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sabato 13 aprile 2024

Paperino #526: L'importanza della famiglia

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Grazie alle medaglie di Fabio Celoni (si, lo so, sono in ritardo con la pubblicazione degli unboxing), sto riporendendo l'acquisto regolare di Paperino, che in questo periodo presenta un sommario interessante.
Oltre alla serie inedita celebrativa per i 90 anni del personaggio (e tra 5 anni il suo corto d'esordio diventerà di pubblico dominio), e alla Storia special, anche la selezione di ristampe è interessante, con storie scelte mediamente più datate rispetto a quelle proposte ultimamente su Zio Paperone. Il fatto poi che molti numeri di Paperino non li ho acquistati per diverso tempo (vedi il video di Collezione Disney dedicato alla testata) sta anche giocando un ruolo nel gradimento del sommario. Forse unico difetto della testata è la foliazione eccessiva, anche se probabilmente è ciò che permette a Paperino di restare in edicola in rapporto al suo prezzo.
Veniamo però alla storia d'apertura: Il prezzo della fama di Alberto Savini per i disegni di Vitale Mangiatordi, secondo episodio di That's your life, Donald!
In questa occasione Savini infila Paperino, sempre grazie al genio dello smartphone, in una situazione molto simile a quella in cui finì Peter Parker nel 2006 grazie a Tony Stark: tutti sanno della sua identità supereroica, con conseguente ingestibile fama. E rapporti familiari che si deteriorano.
La storia è un susseguirsi di situazioni ridicole e al tempo stesso disfunzionali che ovviamente fanno capire a Paperino e, per traslato, ai nipotini e ai lettori, l'importanza della famiglia e delle persone care anche in un mondo così interconnesso come il nostro.
La Storia special, invece, è un classico della premiata ditta Giorgio Pezzin-Giorgio Cavazzano, Il recupero sottomarino. La storia, pubblucata nel 1977 (e l'anno è fondamentale, come vedremo a breve), racconta del recupero da parte di Paperino e Paperoga con i soliti (pochi) mezzi paperoniani della Andrea Boria, transatlantico di lusso affondato al largo del Calisota.
Il riferimento di Pezzin è alla Andrea Doria, il transatlantico italiano affondato nel 1956 al largo di Nantucket a causa di uno speronamento. Il recupero negli anni successivi del transatlantico è stato impedito da diversi fattori ambientali, come le forti correnti, che lo stesso Paperino sperimenta nella sua prima immersione, o l'acqua resa torbida dalla grande densità del plancton, o ancora la presenza degli squali, cosa quest'ultima che i due autori risparimiano ai nostri intrepidi palombari disneyani.
Uno dei migliori risultati, poi trasmesso in tv dalla Rai in un documentario in due parti presentato da Mino Damato, fu quello portato a termine dal regista Peter Gimbel insieme con la moglie, l'attrice Elga Andersen: nel 1981 i due riuscirono a recuperare una delle casseforti contenute nel transatlantico.
E secondo voi cosa recuperarono Paperino e Paperoga dall'Andrea Boria nel 1977? Proprio una delle casseforti, ennesima dimostrazione delle capacità preveggenti di Pezzin! Ovviamente il contenuto scatenò le ire di Paperone, ma questa, come si suol dire, è la solita storia!

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