Basato sull'omonimo manga di Haro Aso, Alice in borderland diventa una serie live action per Netflix diretta da Shinsuke Satō. La storia ruota intorno ai tre amici Arisu, Karube e Chōta. I tre, dopo essere sfuggiti alla polizia che li inseguiva rinchiudendosi nel bagno della metropolitana, scoprono all'improvviso di essere in una Tokyo completamente vuota e abbandonata, senza più alcun abitante. Pur interrogandosi sul come e sul perché, o sul fatto se siano stati gli altri abitanti di Tokyo a sparire o se invece sono stati loro a essere rapiti, iniziano a vivere la situazione nel modo più superficiale possibile, fino a che non si rendono conto di ritrovarsi in un gigantesco gioco e per sopravvivere devono affrontare una serie di prove, la prima delle quali è un gioco collaborativo all'interno di un hotel che ricorda molto per trama The Cube.
mercoledì 30 giugno 2021
martedì 29 giugno 2021
Le grandi domande della vita: Il tempo, matematicamente
Un'interessante domanda cui ho in parte risposto in altri articoli, ma che d'altra parte ho anche un po' eluso vista la complessità e la vastità della questione, è quella sul tempo. Non tanto su cos'è il tempo, ma su cos'è in termini matematici. Cercherò di fornire una risposta differente anche rispetto alle due che potete trovare su Quora, e partirei dall'inizio, ovvero dalla prima equazione matematica che in genere contiene il tempo, quella che definisce la velocità di un oggetto:
\[v = \frac{\Delta s}{\Delta t}\]
In questo caso più che il tempo istantaneo (che pure viene più avanti introdotto con il concetto di velocità istantanea, che risulta sostanzialmente ai più complicato anche dopo l'introduzione di un concetto come la derivata) a venire utilizzato è il concetto di intervallo di tempo. La velocità è infatti definita come il rapporto tra lo spazio percorso misurato in metri e l'intervallo di tempo necessario a percorrerlo misurato in secondi. Questa equazione, però, non ci dice cos'è il tempo, ma come questo viene utilizzato nella meccanica classica: come quantità fondamentale che viene misurata per ricavare le quantità derivate.
Uno dei problemi della concezione moderna del tempo è proprio l'idea di quantità fondamentale: quando venne introdotta, in fondo, una grandezza di questo genere era semplicemente una grandezza che poteva essere misurata direttamente con un apposito strumento di misura. In questo senso persino la forza, che pure dal punto di vista matematico è una grandezza derivata, può essere presa come una quantità fondamentale, visto che il dinamometro è lo strumento che ti dice quanto è intensa la forza che viene applicata su un dato oggetto.
Uno dei problemi della concezione moderna del tempo è proprio l'idea di quantità fondamentale: quando venne introdotta, in fondo, una grandezza di questo genere era semplicemente una grandezza che poteva essere misurata direttamente con un apposito strumento di misura. In questo senso persino la forza, che pure dal punto di vista matematico è una grandezza derivata, può essere presa come una quantità fondamentale, visto che il dinamometro è lo strumento che ti dice quanto è intensa la forza che viene applicata su un dato oggetto.
lunedì 28 giugno 2021
Stomachion #16: Music Edition
Nell'ultima Biography Edition, la 13.ma uscita di Stomachion, uno dei Ritratti che vi (ri)proponevo era quello di Brian May, una delle colonne portanti (chitarrista) dei Queen. E quindi mi sembrava il caso di proporvi un'edizione dedicata proprio alla storica rock band inglese.
Continua su Stomachion #16...
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Topolino #3422: Storie di bugie
Quando ho visto che l'articolo di ieri dedicato a un tie-in di Dark Metal non era uscito, mi sono reso conto di aver sbagliato la programmazione e così, per non affollare troppo la serati di recensioni fumettose, ho deciso di mandare questa di Topolino al lunedì mattina.
Le terze puntate delle due storie a episodi di questo mese di giugno, Musicalisota e Calisota Summeri Cup, ruotano entrambe intorno a due bugie, per certi versi innocue, ma cui i nipotini reagiscono in maniera differente. Iniziamo dal serial calcistico, che questa settimana porta il 313 team a Coccodega Bay, località di mare la cui spiaggia è stata l'approdo originale del Francis Drake disneyano sulle coste dell'odierno Calisota. Marco Nucci e Stefano Intini incorporano, dunque, elementi del "canone" donrosiano in una maniera, però, piuttosto interessante e decisamente funzionale alla storia. A differenza del turno precedente, in questa semifinale la squadra si ritrova sotto di 2-0 quando nell'intervallo arrivano Ribbling e suo nipote Achille. Il team, allora, pensando che Achille possa entrare in campo, trova nuova carica per scendere in campo: è a quel punto che Paperoga, ispirato a una analoga e leggendaria bugia della regina Vittoria, dice alla squadra che Achille non potrà entrare in campo prima del 15° minuto. Ovviamente il ragazzino, non essendo ancora tesserato, non può scendere in campo, ma la squadra, credendo invece a quanto detto da Paperoga, reagisce completando una rimonta esaltante.
La storia, infarcita dalla solita serie di running gag, scorre veloce e divertente, con il finale che introduce un nuovo elemento, che speriamo non risulti fondamentale per la risoluzione del torneo: la speranza è che Nucci non voglia a tutti i costi spiazzare i lettori nuovamente, presentandoci, si spera, l'impossibile vittoria finale del 313 team: anche il Leicester è riuscito a vincere un campionato!
Le terze puntate delle due storie a episodi di questo mese di giugno, Musicalisota e Calisota Summeri Cup, ruotano entrambe intorno a due bugie, per certi versi innocue, ma cui i nipotini reagiscono in maniera differente. Iniziamo dal serial calcistico, che questa settimana porta il 313 team a Coccodega Bay, località di mare la cui spiaggia è stata l'approdo originale del Francis Drake disneyano sulle coste dell'odierno Calisota. Marco Nucci e Stefano Intini incorporano, dunque, elementi del "canone" donrosiano in una maniera, però, piuttosto interessante e decisamente funzionale alla storia. A differenza del turno precedente, in questa semifinale la squadra si ritrova sotto di 2-0 quando nell'intervallo arrivano Ribbling e suo nipote Achille. Il team, allora, pensando che Achille possa entrare in campo, trova nuova carica per scendere in campo: è a quel punto che Paperoga, ispirato a una analoga e leggendaria bugia della regina Vittoria, dice alla squadra che Achille non potrà entrare in campo prima del 15° minuto. Ovviamente il ragazzino, non essendo ancora tesserato, non può scendere in campo, ma la squadra, credendo invece a quanto detto da Paperoga, reagisce completando una rimonta esaltante.
La storia, infarcita dalla solita serie di running gag, scorre veloce e divertente, con il finale che introduce un nuovo elemento, che speriamo non risulti fondamentale per la risoluzione del torneo: la speranza è che Nucci non voglia a tutti i costi spiazzare i lettori nuovamente, presentandoci, si spera, l'impossibile vittoria finale del 313 team: anche il Leicester è riuscito a vincere un campionato!
domenica 27 giugno 2021
Death Metal: Trinity Crisis
Non tutti i tie-in e le storie collaterali sono fondamentali per la comprensione della storia principale, che generalmente viene scritta per essere letta in maniera autoconsistente senza la necessità di dover leggere queste storie collaterali. Un indizio di quali tie-in sono più strettamente legati e forse sarebbe bene leggere è indubbiamente lo scrittore di queste storie, nel caso specifico di Death Metal stiamo parlando di Scott Snyder. E nel passaggio tra Death Metal #3 e Death Metal #4, Trinity Crisis è indubbiamente abbastanza importante e forse avrebbe meritato un albo a parte, piuttosto che aprire il primo numero di Death Metal Mixtape #1. Di questo primo volume mi sono già occupato di Speed Metal e ora, prima di affrontare il quarto numero della miniserie, mi sembra giusto dare uno sguardo alla storia d'apertura del volume, disegnata da Francis Manapul.
La storia segue direttamente dalla conclusione di Death Metal #3 e vede Wonder Woman, Superman e Batman che decidono di tornare, usando delle scatole madri, a tre importanti Crisi del multiverso DC Comics: Crisi sulle Terre infinite, Crisi finale e Crisi infinita. Il vero problema è che, come tutto il multiverso DC, anche questi nodi fondamentali potrebbero essere leggermente differenti rispetto a quanto ricordiamo sia noi lettori, sia gli stessi eroi. La storia, che oltre a fornire il raccordo tra i due capitoli della saga principale fornisce anche un vero e proprio prologo agli altri racconti contenuti nel volume, scivola veloce con un ritmo sostenuto, ben sorretta da un sempre ottimo Manapul che (e forse sono un po' di parte, adorando questo disegnatore) è stato fino a ora quello che più di tutti è riuscito a tenere il confronto con Greg Capullo, il disegnatore di Death Metal.
La storia segue direttamente dalla conclusione di Death Metal #3 e vede Wonder Woman, Superman e Batman che decidono di tornare, usando delle scatole madri, a tre importanti Crisi del multiverso DC Comics: Crisi sulle Terre infinite, Crisi finale e Crisi infinita. Il vero problema è che, come tutto il multiverso DC, anche questi nodi fondamentali potrebbero essere leggermente differenti rispetto a quanto ricordiamo sia noi lettori, sia gli stessi eroi. La storia, che oltre a fornire il raccordo tra i due capitoli della saga principale fornisce anche un vero e proprio prologo agli altri racconti contenuti nel volume, scivola veloce con un ritmo sostenuto, ben sorretta da un sempre ottimo Manapul che (e forse sono un po' di parte, adorando questo disegnatore) è stato fino a ora quello che più di tutti è riuscito a tenere il confronto con Greg Capullo, il disegnatore di Death Metal.
giovedì 24 giugno 2021
Sull'occhio del gigante
Anche io sto ritornando in ufficio un po' alla volta, una o due volte alla settimana. E questa settimana c'era anche un collega ricercatore, peraltro un altro appassionato di musica (anche se i suoi generi preferiti sono leggermente più soft dei miei!), che mi ha parlato del suo ultimo articolo, in pubblicazione sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (lo trovate, nel frattempo, su arXiv).
mercoledì 23 giugno 2021
Trappola temporale
C'è questa serie di grotte sotterranee in una dei tanti posti sperduti degli Stati Uniti. Mentre è alla ricerca delle tracce di due escursionisti perdutisi probabilmente in quelle zone negli anni Settanta del XX secolo, il professore di archeologia Hopper scopre all'interno di una di queste un cowboy che sembra immobile. Con l'idea di ritornare nella grotta per capire cosa succede in quelle grotte, torna in città per prendere l'attrezzatura necessaria. Due giorni dopo il professore non è ancora tornato, e allora i suoi due studenti, neo laureati, Taylor e Jackie decidono di andare nelle grotte a cercarlo. Insieme con loro sono costretti a portarsi dietro anche Cara, Veeves e Furby.
Il segreto di quelle grotte è già presente nel titolo del film, Time trap del 2017 diretto da Ben Foster e Mark Dennis: in quelle grotte si trova una zona in cui il tempo scorre in maniera differente rispetto al resto del pianeta. In particolare più lentamente. Questa premessa permette di far interagire esseri umani provenienti da differenti linee temporali, come uomini preistorici, i ragazzi del "presente", gli uomini provenienti dal futuro. Il problema del film, che comunque si sviluppa con un ritmo e una tensione sempre crescenti man mano che i ragazzi si rendono conto di ciò che sta succedendo, è che chiarisce pochi elementi, lasciando allo spettatore il compito di "riempire gli spazi", di capire cosa sia successo all'esterno della grotta dopo tutte le migliaia di anni passate. Certo le immagini mostrate, anche nel finale, aiutano, ma la possibilità di una maggiore spiegazione, che in un certo senso avrebbe aperto la storia anche verso uno sviluppo successivo, un po' è mancata.
Il segreto di quelle grotte è già presente nel titolo del film, Time trap del 2017 diretto da Ben Foster e Mark Dennis: in quelle grotte si trova una zona in cui il tempo scorre in maniera differente rispetto al resto del pianeta. In particolare più lentamente. Questa premessa permette di far interagire esseri umani provenienti da differenti linee temporali, come uomini preistorici, i ragazzi del "presente", gli uomini provenienti dal futuro. Il problema del film, che comunque si sviluppa con un ritmo e una tensione sempre crescenti man mano che i ragazzi si rendono conto di ciò che sta succedendo, è che chiarisce pochi elementi, lasciando allo spettatore il compito di "riempire gli spazi", di capire cosa sia successo all'esterno della grotta dopo tutte le migliaia di anni passate. Certo le immagini mostrate, anche nel finale, aiutano, ma la possibilità di una maggiore spiegazione, che in un certo senso avrebbe aperto la storia anche verso uno sviluppo successivo, un po' è mancata.
martedì 22 giugno 2021
Stomachion #14 e #15
Scusate: settimana scorsa, rimasto profondamente colpito dalla scomparsa di Tuono Pettinato, ho rinunciato a mandare il post di segnalazione dell'uscita del nuovo numero della newsletter Stomachion. E ieri, avendo fatto uscire la newsletter sul tardi, stavo per dimenticare la stessa cosa anche con la nuova uscita. Recupero subito.
Il numero #14 era dedicato all'ultimo Carnevale della Matematica con il riassunto dei miei contributi all'edizione #151.
Il numero #15, uscito ieri, è invece dedicato alle infografiche che ho iniziato a pubblicare su EduINAF. Non ci saranno solo quelle uscite sul magazine dell'INAF, ma anche altre che ho sparso in giro per i miei blog, DropSea e Al caffè del Cappellaio Matto.
Il numero #14 era dedicato all'ultimo Carnevale della Matematica con il riassunto dei miei contributi all'edizione #151.
Il numero #15, uscito ieri, è invece dedicato alle infografiche che ho iniziato a pubblicare su EduINAF. Non ci saranno solo quelle uscite sul magazine dell'INAF, ma anche altre che ho sparso in giro per i miei blog, DropSea e Al caffè del Cappellaio Matto.
domenica 20 giugno 2021
Topolino #3421: Sfide
Mantenere l'ordine di narrazione nella recensione del Topolino #3421, soprattutto per le due storie d'apertura, risulta quanto mai importante, visto che sia Musicalisota sia Calisota Summer Cup presentano riferimenti una all'altra. Iniziamo dal tour dei Bumpers.
Dopo la tappa iniziale a Moosburg, da cui i nostri partono, Giorgio Salati e Nico Picone spediscono la band di Qua a Sheepfold, centro rurale dove a farla da padrone sono gli ovini, in particolare le capre! I Bumpers, in effetti, suonano alla locale sagra contadina con un'aia come sfondo. Motore narrativo della storia è, in questo secondo episodio, il batterista Joey, che a causa della sua distrazione abbandona gli strumenti dei Bumpers in giro tra le vignette, rendendo la storia una sorta di... storia gioco: non nascondo, infatti, che sono tornato indietro con le pagine per rivedere le vignette incriminate.
La band, senza strumenti, riesce però a trovare una soluzione creativa, anche con l'aiuto di un paio di abitanti del villaggio, realizzando degli strumenti poveri improvvisati con gli oggetti presenti nell'aia stessa: un interessante esperimento che mi ha ricordato il progetto di costruzione di strumenti musicali con scatole e altri oggetti che era una delle tante attività che mi erano state proposte quando sono stato studente delle scuole elementari.
Dopo la tappa iniziale a Moosburg, da cui i nostri partono, Giorgio Salati e Nico Picone spediscono la band di Qua a Sheepfold, centro rurale dove a farla da padrone sono gli ovini, in particolare le capre! I Bumpers, in effetti, suonano alla locale sagra contadina con un'aia come sfondo. Motore narrativo della storia è, in questo secondo episodio, il batterista Joey, che a causa della sua distrazione abbandona gli strumenti dei Bumpers in giro tra le vignette, rendendo la storia una sorta di... storia gioco: non nascondo, infatti, che sono tornato indietro con le pagine per rivedere le vignette incriminate.
La band, senza strumenti, riesce però a trovare una soluzione creativa, anche con l'aiuto di un paio di abitanti del villaggio, realizzando degli strumenti poveri improvvisati con gli oggetti presenti nell'aia stessa: un interessante esperimento che mi ha ricordato il progetto di costruzione di strumenti musicali con scatole e altri oggetti che era una delle tante attività che mi erano state proposte quando sono stato studente delle scuole elementari.
sabato 19 giugno 2021
Superman: tra politica e avventura
Mentre John Byrne si occupava soprattutto di avventura pura (come vedremo a breve), Marv Wolfman e Jerry Ordway sulle pagine di Adventures of Superman realizzavano storie più politicamente impegnate.
Siamo nel 1987. Crisi sulle Terre infinite è ormai alle spalle da un paio d'anni, mentre appena l'anno prima era uscita una delle opere che più di tutte avrebbe cambiato il modo di intendere i supereroi per diversi decenni, Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller. L'approccio proposto da Miller andava in una direzione meno ingenua e più calata nei tempi attuali. E proprio in quella direzione si stava muovendo Wolfman, facendo interagire Superman con il terrorismo. Il primo racconto del quinto numero di DC Best Seller: Superman è il prosieguo dell'attacco terroristico a Metropolis. In questo caso, però, è Superman che decide di andare direttamente alla fonte, il Qurac. Ovviamente la cosa non è così semplice e banale come un dittatore che vuole ottenere un qualche vantaggio personale e c'è dell'altro: Wolfman e Ordway, infatti, introducono una sorta di mutanti che vogliono in qualche modo cercare di controllare Superman, a quanto pare anche loro per un qualche distorto desiderio di dominio.
Siamo nel 1987. Crisi sulle Terre infinite è ormai alle spalle da un paio d'anni, mentre appena l'anno prima era uscita una delle opere che più di tutte avrebbe cambiato il modo di intendere i supereroi per diversi decenni, Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller. L'approccio proposto da Miller andava in una direzione meno ingenua e più calata nei tempi attuali. E proprio in quella direzione si stava muovendo Wolfman, facendo interagire Superman con il terrorismo. Il primo racconto del quinto numero di DC Best Seller: Superman è il prosieguo dell'attacco terroristico a Metropolis. In questo caso, però, è Superman che decide di andare direttamente alla fonte, il Qurac. Ovviamente la cosa non è così semplice e banale come un dittatore che vuole ottenere un qualche vantaggio personale e c'è dell'altro: Wolfman e Ordway, infatti, introducono una sorta di mutanti che vogliono in qualche modo cercare di controllare Superman, a quanto pare anche loro per un qualche distorto desiderio di dominio.
venerdì 18 giugno 2021
Il codice della vita
Uscito quest'anno, Omega è l'ultimo lavoro degli Epica, che è indubbiamente, se non dal punto di vista musicale, ma sicuramente dei testi, un concetrato di molti dei temi cari alla band. E non fa eccezione, e anzi è emblematica Code of life, che ha un testo in questo senso significativo.
Innanzitutto c'è una sorta di visione del codice della vita come sostituto del destino, e quindi qualunque tentativo di modificarlo è un po' come sfidare il destino stesso, come si evince dal chorus:
Innanzitutto c'è una sorta di visione del codice della vita come sostituto del destino, e quindi qualunque tentativo di modificarlo è un po' come sfidare il destino stesso, come si evince dal chorus:
Can we defy the code of life?
We try to be divine
It's the origin of human lies
giovedì 17 giugno 2021
OraMai: Tuono Pettinato racconta il tempo
Insieme con l'articolo dedicato a Tuono Pettinato, avevo realizzato anche un video, ma c'ho impiegato più tempo del previsto per montarlo. Il risultato finale lo vedete qui sotto e completa quel che mi sembrava giusto dire di un fumettista bravo e, per quel poco che ho potuto avere a che fare con lui, simpatico e disponibile:
Enigma di Francesca Riccioni e Tuono Pettinato, ovvero guardar crescere le margherite | Enigma di Francesca Riccioni e Tuono Pettinato: la vita a fumetti di Alan Turing | OraMai: il viaggio nel tempo di Tuono Pettinato | Albert & me – Le Scienze #567 | Tuono Pettinato racconta Albert Einstein | La Terra è una severa maestra: “Non è mica la fine del mondo” di Riccioni e Tuono Pettinato | Corpicino | Apocalypso!
domenica 13 giugno 2021
Topolino #3420: In viaggio!
Il numero attualmente in edicola di Topolino si caratterizza per l'inizio di una delle operazioni editoriali forse più articolate nella storia del settimanale: l'inizio delle due saghe Musicalisota di Giorgio Salati e Nico Picone e Calisota Summer Cup di Marco Nucci e Stefano Intini.
Proseguendo con la caratterizzazione distinta tra i tre nipotini introdotta un paio di anni fa da Bruno Enna, le strade di Qui, Quo, Qua si dividono nuovamente, con quest'ultimo che parte per un tour musicale con la sua band, che ha recentemente cambiato nome passando da Rintronati a Bumpers. Dall'altro lato, invece, Qui e Quo intraprendono il nuovo torneo calcistico estivo per squadre giovanili del Calisota sempre supportati da Paperino come allenatore e Paperoga come preparatore dei portieri. Le due storie, che presentano leggeri riferimenti una con l'altra, procederanno su binari parallelli nel corso delle settimane successive, mostrando i rispettivi impegni dei nipotini separati fino alla conclusione a Paperopoli, quando i Bumpers suoneranno in occasione del Cornelius Day: ci sarà da capire solo se prima o dopo la finale della Calisota Summer Cup (sospetto dopo). Mentre Nucci sostanzialmente prepara il terreno per l'inizio del torneo presentando le squadre e la struttura della competizione (ma ci tornerò più avanti), Salati, dovendo portare avanti un programma più fitto propone sin dal primo episodio la prima data ufficiale del tour, un concerto presso il teatro della (non troppo) ridente Moosburg. Nella storia lo sceneggiatore mette tutta la sua esperienza da musicista: la preparazione prima della partenza, l'eccitazione durante il viaggio, l'impegno di una band autoprodotta per la promozione del suo stesso concerto, la tensione prima di salire sul palco. Salati inizia anche a caratterizzare i vari componenti della band. Per fare ciò sfrutta sin da subito una pagina riassuntiva in cui mostra come ciascun componente si prepara ad affrontare il tour, enfatizzando per alcuni il diverso ruolo che rivestono all'interno del gruppo dovuto allo specifico strumento suonato. Inoltre inizia anche un lavoro esplicito sui personaggi partendo da Angelica, la voce della band.
Proseguendo con la caratterizzazione distinta tra i tre nipotini introdotta un paio di anni fa da Bruno Enna, le strade di Qui, Quo, Qua si dividono nuovamente, con quest'ultimo che parte per un tour musicale con la sua band, che ha recentemente cambiato nome passando da Rintronati a Bumpers. Dall'altro lato, invece, Qui e Quo intraprendono il nuovo torneo calcistico estivo per squadre giovanili del Calisota sempre supportati da Paperino come allenatore e Paperoga come preparatore dei portieri. Le due storie, che presentano leggeri riferimenti una con l'altra, procederanno su binari parallelli nel corso delle settimane successive, mostrando i rispettivi impegni dei nipotini separati fino alla conclusione a Paperopoli, quando i Bumpers suoneranno in occasione del Cornelius Day: ci sarà da capire solo se prima o dopo la finale della Calisota Summer Cup (sospetto dopo). Mentre Nucci sostanzialmente prepara il terreno per l'inizio del torneo presentando le squadre e la struttura della competizione (ma ci tornerò più avanti), Salati, dovendo portare avanti un programma più fitto propone sin dal primo episodio la prima data ufficiale del tour, un concerto presso il teatro della (non troppo) ridente Moosburg. Nella storia lo sceneggiatore mette tutta la sua esperienza da musicista: la preparazione prima della partenza, l'eccitazione durante il viaggio, l'impegno di una band autoprodotta per la promozione del suo stesso concerto, la tensione prima di salire sul palco. Salati inizia anche a caratterizzare i vari componenti della band. Per fare ciò sfrutta sin da subito una pagina riassuntiva in cui mostra come ciascun componente si prepara ad affrontare il tour, enfatizzando per alcuni il diverso ruolo che rivestono all'interno del gruppo dovuto allo specifico strumento suonato. Inoltre inizia anche un lavoro esplicito sui personaggi partendo da Angelica, la voce della band.
sabato 12 giugno 2021
Death Metal: Speed Metal
Non voglio tediarvi anche con i tie-in di Death Metal, che in Italia vengono per lo più raccolti su Death Metal Mixtape, ma in questo primo volume, dei quattro racconti collaterali raccolti, uno in particolare non poteva sfuggire alla mia attenzione, Speed Metal di Joshua Williamson per i disegni di Eddy Barrows. E ovviamente l'interesse è duplice, visto che da una parte abbiamo i velocisti scarlatti protagonisti del tie in, ma dall'altro un esplicito riferimento a uno dei molti sottogeneri del metal, lo speed metal.
venerdì 11 giugno 2021
I rompicapi di Alice: I nomi dei numeri
Nel 1990 l'ingegnere elettronico Lee Sallows, particolarmente noto per una serie di contricuti nel campo della matematica ricreativa, propose la new merology, che, perdendo un po' il gioco di parole originale, potrebbe essere inteso come nuova numerologia. Vediamo di capire il senso della sua proposta.
Quando abbiamo una data parola, possiamo assegnare a essa un valore numerico a patto di assegnare a ciascuna lettera un valore. Generalmente l'assegnazione dei valori segue l'ordine alfabetico, per cui a=1, b=2, c=3 e così via. Il valore di una parola è allora dato dalla somma dei valori di ciascuna lettera. In questo modo, però, nessun nome di numero avrà come valore il numero corrispondente.
La proposta di Sallows, è, quindi, quella di imporre il valore di una parola numerica al numero che rappresenta. Ad esempio:
Quando abbiamo una data parola, possiamo assegnare a essa un valore numerico a patto di assegnare a ciascuna lettera un valore. Generalmente l'assegnazione dei valori segue l'ordine alfabetico, per cui a=1, b=2, c=3 e così via. Il valore di una parola è allora dato dalla somma dei valori di ciascuna lettera. In questo modo, però, nessun nome di numero avrà come valore il numero corrispondente.
La proposta di Sallows, è, quindi, quella di imporre il valore di una parola numerica al numero che rappresenta. Ad esempio:
UNO = U + N + O = 1
giovedì 10 giugno 2021
Un'eclissi
Oggi, intorno all'ora di pranzo, si è svolta un'eclissi di Sole anulare. In questo genere di eclissi la posizione della Luna rispetto alla Terra e al Sole è tale per cui il disco lunare, visto dalla Terra, non copre completamente il disco solare. In questo modo, rispetto alle classiche eclissi totali, intorno alla Luna compare un piccolo cerchio luminoso, un anello di lune. Potete trovare tutte le informazioni sulle eclissi di Sole in questa astrografica che avevo realizzato per EduINAF, dove trovate linkati altri contenuti di approfondimento sul tema.
Inoltre, sempre all'ora di pranzo, abbiamo trasmesso l'eclissi di Sole vista da due telescopi di Europlanet, uno in Lituania e l'altro in Estonia. Trovate la diretta, durata all'incirca 2 ore, sul nostro canale YouTube, oppure potete accontentarvi della versione più breve di circa 40 secondi che vi metto qui sotto:
Inoltre, sempre all'ora di pranzo, abbiamo trasmesso l'eclissi di Sole vista da due telescopi di Europlanet, uno in Lituania e l'altro in Estonia. Trovate la diretta, durata all'incirca 2 ore, sul nostro canale YouTube, oppure potete accontentarvi della versione più breve di circa 40 secondi che vi metto qui sotto:
mercoledì 9 giugno 2021
I paralipomeni di Alice: In piedi come un uovo
Come promesso, anche se con un certo ritardo rispetto a quanto pensavo, arrivano le soluzioni dei Rompicapi dedicati alle uova e ispirati a Cristoforo Colombo.
Nel primo bisognava disporre nove uova in modo da formare il numero maggiore possibile di file, ciascuna costituita da tre uova. Di seguito la disposizione con le linee di congiunzione che mettono in evidenza 9 delle 10 file possibili:
Nel primo bisognava disporre nove uova in modo da formare il numero maggiore possibile di file, ciascuna costituita da tre uova. Di seguito la disposizione con le linee di congiunzione che mettono in evidenza 9 delle 10 file possibili:
martedì 8 giugno 2021
Castlevania: e se i vampiri esistessero sul serio?
Quella di Castelvania è una lunga saga vampirica videoludica iniziata nel lontano 1986. Non ho mai giocato a nessuno dei titoli della serie. Il tema vampirico, però, mi ha decisamente fatto avvicinare alla serie animata, pubblicata su Netflix a partire dal 2017 e strutturata su quattro stagioni, l'ultima uscita da poco.
La storia, almeno quella delle prime due stagioni, ruota intorno a Dracula e alla sua nichilistica sete di vendetta contro il genere umano, colpevole di aver bruciato sul rogo la moglie Lisa, una cosa del tipo Muoia Sansone con tutti i filistei.
Questa guerra di sterminio, che vede alcuni ignari alleati (nel senso che la maggior parte dei grandi vampiri che si schierano con Dracula non si rendono conto del desiderio di distruzione totale del re dei vampiri), ha anche i suoi bravi oppositori, ed è un trio apparentemente male assortito: il cacciatore di mostri Trevor Belmont, la maga Sypha Belnades e il figlio di Vlad e Lisa, Adrian, detto Alucard (Dracula al contrario).
La seire, scritta da Warren Ellis, è decisamente una delle migliori nel panorama delle serie animate su Netflix. La mano di Ellis è abbastanza evidente: battute ficcanti e dirette, grande dinamismo, un certo indulgere nello splatter, cosa abbastana scontata visto il gran numero di mostri che affiancano i vampiri, ma soprattutto uno sviluppo decisamente interessante da parte di tutti i personaggi principali della serie, che riservano sorprese non solo tra una stagione e l'altra, ma anche tra una puntata e l'altra. Questo continuo lavoro di approfondimenti sui personaggi, peraltro, permette di affezionarsi a loro, empatizzando con caratteri che sarebbero sostanzialmente distanti dal nostro sentire moderno.
La storia, almeno quella delle prime due stagioni, ruota intorno a Dracula e alla sua nichilistica sete di vendetta contro il genere umano, colpevole di aver bruciato sul rogo la moglie Lisa, una cosa del tipo Muoia Sansone con tutti i filistei.
Questa guerra di sterminio, che vede alcuni ignari alleati (nel senso che la maggior parte dei grandi vampiri che si schierano con Dracula non si rendono conto del desiderio di distruzione totale del re dei vampiri), ha anche i suoi bravi oppositori, ed è un trio apparentemente male assortito: il cacciatore di mostri Trevor Belmont, la maga Sypha Belnades e il figlio di Vlad e Lisa, Adrian, detto Alucard (Dracula al contrario).
La seire, scritta da Warren Ellis, è decisamente una delle migliori nel panorama delle serie animate su Netflix. La mano di Ellis è abbastanza evidente: battute ficcanti e dirette, grande dinamismo, un certo indulgere nello splatter, cosa abbastana scontata visto il gran numero di mostri che affiancano i vampiri, ma soprattutto uno sviluppo decisamente interessante da parte di tutti i personaggi principali della serie, che riservano sorprese non solo tra una stagione e l'altra, ma anche tra una puntata e l'altra. Questo continuo lavoro di approfondimenti sui personaggi, peraltro, permette di affezionarsi a loro, empatizzando con caratteri che sarebbero sostanzialmente distanti dal nostro sentire moderno.
lunedì 7 giugno 2021
Stomachion #13: Biography Edition
Dopo l'ottava uscita della newsletter, torna la Biography Edition con la quale vi ripropongo tutti i Ritratti e i Wikiritratti pubblicati nel corso degli anni, e più in generale tutti gli articoli biografici. Come già nel numero 8, la prima biografia è la più recente delle uscite, dedicata a Ubaldo Barbieri, che è stato il primo, con le sue misure, a rivelare come il campo gravitazionale terrestre non è uniforme.
A seguire due Ritratti da DropSea, Antonio Meucci e Brian May, e due da Science Backstage, Rita Levi Montalcini e Richard Feynman.
Continua su Stomachion #13
A seguire due Ritratti da DropSea, Antonio Meucci e Brian May, e due da Science Backstage, Rita Levi Montalcini e Richard Feynman.
Continua su Stomachion #13
domenica 6 giugno 2021
Topolino #3419: A caccia di uno scarabeo
E finalmente un Paperinik diverso da quelli che ci sta proponendo in questi mesi Marco Gervasio. A scrivere la storia troviamo Riccardo Pesce coadiuvato ai disegni da un Giuseppe Facciotto dal tratto alla Perissinotto, ma anche molto supereoisico, come si nota dalle pose ragnesche del nuovo supercriminale introdotto da Pesce: lo Scarabeo mascherato.
La storia, che si potrebbe considerare come un sequel de Il doppio trionfo di Paperinik di Guido Martina e Massimo De Vita, ruota intorno allo scarabeo sacro di Ramsete, un oggetto che sembra possedere dei pericolosi poteri mistici. La storia, che si apre con una spalsh page che, come una sorta di poster cinematografico, riassume i personaggi principali della vicenda, si conclude con toni decisamente inquietanti e, soprattutto, propone finalmente un soggetto come non se ne leggevano da tempo con le storie di Paperinik.
La storia, che si potrebbe considerare come un sequel de Il doppio trionfo di Paperinik di Guido Martina e Massimo De Vita, ruota intorno allo scarabeo sacro di Ramsete, un oggetto che sembra possedere dei pericolosi poteri mistici. La storia, che si apre con una spalsh page che, come una sorta di poster cinematografico, riassume i personaggi principali della vicenda, si conclude con toni decisamente inquietanti e, soprattutto, propone finalmente un soggetto come non se ne leggevano da tempo con le storie di Paperinik.
sabato 5 giugno 2021
Batman Death Metal: Lacuna Coil
La prima impressione vedendo la cover della band edition di Death Metal #3 è emozionante visto che Antonio Fuso realizza un'illustrazione degna del libretto di un cd death metal, ma anche con un gusto compositivo molto alla belle epoque, nonostante sia nascosto dai colori scuri della sua illustrazione. L'altro dettaglio che emoziona è l'incredibile somiglianza nei tratti tra Wonder Woman, che campeggia al centro della copertina sotto un Batman che ricorda il Bat-Affleck, e Cristina Scabbia, la leader e vocalist dei Lacuna Coil, forse la più vicina alle atmosfere del death metal tra tutte le band omaggiate fino a qui dalla band edition.
D'altra parte la stessa Diana ha un che di metallico in un saga che risulta a ogni albo che passa sempre più divertente e stimolante. Avremo, però, tempo per discutere di All'inferno e ritorno. Ora, dopo i numeri dedicati ai Megadeth e ai Ghost è venuto il momento di quella che mi piace definire come la più nota band italiana del momento (forse la definizione è eccessiva, ma fatemi indulgere un po' nel pensiero!).
D'altra parte la stessa Diana ha un che di metallico in un saga che risulta a ogni albo che passa sempre più divertente e stimolante. Avremo, però, tempo per discutere di All'inferno e ritorno. Ora, dopo i numeri dedicati ai Megadeth e ai Ghost è venuto il momento di quella che mi piace definire come la più nota band italiana del momento (forse la definizione è eccessiva, ma fatemi indulgere un po' nel pensiero!).
venerdì 4 giugno 2021
Le grandi domande della vita: piombo e piume
Era da diverso tempo che mi frullava per la testa il voler rispondere a una delle domande dalla risposta più ovvia in assoluto:
Tranquilli: non scriverò un libro di diverse pagine allo scopo, ma mi accontenterò di far notare alcuni fatti particolari, molto utili soprattutto per riflettere sulle leggi fisiche coinvolte e sui concetti stessi di massa, volume, densità. E qui qualcuo avrà già capito dove voglio andare a parare!
E' più pesante un chilo di piombo o un chilo di piume?Ovviamente la risposta è: pesano entrambi un chilo. Ragionandoci su, però, è possibile andare più o meno nella stessa direzione in cui andò Bertrand Russell per dimostrare che $1 + 1 = 2$...
Tranquilli: non scriverò un libro di diverse pagine allo scopo, ma mi accontenterò di far notare alcuni fatti particolari, molto utili soprattutto per riflettere sulle leggi fisiche coinvolte e sui concetti stessi di massa, volume, densità. E qui qualcuo avrà già capito dove voglio andare a parare!
giovedì 3 giugno 2021
Frigorifero di terracotta
Il caldo oggi a Milano ci è arrivato così, all'improvviso. Bello tosto. Per fortuna nella nostra società abbiamo l'energia necessaria per dei buoni sistemi di refrigerazione, come ad esempio i frigoriferi. Esistono posti nel mondo, ad esempio molti villaggi in Africa, dove l'energia elettrica non è ancora arrivata, per cui il problema della conservazione degli alimenti senza il nostro frigorifero elettrico è abbastanza pressante.
Negli anni Novanta del XX secolo, però, Mohamed Bah Abba, docente presso il Politecnico dello Stato di Jigawa a Dutse, riprendendo idee e principi presenti già nell'antichità, come ad esempio negli zeer degli antichi egizi: un frigorifero di terracotta.
Questo dispositivo è sostanzialmente costituito da due vasi di terracotta posti uno all'interno dell'altro, separati da uno strato di sabbia che viene bagnata due volte al giorno. All'interno del vaso più piccolo vengono, invece, conservati gli alimenti (frutta e verdura) e poi coperti da un panno bagnato. In questo modo l'evaporazione dell'acqua all'interno della sabbia genera un flusso che allontana il calore dall'interno del vaso più piccolo, arrivando ad abbassare la temperatura anche fino a 4° o poco più.
In questo modo Abba riuscì a conservare delle melanzane per ben 27 giorni, pomodori e peperoni per ben 3 settimane, mentre gli spinaci sono arrivati fino a 12 giorni!
Purtroppo in quest'era di energia elettrica siamo abituati a pensare che "tecnologia" sia connesso proprio con l'elettricità, ma in realtà persino la sedia su cui sono seduto in questo momento mentre scrivo queste righe è tecnologia, solo che la diamo per scontata, o almeno un po' più scontata del computer, dello smartphone, del tablet che state usando per leggere queste righe.
Negli anni Novanta del XX secolo, però, Mohamed Bah Abba, docente presso il Politecnico dello Stato di Jigawa a Dutse, riprendendo idee e principi presenti già nell'antichità, come ad esempio negli zeer degli antichi egizi: un frigorifero di terracotta.
Questo dispositivo è sostanzialmente costituito da due vasi di terracotta posti uno all'interno dell'altro, separati da uno strato di sabbia che viene bagnata due volte al giorno. All'interno del vaso più piccolo vengono, invece, conservati gli alimenti (frutta e verdura) e poi coperti da un panno bagnato. In questo modo l'evaporazione dell'acqua all'interno della sabbia genera un flusso che allontana il calore dall'interno del vaso più piccolo, arrivando ad abbassare la temperatura anche fino a 4° o poco più.
In questo modo Abba riuscì a conservare delle melanzane per ben 27 giorni, pomodori e peperoni per ben 3 settimane, mentre gli spinaci sono arrivati fino a 12 giorni!
Purtroppo in quest'era di energia elettrica siamo abituati a pensare che "tecnologia" sia connesso proprio con l'elettricità, ma in realtà persino la sedia su cui sono seduto in questo momento mentre scrivo queste righe è tecnologia, solo che la diamo per scontata, o almeno un po' più scontata del computer, dello smartphone, del tablet che state usando per leggere queste righe.
mercoledì 2 giugno 2021
Ritratti: Ubaldo Barbieri
Cercando un po' tra i nati del 2 giugno sono rimasto colpito da Ubaldo Baribieri, matematico e fisico italiano nato a Lecce nel 1874 da famiglia emiliana.
Il ragazzo, finiti gli studi secondari, si arruolò nell'Accademia d'artiglieria e genio dalla quale uscì col grado di tenente del genio nel 1897. L'interesse per la matematica, però, lo spinse ad abbandonare la carriera militare e così si laureò nel 1900 presso l'università di Roma, dove ottenne il ruolo di assistente alla cattedra di geodesia e geometria pratica della scuola d'applicazione d'ingegneria di Roma. Nel 1907 si trasferì presso l'università di Genova, dove rimase per il resto della sua vita, sempre presso la cattedra di geodesia.
Il suo principale interesse nel campo della ricerca era, dunque, la misura della Terra, attività che aveva coinvolto diversi matematici e fisici in tutta Europa, spesso in giro per i loro paesi a misurare meridiane e altre grandezze terrestri. I suoi interessi, però, erano molto più vari: applicò la geometria differenziale per rappresentare la superficie della Terra; eseguì misure geometriche e trigonometriche della superficie; calcolò il coefficiente di rifrazione terrestre. In generale spaziava tra studi teorici e ricerche sul campo. E in particolare è proprio su uno di questi ultimi che deve il suo contributo principale: lo studio delle deviazioni locali della gravità.
In particolare tra il 1908 e il 1930 consusse una serie di misure nella regione intorno al meridiano di Mondovì: la sua idea era quella di proseguire e migliorare le misure realizzate tra il 1760 e il 1774 da Giovanni Battista Beccaria. Le sue conclusioni portarono a rilevare una forte anomalia gravitazionale a nordovest di Alessandria, diventando così il primo a mostrare come il campo gravitazionale sulla superficie non è esattamente uniforme.
I suoi risultati furono criticati, ma come sappiamo oggi, aveva ragione!
Vedi anche l'enciclopedia Treccani
Il ragazzo, finiti gli studi secondari, si arruolò nell'Accademia d'artiglieria e genio dalla quale uscì col grado di tenente del genio nel 1897. L'interesse per la matematica, però, lo spinse ad abbandonare la carriera militare e così si laureò nel 1900 presso l'università di Roma, dove ottenne il ruolo di assistente alla cattedra di geodesia e geometria pratica della scuola d'applicazione d'ingegneria di Roma. Nel 1907 si trasferì presso l'università di Genova, dove rimase per il resto della sua vita, sempre presso la cattedra di geodesia.
Il suo principale interesse nel campo della ricerca era, dunque, la misura della Terra, attività che aveva coinvolto diversi matematici e fisici in tutta Europa, spesso in giro per i loro paesi a misurare meridiane e altre grandezze terrestri. I suoi interessi, però, erano molto più vari: applicò la geometria differenziale per rappresentare la superficie della Terra; eseguì misure geometriche e trigonometriche della superficie; calcolò il coefficiente di rifrazione terrestre. In generale spaziava tra studi teorici e ricerche sul campo. E in particolare è proprio su uno di questi ultimi che deve il suo contributo principale: lo studio delle deviazioni locali della gravità.
In particolare tra il 1908 e il 1930 consusse una serie di misure nella regione intorno al meridiano di Mondovì: la sua idea era quella di proseguire e migliorare le misure realizzate tra il 1760 e il 1774 da Giovanni Battista Beccaria. Le sue conclusioni portarono a rilevare una forte anomalia gravitazionale a nordovest di Alessandria, diventando così il primo a mostrare come il campo gravitazionale sulla superficie non è esattamente uniforme.
I suoi risultati furono criticati, ma come sappiamo oggi, aveva ragione!
Vedi anche l'enciclopedia Treccani
martedì 1 giugno 2021
Diritto di nascita
Uscita originariamente tra il 2003 e il 2004, la miniserie Superman: birthright di Mark Waid disegnata da Leinil Francis Yu e Gerry Alanguilan ripercorreva i primi passi di Clark Kent da Smallville fino a Superman con uno stile più aggiornato ai tempi, ma senza sconfessare il Man of Steel di John Byrne. D'altra parte una delle idee della serie era mostrare come un alieno dotato di poteri inimmaginabili non avesse mai deciso di usarli per dominare il mondo.
Nell'ultimo decennio, però, proseguendo con il discorso intrapreso in Watchmen di Alan Moore, sono usciti nel panorama indipendente fumettistico statunitense una serie di fumetti che hanno spostato questo punto di vista. Principale autore di questo cambio di prospettiva è stato Mark Millar, irriverente sceneggiatore scozzese che ha dato "voce" a questa visione per la prima volta con Wanted, pubblicizzato come il Watchmen dei criminali. Questa visione ha ricevuto la sua consacrazione con Jupiter's Legacy, progetto sviluppatosi in cinque miniserie edite dalla Image Comics e che ora sono diventate una serie televisiva su Netflix.
Contrariamente a quello che state pensando, però, questa lunga introduzione non mi serve per parlare della serie Netflix (che non ho ancora visto), ma di un film del 2019, Brightburn di David Yarovesky.
Nell'ultimo decennio, però, proseguendo con il discorso intrapreso in Watchmen di Alan Moore, sono usciti nel panorama indipendente fumettistico statunitense una serie di fumetti che hanno spostato questo punto di vista. Principale autore di questo cambio di prospettiva è stato Mark Millar, irriverente sceneggiatore scozzese che ha dato "voce" a questa visione per la prima volta con Wanted, pubblicizzato come il Watchmen dei criminali. Questa visione ha ricevuto la sua consacrazione con Jupiter's Legacy, progetto sviluppatosi in cinque miniserie edite dalla Image Comics e che ora sono diventate una serie televisiva su Netflix.
Contrariamente a quello che state pensando, però, questa lunga introduzione non mi serve per parlare della serie Netflix (che non ho ancora visto), ma di un film del 2019, Brightburn di David Yarovesky.