Gli orfani Baudelaire vengono lasciati, senza troppi complimenti e verifiche, nella Prufrock Preparatory School, accolti da un terribile motto: Memento mori, ricordati che devi morire.
A gestire l'austera accademia (la traduzione del titolo originale), c'è il Vicedirettore Nero, che per tenere lontano il terribile Conte Olaf si affida a un computer! Non solo: il buon Nero è un megalomane fissato con il violino e con l'idea di essere un grande esecutore, nonché compositore.
L'accademia per gli orfani, nonostante la lezione di ottimismo impartita loro da Phil in quel di Meschinopoli, sarebbe stata decisamente austera e atroce, come nel titolo del libro italiano, se non fosse stato per l'amicizia dei trigemini Pantano, gemelli e orfani come loro, anch'essi eredi di un'enorme fortuna e, soprattutto, rimasti in due: il terzo gemello, infatti, morì nell'incidente in cui persero la vita i loro genitori.
Solo il valore dell'amicizia permetterà ai Baudelaire di sopportare le terribili prove cui verranno costretti dal loro nuovo tutore (che persino costringe la piccola Sunny a fare la segretaria!), dalle angherie della pestifera Carmelita Ghette e dal terribile piano del nuovo travestimento di Olaf.
Alla fine, nonostante il rapimento da parte di quest'ultimo, scoperto, di Duncan e Isadora, i Pantano, proprio l'amicizia dei trigemini e la risolutezza nel volerli trovare sosterrà i Baudelaire dal superare quest'ennesimo... sfortunato evento.
P.S.: come al solito il signor Poe si rivelerà inutile, come la maggior parte degli adulti della saga.
Gli infausti precedenti:
1. Un infausto inizio
2. La stanza delle serpi
3. La funesta finestra
4. La sinistra segheria
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