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mercoledì 11 giugno 2025

Ritratti: Alice Lee

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Alice Lee - via commons
Il Bedford College a Londra era stato fondato nel 1847 per offrire alle donne un percorso di istruzione superiore: era stato il primo istituto di tal genere nel Regno Unito. Nel 1874 il College si trasferì dalla sua sede originale in Bedford Square a York Place, vicino la famosa Baker Street, occupando due edifici. Ed è qui che nel 1876 entra come studentessa Alice Elizabeth Lee, nata il 28 giugno del 1858, figlia di William Lee, capo carrozziere, e Matilda Baker.
All'epoca a insegnare matematica c'era Percy John Harding che nei suoi primi anni non si interessò all'insegnamento della matematica a livello universitario, cosa che però sarebbe cambiata qualche anno dopo l'arrivo della Lee a Bedford. Era l'anno accademico 1879-1880 e le immatricolazioni per matematica furono 9 e di queste in testa alla graduatoria, evidentemente di merito, troviamo proprio Alice Lee, che per questo ottene un premio di 5 sterline.
La giovane si trasferì a York Place nel corso degli studi universitari, conseguendo però la laurea presso l'Università di Londra nel 1884: il motivo era perché il Bedford College non aveva lo status accademico, quindi comunque gli esami andavano sostenuti in una università vera e propria. Lee, però, non si interessava solo di scienza, e così decise di conseguire una seconda laurea, questa volta in lettere, l'anno successivo, nel 1885, sempre presso l'Università di Londra.
Subito dopo la laurea, ottenne il posto di assistente in matematica e fisica presso il Bedford College e per arrotondare il suo (magro) stipendio dava ripetizioni di greco e latino. Dal 1892 al 1894 fu assistente residente, ovvero con vitto e alloggio offerti dal College in cambio di un aiuto non-ufficiale agli studenti.
Matematica ed evoluzione
Nel 1892 Karl Pearson scrisse una lettera pubblicata dal Pall Mall Gazette in cui citicava i metodi di insegnamento del Bedford, a suo dire non di livello accademico. A questa lettera a mezzo stampa rispose proprio Alice Lee: da lì in poi iniziò un interessante scambio epistolare tra i due, con Pearson che, evidentemente ricredutosi, la invitò a seguire il suo corso di statistica avanzata che tenne nel 1895. A settembre di quello stesso anno la Lee scrisse a Pearson che era rimasta affascinata in particolare dalla biometria.
Sempre nel corso di quello stesso anno entrò nel team di ricerca di Pearson, all'inizio sobbarcandosi tutta una serie di calcoli lunghi e laboriosi. Vista la mole di lavoro portata avanti dalla sua collaboratrice, Pearson, nonostante il parere contrario della stessa Lee, decise di inserirla tra gli autori degli articoli prodotti dal gruppo di ricerca. Il primo di questi, Mathematical Contributions to the Theory of Evolution venne proposto alla Royal Society il 27 agosto 1896. All'interno dell'articolo Pearson volle esplicitamente accreditare i contributi alla redazione delle tabelle e dei calcoli portato da Lee, definendo il suo lavoro un compito che ha richiesto molto lavoro e perseveranza.
Per quanto la linea di ricerca di Pearson fosse interessante, la Lee voleva esplorare altre strade. Così Pearson la incoraggiò a convogliare i suoi specifici interessi per sviluppare una tesi di dottorato.
Le dimensioni del cervello
All'epoca la maggior parte degli esperti nello studio del corpo umano, in particolare del cervello, ritenevano che le favoltà intellettive fossero direttamente proporzionali con le dimensioni del cranio. Questo, ovviamente, aveva come conseguenza la nascita dell'idea che le donne fossero meno intelligenti degli uomini proprio per via delle dimensioni medie del cranio inferiori rispetto a quelle degli uomini. Ed era proprio con l'obiettivo di confutare questa "credenza scientifica" che Lee si mise al lavoro per la sua tesi di dottorato.
Per ottenere il suo scopo prima di tutto sviluppò una formula che, a partire dalle misurazioni dei crani, permettesse di valutare le capacità volumetriche degli stessi. Quindi iniziò a misurare teste!
Evidentemente sicura della giustezza della sua idea, il 10 giugno del 1898 andò presso la Anatomical Society per misurare i crani dei loro soci: alla fine accettarono in 35. A questi si aggiunsero anche i dati provenienti dai membri della British Association, 30 studentesse del Bedford College, e 25 docenti dell'University College tra cui lo stesso Pearson. L'esame dei dati non mostrò alcuna correlazione tra dimensioni e qualità intellettive. Anzi, uno dei migliori anatomisti dell'epoca, Julius Kollmann, si rivelò essere quello con il cranio più piccolo tra i 35 della Anatomical Society.
Nonostante questi risultati, all'inizio la sua tesi venne avversata, e non credo per un uso carente della statistica. Tra gli esaminatori c'era anche uno dei 35 anatomisti di cui sopra, William Turner, che aveva uno dei crani più piccoli. E se vi aspettate che ciò lo avrebbe bendisposto, semplicemente vi sbagliate di grosso! Un'altro degli esaminatori, invece, Joseph Larmor, affermò che la tesi non fosse un lavoro originale di Lee, ma fosse stata redatta da Pearson, nonostante quest'ultimo avesse negato la cosa.
Alla fine, dopo un fitto scambio di lettere tra Pearson e Francis Galton che portò a una serie di sistemazioni della tesi, questa venne presentata alla Royal Society il 13 luglio 1900 e letta il 15 novembre 1900.
Dopo questo importante successo, continuò a collaborare con Pearson fino al 1907, quando si dimise dall'Eugenics Laboratory a causa di alcuni problemi di salute, senza però abbandonare l'insegnamento presso il Bedford. Questo, però, non le impedì comunque di collaborare con il team, anche se in questo modo lo fece con i suoi tempi.
Nel corso della prima guerra mondiale, prima calcolò le traiettorie dei bolidi per conto del Munitions Inventions Department e successivamente fu calcolatrice per l'Ammiragliato.
Successivamente, una volta giunta alla pensione, insieme con Margaret Tuke, che era stata preside del Bedfor College, lottò per avere un trattamento pensionistico migliore (d'altra parte le donne all'epoca non avevano solo uno stipendio inferiore...), riuscendo alla fine a ottenere una pensione sì bassa, ma certamente più dignitosa di quella che avrebbe dovuto ottenere.
Si spense il 5 ottobre 1939 presso la casa di cura Peter Pan a Rustington nel Sussex.
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