Spesso succede che soprattutto i romanzi della serie Giallo Mondadori mi arrivano tra le mani nei modi più inconsueti. E così succede anche con Lettore, in guardia!, poliziesco di John Dickson Carr, scrittore statunitense noto con lo pseudonimo di Carter Dickson. Il segreto del romanzo è, in qualche modo, contenuto nel titolo che ha una doppia lettura, anche in originale, The reader is warned. Protagonista del romanzo è, infatti, Herman Pennik che millanta dei poteri di lettura del pensiero in grado persino di uccidere un essere umano. Dunque il lettore che deve restare in guardia è proprio Pennik. O no? In realtà si trovano all'interno del romanzo anche alcuni riferimenti espliciti al lettore, inviti a fare attenzione ai dettagli.
Carr, infatti, mette sotto il naso al lettore del romanzo tutti gli elementi per giungere a una soluzione, o quanto meno per avvicinarsi a essa, mentre continua a puntare il dito su Pennik, in un gioco abbastanza scontato di mettere il presunto colpevole sotto i riflettori. In effetti il lettore, quello del romanzo, potrebbe tranquillamente decidere di tornare indietro e andare alla ricerca dei passaggi suggeriti, ma d'altra parte il ritmo narrativo e l'alternarsi degli eventi sono anche tali da spingere il lettore a restare incollato alla pagina e seguire tutti gli eventi in successione.
In questo senso la bellezza di questo poliziesco è proprio nella combinazione di elementi in qualche modo gotici grazie alla presenza del lettore del pensiero; elementi noir grazie al gioco iniziale, molto alla Derrick, in cui gli ospiti della casa in cui Pennik si trova si chiudono in un circolo di pensieri criminali; investigazione classica grazie agli indizi che Carr dissemina nella trama. Una combinazione mescolata con grande sapienza da Carr per ottenere un risultato appassionante e piacevole.
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