sabato 23 marzo 2024

Paperinik #87: Ritorno a Duckmelot

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Era da diversi mesi che non scrivevo nulla su Paperinik, un po' perché mi sono dedicato ad altro, un po' perché sono in arretrato con le letture. Vistoi, però, che il #87 vede il ritorno del Diary of a Wacky Knight, ovvero il Paperinik cavaliere, ecco che ritorno a raccontarvi qualcosa del mensile dedicato all'alter ego mascherato di Paperino.
Con L'enigma della bilancia Stefano Ambrosio e Lorenzo Pastrovicchio danno il via alla terza stagione della serie con una macrotrama decisamente interessante: Paperone con i nipoti Paperino e Qui, Quo, Qua, si mette in viaggio per il suo regno per realizzare il censimento delle attività produttive. In questo primo episodio i quattro si ritrovano a dover affrontare un esoso esattore, interpretato da Gambadilegno, che cerca di ottenere dai commercianti che passano dal suo villaggio più di quanto richiesto da Paperone.
La scoperta del trucco utilizzato da Gamba e, soprattutto, la sua spiegazione è un piccolo pezzo di scienza che vale la pena citare. Gamba, infatti, ha truccato la bilancia per determinare il pedaggio grazie a un magnete. Ovviamente questo viene visualizzato da Pastrovicchio alla maniera moderna, ma tali materiali erano noti già agli antichi greci, senza dimenticarci che l'ambientazione, per quanto medievaleggiante, è sostanzialmente fantasy, quindi comunque poco storica, per cui va benissimo una visualizzazione moderna, per quanto nel complesso stoni leggermente.
A fronte di questa storia autoconclusiva, però, Ambrosio inizia anche una storia parallela con Pico, reggente del regno, e Lady Paperinika che dovranno affrontare una potenziale invasione del castello, forse congegnata da un avversario visto nelle precedenti stagioni.
Nella sezione delle ristampe, invece, spicca la presenza di ben due storie di Lucio Leoni, Il futuro imperfetto con Emanuela Negrin ai testi, e La minaccia cuginiforme scritta da Massimo Marconi. Come potrete immaginare, visto il titolo, mi concentrerò sulla prima.
Il titolo, infatti, è un esplicito riferimento all'omonimo crossover della Marvel del 1992 realizzata da Peter David e George Perez, e vede Paperinik andare, per sbaglio, in un lontano futuro in cui, a causa di una intelligenza artificiale, Multivac, costruita da Archimede (anche se nella storia si parla di un supercomputer), il mondo è regredito a una specie di mondo medievaleggante in cui l'unica tecnologia avanzata è proprio quella in possesso del Multivac. Per proteggere questo status quo, il Multivac ha costruito una segie di guardiani che ricordano molto da vicino le sentinelle marvelliane e tutte con le sembianze di Paperinik.
E' interessante, a questo punto, notare come la motivazione di Archimede nella costruzione del Multivac, trovare cioé una risposta a un quesito particolare, non sia molto dissimile alla motivazione alla base della costruzione del computer quantistico in Dark. Inoltre Paperinik riesce a risolvere la faccenda proponendo al Multivac un paradosso logico, mandandolo in tilt, proprio come fece Patsy in una storia di Nick Carter di Bonvi, anche se in quest'ultimo caso il paradosso era legato all'uovo e alla gallina, mentre nel caso del Multivac al viaggio stesso nel tempo di Paperinik.
E' interessante osservare, infine, come la storia non presenti alcun problema paradossale relativamente al tempo trascorso dal protagonista nel lontano futuro (all'incirca 300 anni avanti nel tempo). In questo caso, infatti, Paperinik non viene chiamato nel futuro da qualcuno che vuole una mano, ma finisce lì casualmente e ottiene una preziosa informazione che gli consente di capire come impedire la creazione di quel futuro. Ed è anche interessante osservare come la soluzione per risolvere il problema proposta nel finale è così sensata che gli sarebbe venuta in mente anche senza il viaggio nel tempo!

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