martedì 27 agosto 2024

Topolino #3587: Allo specchio

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In apertura troviamo un nuovo, lungo episodio de Le Tops stories, le avventure narrate nel diario dell'avo britannico di Topolino, sir Top de Tops. Con Il segreto dei Montignac Giorgio Pezzin coadiuvato come ormai da tempo con questa seconda stagione della serie da Davide Cesarello, ci porta in Francia, nella piovosa Bretagna, per una classica storia in una casa stregata. O almeno questo è quel che si dice in giro. A essere "stregato", in realtà, è un grande specchio che si trova all'interno della villa, che il classico amico pippide di de Tops sta ristrutturando per conto dell'ultima discendente della nobile famiglia dei Montignac.
Delle nuove storie fin qui prodotte è forse una delle più dinamiche: alla classica, per il genere horror, ambientazione casalinga, si uniscono anche i misteri di famiglia e la ricerca di un tesoro nascosto, senza dimenticare i momenti di azione con i quali si conclude l'avventura, oppure il tipico finale aperto leggermente inquietante. Di fatto i riferimenti, almeno per quel che riguarda le atmosfere, sono classici come La caduta della casa di Usher di Edgar Allan Poe o Hill House di Shriley Jackson.
L'altra grande storia presente nel volume è quella in chiusura, Emily, con la quale Vito Stabile affiancato dal sempre più bravo Federico Franzò racconta di come Emily Paperett andò a lavorare come segretaria di Paperone al deposito. La chicca che vorrei segnalare è come la storia ribadisce qualcosa che i fan disnetani sapevano da tempo senza alcuna, fino a ora, ufficialità (il che fa capire come Stabile sia innanzitutto un fan disneyano): l'attuale Miss Paperett è la nipote della Miss Paperett originale, quella ideata da Carl Barks.
Ovviamente l'ultima parte dell'articolo la dedico alla seconda puntata di Sandopaper, parodia di Alessandro Sisti e Andrea Freccero, con la quale riparte il reboot della saga del personaggio. Come avevo già accennato sul #3586, la storia nel complesso mi sembra per sensibilità e stile narrativo molto più vicina a Le due tigri di Giovan Battista Carpi che non a La perla di Labuan. Forse l'unica cosa che non mi va molto giù sono le "origini segrete" di Sandopaper, che si "dimenticano" della propensione da ribelle e combattente contro l'ordine occidentale del personaggio originale.

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