Una delle canzoni più belle, forse la mia preferita, in tutta la colonna sonora di Nemico pubblico è Ten million slaves di Otis Taylor, tratta dal cd del 2008 Recapturing the banjo.
La prima volta in cui questa canzone emerge nel film è quando il detective dell'FBI Melvin Purvis interpretato dal grande Christian Bale da la caccia a uno dei componenti della banda di Dillinger, interpretato da un eccezionale Johnny Depp.
La canzone è un blues dal ritmo trascinante che sicuramente piacerà un po' a tutti i lettori, al di là del film di cui è una delle musiche portanti (viene passata almeno un paio di volte nel corso della proiezione).
Ora, però, vi lascio alla musica:
Stomachion
lunedì 30 novembre 2009
Nemico pubblico: Ten Million Slaves
Carnevale della Fisica #1
Ne parlerò anche su SciBack, ma per il momento ve lo segnalo qui sul blog personale:
Gravità Zero ospita il primo Carnevale della Fisica, uscito in contemporanea con un'edizione italiana e spagnola.
I contributi sono tanti e ricchi di qualità. quindi non perdete tempo e andate a leggere!
P.S.: altri dettagli potete leggerli su Liquida.
Gravità Zero ospita il primo Carnevale della Fisica, uscito in contemporanea con un'edizione italiana e spagnola.
I contributi sono tanti e ricchi di qualità. quindi non perdete tempo e andate a leggere!
P.S.: altri dettagli potete leggerli su Liquida.
mercoledì 25 novembre 2009
I was born to love you
Ieri è stata una ricorrenza importante: il 24 novembre del 1991 moriva Freddie Mercury. Così vi propongo una canzone che mi sta tenendo compagnia nella stesura delle note sull'incontro con Odifreddi alla Feltrinelli (in giornata su SciBack), I was born to love you.
Buon ascolto e buona visione:
Buon ascolto e buona visione:
domenica 22 novembre 2009
sabato 21 novembre 2009
Natale
La società dei consumi e i suoi cittadini stressati avevano altro a cui pensare. Certo, mancava ancora più di un mese a Natale, ma le orge pubblicitarie erano iniziate e l'isteria dell'acquisto si diffondeva lungo le strade addobbate, rapida e inesorabile come la peste. L'epidemia era inarrestabile, e non c'era un posto dove scappare. Penetrava nelle case e negli appartamenti, avvelenando e sopraffacendo chiunque incontrasse sul proprio cammino. I bambini già piangevano dalla spossatezza, e i padri di famiglia erano pieni di debiti fino alle ferie successive. La truffa legalizzata imperversava alla grande. Gli ospedali si riempivano a causa di infarti, crisi di nervi e ulcere perforate.
Le stazioni di polizia del centro venivano spesso visitate dai battistrada della grande festa della famiglia sotto forma di Babbi Natale ubriachi fradici che venivano trascinati fuori dagli androni e dai bagni pubblici. A Mariatorget, due poliziotti sfiniti lasciarono cadere un Babbo Natale sbronzo in una pozzanghera nel tentativo di caricarlo su un taxi.
Nello scompiglio che ne seguì, i due agenti vennero spintonati da allibiti bambini piangenti e ubriaconi furiosi e imperanti. Uno dei poliziotti venne colpito da una palla di neve in un occhio, si arrabbiò e afferrò il manganello. Picchiò alla cieca colpendo un pensionato curioso. Non fu una bella cosa, e i detrattori della polizia poterono tirare acqua al proprio mulino.
(da Il poliziotto che ride di Maj Sjöwall, Per Wahlöö, trad. di Renato Zatti)
Le stazioni di polizia del centro venivano spesso visitate dai battistrada della grande festa della famiglia sotto forma di Babbi Natale ubriachi fradici che venivano trascinati fuori dagli androni e dai bagni pubblici. A Mariatorget, due poliziotti sfiniti lasciarono cadere un Babbo Natale sbronzo in una pozzanghera nel tentativo di caricarlo su un taxi.
Nello scompiglio che ne seguì, i due agenti vennero spintonati da allibiti bambini piangenti e ubriaconi furiosi e imperanti. Uno dei poliziotti venne colpito da una palla di neve in un occhio, si arrabbiò e afferrò il manganello. Picchiò alla cieca colpendo un pensionato curioso. Non fu una bella cosa, e i detrattori della polizia poterono tirare acqua al proprio mulino.
(da Il poliziotto che ride di Maj Sjöwall, Per Wahlöö, trad. di Renato Zatti)
venerdì 20 novembre 2009
Lunga agonia con l'arma più inefficiente del mondo
Video horror al tempo stesso divertente e ricco di tensione, assolutamente imperdibile, realizzato da Richard Gale. Arriverà mai in Italia? Per ora accontentiamoci di questo lungo trailer.
Buona visione:
Buona visione:
L'inverno della paura
Approfittando di alcuni sconti alla Feltrinelli, ho acquistato questo L'inverno della paura di Dan Simmons, che dovrebbe essere il seguito de L'estate della paura, ma che semplicemente può essere letto separatamente (in effetti L'estate non l'ho letto... spero di recuperare, prima o poi!).
Il romanzo è decisamente interessante e particolare per essere di genere horror: innanzitutto è ben difficile trovarne uno che sia così stimolante dal punto di vista culturale, anche se gli stimoli sono semplicemente lanciati e mai veramente approfonditi. In fondo, però, un buon romanzo è soprattutto questo: uno stimolo per il suo lettore.
In questo Simmons colpisce nel segno, fondendo la tradizione dei cani infernali della brughiera, quelli che hanno ispirato Conan Doyle per il suo Il mastino dei Baskerville, uno dei suoi migliori romanzi nella saga holmesiana, con quella delle divinità egizie, che sono state elette come protettrici da parte dell'amico d'infanzia, Duane, del protagonista del romanzo, Dale Stewart.
Il romanzo è decisamente interessante e particolare per essere di genere horror: innanzitutto è ben difficile trovarne uno che sia così stimolante dal punto di vista culturale, anche se gli stimoli sono semplicemente lanciati e mai veramente approfonditi. In fondo, però, un buon romanzo è soprattutto questo: uno stimolo per il suo lettore.
In questo Simmons colpisce nel segno, fondendo la tradizione dei cani infernali della brughiera, quelli che hanno ispirato Conan Doyle per il suo Il mastino dei Baskerville, uno dei suoi migliori romanzi nella saga holmesiana, con quella delle divinità egizie, che sono state elette come protettrici da parte dell'amico d'infanzia, Duane, del protagonista del romanzo, Dale Stewart.
giovedì 19 novembre 2009
Guida in cucina
Direi che non ci sono commenti. Dovete semplicemente vedere il servizio de Le Iene sul Gambero Rosso:
mercoledì 18 novembre 2009
Stanotte il cielo cadrà
Costituito dai due romanzi Tonight the sky will fall e The day the Sun died, Stanotte il cielo cadrà di Daniel F. Galouye costituisce un libro estremamente particolare nel panorama fantascientifico che si indirizza verso l'interpretazione della realtà come sogno. In questo caso è il sogno di qualcun altro e all'inizio l'unico che sembra in grado di controllarlo è Tarl Brent, il protagonista dell'intricata vicenda.
All'inizio viene guardato a vista da una ignota organizzazione che fa di tutto per evitare che gli succeda qualcosa di male, a causa della sua presunta connessione con l'entità che sta sognando la realtà di Brent e amici.
Nel prosieguo della vicenda, però, si comprende come la situazione sia più complessa e sottile al tempo stesso, dando così inizio ad una partita tra il genere umano e l'essere che li sta sognando, con in mezzo i soliti sfruttatori della situazione: riusciranno i sogni a sconfiggere il sognatore?
All'inizio viene guardato a vista da una ignota organizzazione che fa di tutto per evitare che gli succeda qualcosa di male, a causa della sua presunta connessione con l'entità che sta sognando la realtà di Brent e amici.
Nel prosieguo della vicenda, però, si comprende come la situazione sia più complessa e sottile al tempo stesso, dando così inizio ad una partita tra il genere umano e l'essere che li sta sognando, con in mezzo i soliti sfruttatori della situazione: riusciranno i sogni a sconfiggere il sognatore?
The Queen of Argyll
Grazie a questo bel post di Peppe, ho scoperto un po' di artisti interessanti. Oggi iniziamo con i Silly Wizard e la bella The Queen of Argyll, orecchiabile e molto ben suonata:
martedì 17 novembre 2009
In visita al cenacolo
Ieri avrei voluto parlare del concerto degli Skunk Anansie, ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, ho fatto uscire la recensione di Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip Dick e quest'oggi ho deciso, semplicemente, di parlarvi del Cenacolo di Leonardo.
Ieri sera, infatti, è stato possibile andare a visitare fino alle 22 il Cenacolo gratis e senza bisogno di prenotazione. Confesso di essermi fatto un paio di giri, uno da solo l'altro con mia sorella, giunta in tarda serata (a saperlo prima, l'avrei attesa, visto che la fila fatta insieme a lei è durata molto meno di quella che ho fatto da solo).
Visita emozionante? Fino ad un certo punto: non che il contatto con l'arte non sia qualcosa di speciale o particolare, ma ha sicuramente pesato il fatto che in pratica il dipinto a muro(1) è, nonostante i restauri, rovinato. La mano precisa di Leonardo e la cura dei dettagli (almeno quelli rimasti) è comunque evidente, e risalta soprattutto in confronto con la Crocifissione di Giovanni Donato Montorfano, meglio conservata ma tecnicamente e stilisticamente meno valida.
(1) In pratica Leonardo realizzò il dipinto in 4 anni, utilizzando la tecnica pittorica tipica delle tele, ma applicata a un dipinto su parete, questo perché un affresco è un metodo di pittura più rapido e quindi con meno possibilità di curare i dettagli, tanto cari al geniale Leonardo.
Ieri sera, infatti, è stato possibile andare a visitare fino alle 22 il Cenacolo gratis e senza bisogno di prenotazione. Confesso di essermi fatto un paio di giri, uno da solo l'altro con mia sorella, giunta in tarda serata (a saperlo prima, l'avrei attesa, visto che la fila fatta insieme a lei è durata molto meno di quella che ho fatto da solo).
Visita emozionante? Fino ad un certo punto: non che il contatto con l'arte non sia qualcosa di speciale o particolare, ma ha sicuramente pesato il fatto che in pratica il dipinto a muro(1) è, nonostante i restauri, rovinato. La mano precisa di Leonardo e la cura dei dettagli (almeno quelli rimasti) è comunque evidente, e risalta soprattutto in confronto con la Crocifissione di Giovanni Donato Montorfano, meglio conservata ma tecnicamente e stilisticamente meno valida.
(1) In pratica Leonardo realizzò il dipinto in 4 anni, utilizzando la tecnica pittorica tipica delle tele, ma applicata a un dipinto su parete, questo perché un affresco è un metodo di pittura più rapido e quindi con meno possibilità di curare i dettagli, tanto cari al geniale Leonardo.
La Tosca di... Marton!
Edvin Marton è un virtuosissimo violinista ungherese, il corrispondente del nostro pianista Giovanni Allevi. Il buon Allevi, nell'incontro con il pubblico alla Feltrinelli, espresse un concetto del genere:
Buon ascolto:
La musica classica deve rinnovarsi dall'internoLa sua musica, in effetti, esprime degnamente questa esigenza, e lo stesso discorso vale per Marton: mi sembrava quindi opportuno presentarvi questa interpretazione della Tosca del bravissimo violinista ungherese, segnalata da Emanuela Zerbinatti.
Buon ascolto:
lunedì 16 novembre 2009
Io le sogno, le pecore elettriche!
Mi avevano messo sull'avviso: leggere Dick non è semplice. Eppure questo Ma gli androidi sognano pecore elettriche? è a dir poco eccezionale. I protagonisti principali sono tre: Rick Deckard, il cacciatore di androidi (Harrison Ford in Blade Runner, il film di Ridley Scott ispirato al bellissimo romanzo di Dick); John Isidore, uno speciale, una sorta di reietto della società, contaminato dalle polveri radioattive che si trovano nell'atmosfera terrestre che ne hanno minato le facoltà intellettive; Wilbur Mercer, predicatore di una nuova religione salvifica che si dimostrerà una farsa, interpretato in realtà da un attore della vecchia Hollywood, Al Jarry.
I protagonisti sono loro perché, in fondo, Dick esplora tre aspetti differenti nel suo visionario, a tratti allucinato romanzo. Inziamo da Mercer: egli rappresenta una nuova religione, ne è il profeta. Questo culto si basa su una macchina empatica che consente a tutti i fedeli che in quel momento sono collegati di condividere le loro emozioni, i loro sentimenti. Il successo di questa religione sta proprio nel fatto che ormai l'empatia tra esseri umani e verso altri esseri viventi è l'unico, vero carattere distintivo tra esseri umani e androidi, sempre più perfetti e simili agli esseri umani. Eppure questa religione, lo stesso Mercer, si riveleranno finti, delle costruzioni a ben guardare piuttosto raffazzonate, come hanno scoperto gli androidi nel tentativo estremo di far crollare l'unica certezza di distinzione che gli uomini hanno rispetto alle macchine.
I protagonisti sono loro perché, in fondo, Dick esplora tre aspetti differenti nel suo visionario, a tratti allucinato romanzo. Inziamo da Mercer: egli rappresenta una nuova religione, ne è il profeta. Questo culto si basa su una macchina empatica che consente a tutti i fedeli che in quel momento sono collegati di condividere le loro emozioni, i loro sentimenti. Il successo di questa religione sta proprio nel fatto che ormai l'empatia tra esseri umani e verso altri esseri viventi è l'unico, vero carattere distintivo tra esseri umani e androidi, sempre più perfetti e simili agli esseri umani. Eppure questa religione, lo stesso Mercer, si riveleranno finti, delle costruzioni a ben guardare piuttosto raffazzonate, come hanno scoperto gli androidi nel tentativo estremo di far crollare l'unica certezza di distinzione che gli uomini hanno rispetto alle macchine.
True Faith
Non è propriamente una delle mie canzoni preferite, ma il video mi piace ed è anche piuttosto originale, quindi ora vi beccate questo True Faith dei New Order, scoperto (o riscoperto) su CornerList:
domenica 15 novembre 2009
La scoperta del bianco!
In realtà ho scoperto i White Zombie, un gruppo heavy metal veramente potente. In questa occasione vi faccio ascoltare Electric head pt. 1 e 2. E lo so che dovrei proporre qualcosa degli Skunk Anansie, visto che dovrei essere al concerto a quest'ora, però non posso fare a meno di mettere questa.
Per cui: buon ascolto!
Per cui: buon ascolto!
sabato 14 novembre 2009
Il grande Charlie
Con un attacco alla Prodigy e un seguito un po' alla Muse, ecco Charlie Big Potato, per prepararci tutti insieme al concerto di domani degli Skunk Anansie:
venerdì 13 novembre 2009
giovedì 12 novembre 2009
Mangio poco e bevo ancora meno
Non è una delle confessioni che mia sorella attende con ansia per dirmi, in questo caso, Lo vedi? Non mangi! (anche se a dire il vero me lo dice in ogni caso), ma visto che questa notte ho fatto le ore piccole, questo titolo (che sembra il titolo di un programma di Celentano!) mi sembrava azzeccato.
Il motivo?
Scrivere l'articolo per l'incontro di ieri con Grillo. In particolare mi premeva sbobinare le parole di Giuseppe Onufrio di Greenpeace Italia e i tempi non sono stati molto brevi, perché sia Windows sia Linux si sono rifiutati di scaricare sull'hard disk il video con le sue dichiarazioni. Quindi ho dovuto sentirlo utilizzando direttamente la mia Canon e visto che non avevo a disposizione un mouse per selezionare il minutaggio preciso da cui ripartire per l'ascolto, vi lascio immaginare quante volte ho dovuto riascoltare quelle parole!
Diciamo che questo è anche uno dei motivi per cui, come ha notato Paolo, mi è scappato qualche refuso...
Rispetto a quel resoconto, comunque, non mi sembra sia necessario aggiungere altro.
Saluti a tutti!
Il motivo?
Scrivere l'articolo per l'incontro di ieri con Grillo. In particolare mi premeva sbobinare le parole di Giuseppe Onufrio di Greenpeace Italia e i tempi non sono stati molto brevi, perché sia Windows sia Linux si sono rifiutati di scaricare sull'hard disk il video con le sue dichiarazioni. Quindi ho dovuto sentirlo utilizzando direttamente la mia Canon e visto che non avevo a disposizione un mouse per selezionare il minutaggio preciso da cui ripartire per l'ascolto, vi lascio immaginare quante volte ho dovuto riascoltare quelle parole!
Diciamo che questo è anche uno dei motivi per cui, come ha notato Paolo, mi è scappato qualche refuso...
Rispetto a quel resoconto, comunque, non mi sembra sia necessario aggiungere altro.
Saluti a tutti!
A finestra
Canzone camilleriana della bravissima Carmen Consoli.
Buona visione e soprattutto buon ascolto:
Buona visione e soprattutto buon ascolto:
mercoledì 11 novembre 2009
Al Lupo! Al Lupo!
E ieri sera è stata la volta del grandissimo Stefano Benni. Il Lupo giunge con ampio anticipo, alle 18, sull'orario previsto, 18:30, e inizia a fare le prove sull'audio del microfono. Concluse le prove scende dal palco e si avvia al bar della libreria: nel tragitto un ragazzo, timidamente, gli si avvicina e con palpabile emozione, essendo il suo compleanno(1), gli chiede una foto: e subito simpaticamente accontentato.
Mentre è al bar, ecco che la gente si avvicina per un autografo: riesco a infilarmi tra i primi, farmi firmare la mia brava copia di Pane e tempesta e mi faccio riconoscere come quello della recensione di Stranalandia, che so che ha apprezzato moltissimo. Il buon Benni fa un attimo mente locale e si ricorda, commentando tra le altre cose:
Passiamo, però, all'incontro (ci sono anche un paio di brevi video):
Mentre è al bar, ecco che la gente si avvicina per un autografo: riesco a infilarmi tra i primi, farmi firmare la mia brava copia di Pane e tempesta e mi faccio riconoscere come quello della recensione di Stranalandia, che so che ha apprezzato moltissimo. Il buon Benni fa un attimo mente locale e si ricorda, commentando tra le altre cose:
E' strano quel sitoE detto da Benni, per me, suona come un complimento!
Passiamo, però, all'incontro (ci sono anche un paio di brevi video):
Pane e tempesta: book trailer
(disegni di Luca Ralli, musiche di Niclas Benni)
lunedì 9 novembre 2009
Allevi-Biondi
Lo scorso fine settimana è stato ricco di eventi musicali. Inizio con i due tenutisi alla Feltrinelli di Piazza Piemonte, l'incontro con Mario Biondi venerdì 6 per la presentazione di If e quello con Giovanni Allevi sabato 7 per la presentazione del Cd-Dvd che raccoglie il concerto che ha tenuto insieme alla All Stars Orchestra all'Arena di Verona.
Iniziamo con Allevi:
La nostra star del piano e della musica classica arriva praticamente puntuale all'appuntamento: nell'attesa la libreria ha ben pensato di trasmettere il video del concerto all'Arena, mettendo in un angolo il pianoforte. In questo modo tutti gli appassionati venuti per vedere il pianista, erano un po' delusi per l'assenza dello strumento.
Non suonerà, già si mormorava in giro, però...
Appena arrivato Allevi (giunto solo, senza accompagnamento di giornalisti come spalla, portando semplicemente se stesso: un grande!) nota che il pianoforte, per quanto non visibile, c'è, e queste sono state, più o meno, le sue prime parole:
E per chiudere con Allevi, non mi resta che lasciarvi con la galleria delle foto che ho scattato (devo dire che non sono riuscito ad ottenere la stessa qualità di quelle dell'incontro con Biondi, però):
Iniziamo con Allevi:
La nostra star del piano e della musica classica arriva praticamente puntuale all'appuntamento: nell'attesa la libreria ha ben pensato di trasmettere il video del concerto all'Arena, mettendo in un angolo il pianoforte. In questo modo tutti gli appassionati venuti per vedere il pianista, erano un po' delusi per l'assenza dello strumento.
Non suonerà, già si mormorava in giro, però...
Appena arrivato Allevi (giunto solo, senza accompagnamento di giornalisti come spalla, portando semplicemente se stesso: un grande!) nota che il pianoforte, per quanto non visibile, c'è, e queste sono state, più o meno, le sue prime parole:
Che bello! C'è un pianoforte! Allora prima delle domande suono qualcosa!Applausi inevitabili e attesa per Allevi che si concentra sul piano e ci regala le sue splendide note. L'incontro, nel complesso, tra le due domande, le immagini del dvd e i due pezzi che il tempo dell'incontro gli ha concesso, è stato estremamente emozionante, non solo per l'emozione palpabile di Allevi, ma anche per la sua sincerità, la gioia, l'empatia con tutti noi. In effetti, tra tutte le persone che sono giunte qui alla Feltrinelli, Giovanni Allevi si è dimostrato il più umano e normale di tutti, anche più dell'altrettanto fantastica Noemi!
E per chiudere con Allevi, non mi resta che lasciarvi con la galleria delle foto che ho scattato (devo dire che non sono riuscito ad ottenere la stessa qualità di quelle dell'incontro con Biondi, però):
La canzone di Sally
Per questa notte che si avvicina sempre più al termine vi propongo la Sally's Song da Nightmare Before Christmas nell'interpretazione magica e molto blues di Fiona Apple.
Buon ascolto e buona visione:
Potete ascoltare altri brani sui tre post che ho dedicato su tumblr al mitico film: 1 | 2 | 3
Buon ascolto e buona visione:
Potete ascoltare altri brani sui tre post che ho dedicato su tumblr al mitico film: 1 | 2 | 3
domenica 8 novembre 2009
La guerra dei cloni (2)
(lo scienziato pazzo richiama all'ordine, con la dovuta delicatezza, il suo esperimento sfuggito al controllo)
(precedente | continua)
(precedente | continua)
giovedì 5 novembre 2009
Operazione Padova, seconda parte
Dopo la stampa e la fotocopiatura di tutto il materiale burocrativo richiesto, ecco la spedizione, fatta ieri: quindi dovevo in qualche modo, come promesso, lasciare una traccia per voi poveri lettori.
In una giornata di freddo intenso (tanto che per tutto il pomeriggio sono rimasto con un gran mal di testa, attenuatosi un pochino alla sera: in ogni caso sono andato comunque alla presentazione della mostra Emporium, al Museo Leonardo da Vinci) mi sono avviato al vicino ufficio postale e ho spedito il plico, soddisfatto sia per aver comunque inviato una domanda che penso in ogni caso non servirà a nulla, sia perché insolitamente l'impiegato è stato simpatico e affabile, anche se tutto quell'ufficio postale da la sensazione di esserlo: una rarità in questa Italia sempre più scorbutica.
Buona giornata a tutti (ma non sperate in una terza parte dell'Operazione Padova)!
In una giornata di freddo intenso (tanto che per tutto il pomeriggio sono rimasto con un gran mal di testa, attenuatosi un pochino alla sera: in ogni caso sono andato comunque alla presentazione della mostra Emporium, al Museo Leonardo da Vinci) mi sono avviato al vicino ufficio postale e ho spedito il plico, soddisfatto sia per aver comunque inviato una domanda che penso in ogni caso non servirà a nulla, sia perché insolitamente l'impiegato è stato simpatico e affabile, anche se tutto quell'ufficio postale da la sensazione di esserlo: una rarità in questa Italia sempre più scorbutica.
Buona giornata a tutti (ma non sperate in una terza parte dell'Operazione Padova)!
mercoledì 4 novembre 2009
Vestiti di Halloween
Halloween è appena passato e su questo blog l'ho festeggiato con i mitici Kiss.
C'è poi chi, oltre oceano, ha anche proposto un nuovo costumino per la festa, che magari potrebbe venire riproposto per il Carnevale. Potete ammirarlo nel video che vi metto poco sotto, alla cui conclusione mia sorella ha proferito le seguenti, testuali parole:
C'è poi chi, oltre oceano, ha anche proposto un nuovo costumino per la festa, che magari potrebbe venire riproposto per il Carnevale. Potete ammirarlo nel video che vi metto poco sotto, alla cui conclusione mia sorella ha proferito le seguenti, testuali parole:
Mi sto vergognando...Per capirla, non vi resta che guardare (potete vederlo anche sulla mia pagina tumblr):
martedì 3 novembre 2009
Aggiornamenti
Mi ero accorto che il file mp3 che caricava il lettore in Sun Will Set era sbagliato. Ho corretto giusto da qualche minuto e ora potete andare ad ascoltare il set di musica classica proposto originariamente da Warren Ellis.
Operazione Padova, prima parte
Jacopo ne parla sul faccio cose vedo gente: un concorso da ricercatore a Padova. Sta per scadere (ancora una settimana circa) e oggi ho concluso la prima parte, ovvero la stampa di tutte le carte da inviare al Magnifico Rettore. Le carte da fare erano comunque un po', ma in buona parte già compilate. Unica seccatura la stampa, ma tra mia sorella al suo ufficio e una copisteria in zona per andare a stampare la tesi di dottorato, il più è fatto. Almeno per quel che mi riguarda al momento, visto che dopo la spedizione del plico (vi terrò informati), bisognerà attendere l'eventuale chiamata per il concorso (già per questo ho qualche dubbio...).
Tra l'altro lo stesso Jacopo fa notare come i nostri concorsi siano piuttosto affossati da burocrazia e quant'altro: è indubbio, come andiamo ripetendo nelle varie proteste, che fondamentali per una buona riforma dell'università sono il principio di responsabilità (chi recluta si fa carico anche dei disastri del reclutato) e la semplificazione delle procedure di reclutamento.
Certo una rivoluzione di tal genere è piuttosto difficile, visto che la burocrazia italiana è di una forza inimmaginabile!
Alle future parti dell'Operazione Padova.
Tra l'altro lo stesso Jacopo fa notare come i nostri concorsi siano piuttosto affossati da burocrazia e quant'altro: è indubbio, come andiamo ripetendo nelle varie proteste, che fondamentali per una buona riforma dell'università sono il principio di responsabilità (chi recluta si fa carico anche dei disastri del reclutato) e la semplificazione delle procedure di reclutamento.
Certo una rivoluzione di tal genere è piuttosto difficile, visto che la burocrazia italiana è di una forza inimmaginabile!
Alle future parti dell'Operazione Padova.
lunedì 2 novembre 2009
Butterfly and Hurricanes
Ed ora, invece, vi tocca Butterfly and Hurricanes dei mitici Muse: la performance è tratta dal concerto di Wmbley 2007.
Buon ascolto e buona visione!
Buon ascolto e buona visione!
domenica 1 novembre 2009
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