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Una capatina all'ufficio brevetti
Sebbene l'idea dietro ai brevetti risalga al tempo della Magna Grecia, in particolare alla città di Sibari, la prima vera legge che regolamenta i brevetti risale al 19 marzo 1474, contenuta all'interno dello statuto del senato della Repubblica di Venezia. L'idea fondamentale dei brevetti stessi è quella di stabilire da un lato la paternità di un'invenzione e dall'altro i diritti di sfruttamento della stessa. Il problema è che ciò non azzera le diatribe né protegge completamente gli inventori stessi, questo perché depositare e mantenere un brevetto per un certo tempo costa denaro all'inventore stesso.Il caso più eclatante in questo senso è proprio quello del telefono: per molti anni negli Stati Uniti la co-paternità dell'invenzione ad Antonio Meucci non venne accettata, ritenendo il solo Alexander Graham Bell inventore del dispositivo. Il fatto è che Meucci non poteva permettersi di depositare un brevetto vero e proprio per via dei costi molto più alti, accontendandosi del così detto caveat, che però non prevedeva di depositare un progetto più complesso. Questo, in pratica, lasciava margine per depositare un progetto più completo a chiunque si trovasse a lavorare su un sistema simile, proprio come nel caso di Bell.
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Il segreto del raggiro avviene grazie a una piccola invenzione di Archimede che fa il backup delle sue idee su un computer e sottratta di nascosto da Rockerduck. L'aspetto curioso dell'invenzione, insieme con l'invenzione iniziale di Archimede, un dispositivo in grado di inviare impulsi mentali a una stampante per rappresentare l'oggetto immaginato, è che tali sistemi sono effettivamente allo studio da anni: nel 2009, infatti, un gruppo di ingegneri biomedici avevano sviluppato un caschetto in grado di permettere a chi lo indossa di inviare dei segnali di testo a un computer e, persino, un messaggio su twitter!
USING EEG TO SEND TWEET
— Adam Wilson (@jawilsonBCI) 1 aprile 2009
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Tra l'altro questi si mostrano in un'ampia varietà di animali antropomorfi in un contesto dove gli uccelli, in particolare i paperi, la fanno da padrone. Questo da indubbiamente un valore aggiunto ai sempre gradevoli e dinamici disegni di Guerrini, insieme con la chicca dell'impiegato dell'ufficio brevetti: un ratto baffuto e scompigliato di nome Albert, chiaro riferimento ad Albert Einstein che per anni è stato impiegato dell'ufficio brevetti di Berna.
C'è tempo e tempo
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La storia di Sisti, disegnata dal devitiano Giuseppe Zironi, molto a suo agio con l'ambientazione desertica della trama, ha un ritmo incalzante e un leggerissimo paradosso temporale che deve essere evitato, influenzando così le azioni di Topolino nel passato. C'è effettivamente un piccolissimo dettaglio non spiegato, ma nel complesso l'avventura risulta appassionante e con un giusto mix tra investigazione e azione. Il finale, inoltre, promette la possibilità di vedere Shiroq in qualche altra storia futura, il che permetterebbe di arricchire le avventure di ispirazione scientifica di un altro elemento interessante come il controllo del clima.
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Di controllo del clima se ne occupano geoingegneria e ingegneria ambientale. Queste discipline studiano le tecniche atte per modificare il tempo atmosferico e il clima ambientale per gli scopi umani, in particolare l'agricoltura. In questo senso la tecnica più nota è quella della semina delle nuvole (o cloud seeding), che consiste nello spruzzare le nuvole con, generalmente, dello ioduro d'argento, che ne migliora lo sviluppo, aumentando le possibilità di precipitazioni sul luogo desiderato.
Altro campo dove c'è un forte interesse della ricerca, in particolare statunitense, è quello degli uragani, con allo studio dispositivi e tecniche in grado di fermare questi devastanti vortici d'aria.
La principale difficoltà è, però, nello sviluppo di modelli matematici in grado di descrivere il clima stesso: siamo abbastanza certi che i cambiamenti climatici cui è soggetto il pianeta da un secolo a questa parte sono di origine antropica. Le nostre attività industriali in particolare hanno modificato il clima della Terra, ma è ancora ben lungo il percorso per capire tali modifiche e poterle quindi utilizzare a nostro vantaggio, riducendo al minimo le controindicazioni che, allo stato attuale, sembrano indicare un futuro sempre più arido per il pianeta.
Un problema di voce
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La storia è, nel complesso, una delle migliori scritte da D'Antona: un cinetico susseguirsi di gag che si giova peraltro dell'apporto ai disegni di Lucio Leoni in una storia che ben si adatta al suo stile dinamico e rotondo. Un'ottima chiusura per un numero particolarmente interessante come capita poche volte nel corso dell'anno.
Fantastico. Mi è piaciuto il tuo post ed è condiviso ai miei social Networks!
RispondiEliminaInvenzione brevettabile: quali requisiti?
Ufficio Brevetti E Marchi