Mantenere l'ordine di narrazione nella recensione del
Topolino #3421, soprattutto per le due storie d'apertura, risulta quanto mai importante, visto che sia
Musicalisota sia
Calisota Summer Cup presentano riferimenti una all'altra. Iniziamo dal
tour dei Bumpers.
Dopo la tappa iniziale a Moosburg, da cui i nostri partono,
Giorgio Salati e
Nico Picone spediscono la
band di Qua a Sheepfold, centro rurale dove a farla da padrone sono gli ovini, in particolare le capre! I
Bumpers, in effetti, suonano alla locale sagra contadina con un'aia come sfondo. Motore narrativo della storia è, in questo secondo episodio, il batterista Joey, che a causa della sua distrazione abbandona gli strumenti dei
Bumpers in giro tra le vignette, rendendo la storia una sorta di...
storia gioco: non nascondo, infatti, che sono tornato indietro con le pagine per rivedere le vignette incriminate.
La
band, senza strumenti, riesce però a trovare una soluzione creativa, anche con l'aiuto di un paio di abitanti del villaggio, realizzando degli strumenti poveri improvvisati con gli oggetti presenti nell'aia stessa: un interessante esperimento che mi ha ricordato il progetto di costruzione di strumenti musicali con scatole e altri oggetti che era una delle tante attività che mi erano state proposte quando sono stato studente delle scuole elementari.
Dalle atmosfere poetiche e bucoliche di
Suoni d'altri tempi, si passa alla
Sfida tra i ghiacci che
Marco Nucci e
Stefano Intini organizzano per il
313 team. Il primo turno della
Calisota Summer Cup vede la squadra allenata da Paperino e Paperoga deve affrontare il Quackmore su un campo costruito sugli omonimi monti innevati. E ovviamente il terreno è completamente ghiacciato, in una situazione in cui il fattore campo risulta quanto mai determinante.
Paperino, però, ha un asso nella manica (a tal proposito, divertente la
running gag con Paperoga), MacGoose, il Gran Mogol delle Giovani Marmotte, che ha peraltro un conto aperto con Klaus Rottweiler, l'allenatore del Quackmore. Questo risvolto narrativo dona, indubbiamente, uno stimolo in più alla sfida, rendendola ancora più intensa e appassionante. Scontata la vittoria del
313, ma non per questo meno bella e coinvolgente. C'è da dire che l'assenza di una trama di sottofondo che leghi i vari episodi, come era avvenuto nel
Torneo delle cento porte non è per nulla un elemento negativo, e anzi pone una maggiore attenzione sul torneo stesso e sui protagonisti.
Terza storia lunga del numero è il nuovo episodio di
Topolino giramondo,
La vita selvaggia. In questa occasione
Giuseppe Zironi racconta dell'esperienza di sopravvivenza di Topolino su un'isola disabitata, completamente isolato dal mondo civilizzato per un mese. L'idea, decisamente molto interessante, viene sviluppata in maniera non sempre interessante. Zironi alterna momenti in cui la narrazione delle didascalie accompagna le immagini, ad altri di completo e assoluto silenzio. Mentre questi ultimi vengono gestiti e posti in momenti opportuni, la narrazione didascalica non risulta sempre efficace: in alcuni momenti ha il piglio della narrazione giornalistica di viaggio, in altri diventa il classico accompagnamento. Ed è proprio in quest'ultimo caso che, forse, le didascalie risultano o di troppo o, per contro, insufficienti, rendendo alla fine il soggetto un po' un'occasione sprecata, ma anche rivelando forse uno dei principali difetti della serie: non è, infatti, la prima volta che spesso le didascalie risultano un po' forzate, anche se in questo caso la cosa risulta molto più evidente che negli episodi precedenti.

Il finale lo dedico di passaggio a
Bad Boys, versione ricolorata da
Valeria Turati della storia di
Alessandro Perina realizzata per il
progetto 8x8... 49, una serie di 8 storie realizzate da all'epoca giovani artisti dell'Accademia Disney che omaggiarono altrettanti racconti di
Ernest Hemingway. Il progetto, ispirato da
Giorgio Cavazzano, verrà ristampato in un nuovo
Topolibro insieme con due parodie di altrettanti romanzi di Hemingway.
Nessun commento:
Posta un commento