Danza macabra
La band heavy metal svedese dei Ghost sembra sia stata fondata da Tobias Forge e altri sei musicisti nel 2006. Una delle caratteristiche della band è stata l'anonimato quasi assoluto dei componenti stessi, generalmente indicati come Nameless Ghoul, mentre il leader è il Papa Emeritus. Ed effettivamente per molti anni non si è saputo nulla sulle vere identità dei componenti della band. L'idea dietro l'anonimato dei Ghost, però, non era tanto quella di aumentare l'attenzione sulla band stessa, quanto sulla loro musica. Questa presenta molte sonorità e una composizione che ricorda molto gli anni '80, il tutto con una chiara firma heavy metal, anche se non mancano influenze pop, come ad esempio in Dance Macabre, il cui video ufficiale è peraltro una reinterpretazione in chiave horror di Come parlare alle ragazze alle feste di Neil Gaiman. In questo caso dei due amici quello spigliato viene letteralmente consumato dall'estasi in cui si ritrova, mentre quello timido subisce la trasformazione in un componente dei Ghost. Forse il pezzo, proprio per via degli elementi pop e dance presenti (anche nel video ufficiale, come vedrete, grazie al classico balletto di gruppo), potrebbe non essere il più indicativo per rappresentare la band all'interno della serie di articoli dedicati a Death Metal, però proprio questa dicotomia tra trasformazione e consumo è perfettamente rappresentativa di ciò che succede al Batman che ride in questo numero. Per contro, però, il tema horror risulta invece perfetto per la miniserie di Snyder, così come i Ghost in generale:
Il Cavaliere più oscuro
Dicevamo del Batman che ride. Nella storia d'appendice dell'albo Snyder, supportato da Tony Daniel ai disegni, riassume la storia della versione alternativa folle di Bruce Wayne, di come questa sia diventata il folle conquistatore di universi a causa del Joker, diventando l'incarnazione della peggior paura del "nostro" Batman. Nelle pagine conclusive Snyder rende manifesto il folle piano del Batman che ride: il personaggio, infatti, dopo aver guidato la sua nuova trasformazione in un personaggio sempre più potente, mostra come a guidare le sue azioni sia una inesauribile sete di consumare qualunque universo presente, lasciando alla fine solo un vuoto infinito.Se da un lato questa nuova versione, autobattezzatasi alla fine della storia principale come il Cavaliere più oscuro, è nei fatti una sorta di incarnazione dell'entropia stessa, dall'altro è inevitabile pensare alla parte più oscura del genere umano stesso, spinto da un lato da uno sviluppo che tende a rendere la vita delle persone migliore, ma dall'altro proprio a un consumo incontrollato e irresponsabile. E d'altra parte è interessante notare come questi spunti di approfondimento siano veicolati usando le storie uscite sugli albi collaterali alla miniserie principale, in cui Snyder e Capullo semplicemente si divertono e divertono il lettore, come già scritto settimana scorsa, con gli amalgami batmaniani, che spesso vivono per giusto lo spazio di una pagina, ma anche con una serie di ganci ai lettori vecchi e nuovi. Snyder, infatti, conscio del fatto che la storia potrebbe finire in mano anche a lettori nuovi, pensa bene di riassumere, pur se a grandi linee, gli elementi delle Crisi precedenti necessari per comprendere al meglio Death Metal.
D'altra parte Capullo supporta il testo di Snyder nel modo migliore possibile, sia nelle scene più prettamente supereroistiche, come ad esempio Perpetua mentre distrugge una delle 52 Terre del DC Universe, sia nelle scene più horror, come la trasformazione del Batman che ride nel Cavaliere più oscuro. In questo caso Capullo fornisce un'interpretazione di questa trasformazione a metà tra un creepy pasta e la modalità berseker degli Evangelion.
Giusto un altro paio di dettagli: innanzitutto Snyder è riuscito a limitare la capacità dei Flash di tornare indietro nel tempo e modificare gli eventi usando una giustificazione plausibile con una forza della velocità sempre più corrotta e con sempre meno energia a disposizione dei velocisti scarlatti; infine i due autori ripescano l'ultima versione del mecha componibile che aveva esordito sul Batman/Superman di Jeff Loeb ed Ed McGuinness.
Ora vi lascio alla seconda puntata della sonificazione di Death Metal, cui, tra gli altri, hanno prestato voce anche i due autori della miniserie!
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