che, se rispetterò il programma, il prossimo Rompicapo proseguirà il discorso aperto nell'ultimo della serie.

mercoledì 15 dicembre 2021

Cieli rosso sangue

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Senza il gancio della trama, sarebbe molto difficile inquadrare la parte iniziale di Blood red sky come un film horror. Fino a che la protagonista, Nadja, non si trasforma in un vampiro, lo spettatore si trova di fronte a un classico film thriller/action: un gruppo di terroristi, grazie alla complicità del copilota, prende possesso di un aereo che dall'Europa deve raggiungere New York. Sull'aereo ci sono Nadja, interpretata da Peri Baumeister, e il figlio Elias che stanno andando nella Grande Mela, perché un medico sembra sia in grado di curare la donna dalla malattia terminale di cui soffre, e che successivamente, grazie a una serie di flashback sapientemente centellinati, scopriamo essere vampirismo.

martedì 14 dicembre 2021

Il cimitero degli animali

Pubblicato nel settembre del 1902, La zampa di scimmia è un racconto di genere zombie di William Wymark Jacobs. E' incentrato su un amuleto, la zampa di scimmia del titolo, in grado di esaudire tre desideri al suo possessore. L'amuleto finisce in mano ai coniugi White, che come primo esiderio chiedono 200 sterline. Il problema è che l'amuleto esaudisce il desiderio nel modo peggiore: il loro unico figlio muore in un incidente sul lavoro e i White vengono risarciti proprio con 200 sterline.
A quel punto, vinti dal dolore, esprimono un secondo desiderio: che il loro unico figlio torni in vita.
"C'ho pensato solo ora", disse istericamente. "Perché non c'ho pensato prima?" Perché non ci hai pensato prima?"
"Pensato a cosa?" chiese egli.
"Agli altri due desideri" replicò subito ella. "Ne abbiamo espresso solo uno."
"E non era abbastanza?" domandò ferocemente.
"No", gridò lei, trionfante; "ne useremo un'altro. Vai giù e fallo subito, desidera che il nostro ragazzo viva di nuovo."(1)
E ancora una volta il desiderio viene esaudito in un modo imprevedibile e non gradito: il ragazzo, infatti, torna come uno zombie. Così, in una scena finale dalla tensione crescente, il marito esprime freneticamente il terzo desiderio, che annulla il secondo e impedisce alla moglie di incontrare il mostro che sta bussando alla loro porta.
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La citazione poco sopra apre la terza parte di Per Sematary di Stephen King. Lo stesso scrittore ha confermato l'influenza del racconto e la sua intenzione di portare quella storia alle estreme conseguenze. Il romanzo di King, infatti, non solo è suddiviso in tre parti, ma sembra avere anche una struttura a tre desideri, per così dire, visto che Louis Creed prima resuscita il gatto della figlia, Ellie, quindi il figlio Gage e infine la moglie Rachel, il tutto trascinato in un delirio e una follia crescenti che portano all'ennesima potenza lo stesso delirio della signora White nel racconto di Jacobs.
In questo caso, a differenza del racconto, non c'è nulla che riesce a far ragionare il genitore folle, che anzi si autoconvince di aver ogni volta commesso un errore che con la successiva sepoltura non commetterà. Interessante, poi, come Jud Crandall, vicino dei Creed e colui che rivelerà il segreto del cimitero degli indiani Micmac, racconta a Louis una storia simile a quella dei coniugi White, finita altrettanto male, ma spintasi comunque un po' più in là che ne La zampa di scimmia.
Il punto centrale del romanzo, però, è l'esplorazione del rapporto degli esseri umani con la morte. King scava in questo tema sin dai primi capitoli, in particolare quando presenta ai Creed il cimitero degli animali, dove i bambini del circondario vanno a seppellire i loro animali morti. Questa visita genera una serie di domande "scomode" da parte di Ellie al padre, un medico, e porta i coniugi Creed al litigio a causa del passato di Rachel, che ha assistito, sentendosi colpevole, alla morte della giovane sorella Zelda.
King, quindi, propone al lettore dei personaggi in qualche modo predisposti alle malizie del terreno maledetto che si trova poco oltre il cimitero degli animali, e conduce il lettore attraverso la distruzione della mente forse più razionale tra quelle dei personaggi presenti nel romanzo. Louis, vero protagonista della storia, viene costruito e poi distrutto un pezzo alla volta fino alla folle scena finale, in cui tutto si conclude con una semplice parola, che però perde qualunque senso rassicurante che, in un contesto normale, si porterebbe dietro.
Il problema, però, è proprio quello che da questo punto in poi hanno costruito le due trasposizioni cinematografiche di Pet Sematary.

domenica 12 dicembre 2021

Topolino #3446: è arrivata la neve!

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Già! Troviamo la neve praticamente in tutte le storie del sommario del Topolino #3446, inclusa la cover story, la prima puntata de Il bianco e il nero, in cui Marco Nucci e Casty riportano in pista il Macchia Nera già visto all'opera in Io sono Macchia Nera. Ancora una volta l'astuto criminale si presenta come signore del tempo, inteso come tempo atmosferico. Dopo la pioggia spazza-memoria, ecco la nevicata infinita con cui Macchia Nera minaccia Topolinia. Immaginare che il sosia di Walt Disney si accontenti di un semplice pagamento, come richiesto, è abbastanza utopico, considerando la portata del macchinario che sembra stia utilizzando. E l'unico a pensarla così è, ancora una volta, proprio Topolino.
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sabato 11 dicembre 2021

Superman: tempo di Annual

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Per l'albo che ristampa il Superman di John Byrne è giunto il tempo di affrontare gli Annual, gli albi speciali annuali delle testate supereroistiche. In particolare sull'11.mo volumetto della ristampa Panini Comics propone gli annual di Action Comics e Superman. Ad affiancare l'autore canadese troviamo ai disegni rispettivamente Arthur Adams e Ron Frenz. Entrambi sono sostanzialmente all'inizio della loro carriera: il primo mostra un tratto relativamente influenzato dalla nuova linea introdotta da Todd McFarlane, con un tratto rotondo che da un lato è particolarmente efficace nella rappresentazione delle figure femminili e delle atmosfere horror dell'episodio.
Frenz, invece, che collabora anche alla storia, ha un tratto ancora un po' distante da quello che gli avremmo visto sfoggiare negli anni Novanta. Sono, comunque, evidenti le due principali fonti ispirative del disegnatore, Wal Simonsons e Jack Kirby.
Anche le due storie, come i due autori, sono quanto di più diverso possiamo trovare. L'annual di Action Comics, proseguendo lo stile team-up della testata, propone l'accoppiata Superman-Batman che deve affrontare una vampira bella e affascinante. Tra l'altro la cosa è pure annunciata nella copertina dell'albo (e poco può farci Panini, visto che è così già con l'annual originale), svelando così il gioco di Byrne nella prima parte della storia in cui cerca di mantenere l'equivoco intorno alla vera natura della ragazza, soprannominata Zanzara. Come notato da Giorgio Lavagna nei redazionali, l'episodio è costruito come un omaggio (a voler essere buoni come Lavagna) a Swamp Thing #40 di Alan Moore, Stephen Bissette e John Totleben. Non mi spingo a fare un confronto tra le due storie (non voglio così male a Byrne, e poi la storia è decisamente molto godibile), ma c'è una frase di Lavagna che mi ha un po' stupito:

venerdì 10 dicembre 2021

Ritratti: Ada Lovelace

Matematico, filosofo, inventore, ingegnere meccanico, Charles Babbage ha avuto nella sua vita una gran varietà di interessi. Considerato da molti uno dei padri del computer, è l’inventore del primo calcolatore meccanico, uno strumento costruito con leve e rotelle. Famosa la sua collaborazione con Augusta Ada King-Noel, contessa di Lovelace, meglio nota come Ada Lovelace, pioniera della programmazione: ha infatti ideato il primo algoritmo della storia in grado di calcolare una sequenza di numeri di Bernoulli. E' per questo che viene considerata la prima programmatrice, nonostante non esistesse ancora alcun linguaggio di programmazione.
La Lovelace collaborò anche all'ambizioso progetto della macchina analitica di Babbage, che nelle intenzioni dell'inventore britannico avrebbe dovuto compiere operazioni più complesse dei semplici calcoli matematici. La macchina non venne mai realizzata, ma alcune delle idee di Babbage vennero introdotte nella versione inglese di un articolo di Luigi Menabrea che riprendeva una serie di conferenze che Babbage stesso tenne a Torino nel 1840. La traduzione, curata proprio dalla Lovelace, su suggerimento di Babbage, era completata da note originali, che in qualche modo ponevano le basi per la costruzione dei calcolatori così come li intendiamo oggi(1).

giovedì 9 dicembre 2021

I rompicapi di Alice: Conquiste a colori

Un particolare sottogruppo dei real-time strategy games prevede come obiettivo quello di creare una rete che unisca una serie di punti o nodi presenti su una mappa, usando un gergo matematichese (o quasi). Le linee in uscita da ciascun nodo può variare da 1 fino a 3 (fino a ora non ho incontrato giochi con più di tre linee in uscita), mentre il numero di linee in ingresso può anadre da 1 fino a quante se ne riescono a mettere. Inoltre al problema matematico della costruzione della rete si unsce anche un problema di flussi.
Generalmente questo genere di giochi prevede che il giocatore, cui viene assegnato un dato colore, occupi tutti i nodi della mappa. A contrastare la sua avanzata ci pensano uno o più avversari con colori differenti. La forza di un nodo è legata a quanto colore giunge dai nodi cui è connesso e dunque anche il flusso di colore che è in grado di generare. Quindi i nodi di una sottorete chiusa sono in grado di autoalimentare la loro stessa forza e quindi attaccare gli altri nodi in maniera più efficace.

mercoledì 8 dicembre 2021

Dante divulgatore

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Oggi è stata messa online da Ilaria Ferrari e Laura Paganini la 18.ma puntata del nuovo CosmoBrain, la trasmissione radiofonica di divulgazione scientifica che da quest'anno si è sganciata dall'emittente radio dove aveva esordito per diventare un podcast su Spreaker e altre piattaforme online di questo genere.
La puntata è dedicata a Dante Alighieri. L'idea originale era ispirata al format precedente del podcast, che alternava parlato con musica, ma poi nelle discussioni con Laura e Ilaria la cosa si è evoluta in Dante divulgatore passando prima per una cosa del tipo L'astronomia della Divina Commedia.
E' stato molto divertente realizzare questa e la puntata di prossima uscita dedicata alle costellazioni: siamo partiti da una serie di spunti proposti per lo più da Laura intorno ai quali abbiamo costruito, più o meno a braccio (un testo su cui guardare, però, c'era) la puntata stessa. Vi metto qui sotto il testo di partenza che ho cercato di raccontare all'inizio con la sfilza di numeri legati alla Divina Commedia (testo originariamente scritto proprio da Laura):

lunedì 6 dicembre 2021

Topolino #3445: Streghe che vanno, streghe che vengono

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La strega che va è Nocciola, non presente nel nuovo capitolo del Ciclo Paperingio, scritto da Carlo Panaro e disegnato da Marco Palazzi, mentre quella che viene è, in realtà, una presenza costante del cast disneyano, mostrata in una storia che, in gergo supereroisitco, sarebbe definita le sue origini segrete. Sto parlando di Amelia, protagonista de Le origini di una fattucchiera, storia di Maya Åstrup per i disegni di Giorgio Cavazzano.
Il soggetto dell'autrice scandinava, pur non riprendendo i personaggi introdotti da Francesco Artibani, Lello Arena e proprio Cavazzano nel lontano 1995 sulle pagine di Topolino #2043, aggiunge nuovi legami parentali per Amelia. E queste aggiunte sono, per certi versi, rivoluzionarie. All'inizio incontriamo la strega bambina in un contensto disneyanamente classico: abita con gli zii. A differenza degli altri personaggi disneyani, però, gli autori ci mostrano i genitori di Amelia, spiegandoci anche perché non sono loro a crescerla. Il problema è il retaggio lasciato in eredità alla figlia, quel Tocco di Mida che, ci raccontano gli autori, diventa la sua ossessione per tutta la vita, rappresentata fisicamente dall'ottenimento della Numero Uno di Paperone. E la storia, poi, si conclude lì dove iniziò tutto quanto!
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domenica 5 dicembre 2021

Pausa

Sono in ritardo con la recensione domenicale di Topolino, un po' per shopping domenicale pomeridiano, un po' per la visione del Gran Premio di Formula 1. Ma visto che non voglio saltare il post domenicale, eccovi un breve video, un po' come i vecchi Intervalli della TV:

sabato 4 dicembre 2021

La vendetta è mia

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Generalmente il protagonista di un hard boiled è un detective privato tormentato, un po' spiantato, che beve come un spugna e mena facilmente le mani. Quando in Italia al detective privato venne preferito il poliziotto, meglio un investigatore più o meno in carriera, ecco nascere il poliziottesco. In effetti il genere è più vicino all'analogo poliziesco hard boiled statunitense che non a quel percorso che ho descritto poc'anzi, anche se aveva elementi originali nell'ispirazione alla particolarmente tormentata cronaca nera italiana degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.
In un periodo di revival di generi, più che scontato se consideriamo che in quei generi molti di noi ci sono cresciuti, ecco che anche il poliziottesco torna in auge, prima tra televisione e cinema (sto pensando, in particolare, all'Ispettore Coliandro) e ora anche nel fumetto con un volume in formato tascabile targato Vincenzo Filosa-Paolo Bacilieri.

venerdì 3 dicembre 2021

Il braccio di Orione

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.
Queste sono le ultime parole dette dall'androide Roy Batty, interpretato da Rutger Hauer, al cacciatore Rick Deckart, interpretato da Harrison Ford, in una delle scene più iconiche di Blade runner, libera reinterpretazione di Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip Dick. Il riferimenti ai bastioni di Orione è, in effetti, duplice: Batty può infarsi riferirsi alla costellazione di Orione, in particolare alla stella Betelgeuse che si trova sulla spalla di Orione, o anche al Braccio di Orione, una delle braccia della nostra Via Lattea, in particolare proprio quella dove si trova il nostro Sistema Solare.
Essendo, quindi, il "quartiere" del nostro pianeta all'interno della Via Lattea, la stragrande maggioranza degli oggetti celesti che riusciamo a osservare dalla Terra nel cielo notturno appartengono proprio al Braccio di Orione, quindi nelle righe che seguono scriverò le classiche due parole sulla Nebulosa di Orione.

giovedì 2 dicembre 2021

L'algoritmo bianco

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Con colpevole ritardo, provo a scrivere due righe su L’algoritmo bianco, bel romanzo di Dario Tonani che avevo citato in un post del lontano 2011. L'occasione è, semplicemente, il momento di pulizia dentro Google Drive, che vorrei cercare di usare sempre meno per uso personale.
Tonani è indubbiamente uno dei migliori scrittori nel panorama (sicuramente poco noto, ma direi anche poco battuto) cyber punk italiano. Indubbiamente ne L'algoritmo bianco lo scrittore sfrutta tutti gli elementi tipici del genere: un antieroe, il killer a pagamento Gregorius Moffa; una società profondamente infusa di tecnologia informatica, ma attraversata da forti disagi sociali. Lo stile di scrittura è allora asciutto e "sporco" al punto giusto: si percepiscono l’elettricità, il sangue, persino la polvere e la paura in quello che è l'inseguimento a un virus informatico introdotto nella rete, l'algoritmo bianco del titolo, in grado di rendere i telefoni dei veri e propri telefoni tachionici. In questo modo chiunque può entrare in comunicazione con il proprio sé del passato o del futuro, generando così un vero e proprio paradosso della conoscenza.
Un romanzo che consiglio di recuperare nelle classiche bancarelle dei mercatini o, magari, anche in qualche oscuro, dickiano store on-line, stando ovviamente attenti a non venire infettati dall’algoritmo bianco: la conoscenza del tempo è un’arma a doppio taglio!

mercoledì 1 dicembre 2021

Madonna e il fumetto sull'AIDS

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Dopo aver scritto un articolo al riguardo, l'interesse verso l'uso dei fumetti nella sensibilizzazione del problema dell'AIDS e più in generale verso il racconto di questa malattia non è mai scemato. Dopo alcuni anni che ne scrissi sul Cappellaio Matto, torno qui su DropSea con una curiosità sulla cantante Madonna, che in occasione del concerto tenuto al Madison Square Garden di New York del 13 luglio del 1987 distribuì tra i suoi fan un opuscolo contenente un fumetto di Malcolm Ater, fondatore della Commercial Comics Company e considerato il padre dei fumetti politici.
Il fumetto in questione potete leggerlo su Flashbak oppure scaricare una sua versione in pdf.