In qualche modo questo modo "concreto" di vedere la relatività generale è diretta conseguenza del modo matematico "visuale" generato dai diagrammi di incorporamento e dai parabolodi di Flamm.
Questa analogia è, però, problematica non solo per il fatto di essere, come tutte le analogie, inesatta, ma anche perché potrebbe generare, soprattutto negli studenti, un po' di confusione su spazio e spaziotempo distorto. Ci si potrebbe cioé chiedere perché il foglio elastico viene distorto? A causa del peso della palla? Questo, però, implicherebbe l'uso di una argomentazione circolare: usare la gravità per spiegare la gravità. E se allora la palla non si trova nello spaziotempo, dov'è?(1)
Pur osservando come queste domande, nelle pur poche attività che ho personalmente svolto con il telo elastico, non sono state rivolte, forse grazie all'accortezza di spiegare che ci si trovava di fronte a un'analogia che permetteva di vedere solo alcuni aspetti della gravità, può essere interessante esaminare un metodo alternativo per raccontare la deformazione dello spaziotempo.


Un interessante approfondimento sulle deformazioni spaziotemporali è Deviation of Light near the Sun in General Relativity di Christian Magnan: poiché la versione su lacosmo.com non è al momento disponibile, vi segnalo quella su archive.org, che però ha l'inconveniente di non mostrare equazioni e immagini.
- Janis, A. I. (2018). On mass, spacetime curvature, and gravity. The Physics Teacher, 56(1), 12-13. doi:10.1119/1.5018679 (4shared) ↩↩
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