Stomachion

domenica 5 maggio 2019

Topolino #3310: Genratori casuali di oroscopi

La storia d'apertura di Topolino #3310 segna l'esordio della nuova serie Papersera News. Ideata da Corrado Mastantuono, in questo primo episodio mette sotto i suoi occhi indagatori una delle presenze più assurde sui quotidiani di un'era come la nostra che forse dovrebbe essere un po' più scientifica di così: l'oroscopo.
Previsioni per non scegliere
Il Papersera, come al solito, è retto da una conduzione dilettantistica votata al risparmio dal suo proprietario nonché direttore, Paperon de' Paperoni, che pone ai suoi giornalisti di punta, Paperino e Paperoga, sempre nuove sfide per rianimare le vendite, ovviamente con costi bassi se non nulli, come nel caso dell'ingaggio di un oroscoparo. Occiamente i due nipoti non riescono a ingaggiare nessuno disposto a vaticinare gratuitamente, così il buon Paperoga idea un metodo sicuro e divertente: inserire spezzoni di frasi di senso compiuto all'interno di un'urna ed estrarle per comporre un oroscopo il più realistico possibile. La cosa divertente è che, alla fine del 2018, ho scoperto che una curatrice di oroscopi faceva scrivere gli stessi, in alcune occasioni, alla nipote quattordicenne, il che la dice lunga sulla cura con cui questo genere di vaticini viene realizzata.
E d'altra parte l'obiettivo di Mastantuono, evidente in una lettura non superficiale del finale, è proprio quello di puntare il dito contro le aspettative che spesso si pongono sugli oroscopi, che diventano un modo per sollevare se stessi dalla responsabilità delle proprie scelte. In tutto questo ne fanno le spesse Paperino e Paperoga, travolti dalla folla, come ovvio in situazioni dove il controllo sfugge dalle loro mani, ma a parte questo questa prima storia della serie presenta tutti gli elementi comici e irriverenti di quella che molto probabilmente sarà la serie nel suo complesso: una satira sulla società e i suoi difetti.
Il difficile mestiere del batterista
Spesso, in un gruppo pop, rock, metal, ecc., c'è una figura che è molto importante ma non sempre viene presa in considerazione: quella del batterista. A meno di non trovarsi nel concerto dal vivo, quando diventa parte dello spettacolo stesso. Eppure il batterista riveste una funzione fondamentale nella musica, visto che di fatto dirige il tempo e detta il ritmo non solo per gli altri componenti della banda, ma anche per chi ascolta la musica. Così è decisamente piacevole leggere una storia su Topolino che si concentra non solo sul meraviglioso mondo della musica, ma anche sul batterista.
A proporla è il musicista del settimanale, Giorgio Salati, che riveste di tale ruolo il buon Battista: il suo talento viene giustificato in un modo divertente grazie al doppio significato del termine "batteria". Con questa parola, infatti, ci si riferisce non solo allo strumento musicale, ma anche a una serie completa di pentole e tegami, che sono il tipo di batteria con cui il maggiordomo di Paperone ha, generalmente, più a che fare.
Battista, però, non intraprende la carriera di batterista per un qualche interesse particolare, ma per venire incontro alle esigenze del suo datore di lavoro: mentre il tour dei The Ducksicles sta volgendo al termine tra un successo e l'altro (tra cui anche la vittoria del disco di calcestruzzo, simpatica satira dei dischi di vario metallo assegnati ai gruppi musicali, e per traslato satira dello stesso mondo della musica), il loro batterista sparisce. Nel frattempo Paperone chiede a Paperetta Yé Yé, che segue il gruppo usando i suoi canali social, di indagare sulla faccenda. In questo modo Salati introduce anche il tema dei social network, aggiornando in maniera molto facile e immediata un personaggio come Paperetta, nato come ispirazione ai così detti figli dei fiori.
La storia, Battista misterioso batterista, dal ritmo serrato e ricca di spunti divertenti, ma anche di idee su cui riflettere, viene completata dai dinamici disegni di Lucio Leoni, come sempre efficace in questo genere di avventure ricche di gag e di ritmo.
Il valore dell'amicizia
Il personaggio di Amelia risulta spesso concentrato esclusivamente sull'ambita Numero Uno. Con questa premessa riuscire a rendere più interessante la strega partenopea non è molto agevole. Prima di Amelia amica numero uno, Gaja Arrighini aveva già provato qualcosa di simile con Amiche per la pelle: con la storia uscita su Topolino #3310 la sceneggiatrice allarga lo spettro e mette a confronto Amelia non solo con Paperina, ma anche con Miss Paperett e Brigitta. Il problema è che, mentre Amelia ne esce in qualche modo approfondita, Paperina & co. risultano delle perfette idiote, tutte appiattite sul tipico cliché femminile superficiale, ricco di parole e deduzioni un po' sballate che blocca Amelia dal suo intento, prendere possesso della Numero Uno, ma che ha il pregio di permetterle di approfondire il suo carattere e la sua vita.
Il finale, con la sua enfasi sull'amicizia, risulta alla fine un po' debole e forzatamente divertente, senza alla fine divertire quanto il resto della storia. Questa, però, ha il pregio di recuperare, seppure con un flashbak, la strega Roberta. Ideata nel 1971 da Rodolfo Cimino per Le streghe in azione, aveva fatto la sua ultima apparizione nel 2008 con Il congelamento dei crediti, sempre scritta da Cimino, ma con i disegni di Paolo De Lorenzi. In questa occasione a disegnarla troviamo Nico Picone che, a differenza della rappresentazione originatia di Giorgio Cavazzano, che l'aveva dotata di una bionda chioma riccia e vaporosa, propone un look emo-dark e una chioma liscia, pur se sempre bionda.
Concludo avvisandovi di monitorare il Caffé del Cappellaio Matto dove conto di pubblicare un breve approfondimento sulla storia che conclude il numero.

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