Il volume dedicato all'infinito, seguito ideale del quarto volume, è stata una piccola sorpresa, non tanto per l'ottimo sviluppo del tema, quanto per l'autore. Per via di Verso l'infinito, ma con calma, mi ero convinto che questo decimo volume sarebbe stato scritto sempre da Roberto Zanasi, e invece alla fine è stato lo stesso Maurizio Codogno a trattare l'argomento.
Il curatore della collana, alla fine, è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra il formalismo di definizioni e teoremi e un approccio un po' più divulgativo, e quindi discorsivo, che alla fine, pur se non nella stessa maniera dettagliata di David Foster Wallace in Di tutto, di più, stringi stringi è risultato molto più efficace nel far passare al lettore la sfida insita nell'affrontare l'infinito. Inoltre l'approccio, per quanto non completista da un punto di vista formale, lo è stato da un punto di vista storico.
I giochi matematici, poi, sono una specie di ulteriore compendio ricreativo al testo, laddove gli esercizi presentano un approccio più formale, mentre Sara Zucchini nel suo percorso storico-biografico è arrivata a Leonhard Euler, uno dei più grandi matematici di tutti i tempi. La principale difficoltà nel raccontare la sua vita è, soprattutto, la vastità dei suoi interessi, ma l'autrice è stata abile nel lasciare al lettore alcuni spunti interessanti che non solo ne hanno fornito l'idea della sua grandezza come matematico, ma anche le sue idee come persona, restando quindi nel solco delle biografie uscite sui volumi precedenti.
Nel complesso un ottimo volume che riporta, almeno a parere di chi scrive, la collana su un buon livello dopo le personali perplessità sul volume dedicato alla statistica.
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