Stomachion

sabato 5 giugno 2021

Batman Death Metal: Lacuna Coil

batman-death-metal-03-evidenza
La prima impressione vedendo la cover della band edition di Death Metal #3 è emozionante visto che Antonio Fuso realizza un'illustrazione degna del libretto di un cd death metal, ma anche con un gusto compositivo molto alla belle epoque, nonostante sia nascosto dai colori scuri della sua illustrazione. L'altro dettaglio che emoziona è l'incredibile somiglianza nei tratti tra Wonder Woman, che campeggia al centro della copertina sotto un Batman che ricorda il Bat-Affleck, e Cristina Scabbia, la leader e vocalist dei Lacuna Coil, forse la più vicina alle atmosfere del death metal tra tutte le band omaggiate fino a qui dalla band edition.
D'altra parte la stessa Diana ha un che di metallico in un saga che risulta a ogni albo che passa sempre più divertente e stimolante. Avremo, però, tempo per discutere di All'inferno e ritorno. Ora, dopo i numeri dedicati ai Megadeth e ai Ghost è venuto il momento di quella che mi piace definire come la più nota band italiana del momento (forse la definizione è eccessiva, ma fatemi indulgere un po' nel pensiero!).
Anima nera
I Lacuna Coil vennero fondati nel 1994 a Milano da Andrea Ferro e Marco Coti Zelati con il nome di Sleep of Right. Cristina Scabbia si unì alla band nel 1996, che l'anno dopo cambiò nome prima in Ethereal e quindi nel definitivo Lacuna Coil. Il loro esordio ufficiale risale al 1999 con In a reverie, ma l'album che me li fece conoscere fu Comalies con la loro traccia più nota, Heaven's a lie. Era il 2002, giusto l'anno prima che uscisse il primo album di un'altra delle mie band preferite, anche se di genere diverso, gli Evanescence. D'altra parte le due band avevano comunque sono rità non molto distanti una dall'altra e soprattutto avevano due bravi cantanti come la Scabbia e Amy Lee. D'altra parte nel 2000 avevano esordito anche i Linkin Park, che pur avendo due voci maschili, avevano sostanzialmente una struttura "dialogante" non molto diversa da quella dei Lacuna Coil, sebbene una delle due voci era rap, mentre l'altra, quella del compianto Chester Bennington, era in grado di passare da un registro melodico a uno death o gothic metal. E così, alla fine, torniamo sempre lì. Al gothic. E al death. Che poi i due generi non sono molto differenti uno dall'altro, ma questo è solo un tecnicismo che serve solo per incasellare la musica. Sto, però, divagando.
Devo confessare che ascoltai i Lacuna Coil con una certa costanza fino a Karmacode del 2006, per poi andare un po' saltuario fino a Delirium del 2016 e a Black Anima del 2019, il loro ultimo album, che, diciamolo, è perfetto per Batman Death Metal e il suo protagonista, il Batman che ride, diventato nel finale del secondo numero il Cavaliere più oscuro. In particolare ci sono due pezzi che danno in qualche modo il titolo all'album, Anima Nera, che ha un corus in italiano
Cosa ne rimane della mia anima nera?
Anima nera, anima nera, anima nera
e Black Anima, la title track ufficiale che ha un pre-corus e un corus decisamente significativi, se consideriamo il tema di Death Metal:
(The countdown has begun)
Control
(Delete  everything)
Destroy
(Erase and rewind)
Rebuild
(Repeat)
che calza a pennello con il Cavaliere più oscuro. Nel corus, invece, vorrei soffermarmi su questi due versi, che sembrano perfetti per lo spirito degli eroi:
Together we'll erase the suffering
(...)
We are chasing the ghost that's trapped inside
Ed è proprio Black Anima che vi propongo come introduzione musicale alla parte più propriamente fumettistica dell'articolo:
Il braccio dell'anti-vita
death-metal-03-superman
Episodio veloce e divertente come i precedenti, All'inferno e ritorno (che direi potrebbe essere un omaggio di Davide Morando ai Darkness, visto che il titolo originale è Pick up the styx), si apre con una nuova strage di bat-amalgami. In particolare troviamo un bat-Brainiac, Collector, e una bat-lanterna rossa, Batrocitus. Ad affiancarli Night Glider, rappresentato da Greg Capullo come un amalgama tra Batman e Silver Surfer. Vista l'ambientazione su Apokolips, però, il personaggio potrebbe anche essere un amalgama tra Batman e Black Racer, che come Silver Surfer è un personaggio ideato da Jack Kirby.
Nel seguito la storia di Scott Snyder narra dell'attacco di Batman, Wonder Woman e Harley Queen contro il Bat-Darkseid che tiene prigioniero Superman in un complicato macchinario kirbyano che lo sta avvelenando con l'equazione dell'anti-vita.
Ancora una volta i due autori infarciscono la storia di citazionismi vari, oltre che a saghe precedenti, come ad esempio Crisi Finale di Grant Morrison, anche al Batman televisivo degli anni Sessanta con Adam West e Burt Ward. La storia si segnala, però, anche per alcuni spunti interessanti in ottica futura: un Superman capellone viene salvato dall'anello nero di Batman, a parte il braccio destro trasformato in roccia morta dall'equazione dell'anti-vita; Superman e Batman condividono un segreto che hanno deciso di non rivelare a Diana; fa il suo esordio nella saga principale il letale King Robin, che non è una variazione di Dick Grayson, ma l'ennesima variazione di Bruce Wayne; il Cavaliere più oscuro inizia il suo inseguimenti ai velocisti scarlatti, storia che verrà narrata in Speedmetal, serializzata su Dark Metal Mixtape.
Senza rivelare altro (anche perché per ora ben poco si sa del ruolo che Snyder ha riservato a Lobo, comparso per ora in poche pagine), passiamo ai racconti in appendice: sono una deliziosa storia di due pagine di Garth Ennis e Joelle Jones su un Baby Batman, decisamente divertente e irriverente come solo Ennis sa fare, e una storia di Frank Tieri e Francesco Francavilla sulle origini di Castel Pipistrello, che altro non è che l'ennesimo folle Bruce Wayne alternativo.

Nessun commento:

Posta un commento