
Ethan, senza realmente rendersene conto, sebbene la cosa sia abbastanza evidente allo spettatore, almeno quello che ben conosce le dinamiche del genere fantasy, intraprende una caccia che, in realtà, lo mette a confronto con ciascuno dei sette vizi capitali e con la constatazione che questi sono strettamente legati alla natura umana. Per contro Hannah, da semplice protrettrice, diventa (o prova a diventare) la voce della coscienza di Ethan, cercando di fornirgli un punto di vista diverso del bianco/nero che sta diventando la visione del mondo dell'arisen.
Il finale della stagione, che si chiude con un leggero finale aperto, ma senza una vera necessità di proseguire la storia, è abbastanza scontato, e forse anche un po' deludente per questo, anche se la presenza di Hannah nella scena conclusiva, più che aprire a una possibile seconda stagione, è piuttosto un messaggio di speranza affinché l'umanità possa, in qualche modo, ritrovare la giusta strada.
Nessun commento:
Posta un commento