Stomachion

venerdì 7 maggio 2021

Un bar sulla Via Lattea

Era da diverso tempo che mi chiedevo come mai YouTube mi consigliava spesso Vasco Brondi per l'ascolto, visto che recentemente di musica italiana su YT ne ho ascoltata molto poca ed era ridotta a gruppi metal o dei dintorni (come i Lacuna Coil, i Magic Opera, i Frozen Crown e poco altro). Poi decido di cercare nella mia cronologia per vedere il passato, scoprendo che non solo ci fu un tempo in cui ascoltai un po' più spesso Brondi (probabilmente perché avevo assistito a un concerto dal vivo presso gli studi di Radio Popolare de Le luci della centrale elettrica, ma l'ultimo suo pezzo che ascoltai fu Un bar sulla Via Lattea.
I riferimenti astronomici nella canzone di Brondi sono piuttosto labili: il titolo e un riferimento nel testo, come se la Via Lattea fosse una via sulla Terra (anche se l'incrocio tra Via Lattea e Via Emilia ha un che di magico, come un po' tutta la canzone), e poi una stella rossa, quella (probabilmente dell'insegna) di un'agenzia pubblicitaria. Poi c'è un pianeta senza acqua (vasta scelta nel sistema solare) e la notte limpida piena di stelle che è l'ambientazione magica del testo di Un bar sulla Via Lattea.
Una bella canzone in cui sembra sul serio di camminare attraverso la Via Lattea, che per noi è uno sbuffo bianco in cielo, da cui probabilmente il nome con cui la conosciamo oggi. Il mito greco che è associato al nome è legato, come al solito, a Zeus, che decide di giacere con Alcmena. Per ottenere tale scopo il mai soddisfatto capo degli dei dell'Olimpo assunse le fattezze del marito della donna, il re di Tirinto Anfitrione. Dall'incontro tra i due nacque il famoso Eracle (o Ercole), che però Zeus sottrasse alla madre per metterlo accanto al seno della moglie legittima, Era, in modo tale da ottenere l'immortalità bevendo il latte della dea. Era, però si destò all'improvviso e, accortasi di questo poppante affamato attaccato al suo petto, decise di allontanarlo e il latte che Eracle stava succhiando in quel momento spruzzo da tutte le parti, bagnando il cielo notturno. Ed è proprio quel latte che diede origine alla Via Lattea, almeno secondo il mito.
E sì, lo so, vi ho un po' imbrogliato: c'è poco di scienza in questo post, ma in fondo di galassie e di stelle rosse ne ho già scritto, per cui basta che seguiate i link inseriti nel testo. E se però avete la fortuna di riuscire a vedere bene la Via Lattea nel cielo, ricordate che la stiamo guardando di taglio e dall'interno: in fondo abitiamo in periferia!

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