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mercoledì 30 ottobre 2024

Matematica, lezione 34: Intelligenza artificiale

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Il tema dell'intelligenza artificiale è decisamente uno di quelli maggiormente "sulla bocca di tutti" nell'ultimo periodo, in particolare grazie alle sue molte applicazioni online sempre più diffuse e pubblicizzate. Per cui non deve stupire che anche la collana Matematica, in particolare nella sua prima estensione, abbia deciso di occuparsi del tema. E il curatore, Maurizio Codogno, ha assegnato il compito ad Andrea Mercuri, che aveva già affrontato l'algebra lineare.
In questo caso il compito è, se vogliamo, anche più complesso, visto che per rendere efficace il volumetto e la sua lettura a un pubblico quanto più ampio possibile, bisogna riuscire a integrare elementi di divulgazione che attenuino la parte più formale. E Mercuri, dopo un'ottima introduzione storica, oserei dire che riesce nell'intento, nonostante la grande quantità di formule matematiche presenti. Il matematico, infatti, riesce a far passare sia la complessità della disciplina, ma anche le difficoltà che sono avvenute nel corso degli anni e come alcune di queste sono state risolte, mentre altre, come per esempio la possibilità di creare una rete neurale generalista, sono ancora piuttosto lontane dal concludersi. E non nascondo che è stato molto utile anche per me nel momento nella scrittura dei contenuti dedicati ai Premi Nobel 2024, su tutti il video della serie Disney Comics&Science.
Ad affiancare il testo principale di Mercuri ci sono come al solito i giochi matematici del buon Maurizio e la biografia di Sara Zucchini, che questa volta racconta la grandissima Emmy Noether, della quale Albert Einstein, in occasione del suo necrologia, scrisse:
Noether è stata il più significativo e creativo genio matematico che l'educazione femminile abbia mai prodotto.
E se consideriamo che ancora all'epoca della Noether l'educazione femminile era ben poca cosa rispetto a quella maschile, viste le difficoltà già solo ad accedere agli studi accademici, questo dovrebbe dare un'idea della grandezza dei suoi risultati. E uno di questi è il così detto teorema di Lasker-Noether, legato al concetto matematico degli anelli.
La Zucchini, ad ogni buon conto, riesce a far emergere il ritratto di una donna determinata, ma al tempo stesso che ben poco aveva in conto il parere del mondo intorno a lei, concentrata sulla matematica e sul far valere il proprio valore in un mondo che, in teoria, avrebbe dovuto apprezzarlo.

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