Raphael Albuquerque fa, tutto sommato, una copertina piuttosto convenzionale per la
band edition del quinto numero di
Death Metal. I protagonisti sono i
Sepultura, con il Batman che ride che campeggia sopra di loro. Niente di realmente paragonabile a quanto avvenuto con le altre copertine della
band edition, in particolare quelle dedicate a
Opeth e
Lacuna Coil, ma meglio di quello che sembra sarà la copertina dedicata ai
Dream Theather. Vedremo quando il risultato verrà stampato sul cartoncio della
cover del sesto albo del
crossover. Ora, però, immergiamoci tra le pagine de
L'uomo senza domani, ma soprattutto della musica dei
Sepultura.
Guardiani della Terra
Fondati nel 1984 dai fratelli
Max e Igor Cavalera, rispettivamente voce e batterista della
band, i
Sepultura sono una
band brasialiana
death metal che conoscevo solo di nome, senza avere mai ascoltato nulla di loro fino all'uscita dell'albo. Iniziando a prepararmi avevo ascoltato qualcosa del repertorio realizzato dalla formazione iniziale, di cui l'unico "sopravvissuto" è il solo
Paulo Jr., il bassista. Entrambi i fratelli Cavalera, infatti, hanno abbandonato il gruppo: Max nel 1996, sostituito nel 1998 da
Derrick Green, attuale voce del gruppo, e Igor nel 2006, sostituito prima da
Jean Dolabella e poi nel 2011 da
Eloy Casagrande, ancora a bordo della
band. A completare la formazione ecco
Andreas Kisser, chitarrista, considerato il
leader dei
Sepultura, salito a bordo nel 1987, all'epoca del secondo album della
band,
Schizophrenia, e sostituto di Max Cavalera anche alla voce per i due anni di transizione tra la prima era vocale e quella attuale.
Della loro discografia ho intenzione di recuperare
Roots del 1996, considerato la commistione del genere
metal con la musica
folkloristica degli indigeni brasiliani. Per l'occasione di questo articolo, invece, ho ascoltato
Machine Messiah del 2017 e soprattutto
Quadra del 2020, che viene considerato da Kisser come l'album che più di tutti sintetizza le varie anime dei
Sepultura che si sono sviluppate nel corso dei trent'anni e più di attività. La conclusione dell'ascolto è quella di una
band che, nonostante tutte le influenze ufficiali, è sostanzialmente arrivata a uno stile che ricorda molto da vicino i
Metallica, ma con le influenze
death metal. Non mancano, però, le altre influenze collaterali, come quelle provenienti dalla musica indigena brasiliana, o persino il
symphonic metal presente in
Guardians of Earth, pezzo a tema ecologista potente e con elementi sinfonici e acustici che si mescolano e si fondono in maniera ottimale con l'anima
metal del gruppo: