
Rispetto ad altri romanzi dello scrittore, comunque, le tresche amorose del protagonista sono ridotte al minimo indispensabile, mentre gli intrecci temporali tessono un paradosso che viene sciolto solo quando tutta la matassa viene sviluppata sotto gli occhi del lettore. C'è, però, da dire che l'intreccio temporale è la parte meno interessante, per quanto la più pressante, del romanzo, mentre è proprio l'interazione con la società distopica del futuro a stuzzicare maggiormente: d'altra parte un protagonista votato a salvare vite umane non può non notare la scelta quasi fanatica di non volersi più curare. Ciò che però è forse ancora più interessante è la motivazione che fa da sfondo a questa scelta: una razionalizzazione delle risorse a disposizione. Ed è forse questo il vero messaggio che alla fine dovremmo cogliere da Dottor futuro in questi nostri tempi di sfrenato consumismo.
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