Torniamo, però, a quanto avvenuto quest'anno a Toronto: il tornei dei candidati 2024 può essere riassunto con la seguente citazione di Voltaire da La Henriade (via wikiquote):
C'è chi in seconda fila brilla e in prima s'eclissa.Se, infatti, mettiamo i contendenti del torneo nelle classiche file da Formula 1 in funzione del loro punteggio Elo troviamo in prima fila Caruana e Nakamura, quindi in seconda Firouzja e Nepo e, solo in terza, Praggnanandhaa e Gukesh. Alla fine il titolo è stato una sfida a quattro tra Nepo, Nakamura, Caruana e Gukesh. Quest'ultimo vince il torneo con 9 punti contro gli 8.5 degli altri tre. Se ci limitiamo all'esame della giornata di ieri, saremmo portati a concludere che il torneo, alla fine, lo ha perso Caruana, ma se iniziamo l'esame dagli scontri diretti il punto di vista cambia completamente: in questo caso, infatti, il migliore si è rivelato Nakamura con 3.5 punti, contro i 3 di Gukesh e Nepo e i 2.5 di Caruana.
Partendo quindi dalla visione degli scontri diretti, Nakamura è stato il grande sconfitto del torneo e la previsione di Magnus Carlsen aveva ben più di un fondamento. La differenza quindi l'hanno fatta gli scontri indiretti, dove i migliori sono stati Gukesh e Caruana. E quindi in quest'ottica risulta ancora più incredibile come Caruana non sia riuscito nemmeno in questa occasione a scongiurare gli effetti devastanti della sua bestia nera, qul Nakamura che, nonostante sia nella classifica FIDE in una posizione inferiore alla sua, lo sconfigge con grande regolarità. Se quindi dal punto di vista di Nakamura ha perso il torneo grazie alle due grandi vittorie di Vidit contro di lui, allo stesso modo Caruana lo ha perso a causa della sua sconfitta contro Nakamura: un eventuale pareggio probabilmente lo avrebbe messo in una condizione psicologica migliore nella sfida successiva contro Abbasov, finita in parità e dunque non è difficile pensare che in totale è come se avesse perso da 1 a 1.5 punti in classifica.
Se quindi da un lato abbiamo le occasioni buttate al vento dei due statunitensi, o il torneo tutto sommato piuttosto fortunato di Nepo, dall'altro abbiamo un torneo condotto in maniera per lo più solida cercando di cogliere al volo le occasioni, che poi è quello che mi sembra ha cercato di fare proprio Gukesh. Che poi alla fine siano contati di più i demeriti degli avversari rispetto ai meriti propri è discorso vecchio che accomuna un po' tutte le competizioni, ma al di là del peso di ciascun elemento, la vittoria alla fine è meritata. D'altra parte il primo metro di giudizio nei suoi confronti come scacchista lo avremo nella prossima sfida mondiale.
Sarà emozionante assistervi!
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